Generalismo e specialismo La Medicina Generale nell’epoca dello specialismo Massimo Tombesi XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 1 /18 Un paradosso? • Medicina Generale: una “specialità al pari delle altre”? – qualcuno ha un complesso di inferiorità, altri uno di superiorità (entrambi da respingere … più o meno …) – il medico non specialista in qualche cosa (non limitato) sembra essere ad un gradino più basso ( un “generico”) – Anche la Definizione europea di Wonca parla di MMG come specialista formato alla propria disciplina .– Parlare di “specialità generalista”, quando il generalismo è l’antitesi dello specialismo, sembra una contraddizione XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 2 /18 Lesione cutanea di 2,5 cm sul dorso di un mio nuovo paziente, pensionato proveniente da un’altra regione, visitato di recente più volte da cardiologi per episodi di cardiopalmo, che l’avevano del tutto ignorata (il paziente non ne era neppure a conoscenza) XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 3 /18 Non è un paradosso. • la Medicina Generale è una professione generalista in ambito clinico; • Ma con propri contenuti, competenze e metodi specifici (specialistici) su TUTTI gli aspetti della professione: – clinici (epidemiologia, metodo clinico specifico, gestione della cronicità e comorbidità, tolleranza dell’incertezza) – relazionali (professione vs. scienza) – organizzativi (accessibilità, completezza, coordinazione, continuità) – su quelli della responsabilità (presa in carico complessiva, rispetto dei diritti, capacità di rendere conto) – complessità del campo di azione • Anche gli specialisti hanno le loro specificità sugli stessi ambiti, ma sono DIVERSE XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 4 /18 Approcci diversi MMG/specialista Territorio, contesto normale di vita Ospedale, ambulatorio, struttura organizzata Fasi iniziali precliniche sintomi sfumati diversi problemi/patologie Sintomi strutturati, follow up, singola patologia Comunicazione, linguaggio Il paziente si autodefinisce (si descrive), negoziazione Anamnesi patologica Strumenti Semeiotica clinica Disponibilità di strumenti diagnostici complessi Diagnosi Diagnosi non sempre possibile né necessaria Diagnosi obiettivo irrinunciabile Obiettivi Terapia, condivisione, ripristino capacità di coping Terapia (prescrizione) Fasi successive Continuità Controlli spot (in genere autoindotti) Spazio Tempo .Ma anche interessi diversi (professionali, economici …) XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 5 /18 Generalismo? • Una definizione di generalismo può essere interessante dal punto di vista teorico, infatti è stata ampiamente dibattuta in molti ambiti, non solo medici – Generalismo come visione allargata – Specialismo come visione approfondita (e necessariamente limitata) – Entrambi hanno forza e limiti, ma non si può sostenere che uno sia più importante/necessario dell’altro – Tantomeno è sostenibile una visione quasi “gerarchica” . Non c’è niente di più “pratico” di una buona teoria, ma per noi è forse più coerente considerare l’argomento in una prospettiva pragmatica, orientata al paziente XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 6 /18 Frammenti di una vasta letteratura … “My mum couldn’t care less about the specialist/generalist categorisation. What she wants is the right care at the right time” D. Beham, Director of General Social Care, dpt. of Health New Zealand Family Practice, 2007;34:394 XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 7 /18 Il generalismo per il paziente • Mi serve un medico che: – Mi veda nel contesto generale della mia situazione Capace di una visione olistica paziente,assieme allargata alleun condizioni – Mi aiuti ad essere in buona salutedel e definisca a me piano psicologiche, sociali, ambientali, a quelle cliniche, personalizzato, in modoculturali, che io possa curarmi oltre il più che possibile specie nella comorbidità (il megliocon peril il paziente non coincide con autonomamente, o eventualmente supporto necessario la somma di capace interventi ottimali perlele singole di cui soffre) Che assicuri il massimo di autonomia desiderata gestione – Capisca e sia di identificare cause dellapatologie mianella malattia della cura di coping). Rispetto deiho del paziente, – Mi ad avere le competente cure che desidero e di cui bisogno Cheaiuti sia un(capacità clinico su diagnosi ediritti terapia capacità negoziali, empowerment, corretta valutazione e giusta – Mi prescriva i trattamenti, ma sappia quando inviarmi a consulenza Rispetto delle preferenze, garanzia dei diritti (capacità negoziali, considerazione delle possibilità e risorse del paziente comunicative, ruolo advocacy e “difesa” del – Mi aiuti servirmi dei percorsi di cura adeguati, deipaziente) consiglidei avuti e dei Che nona pretenda di di fare il “tuttologo” (riconoscimento limiti supporti disponibili, e mi aiuti a coordinarli delle proprie competenze) coordinamento e consigli supervisione, orientamento del paziente, – Ruolo Quandodiho bisogno di cure, e sostegno, mi renda disponibile il reso consapevole dei percorsi e delle loromie motivazioni. personale appropriato, informatoseguiti in dettaglio della condizioni Assunzione nella gestione Disponibilitàdidiresponsabilità personale di supporto, per lamultiprofessionale. completezza delle cure GUIDING PATIENTS THROUGH COMPLEXITY: MODERN MEDICAL GENERALISM. Report of an Independent Commission for the Royal College of General Practitioners And The Health Foundation October 2011 XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 8 /18 Caratteristiche della Medicina Generale • • • • Coordinazione Accessibilità Completezza Continuità Barbara Starfield XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 9 /18 Completezza • “Completo” significa: – Intero (nella forma): fornito di tutte le parti – Finito (nel tempo): giunto a conclusione – Tutti gli interventi necessari (non sempre erogati direttamente dal MMG, ma sotto il suo controllo e la sua responsabilità) – per tutto il tempo necessario (spesso indefinitamente) XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 10 /18 Completezza • Conoscenze e competenze cliniche su un vastissimo ambito di patologie e condizioni di rischio – capacità di fornire direttamente prestazioni che non necessitano di competenze specialistiche – disponibilità delle strumentazioni e tecnologie di più comune necessità (considerando il costo e le competenze necessarie all’uso) • Nell’ambito clinico, la completezza dipende molto da formazione ed esperienza – La scarsa conoscenza o esperienza di condizioni frequenti, non giustifica la delega allo specialista (se non transitoriamente) – richiede lo sviluppo – per l’appunto – di esperienza e competenza! – Qualunque “condizione frequente” è in genere competenza della MG XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 11 /18 Completezza clinica? Sì, però … • Un MMG che sa “di tutto un po’”, ed è magari capace di fornire direttamente prestazioni (ECG, spirometrie, doppler, Holter, ecografie, ecc.) NON E’ - solo per questo un generalista • La completezza non riguarda solo prestazioni cliniche – Tuttavia, senza esercitare ed ampliare le proprie competenze cliniche, il MMG non può che essere alla fine emarginato – Questo è ciò che si realizza in un sistema sanitario in cui i servizi di II livello si appropriano di compiti di I livello • Tuttavia non è neppure la semplice abilità empirica nel navigare turbolenze e complessità proprie del setting, che fa del MMG generalista uno specialista della Persona malata XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 12 /18 Continuità • La continuità si realizza nella dimensione del tempo, ma può essere vista in modi diversi (entrambi necessari): – come sequenza di interventi centrati sulla patologia (in un follow up programmato preciso, evidence-based, per un paziente - si spera - molto “compliante”) – come presa in carico centrata sul paziente in una visione biopsico-sociale (“olistica”) - con decisioni condivise - e allora i tempi e gli interventi debbono considerare tutti i bisogni emergenti nelle tre dimensioni •. può il MMG da solo gestire una presa in carico di tale portata con l’adeguata e necessaria continuità? XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 13 /18 Continuità • Un elemento essenziale che caratterizza la MG impedisce di vedere nel solo MMG l’attore che lo realizza • Completezza e continuità della presa in carico sono praticabili solo in una struttura multiprofessionale di MG . – NON la coabitazione con specialisti, né la creazione di MMG “dedicati” a singole patologie – MA la disponibilità di personale segretariale e infermieristico che contribuisca alla completezza e continuità delle cure, per quanto di competenza, all’interno di una MG centrata sui bisogni dei pazienti – (per questo facciamo convegni aperti al personale senza separazioni!) • Il generalismo è cultura e prassi clinica, ma implica anche cultura, prassi e sviluppo organizzativo professionale che lo permetta effettivamente: prendersi cura significa ESSERCI XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 14 /18 Formarsi alla cultura e pratica generalista Clinica della MG • Metodologia clinica in Medicina Generale • Diagnosi e tolleranza dell’incertezza • Riappropriazione delle condizioni cliniche di competenza della MG • Piani di follow up e ambulatori orientati • Strumenti diagnostici utilizzabili in MG (in modo rigoroso) Medicina della Persona Organizzazione professionale • Dalla relazione medico• Forme associative e paziente alla neurobiologia integrazione dei giovani • Informazione, linguaggio, medici negoziazione, condivisione • Verso una prassi • Presa in carico e multiprofessionale: responsabilità della cura infermieri, segretarie, • Il paziente come soggetto MMG in gruppo biologico, psicologico e di • Continuità assistenziale diritto h24 (medici di CA) • Informatica per la comunicazione in MG: dall’e-mail ai siti Web Ricerca nel setting assistenziale e come setting assistenziale . Un programma triennale per i prossimi congressi e seminari dello CSeRMEG XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 15 /18 Ma la MG non può solo autodefinirsi! • Il nostro “dover essere” o “voler essere” lo possiamo pensare come più ci piace e ci sembra giusto, tuttavia: – quello che possiamo realmente fare dipende anche dagli interlocutori (sistema sanitario e pazienti) che definiscono gli spazi professionali effettivi, la domanda che ci è destinata, le risorse disponibili e anche la credibilità che ci è riconosciuta – Tutto ciò deriva in parte da come la MG si è saputa presentare nel corso degli anni (non sempre molto bene …) – e in parte dalle scelte del SSN, che non mai è stato realmente centrato sulle cure primarie (nonostante retoriche affermazioni) XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 16 /18 Conclusioni • Il futuro della MG non dipenderà solo dalle capacità e dalla buona volontà dei MMG in sé, ma anche: – dalla formazione universitaria, specifica e continua – dalla capacità della MG di fondarsi scientifica e Il terreno di gioco non ècome moltocomunità favorevole, professionale, anziché vedersi come “categoria” ma se la generazione chesolo si affaccia alla professione – dell’assetto istituzionale e dagli professionali che gli verranno non vuol buttare via annispazi di studio e formazione, riconosciuti non ha scelta: – dal ridimensionamento della medicina DEVE esseredell’invadenza capace di pensare il futurospecialistica e dalla sua ricollocazione nel 2° livello di cure – dalla capacità dei pazienti di coglierne il valore aggiunto XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 17 /18 Il medico di medicina generale è lo specialista della persona che ha davanti Come ogni specialista che si rispetti, deve averne una conoscenza completa ed approfondita, e disporre di accurate capacità di indagine, decisione e intervento XXV Congresso CSeRMEG 25-26/10/2013 18 /18