Il 12 febbraio 2013 abbiamo visitato la centrale
idroelettrica di porta romana ad Ascoli Piceno.
Visitare la centrale è stata
un’esperienza che ci ha
permesso di conoscere e
comprendere
approfonditamente la
creazione di energia
rinnovabile che sfrutta
l’acqua : l’energia
idroelettrica.
La centrale fa parte del sistema di centrali
costruite sul fiume Tronto. L'acqua di questa
centrale viene sbarrata da una traversa nella
frazione di Mozzano del comune di Ascoli
Piceno per proseguire con una galleria di 5,5
km e poi una condotta forzata verso la
centrale di Porta Romana.
In primis abbiamo visitato il lago artificiale, cioè il
bacino acquatico creato artificialmente dall’uomo,
con lo scopo di creare energia idroelettrica. La diga
si trova ad una certa quota altitudinale per
permettere all’acqua di arrivare alle turbine
velocemente. L’acqua contenuta nel lago artificiale
deve essere pulita attraverso delle griglie che,
muovendosi dall’alto verso il basso, attirano a se
tutti i detriti contenuti nell’acqua per non farli
arrivare alle turbine.
Siamo poi saliti sul ponte che passava sopra la
diga, cioè lo sbarramento permanente del corso
d’acqua naturale. Abbiamo da qui notato un
rigetto d’acqua, che era dalla parte opposta
della diga, formato da acqua non purificata. Esso
serve a garantire la vita acquatica nel fiume
Tronto. Questo rigetto è obbligatorio ed è
imposto dallo Stato.
In seguito siamo tornati a valle per andare a
vedere la centrale vera e propria.
L'energia elettrica prodotta da una centrale
idroelettrica si ottiene sfruttando l'energia che la
massa d'acqua è in grado di fornire quando
viene fatta cadere da una quota superiore ad
una inferiore.
Attraverso un sistema di condotte , di portata
più o meno grande, l' acqua viene convogliata
e inviata a forte pressione alle pale di una
turbina, che trasforma energia cinetica,
ottenuta dalla caduta , in energia meccanica
di rotazione.
Il movimento della turbina alimenta un
alternatore che converte l' energia meccanica in
elettrica.
Le centrali idroelettriche non sono considerate inquinanti,
perché le trasformazioni energetiche che avvengono non
implicano emissioni di inquinanti, nell'ambiente. Peraltro
la loro presenza può comportare problemi di alterazione
del paesaggio naturale; in qualche caso si ha una
variazione della temperatura dei corsi d'acqua dei laghi
che ricevono l'acqua utilizzata, tutto questo può influire
negativamente sugli equilibri ambientali di fauna e flora.
Alla centrale, degli specialisti ci hanno spiegato questo
meccanismo e ci hanno mostrato in funzionamento di
una centrale in miniatura: l’acqua gettata da un tubicino
verso una piccola turbina, provocava il movimento di
quest’ultima e quindi la formazione dell’energia cinetica.
Questa energia, attraverso un trasformatore veniva
mutata in energia elettrica ed una piccola lampadina
posta vicino a questa miniatura si accendeva. Più il getto
d’acqua è potente, più la luce è forte. Questo in relazione
alla prima legge di Ohm.
Dopodiché ci hanno diviso in gruppi e ci hanno mostrato
le turbine in funzionamento e l’alternatore.
Una turbina è una turbomacchina motrice idonea a
raccogliere l'energia cinetica di un fluido ed a
trasformarla in energia meccanica. L’acqua che arriva dal
lago artificiale arriva attraverso dei tubi alle turbine che
attraverso dei collegamenti inviano l’energia prodotta al
trasformatore che crea elettricità. Le turbine non erano
tutte accese, quindi questa centrale soddisfa il fabbisogno
energetico solamente di 7000 famiglie, nemmeno Ascoli
intera.
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visita alla centrale idroelettrica