Fabio Luise e Cristina Scorlini Permanent-magnet mini hydroelectric unit Historically, hydroelectric generation represents one of the first systems of exploiting renewable resources. Water in its natural evaporation and condensation cycle is present on the ground and essentially already concentrated, and with limited channelling it is ready to deliver its accumulated potential energy to various types of turbines. At the beginning of the twentieth century, the greatest worldwide economies started installing dams and forced pipeline networks to convert water into electricity, that is, the most easily usable and transportable form. At present the hydroelectric generation is the most important renewable energy source in the world, as it covers 20% of the entire production of electricity. Perhaps some of you have been lucky enough to visit the artificial barriers of the Assuan dam (Egypt, 2 GW), of the Three Gorges (Hubei, China, 18.2 GW), or the Hoover Dam (river Colorado, Las Vegas, 2 GW). Such impressive structures leave an indelible mark in the memory (and as they are also visible on Google Earth without much enlargement, unfortunately they also leave their mark on the earth's crust and on ecosystems stabilized over geological eras). I think I can safely state that mechanical and electromechanical designers of any age have in common a feeling of reverence when they see these huge structures, especially when they remember how at the beginning of the last century pioneer technicians (who had more insight that tools of calculation) laid down the theoretical bases of synchronous machines and power networks which are still used nowadays. Thus the intensification of hydroelectric resources will continue in this direction, paying attention to the small fluctuations that have been disregarded up to now, to the extension of existing plants and even the exploitation of small aqueducts. At the beginning of November 2009, ASI acquired the order from Co-Ver Energia (a power generating company in Verbania) to revamp the plant located at Monfalcone Porto. The final “turnkey” customer of Co-Ver is EdiPower Milano, which aims to increase production and to obtain green certificates for a considerable proportion of its production. The power station of Monfalcone Porto is the last of a series of small run-of-river plants installed in the Canale de Dottori before flowing into the sea (less than one kilometre from the Monfalcone plant) and generates some hundreds of kilowatts through a two tilted-axis Kaplan turbine. Historically, the Canale de Dottori was fundamental for the agricultural and economical development of the Isontino (the area crossed by the river Isonzo). It was opened in 1905 to connect the river Isonzo with the gulf of Panzano (about ten kilometres from Sagrado to Monfalcone) and its power stations of Fogliano, Redipuglia, Ronchi, Monfalcone-Anconetta and Monfalcone-Porto supplied power to the Acquaroli tannery, Vermegliano cotton mill and various Monfalcone factories. In May 1915 the canal had a primary role at the beginning of the first world war, with the Italian advance thwarted as the Austrians flooded it. INNOVATION 2 La generazione idroelettrica storicamente rappresenta uno dei primi sistemi di sfruttamento delle risorse rinnovabili: l’acqua nel suo ciclo naturale di evaporazione e condensazione si presenta a terra praticamente già concentrata, e con limitati interventi di incanalamento è quindi pronta per cedere l’energia gravitazionale che ha accumulato a turbine di varia natura. Dall’inizio del ‘900 le maggiori economie mondiali si sono dotate di dighe e condotte forzate per convertire l’energia dell’acqua in energia elettrica, ovvero nella forma più facilmente fruibile e trasportabile: attualmente l’idroelettrico costituisce la più importante fonte di energia rinnovabile al mondo in quanto copre ben il 20% della produzione complessiva di energia elettrica. Magari qualcuno di noi ha avuto la fortuna di visitare gli sbarramenti artificiali della diga di Assuan (Egitto, 2 GW), delle Tre Gole (Hubei, China, 18.2 GW), oppure la Hoover Dam (fiume Colorado, Las Vegas, 2 GW): opere tanto grandiose lasciano un segno indelebile nella memoria (e visto che si notano in Google Earth senza tanti ingrandimenti, purtroppo anche nella crosta terrestre e su ecosistemi stabilizzati nel corso di ere geologiche). Credo di poter affermare che i progettisti meccanici ed elettromeccanici di qualsiasi età siano comunque accomunati da un sentimento di reverenza di fronte a queste opere immense, e soprattutto nel ricordare come agli albori del secolo scorso tecnici-pionieri (che disponevano più di intuito che non di strumenti di calcolo) abbiano gettato le basi teoriche delle macchine sincrone e delle reti di potenza tutt’ora impiegate. In Italia nel 2008 l’energia idroelettrica ha rappresentato il 15% di tutta l’energia prodotta (dieci volte la produzione eolica), tramite 2191 impianti di varia stazza. In Italy in 2008 hydroelectric power represented 15% of all energy produced (ten times more than wind power), through 2191 plants of various size. Enel controls 136 large dams (i.e. dams with barrage higher than 15 metres), 211 hydroelectric systems and 300 so-called mini-hydros; to these figures we can add EdiPower stations and mini-stations (752 MW). 86% of the hydroelectric power installations in Italy are power stations greater than 10 MW, and small plants are numerically predominant: only 30% exceeds 3 MW and 56% is below 400 kW. However small plants, both of the run-ofriver and of the gravity type, are those most invested in, as they present two relevant characteristics: low management costs and low environmental impact (absence of any type of polluting emissions). Mini - idroelettrico a magneti permanenti L’Enel controlla 136 grandi dighe (ovvero dighe con sbarramento superiore a 15 metri), 211 impianti idroelettrici e 300 cosiddetti mini-idro; a questi vanno aggiunte le centrali e centraline EdiPower (752 MW). Curiously between the end of the eighteen hundreds and the beginning of the nineteen hundreds the village of Sagrado was considered a tourist resort due to the presence of an electrotherapy clinic. The beautiful neo-medieval castle of progressive doctors Francesco and Nino Alimonda was in fact used as an “electric treatment centre”, essentially powered by the Fogliano plant. Nella Penisola l’86% della potenza idroelettrica installata riguarda centrali di taglia superiore a 10 MW, ed i piccoli impianti sono numericamente preponderanti: solo il 30% supera i 3 MW e il 56% è addirittura inferiore a 400 kW. Gli impianti di piccola taglia sia ad acqua fluente sia a caduta, sono però proprio quelli su cui oggi si punta maggiormente, in quanto presentano due caratteristiche attualissime: i bassi costi di gestione ed il basso l’impatto ambientale (non è presente alcun tipo di emissione inquinante). In questa direzione va quindi l’intensificazione dello sfruttamento della risorsa idroelettrica, con attenzione ai piccoli salti finora trascurati, all’ampliamento degli impianti esistenti fino addirittura allo sfruttamento di alcuni acquedotti. 3 Fabio Luise e Cristina Scorlini Today the Canale de Dottori is characterized by a flow rate which is little variable during the various periods of the year;, however, the last power station in Monfalcone Porto which flows into the sea - is subject to a considerably variable reduction during the hours of the day, due to the tide level on the delivery, and therefore to a periodical variation of the hydraulic head available. areas in the flow rate - head diagram of the turbine). Since in the turbine-generator-transformer conversion chain the fundamental element for global efficiency is the turbine, it follows that with the classic solution the optimum operation point can be exploited only for short periods during the day. In practice, in variable head systems, the classic solution results in a noticeable decrease of productivity. All’inizio di Novembre 2009 ASI acquisisce l’ordine da parte di Co-Ver Energia (turbinista di Verbania) di revamping dell’impianto di Monfalcone Porto; cliente finale “chiavi in mano” di Co-Ver è EdiPower Milano, che punta ad incrementare la produzione e a ottenere il riconoscimento di certificati verdi su una quota importante della stessa. La centralina di Monfalcone Porto è l’ultimo di una serie di piccoli impianti ad acqua fluente che interessa il Canale de Dottori prima di sfociare in mare (si trova a neanche un kilometro dallo stabilimento di Monfalcone), elabora alcune centinaia di kilowatt tramite due turbine Kaplan ad asse inclinato. Storicamente il Canale de Dottori è stato fondamentale nello sviluppo agrario ed economico dell’Isontino: fu aperto nel 1905 per collegare il fiume Isonzo con il golfo di Panzano (tragitto di una decina di chilometri da Sagrado a Monfalcone) e le sue centrali di Fogliano, Redipuglia, Ronchi, Monfalcone-Anconetta e Monfalcone-Porto fornivano energia alle concerie Acquaroli, al cotonificio di Vermegliano e a varie fabbriche di Monfalcone. Nel Maggio 1915 il canale fu addirittura protagonista dell’inizio della Grande Guerra con l’avanzata Italiana contrastata dagli Austriaci tramite la sua esondazione. Curiosamente tra la fine dell’Ottocento e nel primo Novecento il paese di Sagrado era considerato località turistica per via della fiorente clinica per cure elettroterapiche: il bel castello neo-medioevale dei progressisti dottori Francesco e Nino Alimonda fu infatti la sede della “casa di cure elettriche”, di fatto alimentata dalla centralina di Fogliano. Oggi il Canale de Dottori è caratterizzato da una portata poco variabile durante i vari periodi dell’anno; sfociando però in mare l’ultima centrale -quella di Monfalcone Portoè soggetta ad un salto sensibilmente variabile durante le ore del giorno a causa della presenza del livello di marea sulla mandata, e quindi ad una oscillazione della prevalenza idraulica disponibile. Nella soluzione “classica” (adottata nel precedente revamping della centrale negli anni Novanta) tra le turbine Kaplan ed i generatori era interposto un moltiplicatore di giri con rinvio ad angolo retto: a causa della velocità di rotazione praticamente imposta dalla rete elettrica l’unica regolazione possibile per il punto di lavoro consisteva nella variazione coordinata degli angoli di attacco delle pale della girante e del diffusore delle turbine. In the "classic" solution (used for the previous revamping of the power plant in the 90's) a speed multiplier with straight angle transmission was installed between Kaplan turbines and generators. Due to the rotational speed imposed by the power network, the only possible adjustment for the operating point was the coordinated variation of the angles of attack of the impeller blades and turbine diffuser. However this solution involves a less than optimum exploitation of the turbine's efficiency curves (series of equal efficiency With the new solution, the generators are directly coupled to the hydraulic turbine (without multiplying gears, oil and loss of power) and the rotational speed is coordinated at each moment to the angle of attack of the impeller blades, according to the available head. In this way the efficiency of the turbine - and of the whole conversion chain - is set to the maximum levels in any conditions of tide and water flow rate. Subsequently the productivity increases and the return on investment time decreases. Questa soluzione però comporta sempre uno sfruttamento non ottimale del diagramma collinare della turbina (il diagramma collinare è l’insieme delle superfici iso-rendimento nel piano portata-prevalenza della turbina). Dal momento che nella catena di conversione turbina-generatore-trasformatore l’elemento determinante al fine del rendimento complessivo è di gran lunga la turbina, segue che con la soluzione classica il punto di lavoro ottimale può essere sfruttato solo per intervalli modesti durante la giornata. In pratica nei sistemi a prevalenza variabile la soluzione classica comporta un rilevante abbassamento della produttività. Nella nuova soluzione introdotta i generatori sono accoppiati direttamente alla turbina idraulica (senza ingranaggi moltiplicatori, loro olio e potenza persa) e la velocità di rotazione è coordinata istante per istante all’angolo di attacco delle pale della girante in funzione della prevalenza disponibile. In questo modo il rendimento della turbina -e dell’intera catena di conversione- viene portato ai massimi livelli in qualsiasi condizione di marea e di portata d’acqua: di conseguenza la produttività aumenta e il tempo di ritorno dell’investimento diminuisce. I generatori a magneti permanenti sviluppati da ASI sono stati cuciti su misura sui requisiti di coppia, velocità e sui vincoli dettati dalle turbine: vista la disponibilità d’acqua corrente sono stati raffreddati a fluido tramite un mantello nel quale circola forzatamente lo stesso liquido che asporta le perdite dei convertitori; lavorano ad asse inclinato ed hanno il rotore forato per il passaggio dell’asta di controllo angolo pale girante. I generatori sono connessi ad inverter e la potenza convertita è gestita verso la rete tramite active front end. Nonostante la tensione nominale del sistema sia di soli 400V, essendo basati su di un rotore a magneti permanenti e potenzialmente soggetti alla velocità di fuga della turbina, sono stati dimensionati strutturalmente per 700 rpm ed isolati per 1000V. La configurazione elettromagnetica selezionata è basata su una classica architettura a flusso radiale a rotore interno con magneti superficiali e bietta di chiusura cava parzialmente magnetica. La polarità selezionata per rispondere al meglio ai vincoli dati è di 32 poli, che è un numero relativamente alto tenendo conto che hanno altezza d’asse di soli 800mm: però grazie sia alla flessibilità della soluzione a magneti permanenti sia allo sforzo progettuale sviluppato il risultato finale è comunque assialmente compatto (tanto che i generatori stoccati di fianco a dei sincroni standard somigliano a bonsai degli stessi); il rendimento è superiore al 98%. A causa della migliorata efficienza dei gruppi la potenza elaborata dai generatori è superiore di ben un terzo rispetto al valore precedente al revamping (da 197 kW a 305 kW); per mantenere la promessa di impatto ambientale nullo sia il fluido di raffreddamento sia il grasso lubrificante dei cuscinetti sono ecologici: anche in caso di guasto e fuoriuscita non è prevista alcuna ricaduta ambientale. Come tutte le altre centrali del Canale de Dottori, anche la centrale di Monfalcone Porto oggetto del revamping è completamente telecomandata; le macchine sono state installate nel mese di Gennaio 2011 e iniziano la produzione a Marzo 2011. INNOVATION 4 5 Fabio Luise e Cristina Scorlini The permanent-magnet generators developed by ASI have been tailored to the torque and speed requirements and to the constraints imposed by the turbines: due to the availability of flowing water, they have been cooled with fluid through a casing in which the same liquid used for removing leakages from the converter is pushed. They operate on a tilted axis and have a drilled rotor allowing the passage of the impeller blade angle control rod. The selected electromagnetic configuration is based on a classic radial flow architecture and internal rotor with superficial magnets and partially magnetic hollow closure key. The polarity selected for the best response to given constraints is 32 poles, that is a relatively high number, considering that the axis height is only 800mm: however due to the flexibility given by the permanent magnet solution and to the developed design, the final result is axially compact (so compact that the genera- both the cooling fluid and the lubricant grease of the bearings are ecological: even in case of failure and spillage, no environmental damage is expected. As for all other power stations of the Canale de Dottori, the Monfalcone Porto station subject to revamping is also completely remote controlled. The machines were installed in January 2011 and production starts in March 2011. Also other turbine manufacturers look with interest to the variable-speed hydraulic solution, and in particular to the permanent magnet - direct coupling to the turbine; this solution - although on a small scale - aims to combine the past and future of a precious resource. Hydraulic turbines Type Flow rate for turbine Maximum head Minimum head The generators are connected to inverters and the converted power is directed towards the network through active front end. Although the system's nominal voltage is only 400V, being based on a permanent-magnet rotor and potentially subject to the turbine's runaway speed, it has been structurally dimensioned for a speed of 700 rpm and isolated for 1000V. tors stored beside the standard synchronous machines seem a bonsai version) and efficiency exceeds 98%. Due to the enhanced efficiency of the units, the generators output power exceeds the pre-vamping output value by one third (from 197 kW to 305 kW); to maintain the promise of zero environmental impact, Anche altri turbinisti guardano con interesse alla soluzione idraulica a velocità variabile, ed in particolare all’accoppiata magneti permanenti - accoppiamento diretto alla turbina sviluppata, la quale -anche se su piccola scala- ambisce a coniugare il passato ed il futuro di una risorsa preziosa. Turbine idrauliche Tipo Portata per turbina Generators Type Speed range Nominal power Torque Cooling Assembly type Rated voltage Number of poles Rated efficiency Sound pressure level Overspeed Insulation thermal class Protection degree GMP 800 V32 170 to 240 rpm 305 kW quadratic with speed IC 70W IM 3091 435 V 32 (16 polar pairs) 98.2 % 65 dB(A) 700 rpm F/B IP44 Converters Inverter AFE Voltage Current Cooling Control algorithm GT5W340 GT3W340 500 VAC / 675 VDC 510 A water sensorless 7.4 m3/s Prevalenza massima 4.5 m Prevalenza minima 3.2 m Generatori Tipo GMP 800 V32 Campo di velocità 170..240 rpm Potenza nominale 305 kW Coppia Kaplan, adjustable blades 7.4 m3/s 4.5 m 3.2 m Kaplan a pale orientabili quadratica con la velocità Raffreddamento IC 70W Tipo di montaggio IM 3091 Tensione nominale 435 V Numero di poli Rendimento nominale 32 (16 coppie polari) 98.2 % Livello di pressione sonora 65 dB(A) Sovravelocità 700 rpm Classe termica di isolamento Grado di protezione F/B IP44 Convertitori Inverter GT5W340 AFE GT3W340 Tensione 500 VAC / 675 VDC Corrente 510 A Raffreddamento acqua Algoritmo di controllo sensorless INNOVATION 6 7