IRRE PIEMONTE Progetto PSINOPIA Coordinamento e supervisione di Antonella REFFIEUNA IL RUOLO DELLA GESTUALITA’ NEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO SCOLASTICI di SILVIA VILLA e ANTONELLA REFFIEUNA Torino, 2004 7 + 6 + 5 = __ + 5 2 SUSAN GOLDIN - MEADOW Hirving B. Harris Professor Università di Chicago “Hearing gesture: how our hands help us think” (2003), The Belknap Press 3 PER LA PRIMA VOLTA S. GOLDIN-MEADOW INDAGA IL RAPPORTO GESTO – PAROLA – CONOSCENZA NEL BAMBINO UDENTE Significato COGNITIVO e non emotivo del gesto 4 PROGETTO PSINOPIA 4 SILVIA VILLA Secondo S. Goldin-Meadow attraverso i gesti i bambini possono fornirci informazioni numerose, significative e spesso aggiuntive rispetto a quelle che essi esprimono verbalmente Di conseguenza influenzano i PROCESSI DI APPRENDIMENTO I gesti veicolano informazioni che indicano agli adulti: quali sono le reali conoscenze possedute dai bambini in un particolare momento in quale direzione debbano essere rivolti gli interventi educativi 5 OBIETTIVO DEL CORSO: ILLUSTRARE LA FUNZIONE ASSOLTA DAI GESTI DEI BAMBINI IN ETÀ SCOLARE all’interno del processo di apprendimento nella relazione con l’insegnante 6 PRIMI STUDI (1986 – 1993) Ricerca sul ruolo ricoperto dai gesti compiuti spontaneamente dai bambini durante i processi di apprendimento i bambini trasmettono informazioni circa lo stato di conoscenza personale non solo attraverso le parole, ma anche attraverso i gesti che compiono quando riferiscono i loro ragionamenti 7 Infatti parole e gesti riflettono livelli diversi di conoscenza le parole i gesti la conoscenza relativamente esplicita la conoscenza relativamente implicita il livello di conoscenza complessivo che un bambino ha raggiunto in relazione ad un dato concetto si ottiene attraverso la considerazione unitaria delle informazioni inviate a gesti e a parole CONOSCENZA ESPLICITA e IMPLICITA nella scuola elementare 8 PROGETTO PSINOPIA 8 SILVIA VILLA I gesti rappresentano una “finestra” attraverso cui guardare come la mente di un bambino progredisce nel corso dello sviluppo COME OSSERVARE LA MENTE? CON I GESTI 9 TIPO DI COMPITO UTILIZZATO NELL’INDAGINE Equivalenze matematiche 6 problemi del tipo: ‘a + b + c = __ + c¹’ • 7 + 6 + 5 = __ + 5 • 2 + 5 + 9 = 2 + __ CONSEGNA: - risolvere i problemi - spiegare il processo per giungere alla soluzione 10 Come ipotizzato, i bambini hanno compiuto SPONTANEAMENTE dei gesti mentre illustravano il modo nel quale avevano risolto i compiti proposti GESTI DIMOSTRATIVI 1. Il dito che indica i numeri del problema, il segno di uguale, lo spazio bianco, il segno della somma 2. La mano che si muove (avanti e indietro) indica che il bambino somma tutti i numeri 3. La mano che afferra o stringe indica che il bambino somma insieme solo gruppi di numeri 4. La mano che si abbassa indica che il bambino sottrae dei numeri Attraverso tutti questi gesti i bambini spesso hanno espresso le strategie utilizzate per la risoluzione del compito 11 Le strategie espresse attraverso i gesti • alcune volte sono risultate COERENTI con le strategie espresse a parole • alcune volte NON sono risultate COERENTI con le strategie espresse a parole Il bambino ha espresso a parole una STRATEGIA DIVERSA da quella espressa a gesti 12 ESEMPIO 5 + 3 + 4 = __ + 4 • La somma di tutti i numeri del problema viene espressa dal bambino SIA A PAROLE (“Ho sommato cinque più tre più quattro più quattro uguale sedici”) SIA A GESTI (il bambino punta il dito sul 5, sul 3, sul 4, sul 4 a destra del segno di uguale e sullo spazio bianco) • Il bambino, A PAROLE, dice che per dare la risposta ha sommato i numeri del lato sinistro dell’equazione (“Ho sommato cinque più tre più quattro”), MA A GESTI indica che ha considerato tutti i numeri del problema (il bambino punta il dito sul 5, sul 3, sul 4, sul 4 a destra del segno di uguale e sullo spazio bianco) MESSAGGIO ESPLICITO 13 14 15 16 Di conseguenza i bambini sono stati suddivisi in: • concordant Gesti e linguaggio veicolano informazioni coerenti fra loro • discordant Gesti e linguaggio veicolano informazioni non coerenti fra loro 17 I bambini discordant producono gesture/speech mismatches discordanze gesto - parola COSTITUISCONO UN INDICE GENERALE DELLO STATO DI CONOSCENZA TRANSIZIONALE 18 STATO DI CONOSCENZA TRANSIZIONALE Particolare stato cognitivo riscontrabile nel processo di acquisizione di un nuovo concetto E’ un ponte fra due stati di conoscenza governati da proprie regole Il bambino non ha ancora acquisito piena padronanza del concetto che gli servirebbe per risolvere un compito 19 È uno stato in cui l’individuo è pronto ad apprendere È uno stato in cui la guida migliora la performance CARATTERISTICHE DELLO STATO DI CONOSCENZA TRANSIZIONALE È uno stato durante il quale diverse ipotesi sono considerate simultaneamente È uno stato di conoscenza parziale È uno stato durante il quale vengono prese in considerazione molteplici ipotesi 20 STATO TRANSIZIONALE COME STATO IN CUI L’INDIVIDUO è PRONTO AD APPRENDERE (read to learn) PRESUPPOSTI - il bambino non dispone ancora della piena padronanza del concetto - il cambiamento legato all’apprendimento è imminente - il bambino è “sensibile” all’istruzione ricevuta CONSEGUENZA il bambino la cui conoscenza è in uno stato di transizione padroneggerà il concetto più velocemente - inviare un input adeguato Esempio: insegnare a leggere e a scrivere 21 STATO TRANSIZIONALE COME STATO IN CUI LA GUIDA MIGLIORA LA PERFORMANCE Vygotskij definisce la zona di sviluppo prossimale come “la distanza fra il livello attuale di sviluppo così come definito dal problema risolto autonomamente e il livello di sviluppo potenziale così come definito dal problema risolto con la guida di un adulto o in collaborazione con un pari più capace” La zona di sviluppo prossimale contiene i concetti che si stanno sviluppando, quei concetti che il bambino non ha ancora pienamente acquisito, ma è in procinto di acquisire 22 Livello di prestazione a cui il bambino può giungere se aiutato ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE concetti che si stanno sviluppando Livello di prestazione a cui il bambino giunge da solo 23 Se un particolare concetto è contenuto nella zona di sviluppo prossimale di un bambino le probabilità di risolvere con successo il problema sono minori quando il bambino risolve il problema da solo maggiori quando il bambino è assistito da un adulto o da un pari più capace In tal senso, il bambino si trova in uno stato transizionale di conoscenza MA il miglioramento della prestazione con una guida non è necessariamente associato ad un miglioramento di performance quando è da solo L’apprendimento richiede tempo e il supporto di un adulto o di un pari più capace 24 STATO TRANSIZIONALE COME STATO DI CONOSCENZA PARZIALE La conoscenza parziale è stata definita come la parziale padronanza di un concetto, la quale comporta che alcuni problemi vengano risolti correttamente e altri scorrettamente Es. Il bambino acquisisce una regola e la applica indistintamente a tutti i casi perché non sa ancora che esistono le eccezioni CONOSCENZA PARZIALE CONOSCENZA TRANSIZIONALE Il bambino risolve alcuni problemi in modo corretto Il bambino può risolvere TUTTI i problemi in modo SCORRETTO a parole, ma dimostrare, a gesti, di conoscere la strategia corretta LIVELLO SUPERIORE DI CONOSCENZA 25 STATO TRANSIZIONALE COME STATO DURANTE IL QUALE VENGONO PRESE IN CONSIDERAZIONE MOLTEPLICI IPOTESI Durante il periodo di acquisizione di un nuovo concetto il bambino considera più ipotesi di soluzione di un problema, una vecchia e una nuova, che sono tra loro incompatibili e che emergono dal suo comportamento 26 STATO TRANSIZIONALE COME STATO DURANTE IL QUALE VENGONO PRESE IN CONSIDERAZIONE MOLTEPLICI IPOTESI CONTEMPORANEAMENTE Il bambino non possiede ancora una conoscenza stabile relativa al concetto che deve essere utilizzato per risolvere un compito che ne richieda la padronanza Egli possiede un insieme di rappresentazioni circa i modi di risolvere il problema MA alcune portano a soluzioni corrette altre portano a soluzioni scorrette non di tutte il bambino è pienamente consapevole 27 problema più strategie di soluzione Quale utilizzare? Una attraverso i gesti ATTIVAZIONE SIMULTANEA DI PIÙ STRATEGIE Una attraverso le parole A seconda del numero di strategie attivate il bambino manifesta comportamenti diversi cioè …? 28 Il bambino può esprimere la medesima procedura in entrambe le modalità ACCORDO GESTO - PAROLA Il bambino può esprimere una procedura a gesti ed una a parole DISACCORDO GESTO - PAROLA 29 Perché fra le rappresentazioni alcune sono accessibili sia ai gesti che alle parole alcune sono accessibili solo ai gesti alcune sono accessibili solo alle parole La strategia che viene espressa attraverso i gesti non è esprimibile a parole perché la conoscenza della medesima strategia è codificata unicamente in un sistema di rappresentazione non verbale e non in uno verbale Importanza dell’imparare a esprimere a parole ciò che si fa 30 “un bambino che si trova in uno stato di conoscenza transizionale dispone di una CONOSCENZA IMPLICITA di un insieme di rappresentazioni più ampio e articolato di quanto egli possa articolare esplicitamente a parole” Il bambino non sa ancora esprimere verbalmente una conoscenza che mostra di possedere attraverso i gesti I GESTI riflettono la CONOSCENZA parzialmente IMPLICITA circa le procedure di problem-solving LE PAROLE riflettono la CONOSCENZA parzialmente ESPLICITA circa le procedure di problemsolving 31 LO STATO IN CUI PAROLA E GESTO SONO DISCORDANTI E’ TRANSITORIO nel senso che: 1. predice la sensibilità all’insegnamento 2. è preceduto e seguito da uno stato in cui parola e gesto sono concordanti 32 LO STATO IN CUI PAROLA E GESTO SONO DISCORDANTI E’ TRANSITORIO nel senso che: 1. predice la sensibilità all’insegnamento 33 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento I BAMBINI DISCORDANT, che per definizione si trovano in uno stato di conoscenza transizionale, sono PIÙ SENSIBILI ALL’INSEGNAMENTO dei bambini concordant GRAZIE AD UN INSEGNAMENTO MIRATO I BAMBINI DISCORDANT IMPARANO Più FACILMENTE DEI BAMBINI CONCORDANT PERCHE’? 34 PROGETTO PSINOPIA 34 SILVIA VILLA 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento PERCHE’ ATTRAVERSO LA DISCORDANZA GESTO – PAROLA bambini discordant segnalano alle persone che li circondano: 1. quali sono le strategie che essi stanno considerando simultaneamente e rispetto alle quali mostrano incertezza i 2. in quale area essi sono pronti ad imparare se gli viene fornito un insegnamento adeguato 35 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento LA DISCORDANZA GESTO – PAROLA INDICA L’ESISTENZA DELLA ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE ALL’INTERNO DELLA QUALE L’INTERVENTO DI ADULTI O DI PARI PIÙ CAPACI HA UN EFFETTO POSITIVO In particolare, “I GESTI SPONTANEI che i bambini producono quando comunicano con gli adulti FORNISCONO UN INDICE OSSERVABILE E INTERPRETABILE della zona di sviluppo prossimale, offrendo uno strumento grazie al quale gli adulti possono calibrare i loro input in base al livello di conoscenza del bambino” 36 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento CONSEGUENZE OPERATIVE 1. La mancanza di coerenza fra le informazioni trasmesse a gesti e quelle trasmesse a parole rappresenta uno strumento di valutazione della zona di sviluppo prossimale che risulta essere indipendente dal successo del bambino nel compito, in quanto consente di evidenziare l’esistenza di un cambiamento nel suo sistema di conoscenza anche quando il bambino verbalmente risolve il compito scorrettamente 37 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento 2. Il gesto mostra in modo preciso all’adulto quale idea il bambino possiede in stato embrionale e pertanto gli rivela dove intervenire e come calibrare i propri interventi a seconda del livello di comprensione del bambino 38 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento 3. Gli adulti utilizzano le informazioni veicolate dai gesti compiuti spontaneamente dai bambini senza essere necessariamente consapevoli del fatto che li hanno notati e vi hanno attribuito un certo significato 39 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento GENERALMENTE gli adulti colgono le informazioni che i bambini trasmettono attraverso i gesti • la maggior parte delle volte SENZA ESSERNE • MA NON SEMPRE NECESSARIAMENTE CONSAPEVOLI L’accesso alle informazioni che il bambino trasmette a gesti AUMENTA SIGNIFICATIVAMENTE se l’adulto viene addestrato a effettuare la corretta CODIFICA delle stesse 40 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento ESEMPIO: ESPERIMENTO DEL 1997 IPOTESI: un adulto non addestrato nella codifica e decodifica dei gesti percepisce l’informazione che un bambino trasmette solamente attraverso i suoi gesti? In particolare: gli adulti come valutano il ragionamento che fanno alcuni bambini per spiegare le equivalenze matematiche loro assegnate? 41 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento PROVA UTILIZZATA 4 + 6 + 9 = __ + 9 TIPI DI STRATEGIE utilizzate dai bambini per la soluzione dell’equivalenza • SOMMA: tutti i numeri del problema vengono sommati insieme (“Ho sommato 4 più 6 più 9 più 9 uguale 28”) • SOMMA PRIMA DELL’UGUALE: vengono sommati i numeri prima del segno di uguale (“Ho sommato 4 più 6 più 9 uguale 19”) • RAGGRUPPAMENTO: vengono raggruppati e sommati due numeri del lato sinistro dell’equazione, che non compaiono nel lato destro (“Il 9 c’era già così ho sommato 4 più 6”) • PAREGGIAMENTO: vengono sommati i numeri del lato sinistro dell’equazione ; il totale deve essere uguale a quello del lato destro (“4 più 6 più 9 è uguale a 19, così per rendere uguale l’altro lato servivano 10 in più”) 42 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento TUTTI i bambini risolvono le equivalenze in modo SCORRETTO, alcuni producendo buoni assortimenti gesto-parola, altri cattivi assortimenti Insegnanti di scuola elementare e studenti universitari sono chiamati a valutare e a ripetere il ragionamento che i bambini sembrano aver fatto nello spiegare le equivalenze matematiche loro assegnate 43 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento COMPORTAMENTI DI INSEGNANTI E STUDENTI UNIVERSITARI • Alta accuratezza nel ripetere le strategie di soluzione del problema che tutti i bambini hanno espresso A PAROLE • Attribuzione ai bambini di STRATEGIE NON ESPRESSE A PAROLE, che si verifica più SPESSO in riferimento a bambini che hanno prodotto discordanze gesto – parola che in quella di bambini che hanno prodotto buoni assortimenti • RICONOSCIMENTO IMPLICITO DELLE DISCORDANZE GESTO – PAROLA prodotte dai bambini discordant • Riconoscimento delle strategie nei GESTI dei bambini 44 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento QUINDI le risposte verbali e gestuali di insegnanti e studenti universitari possono essere classificate come: • ripetizioni delle strategie comunicate verbalmente dal bambino • aggiunte alle parole del bambino 45 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento RISULTATO RISCONTRATO IL RESOCONTO DELL’ADULTO CONTIENE SEMPRE UN MAGGIOR NUMERO DI INFORMAZIONI RISPETTO A QUELLE CHE SI POSSONO RICAVARE DALLE SOLE PAROLE DEI BAMBINI Questo dimostra che gli insegnanti hanno tenuto conto delle informazioni trasmesse dai bambini a gesti e che vi attribuiscono un significato 46 LO STATO IN CUI PAROLA E GESTO SONO DISCORDANTI E’ TRANSITORIO nel senso che: 2. è preceduto e seguito da uno stato in cui parola e gesto sono concordanti 47 2. Lo stato discordante è transitorio nel senso che è preceduto e seguito da uno stato in cui parola e gesto sono concordanti SEQUENZA EVOLUTIVA Esempio: processo di sviluppo realizzato da un bambino che impara come risolvere le equivalenze matematiche Minore padronanza STATO CONCORDANTE SCORRETTO Maggiore padronanza STATO DISCORDANTE STATO CONCORDANTE CORRETTO 48 2. Lo stato discordante è transitorio nel senso che è preceduto e seguito da uno stato in cui parola e gesto sono concordanti STATO CONCORDANTE SCORRETTO • CONCORDANTE = l’informazione trasmessa attraverso il gesto è coerente con quella trasmessa a parole • SCORRETTO = il bambino applica una singola procedura scorretta per risolvere il problema STATO DISCORDANTE • DISCORDANTE = l’informazione trasmessa attraverso il gesto NON è coerente con quella trasmessa a parole Il bambino considera più procedure di soluzione STATO CONCORDANTE CORRETTO • CONCORDANTE = l’informazione trasmessa attraverso il gesto è coerente con quella trasmessa a parole • CORRETTO = il bambino applica una singola procedura corretta per risolvere il problema 49 2. Lo stato discordante è transitorio nel senso che è preceduto e seguito da uno stato in cui parola e gesto sono concordanti STATO CONCORDANTE SCORRETTO STATO DISCORDANTE STATO CONCORDANTE CORRETTO In entrambi gli stati i bambini producono pochi mismatches, cioè trasmettono a parole e a gesti informazioni coerenti fra loro MA IL LIVELLO DI CONOSCENZA E’ DIVERSO I bambini sono stabili nella loro mancanza di conoscenza circa il concetto I bambini sono stabili nella loro padronanza del concetto 50 2. Lo stato discordante è transitorio nel senso che è preceduto e seguito da uno stato in cui parola e gesto sono concordanti STATO CONCORDANTE SCORRETTO STATO DISCORDANTE STATO CONCORDANTE CORRETTO IL PASSAGGIO PRESUPPONE L’INSEGNAMENTO ADEGUATO DA PARTE DI UN ADULTO 51 SITUAZIONI POSSIBILI NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO • Progresso che si realizza tramite il passaggio attraverso uno stato discordante • Progresso che si realizza senza il passaggio attraverso lo stato discordante • Regressione da uno stato discordante ad uno concordante scorretto • Permanenza nello stesso stato concordante scorretto o concordante corretto Differenze nel processo di apprendimento dei bambini che non ricevono e di quelli che ricevono un insegnamento 52 Fra i bambini campione, ALL’INIZIO DEGLI ESPERIMENTI, NESSUNO (né concordant, né discordant) E’ IN GRADO DI PRODURRE SOLUZIONI CORRETTE DEI PROBLEMI • DOPO L’INSEGNAMENTO I “DISCORDANT” SONO I BAMBINI CHE MOSTRANO UN PROGRESSO MAGGIORE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO 53 EFFETTI DEL TIPO DI INSEGNAMENTO INSEGNAMENTO NON ADEGUATO INSEGNAMENTO STATO INIZIALE STATO FINALE / NESSUN ADEGUATO INSEGNAMENTO CONCORDANTE CONCORDANTE X SCORRETTO SCORRETTO CONCORDANTE SCORRETTO DISCORDANTE DISCORDANTE CONCORDANTE CORRETTO CONCORDANTE CORRETTO X X X DISCORDANTE o CONCORDANTE CORRETTO CONCORDANTE SCORRETTO CONCORDANTE CORRETTO CONCORDANTE CORRETTO X X CONCORDANTE CORRETTO o PERMANENZA (apparente) 54 EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO NON ADEGUATO O ASSENTE STATO INIZIALE STATO INIZIALE STATO CONCORDANTE SCORRETTO STATO CONCORDANTE CORRETTO STATO FINALE Permanenza nello stesso stato 55 EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO NON ADEGUATO O ASSENTE STATO FINALE STATO CONCORDANTE SCORRETTO STATO INIZIALE STATO DISCORDANTE Regressione verso lo stato concordante scorretto, difficoltà nel superamento dello stato 56 EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO ADEGUATO INSEGNAMENTO ADEGUATO favorisce la realizzazione di un PROGRESSO NELL’APPRENDIMENTO per TUTTI i bambini 57 EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO ADEGUATO I POSSIBILITA’: STATO INIZIALE STATO CONCORDANTE SCORRETTO STATO FINALE STATO DISCORDANTE la maggior parte progredisce, come ipotizzato, verso uno stato discordante 58 EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO ADEGUATO II POSSIBILITA’: STATO INIZIALE STATO CONCORDANTE SCORRETTO STATO FINALE STATO CONCORDANTE CORRETTO un piccolo numero progredisce direttamente ad uno stato concordante corretto senza passare attraverso lo stato discordante nel tempo questi bambini mostrano di possedere una conoscenza più superficiale dell’equivalenza 59 EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO ADEGUATO III POSSIBILITA’: STATO INIZIALE STATO FINALE STATO DISCORDANTE STATO CONCORDANTE CORRETTO • Progresso 60 EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO ADEGUATO IV POSSIBILITA’: STATO INIZIALE STATO FINALE STATO CONCORDANTE CORRETTO STATO CONCORDANTE CORRETTO • Permanenza apparente nello stesso stato Il bambino esegue il compito con maggiore velocità 61 NECESSITA’ DI DEFINIRE CHE COSA SIGNIFICA “INSEGNAMENTO ADEGUATO” 62 INSEGNAMENTO ADEGUATO = percorso progettato dall’insegnante ma calibrato sullo stato di partenza del bambino tale da promuovere un cambiamento dello stato cognitivo verso il progresso 63 FATTORI CHE CONTRIBUISCONO AD UN CAMBIAMENTO DELLO STATO COGNITIVO DEL BAMBINO • Tipo di stimolo ricevuto • Stato cognitivo del bambino nel momento in cui riceve lo stimolo processo di insegnamento conoscenza del bambino 64 FUNZIONI ASSOLTE DAI GESTI DURANTE LO STATO TRANSIZIONALE DI CONOSCENZA esprimere conoscenza esprimere il processo di cambiamento cognitivo influenzare l’ambiente di apprendimento 65 ESPRESSIONE DI CONOSCENZA • La conoscenza • I gesti che i bambini trasmessa unicamente a producono nello gesti non è legata alle spiegare i problemi mani, ma è una riflettono la loro CONOSCENZA CONOSCENZA SOSTANZIALE che il EMERGENTE di un bambino possiede e concetto che può così richiamare in altri contesti 66 ESPRESSIONE DEL PROCESSO DI CAMBIAMENTO COGNITIVO • Gesticolare facilita il processo di apprendimento NON E’ ANCORA STATO COMPRESO PERCHE’ Si è ipotizzato che i gesti giochino un RUOLO DIRETTO NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO fornendo un formato rappresentazionale aggiuntivo rispetto alle parole 67 INFLUENZE SULL’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO I gesti compiuti spontaneamente dai bambini • suggeriscono all’adulto il tipo di insegnamento dal quale il bambino potrà trarre maggior beneficio, portandolo a realizzarlo • modificano il comportamento dell’adulto in base a quello del bambino RUOLO ATTIVO DEL BAMBINO Il bambino invia all’insegnante informazioni a livello implicito attraverso i gesti e l’insegnante recepisce le informazioni in modo altrettanto implicito 68 Come continuare? Quali tipi di gesti in compiti diversi? Analisi delle esplicitazioni verbali Comportamento dell’insegnante 69 BIBLIOGRAFIA • ALIBALI M. W., FLEVARES L.M., GOLDIN-MEADOW S. (1997), Assessing Knowledge conveyed in Gesture: Do Teachers have the Upper Hand?, in "Journal of Educational Psychology", 89(1), 183-193. • GOLDIN-MEADOW S. (2003), Hearing gesture: how our hands help us think, Belknap Press, Harvard • GOLDIN-MEADOW S., ALIBALI M. W., CHURCH R. B. (1993), Transition in Concept Acquisition : Using the Hand to Read the Mind, in "Psychological Review", 100(2), 279-297. • GOLDIN-MEADOW S., KIM S., SINGER M. (1999), What the Teacher's Hands Tell the Student's Mind About Math, in "Journal of Educational Psychology", 91(4), 720-730. • GOLDIN-MEADOW S., SINGER M. A. (2003), From children's hands to adults' ears: Gesture's role in the learning process, in "Developmental Psychology", 39(3), 509-520. 70 SITOGRAFIA • www. goldin-meadow-lab.uchicago.edu: sito del laboratorio di ricerca di Susan Goldin-Meadow • mcneilllab.uchicago.edu: sito del laboratorio di ricerca su gestualità e linguaggio di David McNeill • istc.cnr.it/gall: sito dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione - CNR - laboratorio gestualità e linguaggio 71