Rivoluzione francese
Dagli Stati generali al 14 luglio
 Una monarchia in crisi
 Gli Stati generali
 Presa della Bastiglia e Grande Paura
Dalla “grande paura” alla
rivoluzione dei sanculotti
 L’abolizione del regime feudale
La Costituzione del 1791
 Rivoluzione dei Sanculotti
Dalla Convenzione al Termidoro
 La costituzione repubblicana
I.I.S. “Carlo Urbani” – Ostia
 Il Terrore di Robesbierre
A cura del prof. Luigi O. Rintallo
 Dal Termidoro al Direttorio
Rivoluzione
francese /1
Dagli Stati Generali al 14 luglio
Nella prima metà 700 la fine delle
guerre determina una espansione
economica: cresce la produttività
agricola
Il favore per le riforme si afferma
anche in ambienti monarchici. Alla
rivendicazione dei privilegi dei 4/4
di nobiltà per la carriera militare,
l’aristocrazia reagisce con
l’aumento delle decime.
I vantaggi sono goduti solo dalla
nobiltà, mentre la borghesia vive
uno stato di frustrazione che trova
conforto nell’adesione alle idee
illuministe (Encicyclopedie).
Non trovando una soluzione, il
Terzo Stato si autoproclama
Assemblea Nazionale, ma il re
reagisce chiudendo la riunione. Il
Terzo Stato si riunisce allora nella
sala della Pallacorda.
Nella seconda metà del 700
peggiora la situazione economica.
Il ministro Calonne propone una
imposta progressiva fondiaria.
L’opposizione dei nobili lo
costringe alle dimissioni (1787).
1-5-1789: Sono convocati gli Stati
Generali e subito nasce
controversia se votare per ordine
(per cui la maggioranza sarebbe di
aristocratici e clero) o per testa (in
tal caso la maggioranza sarebbe
del Terzo Stato, più numeroso.
9-7-1789: Il Terzo Stato si
proclama Assemblea Costituente
e il re ricorre all’esercito,
destituendo anche Necker.
Fra il 20 luglio e il 6 agosto 1789 la sommossa si estende anche nelle campagne, dove i
contadini non esitano ad assaltare gli uffici comunali e a distruggere gli atti di proprietà
delle terre. E’ la Grande Paura.
Il re Luigi XVI è incerto, ma
favorisce i nobili nella loro
contrarietà a tassare le rendite
fondiarie. Finché il ministro Necker
suggerisce di convocare gli Stati
Generali.
Per avere sostegno
all’approvazione delle sue
proposte fiscali, Necker aumenta il
numero dei rappresentanti del
Terzo Stato (borghesi e popolo)
che presenta una Cahier de
doleances.
A Parigi scoppia la rivolta popolare
14-7-1789: è conquistata la fortezza
della Bastiglia. Rientrato da
Versailles, Luigi XVI richiama
Necker.
Rivoluzione
francese /2
Dalla Grande Paura alla rivoluzione dei sanculotti
Il timore di veder messo in
discussione il diritto di proprietà
spinge borghesi e aristocratici a
un compromesso.
26-8-1789: l’Assemblea approva
la Dichiarazione dei diritti
dell’uomo e del cittadino
Se ne fa promotore il Duca
d’Aguillon, che fa approvare
l’abolizione del regime feudale e di
alcuni diritti signorili.
27-8-1791: a Pillnitz Austria e
Prussia minacciano l’assemblea
costituente, che vara comunque la
nuova costituzione. Essa dichiara
la proprietà privata inviolabile,
attua un decentramento
amministrativo e distingue i
cittadini in attivi e passivi.
L’accordo raggiunto è tuttavia
fragile. Nel Terzo Stato in molti
non sono disposti a fare
concessioni alla nobiltà, che a sua
volta trama contro il nuovo ordine.
Impraticabilità dell’accordo diviene
evidente, anche perché finora sono
rimasti intatti i privilegi feudali.
Scontri di Campo di Marte e tumulti
spingono il re a fuggire alla ricerca di
aiuto all’estero, ma viene fermato a
Varennes (21-6-1791)
E’ tuttavia una costituzione nata
morta, poiché si accentuano i
contrasti interni all’Assemblea fra
Girondini (moderati) e Giacobini.
20-4-1792: ha inizio la guerra contro Austria e Prussia. Prime sconfitte francesi, dovute a
slealtà dei generali per lo più ancora provenienti dal partito di corte, suscitano nuovo
malcontento. I giacobini, guidati da Danton, si pongono alla guida della collera popolare il
10-8-1792. E’ la rivoluzione dei sanculotti (sans coulottes).
5/6-10-1789: le donne marciano
alla reggia di Versailles contro il
carovita. Il re Luigi XVI si rifugia
alle Tulleries. Prosegue intanto la
discussione sulla Costituzione.
13-2-1790: è approvata la
costituzione civile del clero. I preti
diventano pubblici ufficiali. Il clero
si divide in “costituzionale” e
“refrattario” che reagisce alla
riforma sostenendo la controrivoluzione in Vandea.
Per risolvere i contrasti interni alla
Francia e la crisi, i Girondini sono
favorevoli a una politica aggressiva
contro Austria e Prussia. In ciò sono
appoggiati dal partito della corte,
che in realtà conta sulla sconfitta
francese per cancellare la
monarchia costituzionale approvata
nel 1791 e ripristinare l’ancien
regime.
Rivoluzione
francese /3
Dalla Convenzione al Termidoro
Si decide l’elezione di una nuova
Assemblea che prende il nome di
Convenzione.
E’ proclamata la Repubblica e il
21-1-1793 il re e la sua famiglia
sono ghigliottinati.
La Convenzione, ove prevalgono i
giacobini, ribalta le sorti negative
della guerra cogliendo prime
vittorie a Valmy e Jemappes.
Nella Convenzione si forma una
nuova alleanza fra il popolo dei
sanculotti e i borghesi moderati,
entrambi contrari alla politica di
Robespierre e Saint Just.
Nel Termidoro, 22-7-1794,
Robespierre è arrestato e
giustiziato. Il governo passa a un
Direttorio di 5 persone.
E’ varata una nuova costituzione
repubblicana che realizza il
suffragio universale maschile e
introduce elementi di solidarietà
sociale.
Marzo 1794: ghigliottinato Herbert
capo dell’ala estremista; Aprile
1794: anche Danton è giustiziato.
Robespierre, detto l’incorruttibile,
è solo al potere. Fra aprile e luglio
1794 vi saranno 1376 condanne a
morte.
Fra i giacobini, prende il
sopravvento il partito della
Montagna guidato da Robespierre.
Questi dà vita a un Comitato di
salute pubblica vero detentore del
potere in Francia.
Sono approvate misure
eccezionali e a dicembre 1793 gli
invasori sono respinti oltre le
frontiere. Per contrastare ogni
opposizione, Robespierre dà inizio
al Terrore.
E’ approvata una nuova
costituzione nel 1795, che ritorna ai
principi di quella del 1791
mantenendo tuttavia l’ordine
repubblicano.
Nel nuovo ordinamento un ruolo sempre più rilevante è rivestito dall’esercito, vero garante
del potere. Acquista sempre più importanza la figura di un giovane generale, che ha colto
svariate vittorie nelle campagne militari in Italia: Napoleone Bonaparte.
1796: è repressa la congiura degli
uguali di Babeuf.
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