DALLA VALUTAZIONE ALLA DIDATTICA RAVENNA: 6 settembre 2011 Damiano Previtali DPR 89 del 2009 “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione …” Art. 1 c. 3. “In sede di prima attuazione del presente regolamento, e comunque per un periodo non superiore a tre anni scolastici decorrenti dall'anno scolastico 2009-2010, si applicano le Indicazioni nazionali di cui agli allegati A, B, C e D del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, come aggiornate dalle Indicazioni per il curricolo di cui al decreto del Ministro della pubblica istruzione in data 31 luglio 2007. Con atto di indirizzo sono individuati i criteri generali necessari ad armonizzare gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi agli obiettivi previsti dal presente regolamento”. DPR 89 del 2009 art. 1 c. 4 Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione … “l'eventuale revisione delle Indicazioni nazionali (…) e' effettuata, sulla base degli esiti di apposito monitoraggio sulle attività poste in essere dalle istituzioni scolastiche” TRASFORMAZIONI Atto di indirizzo 8 settembre 2009 “La valutazione assume un ruolo centrale nel processo formativo …. - fissare le tappe e i traguardi da superare nel percorso formativo continuo dai 3 ai 14 anni, secondo standard diffusi nell’area UE e OCSE; - verificare periodicamente e con sistematicità i progressi di ogni singolo alunno, soprattutto nelle capacità di base; - responsabilizzare ogni scuola rispetto ai risultati che deve raggiungere rispetto ai livelli di apprendimento dei propri alunni; …”. Traguardi per lo sviluppo delle competenze “Rappresentano un riferimento per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa …” Indicazioni per il curricolo “In un tempo molto breve, abbiamo vissuto il passaggio da una società relativamente stabile a una società caratterizzata molteplici cambiamenti e discontinuità. […] Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono più ricchi di stimoli culturali, ma anche più contraddittori. […]” [Incipit: Indicazioni per il curricolo] I problemi da assumere - La conoscenza è in continuo cambiamento - La conoscenza è ovunque - Gli alunni sono cambiati - Le famiglie, la comunità, il lavoro … sono cambiati - La scuola …. L’orientamento del dibattito internazionale, 4 punti di riferimento: 1. Il capitale umano è determinante nello sviluppo di un sistema fondato sulla conoscenza … 2. La qualità di un sistema educativo sta nello sviluppo dei livelli di apprendimento, nella costruzione di competenze … 3. Allo Stato spetta un quadro chiaro di orientamento e di riferimento: missione, traguardi … 4. Potente strumento è una politica intelligente sulla valutazione … per promuovere il cambiamento. INVALSI REPORT Ravenna, 6 settembre 2011 “i docenti interpellati hanno ritenuto che le prove nazionali abbiano effettivamente modificato la didattica, inducendoli a riflettere sul tipo di competenze richieste agli allievi e su quali scelte didattiche promuovere …. In generale hanno però espresso la preoccupazione che attraverso la loro adozione generalizzata e insistita si affermi un approccio standardizzato …” Insegnamento/apprendimento D20. Il Signor Carlo scende dal tram all’incrocio di via Pietro Micca con via Antonio Giuseppe Bertola (nella mappa che vedi qui sotto il punto è contrassegnato da un asterisco). Percorre 200 metri di via Bertola e all’incrocio con via 20 Settembre svolta a sinistra; dopo aver camminato per 150 metri, raggiunge l’incrocio con via Pietro Micca. Da lì decide di tornare al punto di partenza per via Pietro Micca. Quanti metri all’incirca percorre al ritorno? □ A. 200 m □ B. 250 m □ C. 350 m □ D. 600 m Ischia 2010 Damiano Previtali 13 L’allievo Allievo “diligente” Allievo “competente” Risorse cognitive Lettura; comprensione; relazioni spaziali; orientamento; riconoscimento figure; teorema di Pitagora; calcolo mentale; stime; quadrato e radice quadrata. Lettura; comprensione; relazioni spaziali; orientamento; riconoscimento figure; teorema di Pitagora; calcolo mentale; stime; quadrato e radice quadrata. Euristiche Si chiede: -Quando abbiamo fatto queste cose a scuola?- Legge la situazione e si chiede: - Come “trasformo” le cose che conosco in questa situazione nuova? Controllo Non trova soluzione. Panico. Rinuncia a risolvere il problema (Non lo abbiamo trattato a scuola!) Belief system La trasformazione non porta ad una soluzione, si applica, cerca trasformazioni alternative e innovative (il desiderio della scoperta) Le discipline sono chiuse - “edite” (Schoenfeld) Interdisciplinarietà ed apertura “all’inedito” Ischia 2010 Damiano Previtali 14 Livelli della valutazione Livelli 1. La valutazione del docente (periodica) 2. La valutazione istituzionale (quadrimestrale e finale) 3. La valutazione di Stato (fine ciclo di istruzione) La valutazione esterna (INVALSI) Il Sistema Nazionale di Valutazione I risultati delle prove INVALSI (italiano) 6 5 4 3 2 1 0 -1 -2 -3 -4 -5 -6 -7 -8 II V I Nord-Ovest III II V I III Nord-Est Limite superiore dell'intervallo di confidenza II V I Centro III II I V Sud Percentualele di risposte corrette III II V I Sud e isole III II V I III Italia Limite inferiore dell'intervallo di confidenza I risultati delle prove INVALSI (matematica) 6 5 4 3 2 1 0 -1 -2 -3 -4 -5 -6 -7 -8 II V I Nord-Ovest III II V I III Nord-Est Limite superiore dell'intervallo di confidenza II V I Centro III II V I Sud Percentuale di risposte corrette III II V I Sud e isole III II V I Italia Limite inferiore dell'intervallo di confidenza III I dati di scuola Globale per Nazionalità per Regolarità (del percorso) per Sesso per Dettaglio Risposte QdR Il Quadro di Riferimento (QdR) per le prove di valutazione dell'INVALSI presenta le idee chiave che guidano la progettazione delle prove, per quanto riguarda: a) gli ambiti della valutazione, cioè quali aree del curricolo si valutano, e la scelta degli argomenti oggetto della valutazione; b) i modi della valutazione, ossia le caratteristiche degli strumenti di valutazione e i criteri seguiti nella costruzione delle prove. I dati di scuola I dati di scuola I dati di scuola ESPERIENZE L’ANALISI DEI DATI Aree disciplinari, Classi parallele Singoli docenti, consigli di classe, team interessati Commissione valutazione Staff presidenza + FS Valutazione e Intercultura Livello territoriale coordinamento dirigenti CHI SU QUALI MATERIALI OGGETTO DELL’ANALISI Aree disciplinari Classi parallele Grafici di istituto Quadri di riferimento Analisi risposte e processi implicati Descrizione prove e Prove Analisi della posizione dell’istituto rispetto al dato nazionale Ricerca possibili costanti di valori negativi Analisi domande con percentuali corrette molto inferiori alla media e ricerca di costanti (rispetto anche ai processi cognitivi) Verifica congruenza curricoli istituto rispetto ai QdR Verifica modalità di lavoro d’aula CHI SU QUALI MATERIALI OGGETTO DELL’ANALISI Singoli docenti consigli di classe team interessati QdR Descrizione prove Griglie di correzione prove con indicazione processi cognitivi implicati Esiti classe Analisi degli esiti delle classi. Evidenza/memoria di situazioni particolari nella composizione della classe e/o nella sua storia . Evidenza elementi di debolezza o di forza. Segnalazione discordanze fra curricolo e competenze accertate nelle prove Analisi modalità di organizzazione lavoro d’aula e prime ipotesi di modifica. CHI SU QUALI MATERIALI OGGETTO DELL’ANALISI Commissione Tutti materiali pubblici Analisi generale della valutazione e riservati posizione dell’istituto Raccolta analisi fornite dai gruppi di area e verifica congruenza curricolo e progettazione didattica Elaborazione di report pubblici. CHI SU QUALI MATERIALI OGGETTO DELL’ANALISI Staff presidenza + FS Valutazione Tutti i materiali pubblici e riservati Raccolta varie analisi Correlazione dati singole classi con la “storia” effettiva dei gruppi: nuovi inserimenti – dinamiche relazionali, turn over docenti Analisi, con FS, degli esiti degli alunni delle singole classi CHI SU QUALI MATERIALI OGGETTO DELL’ANALISI Coordinamento dirigenti Media di Istituto per aree e processi Analisi andamento del territorio – eventuale omogeneità/disomogeneità dei risultati Ipotesi di correlazione risultati con scelte organizzative didattiche Ogni istogramma rappresenta una classe. È immediatamente visibile, per esempio, che la classe rossa non ha alunni nella fascia alta – Errore di composizione delle classi? Didattica poco stimolante, oppure “effetto alone” sulla fascia bassa? 45.0 40.0 35.0 30.0 25.0 20.0 15.0 10.0 5.0 0.0 L1 L2 404011130801 L3 L4 404011130802 L5 404011130803 L6 Distribuzione percentuale nei livelli di risultato - ITALIANO 45.0 40.0 35.0 30.0 25.0 20.0 15.0 10.0 5.0 0.0 L1 L2 404011130801 404011130802 L3 404011130803 L4 404011130804 L5 404011130805 L6 BGIC85200D Italia Il grafico analizza la distribuzione nelle fasce di livello per la sola area di grammatica È evidente la classe viola, una delle due alte, è particolarmente “forte” nella grammatica, con quasi tutti gli alunni fra L4 e L6: cura particolare al curricolo di grammatica da parte del docente? 60.0 40.0 20.0 0.0 L1 L2 L3 404011130801 L4 L5 404011130802 L6 Distribuzione percentuale nei livelli di risultato Grammatica 60.0 50.0 40.0 30.0 20.0 10.0 0.0 L1 L2 404011130801 404011130802 L3 404011130803 L4 404011130804 L5 404011130805 L6 BGIC85200D Italia Promuovere una cultura della ricerca e della sperimentazione nella scuola Promuovere una cultura della valutazione (ciò che si valuta vale) Promuovere una nuova attenzione alla didattica e alla classe Promuovere un’integrazione fra formale, non formale, informale (family learning/ambiente di apprendimento) Promuovere approcci generativi “Se non si misurano i risultati, non si possono distinguere i successi dagli insuccessi; se non si possono individuare i successi non si possono premiare; se non si premiano i successi, si finisce quasi sempre a premiare gli insuccessi; se non si possono individuare i successi, non è possibile imparare dai successi; se non si possono analizzare gli insuccessi non è possibile correggerli …” (Gaebler e Osborne. Dirigere e governare. Una proposta per reinventare la pubblica amministrazione)