…accusa spesso malesseri fisici?
tende a rinunciare quando dovrebbe svolgere un compito difficile?
è vendicativo quando subisce un torto?
ha paure immotivate?
è spesso lamentoso, piange facilmente?
tende ad isolarsi?
è spesso di cattivo umore?
è aggressivo, trasgressivo, iperattivo…..?
Perché Fabrizio assume atteggiamenti
clowneschi a casa e a scuola,
sminuendosi e mettendosi in ridicolo?
Cosa spinge Giorgio
ad adottare i tipici atteggiamenti
di un’età inferiore?
“io sono piccolo, lasciatemi giocare!”
Ma io sono certo di conoscere mio figlio?
Quali sono i suoi pensieri?
Cosa sente? Che concetto ha di sé?
Quali i suoi desideri più nascosti?
PERCHE’ MIO FIGLIO ADOTTA
COMPORTAMENTI CHE LO DANNEGGIANO?
"Disturba, non ci fa lavorare
- si lamentano gli insegnanti –
quando c'è lui in classe c'è
sempre un putiferio!"
PERCHE’ MIO FIGLIO SEMBRA VIVERE PIU’
VOLENTIERI NELLA RABBIA, NEL DOLORE ANZICHE’
NELLA GIOIA?
•Qualunque comportamento umano può essere
considerato come la punta affiorante di un iceberg che
nasconde nella sua enorme massa sommersa un
groviglio di bisogni non soddisfatti, pensieri,
sentimenti non espressi che condizionano e
determinano le molteplici espressioni di sé.
Quali possono essere i suoi pensieri, i sentimenti, i
bisogni?
• Può darsi ad esempio che un ragazzo
abbia un antico dubbio circa la sua
possibilità di essere amato, di essere
accolto, di essere importante.. e che
abbia bisogno a proposito di continue
verifiche.
• Oppure può essere geloso per la
presenza di un fratello… o triste sulla
scia dei modelli familiari…
• Può darsi che ci sia stata una inversione di ruoli, che
il ragazzo senta di avere il compito di risolvere
magicamente le problematiche economiche,
professionali, sociali, esistenziali di un genitore che
sente particolarmente bisognoso di aiuto e, non
riuscendoci, sia molto depresso, arrabbiato con se
stesso e con gli altri…
Sopraffatti dalla propria paura di non valere,
non essere all’altezza dei compiti richiesti,
non essere accolti…
alcuni alunni cercano di sedare la propria ansia
lasciandosi sopraffare dall’ impulso di picchiare,
deridere il compagno più bravo…
ripetendo all’infinito
il magico passaggio dall’impotenza all’onnipotenza,
tipico dei soggetti tossicodipendenti
(“io non OK tu non OK”).
Perché mio figlio è timido, impacciato,
perché si isola?
• Alcuni bambini non hanno fiducia né in se stessi né negli altri,
• sono perciò molto pessimisti, autolesionisti, abulici…
Perchè mio figlio è tanto critico con se
stesso e con gli altri?
• Sicuramente si tratta di un bambino che cerca di
superare la propria insicurezza con un desiderio di
irrangiungibile perfezione.
• Ne consegue l’ eccessiva critica verso se stesso e
gli altri e la difficoltà di rapporto con i compagni…
Perchè mia figlia è così pigra?
• Molte delle energie del bambino “pigro” sono
impegnate in problematiche personali di vario tipo.
• Cosa nasconde l’abulia della bambina?
Perché mio figlio è così serio, ride poco anche quando
gioca con i compagni…?
•
• Come può essere sereno, gioioso, positivo un figlio
se ha imparato fin da piccolissimo che lui può esistere, essere
riconosciuto,considerato, amato… solo nel momento in cui
presenta una situazione problematica, solo nel momento in cui
costringe i suoi genitori non ad “occuparsi” di lui, bensì a
“preoccuparsi” per il suo comportamento, la sua salute…?
• Definito con appellativi quali "irresponsabile"
"pigro" "fannullone" "stupido" "violento"
"incapace"..il bambino finisce con l'identificarsi in
questi rispettivi ruoli che purtroppo tendono a
stigmatizzarsi nel tempo ed autoperpetuarsi.
Il loro autolesionismo cioè può indurli in seguito ad
assumere sostanze che danneggiano la propria salute?
• La percezione di non adeguatezza genera in loro una
forte carenza di autostima che li intralcia nel
conseguimento di una sana autonomia
• Di qui un'incontenibile ansia di base che essi
cercano disperatamente di contenere attraverso
oggetti, sostanze, azioni autodistruttive...
• Ma la risposta è solo provvisoria perché presto i
sentimenti negativi riemergono.
• E questo all'infinito, incuranti delle conseguenze
sulla propria salute, sulla propria persona, su se
stessi.
Come stimolare la sfera relazionale, emozionale dei
ragazzi per prevenire devianze e dipendenze di vario
tipo?
• Il segreto consiste nel modo in cui il genitore interagisce con il
bimbo o ragazzo quando questi è spaventato,intimidito, in
collera, triste… quando cioè le sue emozioni diventano
intense….
attraverso un colloquio interno:
-imparare a colloquiare con se stessi e autogratificarsi
In che cosa si distinguono i ragazzi
“emotivamente intelligenti”?
• Anche gli individui “allenati emotivamente”sono tristi, si
arrabbiano o si spaventano in circostanze difficili ma hanno
una maggiore capacità di ritrovare la calma, riprendersi dalle
delusioni, superare le frustrazioni, risolvere i problemi,
perseverare nelle attività produttive.
E’ possibile insegnare un sano umorismo ai
ragazzi?
• Il senso dello humour può sdrammatizzare
tanti problemi.
• Ridere insieme tra genitori e figli, tra
insegnanti e allievi, consente di creare un
legame di accettazione, di appartenenza, di
intimità in un clima disteso, sereno, gioioso.
• Il benessere interiore che ne deriva elimina i
sentimenti di paura, di inadeguatezza, il
confronto competitivo, la critica
svalutante….favorisce la socializzazione,
quindi una migliore qualità della propria vita.
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