Istituto
degli
Innocenti
Presentazione della attività, dei
prodotti , e del sito del Centro
nazionale di documentazione e analisi
per l’infanzia e l’adolescenza
- Antonella Schena Corso di formazione
per l’Osservatorio regionale infanzia e adolescenza
– Regione Molise –
Firenze 18/19 maggio 2004
1
La metodologia di lavoro
nell’ambito della documentazione
Funzione di
reperimento
Funzione di
diffusione
Funzione di
trattamento
Funzione di Servizi
all’utenza
La metodologia di lavoro
nell’ambito dell’analisi
Funzione di
ricerca e
statistica
Funzione di
formazione
Funzione di
promozione
Funzione di ricerca e statistica
1. Ricerche svolte sulla base di dati provenienti da fonti statistiche
già esistenti (v. Numeri italiani e Numeri europei pubblicati nella rivista
Questioni e documenti. N.s.)
2. Ricerche svolte sulla base di indagini promosse direttamente
dal Centro (ultime ricerche pubblicate: Gli asili nido e i servizi educativi
0-3 anni integrativi al nido, 2000; I servizi pubblici per adolescenti, 2001;
in corso di realizzazione: I minori in istituto, Minori e media, Percezione
da parte degli insegnanti delle difficoltà di apprendimento degli alunni)
3. Elaborazione di sistemi informativi
Funzione di promozione
•
Organizzazione di eventi, convegni e seminari di studio
•
Gestione si sportelli informativi e linee dedicate (Affidamento familiare
numero verde)
•
Elaborazione di materiale informativo e promozionale (Manuali di
progettazione, opuscoli informativi, opuscolo affidamento familiare, Uscita di
sicurezza)
•
Attività di monitoraggio dei piani, dei progetti, delle politiche (L. 285/97 e
451/97)
•
Attività di ricognizione e rilevazione territoriale (L. 285/97 e 451/97)
•
Gestione di strumenti di rilevazione qualitativa dell’informazione (focus
group, interviste, sondaggi di opinione) da impiegarsi con soggetti chiave
nell’attuazione o direttamente con utenti
•
Individuazione di buone prassi operative (L. 285/97 e 451/97)
•
Predisposizione di relazioni per gli organi di governo politico (L. 285/97 e
451/97)
Funzione di diffusione
E’ l’ultimo anello della catena documentaria. L’informazione
una volta acquisita e trattata, viene “disseminata”, diffusa. I
centri di ricerca e di studio sentono sempre più l’esigenza di
rendere noto all’esterno i risultati della propria attività.
1. Pubblicazioni primarie (rapporti di ricerca, guide di servizi)
2. Pubblicazioni secondarie (bollettini di aggiornamento
bibliografico, banche dati non fattuali)
Funzione di diffusione del Centro
1. Pubblicazioni primarie
•produzione del Rapporto sulla condizione dei minori in Italia
•pubblicazione della Collana Questioni e documenti. N.s.
(continuazione di Pianeta infanzia)
•predisposizione dello Schema di rapporto per l’ONU
•produzione di cd rom contenenti le pubblicazioni del Centro
2. Pubblicazioni secondarie
•creazione banche dati
•Bollettini bibliografici
Ambiti della documentazione
• Normativo
• Bibliografico
• Statistico
• Servizi per l’infanzia e l’adolescenza
• Filmografico
Il sistema informativo del Centro è quindi costituito da 5 banche dati diverse
secondo gli ambiti di documentazione cui si riferiscono. I criteri di ricerca e di
catalogazione sono tuttavia comuni e garantiscono omogeneità e coerenza nel
trattamento e nella gestione della documentazione.
Ambito normativo
si occupa di:
•Selezione e reperimento della normativa internazionale,
europea, nazionale e regionale in tema di infanzia e
adolescenza
•Catalogazione della documentazione selezionata
•Pubblicazione cartacea e elettronica della documentazione
raccolta (Banca dati giuridica, rassegne per Cittadini in
crescita)
Ambito statistico
si occupa
raccolta dei dati provenienti da diverse fonti, della loro
verifica e controllo. I dati vengono rielaborati, dando
luogo alla produzione di specifiche tavole, aggiornate e
pubblicate periodicamente
I dati sono reperiti su:
•fonti statistiche europee ed internazionali
(EUROSTAT, UNESCO, UNICEF, FAO)
•fonti statistiche italiane (ISTAT, INAIL, MINISTERI)
I dati sono pubblicati su:
•banca dati statistica
•Quaderni del Centro su Numeri italiani e Numeri
europei
Ambito bibliografico
• acquisire i principali periodici italiani che
si occupano di infanzia, adolescenza e
famiglia (il Centro possiede circa 80
abbonamenti)
• effettuare lo spoglio di tali periodici,
catalogando tutti gli articoli riguardanti
l’infanzia, l’adolescenza e la famiglia
(circa 120 articoli al mese)
• acquisire le monografie (pubblicazioni a
carattere monografico, in commercio)
Ambito bibliografico
Si occupa di:
• acquisire documenti di letteratura grigia
(materiali prodotti da enti, rapporti di ricerca,
relazioni di convegni e seminari, tesi di
laurea; cioè tutti quei documenti che non
circolano attraverso canali commerciali).
• Pubblicare in Internet il catalogo bibliografico
• Pubblicare la rivista Rassegna bibliografica
infanzia e adolescenza
Ambito servizi per l’infanzia e
l’adolescenza
Si occupa
trattamento documentario della legge 285/97.
E’ stata realizzata una apposita banca dati per la
catalogazione dei progetti e degli interventi realizzati
nella prima triennalità della Legge e dei documenti di
varia natura e tipologia prodotti sulla sua base.
Questa prima banca dati è chiusa e contiene ca.
28000 schede.
Attualmente è in corso l’elaborazione del materiale
relativo al secondo triennio.
Ambito servizi per l’infanzia e
l’adolescenza
La banca dati è stata strutturata in quattro grandi
archivi navigabili e contenenti schede informative
organizzate differentemente per ognuno di essi:
1. archivio Regioni/Province autonome/ambiti
territoriali/ città riservatarie
2. archivio Progetti e Subprogetti
3. Archivio Enti e persone
4. Archivio Documenti
Ambito filmografico
Ha come scopo la rappresentazione dell’infanzia e
dell’adolescenza nel cinema italiano e straniero.
Si occupa:
•Creazione di un archivio filmografico
•Organizzazione di eventi e di seminari
•Presentazione di percorsi di visione
•Pubblicazione del progetto in Internet
Trattamento dei documenti
Ogni film riceve un trattamento catalografico completo basato sia
su fonti interne al documento che su fonti esterne (repertori, siti
Internet, …): scheda catalografica, sinossi, presentazione critica.
Funzione di Reperimento
Individuazione e consultazione delle fonti
La documentazione viene reperita consultando fonti di tipo cartaceo,
informatico (es. CD-ROM ALICE) e telematico (siti Web)
Acquisizione della documentazione
Acquisto
Dono
Scambio
Funzione di Trattamento
Per il trattamento dei documenti il Centro ha fatto
riferimento agli standard e alle norme approvate a livello
nazionale ed internazionale per la catalogazione delle
diverse tipologie di documentazione (RICA, AACR, ISBD).
Scopo della catalogazione è produrre per ciascun
documento una registrazione contenente le informazioni
necessarie per descriverlo, identificarlo e reperirlo.
La catalogazione di compone :
• Descrizione fisica
• Descrizione del contenuto
• Accesso ai documenti
Descrizione fisica
Descrivere significa definire in modo completo ed univoco un documento
attraverso un insieme di informazioni prese dal documento stesso o da
altre fonti (autore, titolo, luogo di pubblicazione, editore, anno).
Scopo della catalogazione è descrivere e identificare un documento nelle
sue caratteristiche bibliografiche e fisiche.
Il Centro, come le altre biblioteche, utilizza per la descrizione fisica
l’International Standard Biblioghaphic Description (ISBD):
ISBD(S) per la descrizione dei periodici
ISBD(M) per la descrizione delle monografie
ISBD(NBM) per la descrizione delle videoregistrazioni
ISBD (ER) per la descrizione delle risorse elttroniche
Per la descrizione degli articoli vengono utilizzate le Direttive per
l’applicazione delle ISBD alla descrizione delle parti componenti
Descrizione del contenuto
È il processo di identificazione del contenuto concettuale del documento.
Questa attività è chiamata anche indicizzazione, operazione che mira a
rappresentare i risultati dell’analisi di un documento con gli elementi di un
linguaggio naturale o documentario.
Pertanto si hanno 2 diversi linguaggi:
linguaggio libero: è costruito sulla base del linguaggio naturale utilizzato dagli
autori dei documenti (es.: Abstract)
linguaggio controllato: è detto anche linguaggio documentario, accetta un
solo termine per un concett (es.: descrittori, parole chiave)
Metodo di analisi dei documenti
Le procedure di analisi di un documento al fine di individuarne il tema di
base sono descritte nella norma UNI-ISO 5963 (1989)
Fonti di analisi suggerite (in particolare per i documenti a
stampa):
sommario
introduzione
frasi iniziali dei capitoli e dei paragrafi
conclusioni
illustrazioni e diagrammi
parole evidenziate con caratteri speciali
titolo (con prudenza; può essere fuorviante in quanto
metaforico, fantasioso, ecc.)
riassunto analitico (con prudenza; può essere inadeguato)
Linguaggio controllato
Nel linguaggio controllato esistono 2 diversi approcci nel recupero del
contenuto dei documenti:
approccio diretto: mediante una voce di soggetto o un descrittore
di un thesaurus. Questo sistema prevede un’attività di controllo
della terminologia usata per descrivere il contenuto dei documenti.
Il controllo si effettua attraverso la rappresentazione univoca dei
singoli concetti: ad ogni concetto corrisponde un solo termine. (in
questo modo si effettua per es. il controllo sui sinonimi e quasi
sinonimi : Scuole materne usa Scuole dell’infanzia).
approccio indiretto: si individua l’argomento di un documento che
viene inserito in una classificazione globale. Le voci di soggetto
si trovano raggruppate in classi, di solito ordinate secondo la
disciplina. Ne è un esempio Il sistema di classificazione
decimale Dewey, il sistema più usato nel mondo: ha diviso il
sapere in 10 classi principali (Generalità, Filosofia, Religione,
Scienze sociali, Linguaggio, Scienze pure, Scienze applicate, Arti,
Letteratura, Geografia e storia)
Soggetto
Soggetto di un documento = concetto o combinazione di
concetti che rappresentano un tema all’’interno di un
documento
L’analisi di un documento al fine di enuclearne il soggetto è
operazione complessa che implica la comprensione del suo
contenuto, il riconoscimento dell’area disciplinare di
riferimento, la previsione dei bisogni degli utenti anche in
relazione al tipo di contesto informativo in cui si opera.
Il thesaurus
è un vocabolario dinamico di termini semanticamente correlati
tra loro, che copre uno specifico campo di indagine e che viene
utilizzato per tradurre il linguaggio naturale in linguaggio
documentario.
All’interno di un thesaurus esistono 3 tipi di relazioni:
1.
2.
3.
Relazioni preferenziali: USE (termine preferito); UF (termine non preferito)
Relazioni gerarchiche: BT (termine più generale) e NT (termine più specifico)
Relazioni associative: RT (termine correlato)
I termini del thesaurus possono essere:
semplici: Bambini
composti: Organizzazioni dei lavoratori
L’attività di indicizzazione del
Centro
Il Centro utilizza per rappresentare il contenuto dei documenti sia il linguaggio libero
che quello documentario.
Linguaggio libero
Abstract: servono a riassumere il contenuto dei documenti utilizzando il linguaggio
libero. Non tutte le registrazioni catalografiche della Banca dati del Centro sono dotate
di abstract, ma soltanto quelle che vengono pubblicate.
Linguaggio controllato
Indicizzazione precoordinata e thesaurus
Il Centro effettua l’indicizzazione precoordinata e usa termini di thesaurus al fine di
garantire il controllo terminologico.
Esemplificazione Soggettario L.285
Adolescenti a rischio
Preadolescenti a rischio
-Comportamenti devianti [p]
- Prevenzione [t]
Possibili soggetti:
1. Adolescenti a rischio - Comportamenti devianti Prevenzione
2. Preadolescenti a rischio - Comportamenti devianti –
Prevenzione
3. Adolescenti a rischio - Comportamenti devianti
4. Preadolescenti a rischio - Comportamenti devianti
Le stringhe vanno completate con indicazioni di luogo
e/o forma (videocassette, depliant …).
Esempio di scheda catalografica:
 Tit. del documento: Essere genitori maturi : i vantaggi
della genitorialità tardiva / Luciano Ballabio. – Milano : F.
Angeli, c2000. – 205 p. ; 22 cm. – (Le comete ; 110).
Soggetto: Genitorialità – Aspetti psicologici
Numero di classificazione: 135 – Relazioni familiari (la
nota di inclusione indica di classificare qui la genitorialità)
 Tit. del documento : Secondo rapporto sull’integrazione
degli immigrati in Italia / Commissione per le politiche di
integrazione degli immigrati ; a cura di Giovanna Zincone.
– Bologna : Il mulino, c2001. – (Percorsi).
Soggetto: Immigrati – Integrazione sociale - Italia
Numero di classificazione: 314.009 45
Il numero si compone:
314 Popolazioni - Migrazione + 009 Trattamento storico,
geografico + da tavole Dewey 45 Italia
Accesso ai documenti
Serve a determinare gli elementi (nomi di persone o di enti) che
permettono il reperimento di una determinata descrizione fra
quelle appartenenti ad altri documenti e più precisamente:
- se la biblioteca possiede un dato libro
- quali opere di un dato autore e quali edizioni di una data opera
Le regole utilizzate in Italia per la determinazione dell’intestazione
sono le RICA (Regole italiane di catalogazione per autore)
La creazione di punti di accesso si definisce come intestazione e
mira a costituire il Catalogo per autori e titoli
Linguaggio libero
L’abstract
L’abstract è il riassunto del contenuto concettuale del documento espresso
secondo il linguaggio libero (cioè quello usato in letteratura dagli autori dei
documenti).
Funzione dell’abstract è indirizzare l’utente verso il documento primario da
cui esso deriva (libri, articoli, letteratura grigia).
Caratteristica dell’abstract è riuscire, in poche righe, a dare un condensato
del documento originale, senza togliere niente di fondamentale al suo
contenuto. Per questo occorre utilizzare quello che usualmente viene definito
come “stile giornalistico”, cioè uno stile conciso, rapido, immediato e denso di
significato.
Normalmente la prima frase dell’abstract è quella che ha maggiore
contenuto informativo, in quanto deve sintetizzare il concetto principale del
documento, che poi viene articolato nella successiva stesura dell’abstract.
I tipi di abstract
 Abstract indicativo: Riassunto del contenuto di un documento in forma
abbreviata, senza interpretazione né critica. E’ quasi un indice degli argomenti
trattati. Questo tipo di abstract è usato soprattutto per i libri e i documenti
complessi, difficilmente sintetizzabili se non, appunto, attraverso un sommario
degli argomenti trattati. Per redigere tale abstract si utilizza di solito l’indice del
documento.
Abstract informativo: Riassunto analitico che presenta nel modo più
esauriente possibile l’informazione di tipo quantitativo e qualitativo del
documento (segnala ad esempio anche la presenza di tabelle, grafici, bibliografie
ecc.). E’ usato prevalentemente per articoli e brevi documenti, per i quali è
possibile redigere una sintesi dettagliata ed articolata.
Abstract misto: Ha le caratteristiche comuni ad entrambi i tipi di abstract, nel
senso che ha normalmente una premessa a carattere informativo a cui segue
una sintesi indicativa del contenuto. E’ particolarmente adoperato per atti di
convegni, ricerche , relazioni.
Il metodo per redigere un abstract
Prima di procedere alla stesura di un abstract è opportuno porsi una serie di
domande relative al documento da trattare quali:
- che tipo di documento è
- a chi è destinato
- quale argomento tratta
- quale organizzazione ha il documento
- con quale metodologia affronta il tema
Le regole
Per la redazione di abstract si segue la norma ISO 214/1976. Le indicazioni per
la stesura degli abstract sono le seguenti:
- attenersi oggettivamente al documento trattato, evitando interpretazioni
personali o critiche
- le frasi devono essere brevi, senza parentesi o incisi; i verbi devono essere
utilizzati al tempo presente, usando la forma impersonale (non usare, ad
esempio, frasi del tipo: L’autore indica, L’articolo tratta ecc., ma espressioni
come: Si indica, Si tratta ecc.)
- non usare abbreviazioni, simboli; nel caso sia necessario citare alcune sigle,
indicare tra parentesi la dizione per esteso (ovviamente solo la prima volta)
- si deve segnalare in stile narrativo l’argomento del documento, con particolare
attenzione agli obiettivi, alla natura del documento (se si tratta di una ricerca, di
una rassegna di studi ecc.), alla metodologia usata e alle conclusioni
Le recensioni
Al contrario degli abstract, devono avere un approccio critico
al documento cui si riferiscono.
L’abstract e la recensione sono due strumenti molto diversi tra
loro:
 la funzione dell’abstract è quella di rappresentare il
contenuto del documento in modo del tutto impersonale, per
permettere all’utente di capire se deve fare ricorso o meno al
documento originale.
 la funzione della recensione è quella di affrontare secondo
un approccio critico gli argomenti contenuti nel documento,
segnalando eventualmente anche quelli che non sono stati
sufficientemente trattati, tenendo presente la letteratura
conosciuta sull’argomento.
I SERVIZI ALL’UTENZA
• In sede: Biblioteca Innocenti Library, consultazione in sede
• A distanza: realizzazione di bibliografie e informazioni bibliografiche per
e-mail, fax, telefono, posta e invio di pubblicazioni
• Sito internet: www.biblioteca.istitutodeglinnocenti.it; www.minori.it
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