AGENDA LOCALE 21 - CASENTINO Incontro con gli attori (stakeholders) del Casentino Partecipare alle scelte strategiche di lungo termine tramite un sistema interattivo 1° Dicembre 2004 Filippo Strati (SRS – Italia; SQM-praxis – Germania) www.srseuropa.it www.sqm-praxis.net Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 1 Agenda 21 & Dichiarazione di Rio (1992) Obiettivi e strategie dell’Unione Europea Il sistema SQM – Sustainable Quality Management® per l’Agenda Locale 21 del Casentino Il sistema on-line per rendere efficace la partecipazione del Forum all’Agenda Locale 21 del Casentino Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 2 Agenda 21 e Dichiarazione di Rio (1992) L’Agenda 21, approvata assieme alla Dichiarazione di Rio dalla Conferenza Mondiale del 1992, indica la strada per lo sviluppo sostenibile, L'Agenda 21 si chiama così perché precisa gli impegni da attuare nel 21° secolo. Sono impegni che riguardano tutti i popoli del Pianeta, a scala globale, nazionale e locale. L'Agenda 21 nasce sulla base dei 27 principi della Dichiarazione di Rio. Tutti sono importanti ed integrati a partire da quelli che dichiarano che: La guerra è distruttiva dello sviluppo sostenibile e tutti i popoli e gli Stati devono favorire la pace, lo sviluppo e la protezione ambientale, l’eliminazione della povertà e dell’esclusione sociale, relazioni eque e solidali tra persone, territori e generazioni. Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 3 L’Agenda 21 – Conferenza Rio 1992: un approccio multi-dimensionale Lotta alla povertà ed all’esclusione sociale Riconoscimento del ruolo delle donne, dei minori, degli anziani, delle minoranze, delle persone diversamente abili e delle comunità locali Pari opportunità tra uomini e donne: azioni positive a favore di queste ultime Salute umana Cambiamento stili di vita, consumo e produzione Dinamiche demografiche e sostenibilità Approccio integrato per la conservazione, la pianificazione e la gestione delle risorse della terra (atmosfera, diversità biologica, oceani, mare, aree costiere, acque dolci, foreste, aree montane, rurali, agricole, urbane, industriali) Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 4 L’Agenda 21 – Conferenza Rio 1992: un approccio multi-dimensionale Gestione non dannosa all’ambiente in tutti i settori (agricoltura, industria, servizi) con attenzione alla produzione e al trattamento dei rifiuti, ai diversi tipi di inquinamento Partecipazione dei portatori / detentori d’interessi ambientali, economici e sociali (stakeholders) nei processi decisionali dello sviluppo Attivazione di tutti gli attori (stakeholders), ad esempio, autorità locali, organizzazioni non governative, sindacati, associazioni di categoria, associazioni dei cittadini, famiglie, singole persone, comunità scientifica e tecnologica Attivazione di risorse e meccanismi finanziari, innovazione, accesso e trasferimento di tecnologie, informazione, istruzione, formazione, consapevolezza sociale per lo sviluppo sostenibile Strumenti e meccanismi di valenza internazionale (accordi, protocolli, cooperazione a favore dei paesi in via di sviluppo) Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 5 ESSERE EUROPEI: dall’articolo 3 del progetto di Costituzione Europea. L’UNIONE: •promuove la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli. •si adopera per lo sviluppo sostenibile dell'Europa, basato su una crescita economica equilibrata, un'economia sociale di mercato fortemente competitiva che mira alla piena occupazione e al progresso sociale, e un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell'ambiente. •Combatte l'esclusione sociale e le discriminazioni e promuove la giustizia e la protezione sociale, la parità tra donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni e la tutela dei diritti dei minori. •Promuove la coesione economica, sociale e territoriale, e la solidarietà tra gli Stati membri. •Rispetta la ricchezza della sua diversità culturale e linguistica e vigila alla salvaguardia e allo sviluppo del patrimonio culturale europeo. •Contribuisce alla pace, alla sicurezza, allo sviluppo sostenibile della Terra, alla solidarietà e al rispetto reciproco tra i popoli, al commercio libero ed equo, all'eliminazione della povertà e alla tutela dei diritti umani, in particolare dei diritti dei minori, … dei principi della Carta delle Nazioni Unite. Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 6 ESSERE EUROPEI: Per concretizzare la visione dell'Unione Europea a 27 Stati, la Commissione Europea ha presentato (Febbraio 2004) un nuovo quadro finanziario per il periodo 2007 – 2013, destinando le risorse su tre priorità tra loro correlate: •Sviluppo Sostenibile (89-87% delle risorse) per una migliore qualità della vita, tramite una politica economica finalizzata a coniugare competitività, coesione ed occupazione, una politica ambientale tesa alla conservazione e gestione delle risorse naturali con particolare attenzione ad un radicale rinnovamento dello sviluppo agricolo, rurale e della pesca, una politica sociale e culturale fondata sulla solidarietà tra le generazioni e tra diversi popoli su scala internazionale •Cittadinanza, Libertà, Sicurezza e Giustizia (1-2% delle risorse) per il pieno accesso ai diritti fondamentali dell’Essere Europei •Rafforzamento del ruolo dell'Unione come partner mondiale (10% delle risorse). Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 7 Sul sito web dell’Unione Europea sullo sviluppo sostenibile si legge che lo Sviluppo Sostenibile: • Può essere definito semplicemente come una migliore qualità della vita per ciascuno, oggi e per le future generazioni. • È una visione di progresso che unisce sviluppo economico, protezione dell‘ambiente e giustizia sociale. • I suoi valori sono riconosciuti dai governi democratici e dai movimenti politici in tutto il mondo • Riguarda: • uno sviluppo economico bilanciato ed equo • alti livelli di occupazione, coesione ed inclusione sociale • un alto livello di protezione ambientale e di uso responsabile delle risorse naturali • un coerente ciclo decisionale aperto, trasparente e responsabile • un’efficace cooperazione internazionale per promuovere globalmente lo sviluppo sostenibile Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 8 SOSTENIBILITA’ & SVILUPPO Sostenibilità significa RICONCILIAZIONE tra UMANITA’ & NATURA Sostenibilità è una “idea regolativa” perché, senza prescrivere rigidi modelli attuativi, orienta la consapevolezza, la volontà e le azioni delle persone integrando: futuro e presente (le attuali e le future generazioni) locale e globale (il Pianeta e lo specifico contesto di vita) Lo sviluppo finalizzato a migliorare la Qualità della Vita “riconciliando Umanità & Natura” è Sviluppo Sostenibile “Non ereditiamo la Terra dai nostri genitori; la prendiamo in prestito dai nostri figli” Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 9 Convergenza delle strategie dell’Unione Europea occupazione inclusione sociale e lotta alla povertà sviluppo sostenibile governance responsabilità sociale delle imprese Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 10 La strategia dell’Unione Europea per lo Sviluppo Sostenibile: Un’Europa Sostenibile per un Mondo Migliore (COM(2001) 264) L’Unione Europea usa la definizione universale (Rio 1992, Johannesburg (2002): “è sostenibile quello sviluppo in grado di soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni” (Commissione Brundtland - ONU, 1987). Tutte le politiche devono essere valutate per il loro contributo allo sviluppo sostenibile, perché: è un obiettivo globale offre all’Unione Europea una visione di lungo termine “una società dove sviluppo economico, coesione sociale e protezione ambientale camminano mano nella mano” permette di mantenere i ritmi di crescita economica riducendo la povertà, l’esclusione sociale ed il consumo ambientale Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 11 GOVERNANCE È un concetto molto più ampio di quello di governo e si riferisce al processo che coinvolge istituzioni formali e quelle della cosiddetta “società civile”. Le istituzioni sono l’espressione delle autorità pubbliche (governi), la società civile è il tessuto sociale costituito da una vasta gamma di associazioni locali, create dai cittadini. GOVERNANCE EUROPEA: Libro Bianco (COM(2001) 428) Apertura: le istituzioni devono essere aperte e vicine ai cittadini Partecipazione: dei cittadini nelle fasi di elaborazione, implementazione e verifica Responsabilità: chiare visioni e missioni del ruolo rivestito verso i cittadini Efficacia: chiare finalità, risultati attesi, compiti e valutazioni del loro impatto futuro Coerenza: le politiche devono essere orientate alla visione globale del sistema complesso (relazioni) per integrare sviluppo economico, socio-culturale ed ambientale Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 12 Governance è il processo relazionale tra strutture pubbliche (governo e amministrazione), cittadini (capitale umano) e loro reti relazionali spontanee (capitale sociale). Capitale istituzionale = governo Capitale Sociale = organizzazioni dei cittadini Capitale Umano = Cittadini Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 13 UNIONE EUROPEA: STRATEGIA PER LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE (COM(2001) 366) E (COM(2002) 347) Integrazione, su base volontaria, degli aspetti sociali ed ambientali nelle attività imprenditoriali e nell’interazione con gli stakeholders Sviluppo Sostenibile Stakeholders dell’impresa Economia (Capitale creato dall’umanità) Socio-cultura (Capitale umano e sociale) Ambiente (Capitale naturale) Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 14 L’Agenda Locale 21 I governi e le amministrazioni pubbliche (capitale istituzionale), i cittadini (capitale umano), le loro associazioni di rappresentanza (capitale sociale) coniugano principi, concetti dello sviluppo sostenibile per agire localmente (comune, comunità montana, etc.) pensando globalmente (strategie dell’Unione Europea e dell’ONU) L'Agenda Locale 21 è la strategia che compone il piano di sviluppo locale sostenibile, tramite approcci, metodi e strumenti adeguati al contesto territoriale Come costruirlo, gestirlo, monitorarlo e valutarlo? Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 15 SQM – Sustainable Quality Management ® Un sistema completo e flessibile per gestire i processi della sostenibilità basato su semplici domande Quale direzione dare al nostro futuro? ORIENTAMENTO – I principi dello Sviluppo Sostenibile Quali forze e capacità sociali cooperano per tale sviluppo? POTENZIALE SOCIALE – I fattori-chiave locali per lo Sviluppo Sostenibile Quali leve possono essere usate per ri-orientare lo sviluppo? DINAMICA di Azione – Le leve di trasformazione Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 16 SQM – Sustainable Quality Management ® ORIENTAMENTO: 10 Componenti di Sostenibilità: COSA vogliamo sostenere? L’integrazione della COME lo vogliamo sostenere? 1. Dimensione ambientale 2. Dimensione economica 3. Dimensione socio-culturale PERCHE’ lo vogliamo sostenere? Integrando quattro principi sistemici 1. Diversità 2. Sussidiarietà 3. Networking / Partnership 4. Partecipazione Per integrare 1. Equità tra persone: sociale e di genere 2. Equità tra territori: interlocale 3. Equità tra generazioni: intertemporale Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 17 SQM – Sustainable Quality Management ® POTENZIALE SOCIALE: la Governance dello sviluppo locale sostenibile: CHI deve essere mobilitato per realizzare lo sviluppo sostenibile? Il Capitale istituzionale (4 fattori – chiave) Il Capitale Umano (6 fattori - chiave) Il Capitale Sociale (6 fattori – chiave) 16 fattori-chiave Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 18 SQM – Sustainable Quality Management ® DINAMICA di Azione: QUANDO 6 leve di trasformazione - Sviluppo della comprensione dei problemi - Apprendimento continuo ed aperto - Negoziazione e co-decisione - Creazione di una visione condivisa - Orientamento al cliente - Orientamento al risultato Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 19 SQM – Sustainable Quality Management ® Architettura del sistema SQM per la LA21 del Casentino Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 20 Sistema on-line tramite Internet composto da cinque sezioni di lavoro interattive con differenti responsabilità (compiti) degli stakeholders: 1. Analisi contesto locale 2. Analisi temi specifici 3. Sviluppo strategie LA21 (visioni e percorsi condivisi) 4. Sviluppo del programma LA21 (assi, misure, obiettivi, risorse) 5. Implementazione del programma LA21: sviluppo di progetti dal basso Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 21 Il Forum degli attori (stakeholders) Gruppo esterno “Comunità Montana” Gruppo interno “Comunità Montana” Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 22 La rete: sistema on-line per interazione stakeholders Dibattito generale portale Comunità Montana www.agenda21.casentino.toscana.it SQM – Agenda 21 Casentino: Analisi contesto locale Analisi temi specifici Sviluppo delle strategie LA21 Sviluppo del programma LA21 Implementazione del programma LA21: sviluppo progetti Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 23 Accesso tramite password su base volontaria! Formazione all’uso del sistema su base volontaria! Login Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 24 Il sistema SQM per la LA21-Casentino Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 25 Il sistema SQM per la LA21-Casentino 1. Analisi contesto locale 1.1. Quadro d’insieme Home Form per l’analisi SQM / SWOT 1.1.1. Analisi SQM 1.1.1. Orientamento 1.1.1. Potenziale Sociale, distinto in Capitale Istituzionale, Capitale Umano e Capitale Sociale 1.1.1. Dinamica 1.1.2. Indicatori principali 1.1.2. Orientamento 1.1.2. Potenziale Sociale, distinto in Capitale Istituzionale, Capitale Umano e Capitale Sociale 1.1.2. Dinamica 1.2. Sommario 1.2.1. Ipotesi innovatrici 1.2.2. Risultati attesi 1.2.3. Strumenti finanziari e organizzativi Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 26 Il sistema SQM per la LA21-Casentino Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 27 Orientamento Quale Cosa? direzione seguire per lo sviluppo sostenibile? Dimensioni di sviluppo Perché? Descrittori generali di ciascun aspetto SQM Dimensioni di equità Come? Principi sistemici Potenziale Sociale Chi? Quali capacità costruire per gestire la direzione? Capitale istituzionale Capitale sociale Capitale umano Dinamica Quando? Quali energie stimolare per produrre il cambiamento? Leve di trasformazione Analisi SQM / SWOT Ipotesi di azioni innovatrici Indicatori relativi alle ipotesi di azioni innovatrici Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 28 Il sistema SQM per la LA21-Casentino: esempio Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 29 L’analisi SQM / SWOT •è un’analisi qualitativa che valorizza la diversità di opinione e permette di trovare soluzioni per determinare percorsi condivisi. •è basata sull'intuizione, sulla capacità di sintesi e di visione di sistemi e processi, nonché sulla creatività per individuare soluzioni. •visualizza percezioni e ragionamenti, aprendoli ad una positiva combinazione in termini di soluzioni. •riguarda: •Strengths, punti di forza •Weaknesses, punti di debolezza •Opportunities, opportunità •Threats, minacce di qualsiasi progetto, piano, programma, iniziativa, impresa, contesto locale si vuole migliorare secondo i criteri basilari dello sviluppo sostenibile Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 30 L’analisi SQM / SWOT combina presente (forze e debolezze) e futuro (opportunità e minacce) per delineare ipotesi di azioni innovatrici. Una volta determinate tali ipotesi, esse sono supportate da indicatori (dati quantitativi) che servono a misurare e valutarne gli impatti prima, durante e dopo l’implementazione delle azioni condivise. Si tratta di scrivere brevi frasi nelle apposite righe dei questionari che appaiano sullo schermo. Le frasi possono essere al massimo 5. Devono essere sintetiche, usando “parole chiave”. Le suddette valutazioni vanno svolte leggendo prima la descrizione dell’aspetto SQM esaminato e riportata all’inizio di ciascun questionario. Si procede attraverso le seguenti fasi. Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 31 Prima fase: riempire le quattro colonne. Subito sotto la descrizione dell’aspetto SQM preso in considerazione, è inserita una tabella, composta da 4 colonne: •Strengths, punti di forza •Weaknesses, punti di debolezza •Opportunities, opportunità •Threats, minacce Ciascuna colonna è composta da 5 cinque al massimo. In tali righe si scrivono le nostre sintetiche valutazioni, usando “parole chiave”. Si assegna un punteggio alle frasi scritte secondo una scala da 1 a 5. Il valore 1 significa poco rilevante, il valore 5 significa massima rilevanza. Una volta assegnati i valori alle valutazioni fatte, si assegna un valore medio (casella accanto al nome della colonna) che non è una media matematica, ma un valore d’insieme, cioè di sintesi dei pesi numerici attribuiti alle nostre valutazioni. Può succedere, infatti, che un 5 dato ad una valutazione abbia per noi una tale rilevanza da elevare il valore complessivo della colonna. Ma può accadere anche il contrario, abbassando il punteggio che deriverebbe dalla semplice media aritmetica. Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 32 Seconda fase: individuare ipotesi di azioni innovatrici combinando i risultati della colonna delle Forze (S) con quella delle Minacce (T) Si esaminano le valutazioni scritte nella colonna delle S (forze) e delle T (minacce), e si confrontano. La domanda è: cosa fare affinché le S (punti di forza) non diventino W (debolezze) a causa delle possibili minacce individuate? Ipotesi innovatrici: S + T # W Si scrivono al massimo due ipotesi di strategie. Le ipotesi devono iniziare con un verbo. Questo ci facilita a vedere l’azione, ad esempio: promuovere, avviare, costruire, etc. Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 33 Terza fase: individuare ipotesi di azioni innovatrici combinando i risultati della colonna delle Debolezze (W) con quella delle Opportunità (O) Si esaminano le valutazioni scritte nella colonna delle W (debolezze) e delle O (opportunità), e si confrontano. La domanda è: cosa bisogna fare perché le W (debolezze) diventino S (punti di forza) usando le O (opportunità)? Ipotesi innovatrici: W + O =S Si scrivono al massimo due ipotesi di strategie. Le ipotesi devono iniziare con un verbo. Questo ci facilita a vedere l’azione, ad esempio: promuovere, avviare, costruire, etc. Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 34 Quarta fase: combinare le ipotesi di azioni innovatrici derivate dal confronto tra Debolezze (W) ed Opportunità (O) e dal confronto tra Forze (S) e Minacce (T) Abbiamo un certo numero di ipotesi innovatrici (al massimo 4). Esse derivano dalla comparazione fatta e raffigurabile nelle seguenti direzioni di intervento. Le due direzioni di azione Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 35 Fusione dei risultati A questo punto, si mettono assieme tutte le ipotesi, confrontando i risultati ottenuti al fine di fonderli, unendo le azioni eguali, aggregando quelle similari, evidenziando quelle che rimangono distinte. Risultati per ciascun aspetto SQM Profilo riassuntivo del contesto locale per ciascun aspetto SQM Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 36 Il sistema SQM per la LA21-Casentino: esempio Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 37 Il sistema SQM per la LA21-Casentino 2. Analisi temi specifici 2.1. Quadro tematico - settoriale 2.1.1. Analisi SQM - Orientamento 2.1.1. Orientamento 2.1.2. Indicatori specifici 2.1.3. Performance aziendale 2.2. Sommario 2.2.1. Correlazione tra ipotesi innovatrici 2.2.2. Correlazione tra risultati attesi 2.2.3. Correlazione tra strumenti finanziari e organizzativi Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 38 Il sistema SQM per la LA21-Casentino 3. Sviluppo delle strategie LA21 3.1. Laboratorio scenario locale 3.1.1. Visione del futuro 3.1.2. Percorsi innovatori 3.1.3. Sommario Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 39 Il sistema SQM per la LAG21-Casentino 4. Sviluppo del programma LA21 4.1. Assi, misure, sottomisure 4.2. Obiettivi 4.3. Beneficiari 4.4. Risorse finanziarie 4. 5. Responsabili (persone di contatto) Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 40 Il sistema SQM per la LA21-Casentino 5. Implementazione del programma LA21: Sviluppo di progetti 5.1. Analisi SQM 5.1. Orientamento 5.1.1. Potenziale Sociale, distinto in Capitale Istituzionale, Capitale Umano e Capitale Sociale 5.1.1. Dinamica 5.2. Indicatori principali 5.2.1. Orientamento 5.2.1. Potenziale Sociale, distinto in Capitale Istituzionale, Capitale Umano e Capitale Sociale 5.2.1 Dinamica 5.3. Risultati attesi: ipotesi di azioni innovatrici 5.3.1. Beneficiari 5.3.2. Promotori 5.3.4. Sostenitori 5.4. Piano di lavoro 5.4.1. Pacchetti di lavoro (work package): finalità, compiti, prodotti, tappe, risultati attesi, tempi 5.4.2. Raccordo dei pacchetti di lavoro 5.4.3. Gantt e PERT 5.4.3. Piano finanziario (costi) Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 41 Piano di lavoro 2004 2005 •Analisi e selezione stakeholders •Istituzione del Forum •Sistema on-line per interazione tra stakeholders Avvio sistema SQM per: Analisi contesto locale Analisi temi specifici •Quadro metodologico per una strategia di lungo periodo •Esercitazione su Analisi SQM/SWOT attuali iniziative •Sistema SQM per: 1. Analisi contesto locale 2. Analisi temi specifici Predisposizione del sistema SQM per: 4. Sviluppo del programma LA21 5. Implementazione del programma LA21: sviluppo di progetti 3. Sviluppo delle strategie LA21 •Assistenza all’implementazione del sistema •Assistenza all’implementazione del sistema •Formazione operatrici / operatori Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 42 SQM: Il quadro di riferimento analitico ORIENTAMENTO: POTENZIALE SOCIALE: Fattori-chiave Componenti dello Sviluppo Sostenibile O1 Ambiente P1 Percezione della varietà di approcci allo sviluppo O2 Economia P2 Creatività ed innovazione in una cultura imprenditoriale che enfatizza la responsabilità verso la comunità P3 Capacità di affrontare complessità ed ambiguità e di anticipare il cambiamento P4 Apertura all'arricchimento della propria cultura ed al miglioramento della coesione multiculturale O7 Diversità P5 Scoperta e ricodificazione delle specificità territoriali e del sapere locale O8 Sussidiarietà P6 Abilità di raggiungere il proprio livello ottimale di risultati e soddisfazione O9 Networking e partnership P7 Distribuzione frattale delle competenze (bilanciamento delle responsabilità tra dimensioni e livelli decisionali) P8 Autonomia di potere decisionale all'interno di sistemi che la facilitano P9 Fiducia primaria sulle proprie risorse senza compromettere quelle degli altri Leve di trasformazione P10 Sistema di valori condivisi, considerando le interdipendenze ambientali, socio – culturali ed economiche D1 Sviluppo della comprensione dei problemi P11 Coesione sociale O3 Socio-cultura O4 Equità tra persone O5 Equità tra comunità O6 Equità tra generazioni O10 Partecipazione DINAMICA di Azione: D2 Apprendimento continuo ed aperto P12 Opportunità e spazio per interazioni eque D3 Negoziazione e co-decisione P13 Capacità di creare visioni condivise D4 Creazione di una visione condivisa P14 Integrazione delle capacità sociali e tecniche nel processo di innovazione D5 Orientamento al cliente P15 Accesso all'informazione, al dialogo ed al dibattito D6 Orientamento al risultato P16 Molteplicità di interazioni, sviluppate da animatori locali Filippo Strati www.srseuropa.it / www.sqm-praxis.net 43