competenze
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
Indicazioni e competenze
nella scuola
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
1/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Dai Programmi alle Indicazioni
Sulla base della Legge n. 59 del 15/03/1997 art. 21
sull’autonomia scolastica e del relativo regolamento
espresso nel DPR 275/99 art. 8, i programmi
d’insegnamento non sono più dettati dal Ministero ma
sono le scuole a costruirli, sulla base di indicazioni
nazionali, che prescrivono le conoscenze, le abilità, le
competenze da acquisire a conclusione di un
determinato ciclo di istruzione .
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
2/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Le parole nuove
PECUP (Profilo Educativo, Culturale e Professionale) dello studente
Obiettivi generali del processo formativo
Indicazioni nazionali
OSA (Obiettivi Specifici di Apprendimento)
Obiettivi formativi
Unità di apprendimento
Valutazione
Portfolio
Tutor
LARSA (Laboratori di Recupero e Sviluppo degli Apprendimenti)
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
3/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Le Indicazioni dei Ministri
Letizia Moratti (2004)
Indicazioni nazionali: infanzia, primaria, secondaria; novità
DLgs 59/04 per il primo ciclo
DLgs 226/05 per il secondo ciclo
“E’ compito esclusivo di ogni scuola autonoma e dei docenti, infatti, nel concreto
della propria storia e del proprio territorio, assumersi la libertà di mediare,
interpretare, ordinare, distribuire, organizzare gli obiettivi specifici di
apprendimento negli obiettivi formativi, nei contenuti, nei metodi, nelle verifiche
delle Unità di apprendimento, considerando, da un lato, le capacità complessive di
ogni studente che devono essere sviluppate al massimo grado possibile e, dall’altro
le teorie pedagogiche e le pratiche didattiche più adatte a trasformarle in
competenze personali. Allo stesso tempo, tuttavia, è compito esclusivo di ogni
scuola autonoma e dei docenti assumersi la responsabilità di “rendere conto” delle
scelte fatte e di porre gli allievi, le famiglie e il territorio nella condizione di
conoscerle e di condividerle.” 1
1 – Indicazioni nazionali per i PECUP nella Scuola Secondaria di 1° grado. Allegato c, pag 8
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
4/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Le Indicazioni
Giuseppe Fioroni (2007)
Indicazioni per il curricolo del primo ciclo
DM 139/07 per il primo biennio del secondo ciclo
Centralità del curricolo, per dare maggiore impulso all’autonomia ed evitare
l’accumulo di informazioni per dare alla progettazione didattica dall’infanzia
alle superiori un carattere progressivo e promuovere la connessione tra i saperi.
Vengono introdotti i “traguardi per lo sviluppo delle competenze”
I concetti declinati da Fioroni:
serietà, merito, eccellenza;
superamento dei progettifici
ripristino di esami di verifica a settembre;
ripristino di commissioni in parte esterne negli Esami di Stato;
ipotesi di nuova formazione in servizio e riqualificazione degli insegnanti.
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
5/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Le Indicazioni
Maria Stella Gelmini (2010)
Indicazioni per i licei e linee guida per tecnici e professionali
Ritorno ai voti in pagella per elementari e medie;
Reintroduzione del voto in condotta con bocciatura in caso di 5;
Risparmio sui testi scolastici. Introdotto l’obbligo per gli
insegnanti di adottare solo libri i cui editori si siano impegnati a
mantenere invariati i contenuti per tutto il quinquennio;
Educazione civica incentrata su educazione ambientale e
Costituzione e dopo anni tornerà a essere obbligatoria per tutte le
scuole secondarie di primo e secondo grado;
Il ritorno al maestro unico porterà un grandissimo risparmio con
il taglio di circa 87.000 insegnanti in tre anni.
Le critiche alla riforma Gelmini
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
6/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Don Milani, pioniere e profeta
“A Barbiana l’io e il tu s’incontrano per formare il noi. Don Milani
non pianifica tutto lo scibile da insegnare, ma tiene presenti gli
obiettivi, quelle che i docenti di oggi chiamerebbero “le indicazioni
per il curricolo”, gli “apprendimenti di base”, i saperi
irrinunciabili: pensiero riflessivo e critico, simbolizzazione e
rappresentazione del mondo, sapere integrato, cittadinanza attiva,
attenzione alla diversità, esplorazione e scoperta, apprendimento
cooperativo. Da qui il processo educativo, in partenza vuoto perché
privo di pianificazione a monte, si riempie di argomenti che via via
si dipanano all’interno di una ricerca interdisciplinare e specifica,
mai solamente indotta dal maestro, ma considerata secondo le
motivazioni profonde di ogni allievo.”1
1- Autori Vari, Un'altra scuola è possibile, Ed. Enea - S.I.R.I.E. srl, Milano, ottobre 2013.
Introduzione. Pag. 128
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
7/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Competenza nel lavoro
Il termine competenza comincia a diffondersi negli
anni
Novanta, per favorire la circolazione dei
lavoratori in un mercato del lavoro senza frontiere.
Donde
l’esigenza
della
certificazione
delle
competenze.
In Italia è determinante il contributo dell’Isfol - Istituto
per lo sviluppo della formazione professionale dei
lavoratori
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
8/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Competenze: modello ISFOL
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
9/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Competenza è…
Philippe Perrenoud (2000)
«L’idea della competenza non afferma se non la
preoccupazione di fare dei saperi scolastici strumenti per
pensare e per agire, al lavoro e al di fuori di esso».
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
10/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Competenza è…
Giuseppe Bertagna (2001)
«La competenza non si può ricavare da un’analisi della
natura di un problema o di un compito e neppure dalla
somma delle conoscenze e abilità possedute dal soggetto,
perché è relativa alla relazione dinamica che il soggetto
intrattiene con una situazione di apprendimento».
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
11/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Competenza è…
Mauro Laeng (2003)
La competenza è il «sicuro possesso di abilità non
semplicemente ripetitive riferite ad un compito; è uno dei
requisiti del pensiero maturo e della professionalità».
Contesto problematico
Radicamento personale
Natura originale della risposta
compito
sicuro possesso
non ripetitività
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
12/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Competenza è…
Elio Damiano (2004)
«La competenza inerisce al soggetto con un’intimità che
fa del ‘saper-fare’ una espressione manifesta del ‘saperessere’. Piuttosto che ‘avere’ una competenza,
competenti si ‘è’».
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
13/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Pecup primo ciclo (DLgs 59/04)
«Un ragazzo è riconosciuto “competente” quando, facendo ricorso a
tutte le capacità di cui dispone, utilizza le conoscenze e le abilità
apprese per:
esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri;
interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda, e
influenzarlo positivamente;
risolvere i problemi che di volta in volta incontra;
riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche
chiedendo aiuto, quando occorre;
comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e
culturali;
maturare il senso del bello;
conferire senso alla vita».
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
14/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Definizione di competenza
“La competenza è un’azione complessa e originale della persona,
in risposta a un problema reale, basata sull’attivazione di risorse
interne e l’utilizzazione di quelle esterne per raggiungere un
risultato positivo nell’esercizio della propria responsabilità.”
(Sergio Cicatelli)
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
15/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Competenze e competenze chiave
Le competenze «indicano la comprovata capacità di usare
conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche,
in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o
personale. Nel contesto del Quadro Europeo delle Qualifiche le
competenze sono descritte in termini di responsabilità e
autonomia».
(EQF, 2008)
«Le “competenze chiave” sono quelle che contribuiscono alla
realizzazione personale, all’inclusione sociale, alla cittadinanza
attiva e all’occupazione».
(Raccomandazione europea, 2006)
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
16/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Le competenze in Italia e in Europa
Competenze chiave di cittadinanza
Competenze chiave
secondo il Regolamento dell'obbligo
secondo la Commissione europea
Imparare ad imparare
5. Imparare a imparare
Progettare
7. Imprenditorialità
1. Comunicazione nella madrelingua
Comunicare
2. Comunicazione nelle lingue straniere
Collaborare e partecipare
6. Competenze interpersonali,, ...interculturali e
sociali e competenza civica
Agire in modo autonomo e responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l'informazione
3. Competenza matematica e competenze di
base in scienza e tecnologia
4. Competenza digitale
8. Espressione culturale
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
17/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Competenze e discipline
Il nodo da sciogliere è, per tutte le materie, il legame tra
competenze e discipline.
L’errore più grave è trascurare le conoscenze per lasciare spazio
solo alle competenze.
Le discipline sono il mezzo per raggiungere il fine delle
competenze. Le une non esistono senza le altre. E, in ogni
disciplina, le conoscenze sono fattore costitutivo indispensabile
(non sono superate dalle competenze).
Occorre distinguere bene fra i due tipi o livelli di competenza:
disciplinare e trasversale (la prima legata ai contenuti, la seconda
alle persone).
(Sergio Cicatelli)
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
18/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Competenze
Le competenze da sole sono vuote. Devono essere
riempite di abilità e conoscenze per acquistare una reale
efficacia.
Ma le conoscenze e le abilità da sole sono cieche.
Devono riferirsi alle competenze per acquistare un senso
e una direzione.
Come le conoscenze e le abilità rappresentano il versante
disciplinare
(oggettivo),
così
le
competenze
costituiscono il versante personale (soggettivo).
(Sergio Cicatelli)
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
19/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Abilità
Le abilità «indicano le capacità di applicare conoscenze
e di usare know-how per portare a termine compiti e
risolvere problemi; sono descritte come cognitive (uso
del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che
implicano l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali,
strumenti)».
(EQF, 2008)
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
20/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Conoscenze
 Le conoscenze «indicano il risultato dell'assimilazione
di informazioni attraverso l'apprendimento. Le
conoscenze sono l'insieme di fatti, principi, teorie e
pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le
conoscenze sono descritte come teoriche e/o
pratiche».
(EQF, 2008)
Sergio Cicatelli, La scuola delle competenze, Elledici, 2011
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
21/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
D.P.R. 11 febbraio 2010
Indicazioni per l’IRC nell’Infanzia: “traguardi” e “campi
di esperienza”
Il sé e l’altro
- Relativamente alla religione cattolica: Scopre nei racconti del Vangelo la
persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e
che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per
sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli
altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
Il corpo in movimento
- Relativamente alla religione cattolica: Riconosce nei segni del corpo
l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in
questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
(continua)
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
22/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
D.P.R. 11 febbraio 2010
competenze
IRC Infanzia: “traguardi” e “campi di esperienza”
Linguaggi, creatività, espressione
- Relativamente alla religione cattolica: Riconosce alcuni linguaggi simbolici e
figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste,
preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il
proprio vissuto religioso.
I discorsi e le parole
- Relativamente alla religione cattolica: Impara alcuni termini del linguaggio
cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti
riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa
anche in ambito religioso.
La conoscenza del mondo
- Relativamente alla religione cattolica: Osserva con meraviglia ed esplora con
curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come
dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti
della realtà, abitandola con fiducia e speranza.
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
23/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
D.P.R. 11 febbraio 2010
competenze
Indicazioni per l’IRC nel Primo ciclo
Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia d’età sono
articolati in quattro ambiti tematici, tenendo conto della
centralità della persona di Gesù Cristo:
- Dio e l’uomo, con i principali riferimenti storici e dottrinali del
cristianesimo;
- la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale alla
conoscenza;
- il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non
verbali;
- i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce gli
elementi squisitamente religiosi con la crescita del senso morale
e lo sviluppo di una convivenza civile, responsabile e solidale.
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
24/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
D.P.R. 11 febbraio 2010
IRC - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della
scuola primaria
L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di
Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni
dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della
Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività
nell’esperienza personale, familiare e sociale.
Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento
fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di
testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di
un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più
accessibili, per collegarle alla propria esperienza.
Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della
proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di
coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il
suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul
valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
25/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
D.P.R. 11 febbraio 2010
competenze
IRC - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della
scuola secondaria di primo grado
L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e
porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A
partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente,
sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia
della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.
Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le
vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una
interpretazione consapevole.
Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne
individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando
ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in
vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la
complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per
relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo
circonda.
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
26/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Indicazioni didattiche per l’IRC
nel secondo ciclo di istruzione
Andrea Porcarelli1
Le competenze
Le competenze sono state redatte a partire da una concezione olistica
dell’idea di competenza, in cui si possano coniugare insieme la
dimensione esistenziale e quella culturale: il sapere e il saper fare
sono concepiti in vista di un saper essere di cui la dimensione
religiosa rappresenta un elemento particolarmente significativo. Per
questo i verbi utilizzati soprattutto per le competenze finali (“sapersi
interrogare”, “riconoscere”, “confrontarsi”) aprono orizzonti umani e
culturali di grande ampiezza e non sono riconducibili a semplici
performance, skillabili e misurabili.
1 - Vedi: Sei IdR
(continua)
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
27/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Indicazioni didattiche per l’IRC nel secondo ciclo di istruzione
(Porcarelli - continuazione)
Si possono trovare tre competenze per il primo biennio, che riguardano
ciascuna le tre aree di significato in cui si articoleranno gli OSA, e tre
competenze per il triennio successivo, ciascuna delle quali rappresenta una
“evoluzione” rispetto alla corrispondente macro-competenza indicata nel
primo ciclo. Per esempio, la prima competenza – riferibile all’area
antropologico-esistenziale, viene così formulata:
Per il primo biennio
porsi domande di senso in ordine alla
ricerca di un’identità libera e consapevole,
confrontandosi con i valori affermati dal
Vangelo e testimoniati dalla comunità
cristiana
Per il triennio
sapersi interrogare sulla propria identità
umana, religiosa e spirituale, in relazione
con gli altri e con il mondo, al fine di
sviluppare un maturo senso critico e un
personale progetto di vita
(continua)
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
28/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
competenze
Indicazioni didattiche per l’IRC nel secondo ciclo di istruzione
(Porcarelli - continuazione)
Sottolineiamo, ad esempio, il passaggio da un semplice “porsi
domande di senso in ordine alla ricerca di un’identità libera e
consapevole” (anche saltuariamente e se sollecitati) al “sapersi
interrogare sulla propria identità umana, religiosa e spirituale”,
che suppone una maggiore stabilità della capacità di interrogarsi
ed una focalizzazione diretta del tema – educativamente cruciale
– della costruzione della propria identità, anche in vista
dell’elaborazione di un progetto di vita maturo e consapevole
(continua)
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
29/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
Indicazioni didattiche per l’IRC nel secondo ciclo di istruzione
competenze
(Porcarelli - continuazione)
Obiettivi specifici di apprendimento (conoscenze e abilità)
Sono riconducibili a tre aree di significato: antropologico-esistenziale, storicofenomenologica, biblico-teologica, ma non vengono articolati secondo le
singole aree, perché molti di essi hanno una valenza trasversale rispetto alle
aree stesse. Gli OSA sono invece distinti in conoscenze e abilità…
Conoscenze
Abilità
si confronta sistematicamente con gli
- riflette sulle proprie esperienze personali e di
interrogativi perenni dell’uomo e con le risorse e relazione;
le inquietudini del nostro tempo, a cui il
- pone domande di senso e le confronta con le
cristianesimo e le altre religioni cercano di dare
risposte offerte dalla fede cattolica.
una spiegazione: l’origine e il futuro del mondo
e dell’uomo, il bene e il male, il senso della vita
e della morte, le speranze e le paure
dell’umanità
(continua)
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
30/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
Indicazioni didattiche per l’IRC nel secondo ciclo di istruzione
competenze
(Porcarelli - continuazione)
[…]Vale la pena di ribadire dunque che l’indicazione di una
sequenza di conoscenze e abilità non mira a indicare (come era
nella logica dei vecchi programmi) un elenco prescrittivo di
contenuti da svolgere, nell’ordine in cui svolgerli: gli OSA
rappresentano obiettivi di apprendimento per gli allievi, che
potrebbero acquisire tali conoscenze anche negli ambienti non
formali e informali, o nel contesto di percorsi didattici
interdisciplinari di cui l’Irc rappresenti solo una delle discipline
coinvolte. Essenziale è che l’insegnante faccia in modo di
strutturare le “occasioni formative” utili a far sì che –
direttamente o indirettamente – le conoscenze e le abilità indicate
possano essere acquisite e tradursi in competenze.
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
31/32
Facoltà Teologica Pugliese
Istituto Superiore di Scienze Religiose «Giovanni Paolo II» - Foggia
Didattica per competenze: problemi e prospettive
competenze
Prof.ssa Maria Teresa Moscato – Università di Bologna
[…] Nello specifico disciplinare dell’IRC, la nozione di competenza è
difficilmente applicabile, e la sua applicazione ha comportato una forzatura o
fraintendimento della epistemologia specifica della disciplina “religione
cattolica”. Non parliamo poi qui di “educazione religiosa”, che per quanto
non sia l’obiettivo specifico dell’IRC, permane però l’orizzonte di significato
pedagogico in cui la disciplina si colloca.
[…] La capacità di “conferimento di senso”, in base a categorie interpretative
della realtà dell’esistenza consapevolmente assunte, non è solo di natura
intellettuale, ma è già una dimensione dell’essere personale, di volizioni e
sentimenti, oltre che di ragione cosciente (risultato di un processo educativo),
che solo impropriamente e banalmente potrebbe venire espressa nella
nozione di “competenza”. Di fatto, la persona umana non è riducibile ad una
somma di competenze (o di incompetenze e disabilità), per quanto si debba
riconoscere che alcuni sistemi di competenze costituiscano parte integrante
della struttura di personalità e dell’identità dell’adulto. […]
Laurea Magistrale in Scienze Religiose - Teoria della scuola – a. a. 2013/’14 – prof. Nicola Tricarico
32/32
Scarica

La scuola delle competenze