SCELTE DI
CONSUMO
ECONOMIA POLITICA 2015-2016
LEZIONE 07
L’insieme dei diversi beni scelti viene detto
PANIERE DI CONSUMO
Secondo la teoria standard (neoclassica) il comportamento di una
famiglia chiamata a scegliere il proprio paniere di consumo viene
caratterizzato da tre elementi :
-Cerca di raggiungere il massimo beneficio individuale possibile
(razionalità sostanziale) dati i propri bisogni, credenze e opinioni
-Viene vincolata al raggiungimento del proprio obiettivo dalla
disponibilità di un certo ammontare di risorse (reddito), che
considera come dato (esogeno)
-È condizionata nelle proprie scelte di consumo dai prezzi dei beni,
che sono al di fuori del controllo dei singoli (price taker –
concorrenza perfetta)
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Il comportamento della stragrande maggioranza dei consumatori
mostra alcune importanti regolarità:
-La tendenza a sostituire i beni i cui prezzi aumentano con altri
beni in grado di soddisfare lo stesso (o analogo) bisogno, ma il
cui prezzo risulta relativamente inferiore
-La tendenza ad incrementare il consumo dell’intero paniere dei
beni al crescere del reddito disponibile (e viceversa) e in maniera
più accentuata a favore di beni di qualità superiore
imposte
reddito
R= E+ TD+S
Spese per i consumi
risparmio
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IL VINCOLO DI BILANCIO
Se consideriamo che tutto il reddito
venga speso e che lo stato sia
scarsamente presente TD=S=0
Nel caso di due soli beni
R=E= paqa+pbqb
È la relazione che esprime tutte le
combinazioni possibili di quantità di
beni all’interno dello spazio del
consumo, il cui valore totale non
supera il reddito dato
Prezzo relativo dei beni
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Variazioni nel consumo – il
Passando da A a B
przzo relativo
p q +p q = p q +p q
a a1
b b1
a a2
b b2
-pa(qa2- qa1) = pb(qb2- qb1)
-paΔqa= pbΔqb
-pa/pb=Δqb/Δqa
Il rapporto tra le variazioni delle
quantità è pari al prezzo relativo
che è quindi il saggio al quale il
bene b può essere sostituito al
bene a, rispettando il vincolo di
bilancio
Può essere
interpretato come
costo-opportunità
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LE PREFERENZE
Passiamo dalla sfera oggettiva (quello che la famiglia può
consumare) alla sfera soggettiva (quella che la famiglia
desidera consumare)
Schema di decisione razionale
-obiettivo individuale (massima soddisfazione individuale –
razionalità sostanziale)
-insieme di azioni possibili (scelta di un paniere di consumo
A(qa, qb, …)
-piena consapevolezza della conseguenza di ogni azione c(A)
– scelta in condizione di certezza (ad ogni azione
coorrisponde una e una sola conseguenza nota)
-scelta dell’azione che comporta la conseguenza preferita
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ORDINAMENTO DI
PREFERENZE
Le azioni (i panieri) vengono ordinati in base ad un criterio di
razionalità soggettiva (convenzionalmente definito UTILITA’)
che rispetta i seguenti assiomi
-Completezza
Per ogni coppia possibile di panieri (A,B) vale una e una sola
delle seguenti alternative
-
APB
BPA
AIB
A è preferito a B
B è preferito ad A
A è indifferente a B
-Transitività
-Considerati tre panieri A, B, C se A P B e B P C allora A P C
Questo assioma garantisce che gli ordinamenti dei panieri non
siano contradditori
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ORDINAMENTO DI
PREFERENZE (2)
-
Riflessività
-
Per ogni coppia possibile di panieri (A,B)
se vale A I B allora B I A
Non sazietà
-
-Dato un paniere A, qualunque paniere B che contenga la stessa
quantità di ciascun bene di A e una maggiore quantità di almeno
uno di tali beni, è preferito ad A
-Si ipotizza cioè che il consumatore preferisca sempre panieri con
maggiori quantità di beni
Preferenza per la varietà
-Dati i due panieri A e B per i quali il consumatore si dichiara
indifferente (A I B) e un terzo paniere composto da una
combinazione lineare di A e B
-C =x A + (1-x) B con 0<x<1
-allora C P A E C P B
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Non tutti i panieri
presenti nei
quadranti II e IV
sono indifferenti ad
A, in virtù
dell’assioma della
transitività
Regione di preferenza
Regione di non preferenza
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Hp D I A
Verifichiamo se può essere anche
EIA
Sappiamo che E P D quindi
E P A non E I A
E
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AD luogo geometrico delle
combinazioni lineari dei due panieri
AeD
Consideriamo ora un paniere F che
giace sul segmento AD
F =xA + (1-x) D con 0<x<1
Da cui
FPAeFPD
Consideriamo ora un altro paniere
G tale che G I A e vediamo in quale
punto si collocherà. Sappiamo che
A I D, F P A, F P D,
Da cui G I D e quindi F P G,
cioè F è a nord est di G
Ripetendo il ragionamento
idealmente per un numero
infinto di volte, troveremmo
che tutti i panieri indifferenti ad
A e D si trovano al disotto del
segmento AD - rispetto per
l’assioma di preferenza per la
varietà
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CURVA DI
INDIFFERENZA
L’unica soluzione quindi è che il luogo
geometrico che unisce tutti i punti indifferenti
sia una curva convessa verso l’origine del
piano cartesiano
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MAPPA DELLE CURVE
DI INDIFFERENZA
La procedura descritta può
essere reiterata a partire da
qualunque paniere
L’utilità cresce man mano che ci
si sposta su curve più alte ma
non sappiamo di quanto –
UTILITA’ ORDINALE
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SAGGIO MARGINALE DI
SOSTITUZIONE (SMS)
Misura quanto il consumatore è disposto a rinunciare di un bene per
un’unità in più dell’altro, ottenendo un paniere indifferente a quello di
partenza
AIB
A = (qa1, q b1)
Con qa1<qa2
B = (qa2, qb2)
q >q
b1
b2
Nel passaggio da A a B
Δqb= -(qb1- qb2)<0
Δqa= (qa2- qa1)>0
SMS =Δqb/Δqa < 0
Varia punto per punto lungo la
c.i.
E’ una misura della pendenza
della c.i.
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ESERCIZIO
Paniere iniziale qa1 = 3 , qb1 = 5 se SMS = -3 quale è la
variazione di qb necessaria a compensare una variazione
(riduzione) unitaria di qa?
Δqa= -1
qa2 = 2
Δqb= (-3) (-1) = 3
Δqb= -(qb1, qb2)  3 = - (5 +qb2)  qb2 = 8
Il nuovo paniere, indifferente rispetto al primo, sarà
B (2,8)
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SCELTA DEL PANIERE
OTTIMO
Il paniere ottimo deve sicuramente giacere sulla retta del
vincolo di bilancio, perciò se rinuncia a Δqa al massimo può
ottenere
Δqb=-(pa/pb) Δqa
da cui Δqb/Δqa=-(pa/pb)
(1)
Il paniere ottimo deve stare sulla curva di indifferenza
maggiormente preferita, perciò se rinuncia a Δqa desidererà in
cambio almeno
Δqb= SMSab Δqa
da cui
Δqb/Δqa= SMSab
(2)
Dalla (1) e la (2) si ricava che
|SMSab| = (pa/pb)
Cioè che la pendenza della curva di indifferenza e del vincolo
di bilancio devono essere uguali
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Scelta ottima
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ESERCIZIO
R= 21
Paniere di partenza E (qa1= 2, qb1= 3)
E I F con F (qa1= 1, qb1= 4)
pa = 6, pb = 3
F è una scelta ottima?
Δqb/Δqa= SMSab = [(4-3)/(1-2)] = -1
(pa/pb) = 6/3 =2
SMSab < (pa/pb)
F non è una scelta ottima,
G (1, 5) non solo è preferibile a F ma è anche ottimo
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ESERCIZIO
R= 21
Paniere di partenza E (qa1= 2, qb1= 3)
E I F con F (qa1= 1, qb1= 6)
pa = 6, pb = 3
F è una scelta ottima?
Δqb/Δqa= SMSab = [(6-3)/(1-2)] = -3
(pa/pb) = 6/3 =2
SMSab > (pa/pb)
F non è una scelta ottima,
G (2.5, 2) non solo è preferibile a F ma è anche ottimo
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COMPORTAMENTO
DEL CONSUMATORE
Variazione del reddito
Un aumento (diminuzione) del reddito provoca uno spostamento
parallelo del vincolo di bilancio verso destra (sinistra)
-Cambiano le intercette
-Rimane uguale il coefficiente angolare
Variazione del prezzo relativo dei beni
A seguito di una modifica del prezzo relativodei beni il vincolo di
bilancio ruota
-Cambia una delle intercette
-Cambia il coefficiente angolare
Se si verifica una variazione di pari entità sia dei prezzi che del
reddito il vincolo di bilancio rimane invariato (non si modifica il
potere d’acquisto)
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SENTIERO REDDITO
DOMANDA
Facendo variare il vincolo di bilancio per vari livelli di reddito si definisce il
luogo geometrico dei punti che caratterizza la relazione tra reddito e
quantità di beni contenuti nei panieri ottimali – sentiero reddito domanda
Ogni aumento di reddito, a parità di prezzi, fa aumentare il livello di utilità
Beni normali
L’effetto della variazione è positivo – all’aumentare del reddito cresce il
consumo del bene
-Beni superiori (o di lusso) – la variazione del consumo è più che
proporzionale alla variazione di reddito
-Beni primari – la variazione del consumo è meno che proporzionale alla
variazione di reddito
Beni inferiori
L’effetto della variazione è negativo – all’aumentare del reddito il consumo
del bene diminuisce
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Sentiero reddito domanda – beni
normali
22
Sentiero reddito domanda – beni
inferiori
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CURVA DI ENGEL
Se riportiamo in un grafico i livelli di reddito corrispondenti ai
diversi vincoli di bilancio e le quantità ottime del bene b ad
essi associate (indicate dalla curva reddito domanda) si
ottiene la cosiddetta curva di Engel, che esprime come
cambia la domanda di un dato bene da parte del
consumatore al variare del suo reddito.
La forma e l’inclinazione della curva di Engel dipendono dal
tipo di beni considerati
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qb
qb
qb
Beni primari
Y
Y
Y
Beni inferiori
Beni di lusso
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SENTIERO PREZZO
CONSUMO
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EFFETTO REDDITO E
SOSTITUZIONE
La variazione del prezzo relativo genera una modificazione sia
della quantità del bene a che del bene b perché:
-Modifica il potere d’acquisto complessivo - EFFETTO REDDITO
-Induce il consumatore a sostituire con beni più convenienti i
beni più costosi – EFFETTO SOSTITUZIONE
BENI NORMALI
L’effetto reddito o è negativo o è positivo ma non in misura tale
da controbilanciare l’effetto sostituzione (una diminuzione del
prezzo relativo fa aumentare il consumo)
BENI DI GIFFEN
L’effetto reddito è tale da controbilanciare l’effetto sostituzione
(una diminuzione del prezzo relativo fa diminuire il consumo),
sono cioè beni inferiori rispetto al reddito
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28
CURVA DI DOMANDA
Relazione tra la quantità desiderata e/o
acquistata di un bene o servizio e il suo
prezzo (a reddito dato)
Nella maggior parte dei casi è decrescente
(se il prezzo sale la quantità domandata
scende)
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MOVIMENTI DELLA
CURVA DI DOMANDA
• Beni normali o
superiori
• Variazione delle
preferenze
• Variazione del prezzo
del bene sostituto
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MOVIMENTI DELLA
CURVA DI DOMANDA
Diminuzione del reddito
Spostamento a sinistra della
curva
• Beni inferiori
• Variazione del prezzo
del bene
complementare
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CURVA DI DOMANDA
DI MERCATO
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Elasticità della domanda
rispetto al prezzo
Elasticità rispetto al prezzo
Ep= Δ%q / Δ%p
Misura il tasso di variazione
della quantità domandata in
rapporto al tasso di variazione
del prezzo
Se Ep> 1 la curva di domanda è elastica (beni di lusso)
Se Ep< 1 la curva di domanda è rigida o anelastica (beni primari)
Se Ep= 0 la curva di domanda è perfettamente rigida (verticale)
Se Ep= ∞ la curva di domanda è perfettamente elastica (orizzontale)
In una funzione di domanda lineare l’elasticità varia lungo la curva di
domanda da punto a punto
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CURVA DI DOMANDA
LINEARE
= (1/pendenza) x (p/q)
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Elasticità e variazioni nella spes
LA SPESA/RICAVO TOTALE
• La spesa totale per l’acquisto di un bene dip
La spesa/ricavo totaledue
per fattori: i) la quantità del bene acquistata
l’acquisto di un bene dipende
prezzo del bene
da due fattori:
P
i) la quantità del bene
acquistata;
Spesa
totale
ii) Il prezzo del bene
P*
0
Q*
Q
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EFFETTI SULLA SPESA/RICAVO
TOTALE DI UNA RIDUZIONE DI
PREZZO
i) l’abbassamento del prezzo riduce la spesa per ogni unità
del bene acquistata (effetto diretto)
ii) l’abbassamento del prezzo aumenta la domanda del bene e
per questa via provoca un incremento della spesa (effetto
indiretto)
Quale dei due effetti prevale?
Il segno finale sulla spesa totale dell’acquirente dipende dalla
forza relativa dell’effetto diretto e di quello indiretto.
Questo a sua volta è correlato all’elasticità della domanda al
prezzo.
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EFFETTI SULLA SPESA/RICAVO
TOTALE DI UNA VARIAZIONE DI
PREZZO
Quando la domanda è elastica una diminuzione del prezzo
provoca un aumento della spesa totale;
Quando la domanda è anelastica una diminuzione del prezzo
provoca una riduzione della spesa totale.
Quando la domanda è elastica un incremento del prezzo
provoca una riduzione della spesa totale;
Quando la domanda è anelastica un incremento del prezzo
provoca un aumento della spesa totale.
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EFFETTI SULLA SPESA/RICAVO
TOTALE DI UNA RIDUZIONE DI
PREZZO
Effetti sulla spesa totale di una riduzione di prezzo
Sul tratto elastico ed anelastico della curva di domanda
P
P
A
Effetto negativo
sulla spesa
B
Effetto positivo
sulla spesa
Effetto negativo
sulla spesa
A
B
Q
Effetto positivo
sulla spesa
Q
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Elasticità e spesa/ricavo totale
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Elasticità della domanda
rispetto al reddito
Elasticità rispetto al reddito
Ep= Δ%q / Δ%Y
Se Ep> 1 elasticità elevata (beni di lusso)
Se Ep< 1 elasticità positiva ma bassa (beni normali)
Se Ep< 0 elasticità negativa (beni inferiori)
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Elasticità incrociata della
domanda
Elasticità rispetto al reddito
Eab= Δ%qa / Δ%pb
Se Ep> 0 beni sostituti
Se Ep< 0 beni complementari
Se Ep= 0 non sussiste alcuna relazione tra i due beni
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Le politiche pubbliche