PROGETTO “LAVORO
DECENTE, LAVORO COATTO”
relazione di Angela Scalzo
Capofila: UIS LAZIO
Partner. UIL Nazionale e UIL di Roma e
Lazio
Patrocinato dalla Regione Lazio
PROGETTO “LAVORO
DECENTE, LAVORO COATTO”
”Nessun individuo potrà essere
tenuto in forma di schiavitù o di
servitù; la schiavitù e la tratta degli
schiavi saranno proibite sotto
qualsiasi forma”
Così recita nell’articolo 4, la
dichiarazione Universale dei Diritti
dell’Uomo.
PROGETTO “LAVORO
DECENTE, LAVORO COATTO”



In materia di lavoro esistono dei
trattati
internazionali
specifici
quali:
la
“Convenzione
sul
lavoro
forzato” del 1932,
la
“Convenzione
per
la
soppressione del lavoro forzato”
emessa nel 1957.
PROGETTO “LAVORO DECENTE,
LAVORO COATTO”

Seppur il 5% della popolazione,
economicamente attiva su scala
mondiale, sia soggetta a lavoro
forzato (cifra che tra l'altro non
tiene conto di una variegata
molteplicità di forme di lavoro
vincolato), solo raramente la
teoria e la pratica politica sono
stati in grado di farsi carico del
moderno schiavismo.
PROGETTO – AZIONE


*
*
E’ NATO NEL NOVEMBRE 2007DURATA 12 MESI –
CINQUE SPORTELLI DI CUI:
TRE A ROMA
DUE LATINA E SABAUDIA
ATTIVITA’ DI SPORTELLO





INFORMAZIONI ,
ORIENTAMENTO,
DENUNCIA,
DIRITTI E DOVERI DEI
LAVORATORI /LAVORATRICI
STRANIERI,
ASSISTENZA E SOSTEGNO.
MEDIAZIONE CULTURALE


MEDIATRICI CULTURALI QUALI
“FIGURE ANELLO” FRA
PROGETTO -AZIONE E
TERRITORIO.
ATTIVAZIONE RETI
TERRITORIALI ISTITUZIONALI
E DEL PRIVATO SOCIALE
(convenzione : PARSEC
Cooperativa Sociale a r. l.
ONLUS ).
OBIETTIVO GENERALE


Combattere il lavoro coatto ponendo in
evidenza anche l’impegno
internazionale dei sindacati aderenti al
CES.
Dell’impiego produttivo e del lavoro
decente i sindacati internazionali
propongono di farne un
“obiettivo centrale delle politiche
macroeconomiche nazionali ed
internazionali e delle strategie di lotta
alla povertà”.
OBIETTIVI SPECIFICI

Il nostro progetto UIS “Lavoro decente
e lavoro coatto”, si è posto quale
obiettivo prioritario di analizzare e
monitorare gli ambiti legislativi,
lavorativi e sociali legati ai lavoratori
immigrati soggiornanti nella regione
Lazio, e nello specifico nell’aria romana
e di Latina e, promuovere la cultura del
lavoro decente (coinvolgendo anche
istituzioni, privato sociale, associazioni
datoriali).
METODOLOGIA
APPLICATIVA
SERVIZIO QUALIFICATO
INFORMATIVO ED
ORIENTATIVO, PER
PROMUOVERE UNA CORRETTA
APPLICAZIONE DELLA
NORMATIVA

SETTORI DI INTERVENTO
Si concentrano particolarmente nei
settori:
1.
edile (muratori, elettricista, idraulico,
manovale),
2.
Agricolo ( florovivaisti)
3.
dei servizi – ristorazione (cameriere,
barman, barista, aiuto cuoco,
lavapiatti)
4.
La cura delle persone in ambito
familiare (assistenza anziani, badanti,
collaboratrici domestiche, baby-sitter,
dog-sitter, assistente familiare).
STRUMENTI DI INDAGINE


Questionario semistrutturato
( somministrati n. 240)
Interviste privilegiate
(effettuate n.8)
QUESTIONARIO
INTERVISTA 1

LUOGO DI NASCITA
Età:
STATO CIVILE
3.1 Celibe/nubile 3.2 Coniugato 3.3 Separato/a
3.4Vedovo/a
NUCLEO FAMILIARE
4.1 Livello di istruzione

L’emigrazione in Italia è stata una libera scelta








L’Italia è il primo paese d’emigrazione?
8. In quale settore lavora attualmente? (specificare
ricatti
,
QUESTIONARIO
INTERVISTA 2



9. Desidera cambiare lavoro?
10. In che modo si rapporta con l’ambiente esterno?
11. I rapporti con il datore di lavoro sono


12. Hai sottoscritto un contratto di lavoro?











SCHEDA SINTETICA UTENZA
Tipo di richiesta:
Richiesta lavoro
Orientamento
Informazioni (
a . contrattuali……
B. previdenziali
c. legislative in materia…………………
d. altro……………………………………..
Annotazioni a cura della mediatrice:
Griglia dell’intervista
qualitativa in profondità





A. La conoscenza e la stima del fenomeno, dal
punto di vista degli operatori del settore
B. La conoscenza e la stima del fenomeno,
focalizzando il “lavoratore tipo”
C. Modalità di contatto ed inserimento dei
lavoratori stranieri : lavoro trafficato e lavoro
assoggettato.
D. Iter direttamente o indirettamente eseguito
per tutelare la vittima di lavoro gravemente
sfruttato?
E. Valutazioni e proposte
UNO SGUARDO
QUANTITATIVO




250 contatti indiretti con cittadini
stranieri e comunitari
75 colloqui presso gli sportelli di
Latina e Sabaudia
165 colloqui presso i 3 sportelli
romani
Totale
490 intervistati
Uno sguardo d’insieme (Tabella 1)
250 Contatti telefonici
165 Sportelli Roma
75 Sportello Latina e Sabaudia
490 Valore Assoluto
Cosa Chiede L’utenza? (tabella 2a)
240
N. 5 SPORTELLI - orientamento
49%
250 - informazioni
51%
490 VALORE ASSOLUTO
100%
240 Sportelli
orientamento
51%
51%
50%
250
Informazione
50%
49%
49%
48%
1
Provenienza degli intervistati
negli sportelli romani:



la maggioranza dei questionari è stata
somministrata a lavoratori provenienti
dall’America Latina (55%). I paesi sono: Perù,
Ecuador, Brasile, Colombia, Argentina e Santo
Domingo .
Una parte importante di intervistati proviene
dai paesi dell’Europa dell’Est: 35%. I paesi
sono: Romania, Ucraina e Polonia
Marocco, Etiopia, Sri lanka 10%
Settori di inserimento
lavorativo a Roma




domestico: 60%
commercio: 10%
servizi Ristorazione/settore
alberghiero: 22%
Settore edile: 8%
Discriminazioni subite

La maggior parte degli utenti dice
di aver subito discriminazioni,
ricatti, vessazioni: 65%, di questi
soltanto 40% vogliono cambiare
lavoro e solo 25% denunciano il
datore di lavoro.
RAPPORTI CON IL
DATORE DI LAVORO

A livello dei rapporti interpersonali, almeno un 60%
degli intervistati dichiara di avere rapporti difficoltosi
con il proprio datore di lavoro, un 15% conferisce di
essere stato maltrattato verbalmente, un 20% ha dei
buoni rapporti e il restante 5% ha rapporti ottimi e si
sente aiutato nelle difficoltà.
60
50
40
30
99 difficoltosi
25 maltrattato
verbalmente
33 buoni rapporti
20
8 rapporti ottimi
10
0
INSERIMENTO
LAVORATIVO

Il 70% manifesta una
situazione di disagio, a
volte forte, il 21% si
sente soddisfatto del
rapporto di lavoro sia a
livello retributivo che
relazionale. Il restante
9% vorrebbe denunciare
il proprio datore di
lavoro. Il lavoratore in
nero, viene
sfruttato,maltrattato e
minacciato verbalmente
se rivendica la giusta
retribuzione .
70
60
50
40
30
20
10
0
115 situazione di
disagio
35 soddisfatto
del rapporto di
lavoro
15 denunciare il
proprio datore di
lavoro
SETTORE SERVIZI A ROMA



Il settore dei servizi riguarda soprattutto i giovani dove un 75%
si sente ben ricompensato percependo uno stipendio adeguato e
sentendosi di poter migliorare la propria condizione economica e
perché intrattiene relazioni con la gente e quindi cresce la
possibilità di cambiare lavoro.
Il 20% sempre di giovani afferma di essere pagato troppo
poco rispetto al costo della vita e, nelle sfera relazionale
incontra difficoltà perché le richieste, vengono respinte con
minaccia di licenziamento.
Il 5% degli intervistati, però, dichiara di essere fortemente
sfruttato (es. lavapiatti, aiuto cuoco) e impossibilitato a
rivendicare alcun diritto perché generalmente irregolare.
SETTORE SERVIZI
80
70
60
50
40
30
20
10
0
124 ben
ricompensato
33 pagati
troppo poco
8 fortemente
sfruttati
ISTRUZIONE




L’istruzione degli
intervistati evidenzia
50% diplomato,
20% ha un diploma
elementare
30% risulta
laureato.
50
40
30
20
10
0
82diplomato
33 diploma
elementare
50 laureato
LIBERA SCELTA?

La maggioranza, circa il 95%, dichiara che
l’immigrazione in Italia è stata una libera scelta per
migliorare la propria condizione di vita e della propria
famiglia. Solo il 5% è stato costretto ad immigrare
per la disagiata situazione politica nel proprio Paese.
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
157 libera
scelta
8 costretto ad
immigrare
DESIDERIO DI CAMBIARE
LAVORO


L’80% desidera
cambiare posto di
lavoro per migliorare la
condizione economica
attuale con una
formazione adeguata,
il 20% si sente ben
accolto e non vuole
cambiare lavoro,
desidererebbe solo
migliorarlo.
80
70
60
50
40
30
20
10
0
132 desidera
cambiare posto
di lavoro
33 non desidera
cambiare lavoro
I lavoratori indiani a
Latina

I lavoratori intervistati nella provincia di
Latina provengono dall'India, in
particolare dalla regione del Punjab,
che è caratterizzata da sacche di
povertà, da lavoro prevalentemente
agricolo, o di allevamento, svolto con
l’ausilio di strumenti e l’impiego di
tecniche ancora arretrate.
Gli immigrati intervistati


70% degli utenti dello sportello UIL
immigrati di Sabaudia si è rifiutato di
sottoporsi al test, anche se anonimo, per il
timore di nostri eventuali contatti con i datori
di lavoro.
problemi linguistici, assenza di contatti con
gli autoctoni, paura di espulsioni impediscono
la denuncia reale della situazione lavorativa
ETÀ

L'età di tutti i soggetti intervistati è compresa fra i 20 e i 45
anni, e sono tutti uomini, dato che tradizionalmente le donne
indiane risultano non lavorare ma occuparsi della famiglia e
della casa.
Età intervistati
età 46/60
0%
età 31/45
46%
età 20/30
54%
20/30
31/45
46/60
STATO CIVILE

Il 69% degli intervistati dichiara di essere coniugato,
il restante 31% è celibe/nubile.
Stato civile intervistati
separato/a
0%
vedovo/a
0%
celibe/nubile
31%
coniugato/a
69%
celibe/nubile
coniugato/a
separato/a
vedovo/a
NUCLEO FAMILIARE

Il nucleo familiare del 69%, contro il 31%, degli intervistati
risulta essere numeroso (5 o 6 componenti), di questi il 23%
dichiara di vivere in Italia con la propria famiglia, il 30% è qui
da solo mentre il 47% non dichiara la residenza della propria
famiglia.
Nucleo familiare intervistati
poco numeroso
31%
numeroso
69%
ISTRUZIONE

Il 61% degli intervistati ha una licenza di scuola elementare, il
31% un diploma di scuola media, l' 8% ha un diploma di
scuola superiore. Anche questo è un dato difficilmente
misurabile poiché non è facile stabilire la corrispondenza dei
titoli di studio rilasciati in India con quelli rilasciati in Italia e non
è possibile stabilire con certezza se la domanda sia stata
opportunamente compresa.
Livello d'struzione degli intervistati
scuola superiore
8%
laurea
0%
altro
0%
scuola media
31%
scuola elementare
61%
scuola elementare
scuola media
scuola superiore
laurea
altro
QUALE INSERIMENTO
LAVORATIVO?

Tutti gli intervistati sono impiegati nel settore
agricolo e florovivaistico, dichiarano di
non aver subito vessazioni, ricatti o
discriminazioni, ma il 60% degli intervistati
lamenta l’irregolarità delle condizioni
lavorative e contrattuali: trattamento
economico (spesso hanno una busta paga
molto bassa, e ricevono il resto del compenso
in nero) ore lavorative, e tipologia di
contratto.
RAPPORTI CON
L'AMBIENTE ESTERNO

Il 69% degli intervistati ha rapporti
soltanto con i connazionali, parenti o
conoscenti, il restante 31% dichiara di
non avere alcun rapporto con l'esterno;
e si può dedurre che i contatti con gli
italiani si limitino a necessari rapporti
con uffici o enti (richiesta del permesso
di soggiorno, disoccupazione ecc.).
Rapporti esterni
Rapporti con l'esterno
frequenta gruppi organizzati
0%
nessun rapporto con l'esterno
31%
relazioni con italiani
0%
frequenta gruppi organizzati
relazioni con connazionali
69%
relazioni con connazionali
relazioni con italiani
nessun rapporto con l'esterno
RAPPORTI CON IL DATORE
DI LAVORO

I rapporti
con il datore di lavoro sono buoni per
circa la maggioranza degli intervistati, ma
riteniamo che il dato sia quasi totalmente
falsato dal timore di nostri eventuali contatti
con il datore, e tale presunzione risulta
confermata dal fatto che molti intervistati ci
hanno raccomandato più volte di non
sottoporre la propria intervista al datore di
lavoro, senza considerare che oltre il 70% ha
rifiutato la somministrazione del test.
RAPPORTI CON IL
DATORE DI LAVORO
Rapporti col datore di lavoro
gratificanti
0%
irrispettosi dei ruoli
umilianti
0%
0%
non dichiara
8%
rispettosi dei ruoli
0%
difficili
8%
buoni
84%
buoni
difficili
rispettosi dei ruoli
irrispettosi dei ruoli
gratificanti
umilianti
non dichiara
Tipologie di contratti



Di questi il 62% ha un contratto a tempo
determinato, il 31% è in possesso di un contratto a
tempo indeterminato, il restante 7% non dichiara la
propria posizione lavorativa, perché irregolare.
La media della retribuzione percepita si aggira intorno
ai 700,00 euro, e parte da un minimo di 485,00
euro mensili a un massimo di 1000,00 euro.
Tutti dichiarano di usufruire del riposo settimanale ma
non delle ferie. Anche quest'ultimo dato non risulta
essere verificabile concretamente, né siamo in grado
di definire quanto la domanda sia stata compresa.
Tipologie di contratti
Tipologia contratto
non dice
8%
tempo indeterminato
31%
tempo determinato
61%
tempo determinato
tempo indeterminato
non dice
TIPO DI RICHIESTA

Il 54% degli intervistati si è rivolto al
nostro sportello per rinnovare il titolo di
soggiorno, il restante 46% è giunto nel
nostro ufficio per chiedere informazioni
o accompagnare un familiare che non
parla l’italiano.
LE INTERVISTE A TESTIMONI
PRIVILEGIATI, ISTITUZIONALI E
DEL PRIVATO SOCIALE








Anna Italia - CENSIS (MY)
Lidia Obando, Responsabile Nazionale delle Acli Colf (A)
Madison Godoy S., Consigliere Aggiunto per l’America
Latina al Comune di Roma.(MY)
Carla Valeri, Presidente della Cooperativa Magliana ’80 (A)
Borbone Direttivo Ministero Agricoltura (MY)
Franco Pittau - Caritas Di Roma – Italia (MY)
Romolo Bonarota Responsabile Ufficio coordinamento
Polizia di Stato Municipale - Sociale e urbana di Roma
(MY)
Silvia La Rocca - Magistrato. Già Capo Dipartimento per
le Pari Opportunita` ( dal 1998- 2001) (A)
Dalle interviste privilegiate
è emerso:


Nonostante le diversità legate al ruolo dei testimoni privilegiati,
i punti di contatto sono tanti, tutti d’accordo nell’affermare che il
fenomeno del lavoro trafficato o assoggettato esiste ma è molto
difficile da individuare e denunciare, non ci sono dati certi ma la
percezione dell’esistenza del fenomeno è molto forte. Il settore
individuato come quello più a rischio a Roma è quello del lavoro
domestico pur se difficile distinguere le situazioni di sfruttamento
dalle situazioni lavoro paraschiavistico Altri settori individuati sono quelli
della ristorazione, dei servizi, dei trasporti, dell´edilizia e
dell’agricoltura , come già ipotizzato.
riguardo alla conoscenza ed alla stima del fenomeno, un altro
dato interessante è che il livello socio-culturale dei
lavoratori coinvolti è medio-alto
Non certezza della pena

I testimoni intervistati conoscono
abbastanza bene l’iter che porta
all’emersione del lavoratore
sfruttato sono, però, d’accordo
nell’ affermare che si tratta di un
iter molto lungo, complicato e
scoordinato e che non esiste la
certezza della pena.
IN CONCLUSIONE

l’attuale debolezza delle strategie
conoscitive e di monitoraggio del
fenomeno è da identificarsi
principalmente, ma non solo, nei
meccanismi di ispezione e applicazione
in materia di rispetto del diritto del
lavoro. Ciò contribuisce alla precarietà
del lavoro migrante e alla difficoltà di
individuare e perseguire coloro i quali
sfruttano i lavoratori vulnerabili e
soggetti alla tratta.
IN CONSIDERAZIONE

della strutturale debolezza dei
meccanismi di incontro di domanda e
offerta di lavoro migrante, vale a dire
prassi legali realmente percorribili di
ingresso di manodopera straniera, fa sì
che il lavoro migrante si esplichi in
contesti endemicamente illegali, dove la
tratta trova terreno fertile per
realizzarsi.
STRATEGIE NECESSARIE

Bisogna, quindi, elaborare
strategie conoscitive e promuovere
misure normative ed operative per
l’emersione di fenomeni che sono,
per loro natura, tendenzialmente
sommersi.
LA FORMAZIONE QUALE
STRUMENTO

l’utilizzo della formazione comune
di operatori sociali: delle ONG,
della sicurezza, dei servizi sanitari,
dei servizi ispettivi del Ministero
del lavoro e delle ASL, del
sindacato, dei servizi sociali.
COINVOLGIMENTO
PROFESSIONALE
Solo con la formazione congiunta e la messa in
campo delle diverse professionalità è possibile,
infatti, costruire sensibilità comuni, linguaggi
condivisi , strumenti di segnalazione e invio
efficaci.
 creare contesti interistituzionali di confronto
 aumentare l’efficacia e la capacità di
intervento sul tema degli Enti Locali
 contrastare le fattispecie delittuose
 assistere le vittime

assicurare la certezza delle pene
 Promuovere la prevenzione nei paesi di Origine
IL PROGETTO HA AVUTO
VITA GRAZIE A:









REGIONE LAZIO,
DIPARTIMENTO POLITICHE MIGRATORIE
DELLA UIL NAZIONALE
UIL REGIONALE CHE HA OSPITATO GLI
SPORTELLI
AL MUNICIPIO III° DEL COMUNE DI ROMA
AI TESTIMONI PRIVILEGIATI
AGLI OPERATORI DI SPORTELLO
ALLE MEDIATRICI CULTURALI
ALL’UTENZA IMMIGRATA
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