4° FORUM NAZIONALE
CONSIGLI COMUNALI DEI
RAGAZZI DELL’ADRIATICO
7 – 8 MAGGIO 2007
ISTITUTO COMPRENSIVO “G.
LEOPARDI” GROTTAMMARE 7
MAGGIO
ISTITUTO COMPRENSIVO
“Ciabattoni”- OFFIDA 8 MAGGIO
In collaborazione con
Il Comune di Grottammare
Il Comune di Offida
VINEA
PRIMO CONCETTO:
«Lo Sviluppo sostenibile è
uno sviluppo che
garantisce i bisogni delle
generazioni attuali senza
compromettere la
possibilità che le
generazioni future
riescano a soddisfare i
propri”».
SECONDO CONCETTO:
«...Un miglioramento della
qualità della vita, senza
eccedere la capacità di
carico degli ecosistemi di
supporto, dai quali essa
dipende».
Nello stesso anno Hermann Daly
ricondusse lo sviluppo sostenibile
a tre condizioni generali concernenti l'uso delle
risorse naturali da parte dell'uomo:
•il tasso di utilizzazione delle risorse rinnovabili non
deve essere superiore al loro tasso di rigenerazione;
•l'immissione di sostanze inquinanti e di scorie
nell'ambiente non deve superare la capacità di carico
dell'ambiente stesso;
•lo stock di risorse non rinnovabili deve restare
costante nel tempo.
Nuova interpretazione di “Sviluppo”:
accanto alla crescita economica si includono
nuovi valori
•la qualità dell’ambiente naturale,
•il miglioramento dell’istruzione,
•la pace,
•la giustizia.
Per questo motivo oggi la qualità della vita non
si misura più solo attraverso il reddito, ma con
l’ISU, (indice di sviluppo umano) che prende in
considerazione tre parametri: - la speranza di vitail grado di alfabetizzazione- il PIL.
Lo sviluppo sostenibile ha comportato una
riconsiderazione dell’ambiente,
lo sviluppo economico non è separato dall’ecosistema
e le risorse non sono inesauribili (lo ha dimostrato la
crisi petrolifera degli anni ’70).
L’uomo, dopo la rivoluzione industriale, ha compiuto
grandi progressi, ma ha anche profondamente
modificato l’ambiente e accentuato i fenomeni
naturali, come ad esempio, il progressivo
riscaldamento del Pianeta con l’effetto serra a causa
dell’emissione di CO2 (anidride carbonica)
nell’atmosfera…
Quali comportamenti etico-civili adottare ?
•Formare una coscienza ecologica;
•maggiore coscienza nei riguardi dell’ambiente;
•acquisire consapevolezza dei diritti, ma anche dei
doveri che ciascuno di noi ha verso l’ambiente;
•occorre una cultura intesa non solo come “sapere
specialistico”, “tecnico” ma anche e soprattutto come
capacità di comprensione della realtà, di
interpretazione della complessità, di pensare e di
sapere “creare”, affinché si realizzi un’efficace
politica di protezione dell’ambiente e si raggiunga
una maggiore equità sociale tra i popoli.
Dieci anni dopo il vertice di Rio, i capi di Stato e di
governo del mondo rinnovano il proprio impegno a
favore della lotta alla povertà e della tutela
dell’ambiente:
•dimezzare, al più tardi nel 2015, il numero di persone
non aventi accesso all’acqua potabile e alle condizioni
igieniche di base;
•ricostituire, al più presto nel 2015, gli stock (risorse)
esauriti e riportati a un livello sostenibile;
•ridurre, al più tardi nel 2020, gli effetti negativi dei
prodotti chimici sulla salute e l’ambiente;
•bloccare la perdita di diversità biologica entro il 2010
e invertire la tendenza del degrado delle risorse
naturali;
•attuare, a partire dal 2005, le strategie nazionali di
sviluppo sostenibile.
Altri accordi raggiunti al
vertice:
• aumentare la quota globale delle energie
rinnovabili e dell’accesso degli indigenti
all’energia;
• incoraggiare una riforma dei sudditi aventi
effetti negativi sull’ambiente;
• trattare le cause della cattiva salute e fornire
prestazioni di base efficaci e accessibili a
tutti.
• Elaborare un quadro decennale di programmi
di sostegno dei modi di produzione e
consumo sostenibili;
• Adoperarsi affinché il protocollo di Kyoto entri
in vigore quanto prima.
Il protocollo di Kyoto
• È stato creato e sottoscritto nel 1997 un accordo
internazionale noto come protocollo di Kyoto, con il
quale 118 nazioni del mondo si sono impegnate a
ridurre le emissioni di gas serra per rimediare ai
cambiamenti climatici in atto. Grandi assenti furono gli
Stati Uniti, i primi produttori di gas serra nel mondo.
Per raggiungere questi obiettivi ora si lavora su due
vie:
• il risparmio energetico attraverso l'ottimizzazione sia
nella fase di produzione che negli usi finali (impianti,
edifici e sistemi ad alta efficienza, nonché educazione
al consumo consapevole),
• lo sviluppo delle fonti alternative di energia invece del
consumo massiccio di combustibili fossili.
FAI
Il FAI
è la principale fondazione italiana no profit per la tutela, la
salvaguardia e la cura del patrimonio artistico e
naturalistico ed è la terza in Europa dopo il National Trust
inglese (il nostro modello) e il National Trust scozzese. Il
Fondo per l’Ambiente Italiano nasce il 28 aprile del 1975
per volontà di Giulia Maria Mozzoni Crespi, Renato
Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli che,
consapevoli dell’immensa vastità del patrimonio italiano e
dell’impossibilità che la sua tutela potesse gravare su un
solo governo o su un ristretto gruppo di persone, decisero
di fondare il FAI ispirandosi al National Trust inglese.
WWF
• Il WWF Italia dall’inizio della sua storia, il
lontano 1966, ha svolto una importante e
sistematica azione di difesa del territorio
contro le numerose aggressioni. Allo scopo di
concretizzare l’attività di conservazione e
tutela della natura anche attraverso gli
strumenti legali e giudiziari, l’Associazione si
è dotata, dal 1986, di un Ufficio Legale che,
con il supporto di centinaia di avvocati su
tutto il territorio nazionale, mette in atto tutte
le possibili azioni previste dal nostro
ordinamento per prevenire o fermare il
degrado del territorio.
Hera
• Hera nasce il 1° novembre 2002 a seguito di
un'attenta lettura dello scenario di settore
caratterizzato da una progressiva
liberalizzazione della domanda e
dall'incremento della pressione competitiva e
quindi dalla necessità per le imprese di
raggiungere una scala dimensionale
adeguata a competere in mercati sempre più
contendibili e a cogliere le nuove opportunità
di crescita favorite dalla deregolamentazione
dei tradizionali monopoli.
COMPITO DELLA SCUOLA
• Informare che l’ambiente è una risorsa
• acculturare = cultura come libertà intellettuale
ed interpretativa;
educare ad una coscienza ecologica;
• formare i cittadini di domani, facendo
conoscere i diritti e i doveri del cittadino (tra i
compiti dello Stato, la Costituzione enuncia
anche la tutela del paesaggio, che l’Articolo 9
dichiara di voler proteggere alla pari con il
patrimonio storico e artistico della nazione).
COMPITO DELLE ISTITUZIONI:
• attuare politiche di salvaguardia dell’ambiente.
• Piccoli e grandi gesti che ognuno di noi può compiere per
salvare l’equilibrio uomo-natura.
• Rispettare la raccolta differenziata dei rifiuti e deporre i
materiali cartacei negli appositi cassonetti.
• Adoperare per gli appunti il retro di fogli già scritti o la metà
non usata di un foglio.
• Privilegiare, dove possibile, la carta riciclata, per esempio le
buste nei negozi e i blocchi per appunti ( ma attenzione alle
battaglie perdenti: un libro con foto a colori stampato su carta
riciclata sarebbe illeggibile).
• Non comprare alberi di natale ricavati da rami tagliati.
• Comprare negli ipermercati alberi di Natale con radici che,
dopo l’uso, vengono ripresi indietro dai commercianti per
ripiantarli e restituiscono il denaro versato.
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Per ricostituire il polmone verde della città, piantare alberi o
grandi cespugli nei giardini o nei cortili delle case e delle
scuole.
Evitare gli indumenti di pelliccia, di cuoio o di pelle di
serpente, lucertola ecc...
Non gettare nella spazzatura rifiuti a rischio come batterie
scariche o medicinali scaduti, ma deporli negli appositi
contenitori fuori dei negozi di materiale elettrico e delle
farmacie.
Non abbandonare vicino ai cassonetti computer o televisori
usati, ma chiamare l’apposito servizio del Comune per il ritiro
dei rifiuti voluminosi. Se vanno a finire in discarica, infatti,
rilasciano sostanze altamente tossiche che penetrano nel
terreno e inquinano le falde acquifere. Inoltre, riciclandoli
come fanno alcune fabbriche specializzate, si ricavano
piombo, mercurio e cadmio, evitando di intaccare le riserve
minerarie del sottosuolo.
Rispettare la raccolta indifferenziata della plastica e non
gettare mai i sacchetti in mare o dove si fa un pic-nic.
Non comprare specie esotiche di animali o vegetali. Oggi
questo commercio è in crescita e danneggia gravemente la
fauna e la flora dell’Emisfero Australe.
Se ci rechiamo come turisti in luoghi abitati da culture diverse
dalla nostra, essere rispettosi sia delle abitudini della gente
del luogo sia del loro patrimonio biologico.
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