Leggi di forza ed equazioni del moto • Le leggi di forza esprimono le forze di interazione in funzione delle grandezze cinematiche dei corpi del sistema e del tempo Fi Fi (r1 , r2 ,..., rN ; v1 , v2 ,..., vN ; t ) mi ai (i 1, 2,..., N ) Equazioni del moto: f = ma Interazioni fondamentali • • • • Interazione gravitazionale Interazione elettromagnetica Interazione nucleare debole Interazione nucleare forte Raggio di azione infinito Raggio di azione nucleare (10-12 m) • Le interazioni elettromagnetica e debole sono unificate nell’interazione elettrodebole • Le interazioni elettromagnetica, debole e forte sono unificate nel “modello standard” delle particelle elementari • Ogni tentativo di unificare anche la gravità è finora fallito Forze assegnate esplicitamente • Le forze di interazione gravitazionale ed elettromagnetica sono le uniche osservabili nel mondo macroscopico • Ne segue che tutte le forze di origine non gravitazionale hanno origine elettromagnetica • Le leggi di forza gravitazionale ed elettromagnetica sono note esplicitamente nel caso di interazione tra punti materiali Legge della forza gravitazionale * 1 * 2 mm f G (r r2 ) 3 1 | r1 r2 | g 12 Masse gravitazionali dei due corpi in interazione • Le masse gravitazionali m* sono sempre positive. • La forza gravitazionale è sempre attrattiva. • Il modulo della forza gravitazionale decresce con il quadrato della distanza tra i due corpi. • G è una costante universale che dipende dal sistema di unità di misura usato. Legge della forza elettrica (Coulomb) q1q2 f k (r1 r2 ) 3 | r1 r2 | e 12 Cariche elettriche dei due corpi in interazione • Le cariche elettriche possono essere positive, negative o nulle. • La forza elettrica è attrattiva per cariche di segno opposto e repulsiva per cariche dello stesso segno. • Il modulo della forza elettrica decresce con il quadrato della distanza tra i due corpi. • k è una costante universale che dipende dal sistema di unità di misura usato. Massa inerziale e gravitazionale • Come la carica q di un corpo caratterizza la sua interazione elettrica, così la massa gravitazionale m* caratterizza la sua interazione gravitazionale • L’esperienza mostra che la massa gravitazionale di ogni corpo è proporzionale alla sua massa inerziale: m* = k m con k > 0 costante universale • Scegliendo opportunamente l’unità di misura della massa gravitazionale, si ha k = 1, cioè le masse gravitazionale e inerziale di un corpo coincidono numericamente • L’unità di misura della massa gravitazionale è la massa gravitazionale del campione di massa inerziale La forza peso (in prima approssimazione) • Il modulo della forza gravitazionale della Terra su di un corpo posto ad altezza h rispetto al livello del mare è data da mM mM | F g | G G 2 mg 2 ( R h) R GM g 2 9.81 m/s 2 R Valore sulla Terra Forze macroscopiche empiriche • La forza gravitazionale e quella di Coulomb sono espresse esplicitamente in funzione delle variabili cinematiche (posizioni) dei corpi in interazione • Questo è vero per le interazioni fondamentali della Natura • Ma spesso nel mondo macroscopico si introducono forze empiriche le cui leggi di forza derivano dall’esperienza o dalla particolare geometria del problema considerato • Tra le forze empiriche, quelle che derivano da particolari vincoli geometrici sono dette forze vincolari Forze vincolari • Le forze vincolari non sono completamente assegnate in funzione delle variabili cinematiche dei corpi, ma vanno determinate a partire dai vincoli geometrici (o cinematici) imposti dal problema • I vincoli determinano relazioni tra le componenti dell’accelerazione e, quindi, la forza vincolare necessaria per mantenere quei vincoli la si ottiene da a = f/m. • Siccome le forze vincolari sono fissate dai vincoli, esse non dipendono dal modo in cui il vincolo viene realizzato. • Uno stesso vincolo può essere realizzato in più maniere, tutte equivalenti e che corrispondono tutte alla medesima forza vincolare Reazioni vincolari • Le reazioni vincolari si generano attraverso le superfici di corpi solidi a contatto • Esse esprimono matematicamente l’impenetrabilità dei corpi solidi • Le reazioni vincolari sono perpendicolari alla superficie di contatto e per questo si chiamano anche reazioni normali z O N Le forze vincolari sono incognite a mg priori x • Finché il corpo è appoggiato, si ha il vincolo z = 0 • Derivando due volte il vincolo rispetto al tempo si trova az= 0 • Da f = ma si deduce, lungo l’asse z, N – mg = m az ovvero N=mg Fili e sbarre • I fili inestensibili e le sbarre rigide forniscono un altro modo di vincolare il moto di un corpo • In entrambi i casi il vincolo è che la lunghezza l del filo o della sbarra è costante l cost. • La forza che mantiene il vincolo è detta tensione per i fili e semplicemente reazione per le sbarre rigide • La differenza tra fili e sbarre è che i fili possono allentarsi, nel qual caso la tensione si annulla • La tensione del filo applicata al corpo ad esso attaccato è caratterizzata da – – – – Direzione: lungo il filo Verso: dal corpo verso il filo Modulo: incognito Si annulla quando il filo si allenta • La reazione della sbarra è caratterizzata da – Direzione: lungo la sbarra – Verso: incognito – Modulo: incognito Come trovare le forze vincolari? • Procedura 1. Si impone il vincolo al moto (di solito il vincolo è un legame funzionale tra le coordinate dei corpi vincolati) 2. Si derivano le relazioni così ottenute rispetto al tempo fino a trovare un’equazione per l’accelerazione dei corpi vincolati 3. Si aggiunge l’equazione trovata a quelle ottenute applicando la f = ma e si risolve il sistema considerando le forze vincolari come incognite. Attrito di scorrimento (o radente) • Le forze di attrito si esercitano lungo la superficie di separazione (o punto di contatto) tra due corpi solidi. • Non dipendono dall’area della superficie di contatto • Dipendono dal materiale dei due corpi e dalla levigatezza o lubrificazione della superficie di contatto • Se la velocità relativa tra i due corpi in contatto è nulla, l’attrito si dice statico, altrimenti si dice dinamico Attrito dinamico • La forza di attrito dinamico ha le seguenti proprietà 1. Direzione: parallela alla superficie di contatto 2. Verso: opposto alla velocità relativa tra il copro considerato e l’altro corpo con cui è in contatto 3. Modulo: proporzionale al modulo della reazione normale tra i due corpi | f d | d | N | Il coefficiente di attrito dinamico μd dipende dal materiale dei due copri e dalla levigatezza o lubrificazione della superficie di contatto Attrito statico • La forza di attrito statico ha le seguenti proprietà 1. Direzione: parallela alla superficie di contatto tra i due corpi 2. Verso: incognito 3. Modulo: inferiore ad un valore massimo proporzionale al modulo della reazione normale tra i due corpi 0 | f s | s | N | II coefficiente di attrito statico μs dipende dal materiale dei due copri e dalla levigatezza o lubrificazione della superficie di contatto