III Corso di Perfezionamento NUOVI SVILUPPI NELLA DIAGNOSTICA MICROBIOLOGICA E VIROLOGICA Istituito con Decreto Rettorale n.435/2003 Evento ECM n. 2525 - 168987 , 168988, 168989 La difesa integrata contro il bioterrorismo Pasquale Urbano 23 ottobre 2004 Presentazione basata in parte su e adattata da: Bioterrorism Training for Physicians Dell’UCLA Center for Public Health and Disasters Urbano-2004 2 BIOTERRORISMO: Siete preparati? Urbano-2004 3 Bioterrorismo Perché è un problema? Chi deve preoccuparsene? Urbano-2004 4 Terrorismo Biologico Uso doloso, o minaccia dell’uso, di virus, batteri, funghi o tossine prodotte da organismi viventi per provocare morte o malattia in persone, animali o piante Urbano-2004 5 Urbano-2004 6 Urbano-2004 7 Carbonchio nella posta - 2001 Urbano-2004 8 Agenti Biologici – Perché? Piccole quantità -> effetti catastrofici Invisibili, inodori, insapori Relativamente facili da ottenere Difficili da individuare Popolazioni civili sguarnite di difese Effetti ritardati -> difficoltà nelle indagini Clamore mediatico -> panico -> caos Urbano-2004 9 Cosa succede in caso di attacco bioterroristico? Dipende dal suo essere: DICHIARATO o NASCOSTO Urbano-2004 10 Attacco DICHIARATO Validazione della minaccia Risposta coordinata del sistema In prima linea: Vigili del fuoco, Polizia, 118, … Medici di famiglia Pronto soccorso Ospedali Protezione civile Sanità Pubblica – flussi informativi Azione penale Urbano-2004 11 Attacco dichiarato Problemi: Verifica che l’attacco si è realizzato Panico e caos Gran numero di ‘sani allarmati’ Decontaminazione Esaurimento delle scorte di farmaci e vaccini Urbano-2004 12 Il pericolo è reale o è una bufala? Sanità Pubblica e Autorità devono decidere sulla credibilità dell’allarme, e sul bisogno di decontaminazioni e di profilassi Gli accertamenti richiedono almeno 24-48 ore Urbano-2004 13 Urbano-2004 14 Attacco nascosto Il 118 può essere investito dei casi, prima che l’evento bioterroristico sia riconosciuto Può essere indentificato attraverso gli ospedali e i medici di famiglia I Laboratori Clinici allertano le ASL Le ASL contattano le Autorità regionali e nazionali Urbano-2004 15 Attacco nascosto Problemi per identificarlo: Periodo di incubazione dei sintomi I sintomi simulano malattie comuni Le vittime affluiscono a centri distinti La diffusione secondaria può avvenire prima che ci si renda conto dell’attacco Urbano-2004 16 Scenari ipotizzabili Spargimento di Aerosol Area metropolitana, grossa manifestazione, o funzione chiave Affluenza delle vittime a centri distinti Identificazione dell’attacco attraverso i sintomi, l’andamento epidemiologico, o i risultati di laboratorio Urbano-2004 17 Spargimento di Aerosol Considerato il mezzo più probabile di attacco Tende a generare una ‘nube’ invisibile di particelle di 0,5-10 microns di diametro Capaci di restare in sospensione a lungo Adatte a raggiungere le vie respiratorie profonde Gli Aerosol di gran parte degli agenti biologici provocano malattie sistemiche Urbano-2004 18 Indicatori chiave di Eventi BT Improvviso aumento di incidenza o di gravità di una malattia Comparsa di malattie o sindromi insolite (non endemiche) in una comunità Distribuzione spazio-temporale di una malattia Verificarsi di malattie trasmesse da vettori, in aree prive del vettore Urbano-2004 19 Indicatori chiave di Eventi BT Reperto di focolai di animali morti o malati Stagionalità atipica Espressione insolita di una malattia endemica Comparsa di patogeni multiresistenti Urbano-2004 20 Bioterrorismo: gli Agenti Categoria A: Massima priorità Facili a disseminare e a propagarsi Molto letali Capaci di sconvolgere la società Richiedono una preparazione specifica per essere fronteggiati Urbano-2004 21 Agenti di Categoria A Carbonchio Botulismo Peste Vaiolo Tularemia Febbri virali emorragiche Urbano-2004 22 Bioterrorismo: gli Agenti Categoria B Coxiella burneti (Febbre Q) Categoria C Nipah virus Brucella species (brucellosi) Hantavirus Burkholderia mallei (morva) Virus da zecca delle Enterotossina B febbri emorragiche o stafilococcica delle encefaliti Ricino tossina da Ricinus Febbre gialla communis M.tbc multi-resistente Tossina epsilon di Clostridium perfringens Urbano-2004 23 Panoramica sugli Agenti: Manifestazioni cliniche e trattamento Urbano-2004 24 Sindromi Polmonari Carbonchio da inalazione Peste polmonare Tularemia polmonare/tifoide Carbonchio Agente: Bacillus anthracis Spore e tossine Forme cutanee, inalatorie, intestinali Urbano-2004 26 Carbonchio Cutaneo Urbano-2004 27 Carbonchio Cutaneo Incubazione 1-12 gg Papula -> vescicola o ulcera -> escara centrale nera per diversi giorni Diagnosi: Batterioscopia (Gram) e coltura da vescicole, base dell’ulcera, sotto il margine dell’escara Buona risposta al trattamento Urbano-2004 28 Carbonchio da inalazione Incubazione: 1 - 6 gg (raramente fino a > 60 gg) Prodromi: 1-2 gg di febbre, malessere, tosse secca Grave insufficienza respiratoria; shock settico; possibile meningite Diagnosi di Mediastinite allargamento ombra mediastinica (RX) Isolamento Standard; non contagioso Urbano-2004 29 Carbonchio da inalazione Allargamento ombra mediastinica Urbano-2004 30 Carbonchio vs. Malattie virali Carbonchio Febbre 70% Tosse 90 Fiato corto 80 Dolore pleuritico 60 Cefalea 50 Faringite 20 Rinorrea 10 Nausea/Vomito 80 Flu 68-77 % 84-93 6 35 84-91 64-84 79 12 Altre Virali 40-73% 72-80 6 23 74-89 64-84 68 12 MMWR Nov 9 2001;50:984 Urbano-2004 31 Gestione di un possibile caso di Carbonchio da inalazione Storia di esposizione al rischio + Sintomi: Emocromo (bandemia), Emocoltura – massima resa RX [eventualmente TAC] – allargamento mediastino, versamento o infiltrato Con risultati indicativi, o p. in condizioni gravi: Trattamento con associazioni di antibiotici Con risultati normali e p. non grave: Tenere in osservazione e instaurare profilassi Urbano-2004 32 Carbonchio - Trattamento Terapia combinata per i casi gravi: Cipro o Doxi + altri farmaci Altri farmaci attivi includono: Rifampicina, Vancomicina, Clindamicina, Imipenem, Claritromicin, Penicillina Profilassi dopo esposizione: Cipro o Doxi X 60 gg (X 30 gg se associata a vaccinazione) NB: l’agente transgenico può essere insensibile Urbano-2004 33 Esposizione al carbonchio? La maggioranza dei casi richiede solo rassicurazione Indicatori di rischio: Messaggio minatorio Polvere color sabbia Lettera o pacchetto sospetto Soggetto in vista Se il sospetto è concreto -> denuncia penale Il tampone nasale non è abbastanza sensibile per rigettare l’ipotesi Urbano-2004 34 Peste Agente Batterio: Yersinia pestis Forme Bubbonica, setticemica, e polmonare** ** Sospettare il Bioterrorismo Urbano-2004 35 Peste Polmonare Incubazione: 2-3 d Sintomi Polmonite fulminante; sputo ematico; shock settico; febbre alta; brividi; cefalea; possibile coagulazione intravascolare disseminata Diagnosi Laboratorio: Batterioscopia (Gram) su sangue, escreato, bubboni Piccoli coccobacilli Gram negativi, poco colorati, bipolari (a spillo da balia) Urbano-2004 36 Peste polmonare Isolamento! Fortemente contagiosa Isolamento respiratorio stretto, fino a 3 gg dopo la terapia In seguito, precauzioni standard contro le goccioline respiratorie (maschere, camici, guanti, paraocchi) Trattamento Streptomicina, doxiciclina, or cloramfenicolo Alta letalità, ma buona risposta a trattamento precoce Urbano-2004 37 Tularemia Agente Batterio: Francisella tularensis Coccobacillo Gram negativo Zoonotica (‘rabbit fever’) Forme Ulceroghiandolare e tifoidea/polmonare** **Sospettare il Bioterrorismo Urbano-2004 38 Tularemia Incubazione: 2-10 gg Prodromi: Febbre, cefalea, brividi, mialgie, tosse, nausea, vomito, diarrea Può presentarsi come polmonite Diagnosi Laboratorio: Coltura/Batterioscopia (Gram) da sangue, escreato, linfonodo La coltura è esigente, e comporta rischi per il personale di laboratorio Urbano-2004 39 Tularemia Isolamento Standard; non contagiosa Non trasmissione interumana Trattamento Streptomicina, gentamicina, o doxiciclina Se esposti: osservazione per 7 gg,; trattare se viene la febbre Vaccino: sperimentale Letalità 30% senza trattamento; < 10% nei trattati Urbano-2004 40 Sindrome paralitica: Botulismo Botulismo Agente: Neurotossina del Clostridium botulinum Tipi A, B, E, ed F Tossina potentissima Dose Letale 1 ng/kg 100,000 volte più tossica del sarin Urbano-2004 42 Botulismo Incubazione: 1-5 gg Sintomi Blocco delle sinapsi colinergiche Bocca secca, sfocamento/diplopia, debolezza muscolare, disfagia La paralisi flaccida discendente può persistere per mesi Diagnosi Clinica Pochi laboratori possono saggiare per la tossina Morte per paralisi respiratoria Urbano-2004 43 Botulismo Isolamento Standard; non contagioso Non trasmissione interumana Decontaminare abiti e pelle con acqua e sapone Trattamento Ventilazione meccanica Siero immune antibotulinico - equino Saggio cutaneo di ipersensibilità Efficace se precoce; non fa regredire le paralisi Urbano-2004 44 Sindromi eruttive e febbrili: Vaiolo Febbri emorragiche virali Vaiolo: Variola major Urbano-2004 46 Urbano-2004 47 Vaiolo: Presentazione Incubazione: ~ 12 gg (fino a 17 gg) I sintomi precoci sono aspecifici Febbre, malessere, dolori diffusi, per 2-4 gg; poi aggravamento L’eruzione compare alle estremità, con aspetto uniforme Croste per 1-2 settimane Contagioso fino a caduta completa di tutte le croste Urbano-2004 48 Vaiolo Notifica IMMEDIATA Diagnosi Laboratorio Escludere la varicella – EM - PCR Isolamento Stretto isolamento respiratorio e da contatto (pressione negativa) Rintracciare tutti i contatti dei 17 gg precedenti all’insorgenza Trattamento Nessuno efficace; Dubbia l’efficacia del Cidofovir Letalità ~ 30% Urbano-2004 49 Vaiolo vs. Varicella Variola Varicella Incubazone 7-17 d 14-21 d Prodromi 2- 4 d minimi/assenti Distribuzione estremità tronco Progressione sincrona asincrona Formazione di croste 10-14 d p rash 4-7 d p rash Caduta croste 14-28 d p rash <14 d p rash Urbano-2004 50 Vaiolo vs. Varicella Eruzione: estremità, aspetto uniforme Eruzione: tronco, diversi stadi di sviluppo Urbano-2004 51 Vaccino antivaioloso Vaccinia virus vivo Inoculato intradermo con ago biforcato Pustula –> crosta in ~ 1 settimana; febbre lieve Può trasmettersi ad altri, fino a caduta della crosta Dubbi sulla durata a vita dell’immunità I vecchi vaccinati probabilmente hanno un ridotto rischio di letalità Efficace fino a diversi giorni dopo l’esposizione Urbano-2004 52 Inoculazione del Vaccino Urbano-2004 53 Inoculazione del Vaccino Urbano-2004 54 Vaccinia: Reazioni comuni Dolore al braccio Adenopatia Febbre Fino a 1/3 presenta reazioni tali da impedire le normali attività (scuola, lavoro, …) Urbano-2004 55 Reazioni alla vaccinazione antivaiolosa Rischi per milione di prime vaccinazioni: Inoculazione Accidentale : > 500 Vaccinia Generalizzata : 242 Eczema Vaccinatum: 12 – 39 Vaccinia Progressiva : 1 – 2 Encefalite: 3 – 12 Morte: 1 - 2 Rischi molto ridotti nei già vaccinati Rischi più elevati negli immunodepressi Urbano-2004 56 Vaccinia Immune Globulin-VIG Trattamento primario delle reazioni avverse Prodotto con plasma di soggetti vaccinati Stoccato ai CDC Disponibile solo per IM Indicazioni Eczema vaccinatum Vaccinia generalizzata Inoculazione Accidentale con lesioni estese Non raccomandato per la cheratite vaccinica Urbano-2004 57 Vaccinia: Inoculazione accidentale Urbano-2004 58 Vaccinia Generalizzata Urbano-2004 59 Eczema Vaccinatum Urbano-2004 60 Vaccinia Progressiva Urbano-2004 61 Vaccinia Progressiva Urbano-2004 62 Vaccinia Fetale Urbano-2004 63 Febbri Emorragiche Virali (VHF) Ebola Lassa Marburg Sabia: Brazilian HF Machupo: Bolivian HF Rift Valley Fever Crimean-Congo HF Urbano-2004 Ebola virus 64 Febbri Emorragiche Virali (VHF) Incubazione: 4-21 gg I sintomi variano tra virus Febbre, mialgie, prostrazione Petecchie, emorragie, shock Interessamento neurologico, polmonare, epatico Letalità varia: 10 – 90% Urbano-2004 65 Febbri Emorragiche Virali (VHF) Diagnosi Principalmente clinica Isolamento virale, sierologia, immunoistochimica [CDC, o pochi altri laboratori P4] Isolamento Stretto isolamento da contatto Stretto isolamento respiratorio Stretto isolamento fluidi corporei Urbano-2004 66 Febbri Emorragiche Virali (VHF) Trattamento Di sostegno Fluidi, trasfusioni Attenzione all’edema polmonare Limitare linee, accessi e interventi non necessari Ribavirina può giovare per Lassa, Bolivian HF, Crimean-Congo HF, Rift Valley Fever Urbano-2004 67 Rischi di Transmissione Secondaria Agenti critici: Vaiolo Peste Virus delle Febbri Emorragiche Isolare al minimo sospetto Notifica IMMEDIATA Urbano-2004 68 Agenti Biologici: Decontaminazione Per lo più, è improbabile essere infettati da abiti, pelli e simili Decontaminare in presenza di: Grossolana contaminazione da polvere, spray, etc. Un liquido corporeo da casi come l’Ebola Generalmente, non servono attrezzature speciali Rimuovere gli abiti, e chiuderli in sacchi di plastica Doccia con acqua e sapone Urbano-2004 69 Rischi di Laboratorio da Agenti BT Agente BSL Rischio B. anthracis 2 basso Y. pestis 2 medio Tossina Botulinica 2 medio F. tularensis 2/3 alto Vaiolo 4 alto Febbri Emorragiche Virali 4 alto Urbano-2004 70 Laboratory Response Network for Bioterrorism LEVEL D: CDC LEVEL C: Typing Labs, Public Health Labs LEVEL B: Public Health Labs LEVEL A: Clinical Labs Urbano-2004 71 Problemi speciali col BT Identificazione di un attacco nascosto Disorganizzazione sociale Profilassi di massa National Pharmaceutical Stockpile (NPS) Piani di Vaccinazione Trasmissione secondaria Urbano-2004 72 Problemi Speciali col BT Esigenza di laboratori ultraspecializzati, per alcuni agenti Rischi per il personale di laboratorio e di assistenza Comunicazioni fra enti e amministrazioni Urbano-2004 73 Limitazione di risorse sanitarie Stanze di isolamento Respiratori meccanici Equipaggiamenti protettivi Farmaci Vaccini Capienza camere mortuarie, … Urbano-2004 74 Difficoltà per il riconoscimento di un attacco BT Insorgenza ritardata – da ore a settimane Non specificità dei primi segni e sintomi Medici e laboratoristi non pratici di agenti o malattie rare Inadeguatezza delle attuali reti di sorveglianza epidemiologica Urbano-2004 75 Identificazione Precoce di un Evento BT: Trovare una zebra fra i cavalli Early detection and control of bioterrorism will depend on alert clinicians reporting unusual illnesses or patterns of illness to Public Health BEFORE definitive diagnosis When you hear hoof beats, think “zebras” (as well as horses) Urbano-2004 76 Public Health Bioterrorism Surveillance Plan Enhance traditional surveillance for all potential BT agents and unusual illnesses Novel surveillance methods Hospital diversion data Medical examiner data Syndrome-based ER/ICU admissions School absences Animal disease surveillance Pharmacy sales Urbano-2004 77 Agencies Responding to a BT Attack Local Public Health Police, Fire, EMS Federal CDC FBI, Dept of Justice Homeland Security, FEMA Dept of Defense State Public Health Disaster management National Guard Urbano-2004 78 BT Hospital Preparedness Issues Develop plans for: Infection control Lab support A large influx of patients: triage, pt placement, pt transport Pharmacy inventories Psychological aspects of BT Urbano-2004 79 BT Hospital Preparedness Issues Develop plans for: Hospital Emergency Incident Command System (HEICS) Internal and external communication Evidence collection Discharging or post-mortem care Decontamination Urbano-2004 80 Preparation for a BT Attack Familiarize medical staff with BT agents Incorporate into disaster planning Infection control and decontamination Communication plan with key agencies: Public Health Dept Laboratory, CDC, police, FBI, etc. Identify contacts to obtain stockpiled supplies: antibiotics, immune sera, vaccines, antidotes, decon equipment, PPEs, etc. Security preparations Urbano-2004 81 Local Health Department Actions Determine whether situation is “unusual” Case finding/case investigation Laboratory confirmation Alert medical community Identify source of outbreak and at-risk persons Coordinate with State DHS, CDC, FBI, and other authorities Urbano-2004 82 Public Health’s Role in Bioterrorism Event Incorporation of State Epidemiology BT Materials Epi/surveillance Labs Notification Media/Public Information Officer (PIO) Integration with FBI Integration with CDC Urbano-2004 83 Public Health’s Role in Bioterrorism Event Infectious Disease/epidemiology tracks infectious diseases Public Health Laboratories identify agents (either in-house or through referral to State or CDC) Environmental Health assesses sanitation and safety of food and water Urbano-2004 84 Public Health’s Role in Bioterrorism Event Health Officer coordinates information for the public and medical providers Community Health and PH nurses provide education, information to the public and to community providers Treatment and prophylaxis Quarantine Urbano-2004 85 What To Do if You Suspect a Bioterrorist Disease IMMEDIATELY NOTIFY: Hospital Infection Control Isolation: Smallpox, plague, hemorrhagic fevers Laboratory Hospital Administration Local Public Health Department Urbano-2004 86 Case Studies Case 1 - Dyspnea, Hypotension 46 year old stock trader Fever, malaise, cough 2 days prior Abrupt onset severe dyspnea 38.1o 115 86/40 32 O2sat 83% Diaphoretic, Disoriented CXR - no infiltrate, + small pleural eff. Urbano-2004 88 Mediastinal Widening Urbano-2004 89 Case 1 - Dyspnea, Hypotension Patient admitted to ICU: Fluids, Intubation, Ceftriaxone, Vanco., Gent. Later the same day a similar patient presents Also a stock trader in the same building Both patients deteriorate and die the next day Urbano-2004 90 Case 2 - Rapid Progressive Pneumonia 10 y/o boy with fever, dry cough for 1 day 8 y/o sister also ill VS 38.6o 110 96/60 91% sat Scattered crackles in both lungs CXR - Bilateral infiltrates Later develops severe dyspnea, hemoptysis, shock Urbano-2004 91 Case 3 - Fever 52 y/o male c/o 3 days malaise, fever, vomiting, myalgias 39.1o 92/50 124 28 WBC 18 platelets 45 BUN 48 Creatinine 2.9 Within hours becomes confused, vomits blood Urbano-2004 92 Case 4 – Vesicular Rash 34 y/o woman with fever, malaise X 2 days Today, a rash appeared 39.4o 106/78 116 18 A&OX3 Lungs clear Urbano-2004 93 Case 5 - Overt Attack A terrorist group says they have released 10 kg of botulinum toxin over your city Clostridium botulinum neurotoxin Lethal dose 1 ng/kg Urbano-2004 94 Bioterrorism Addendum A: Selected Category B and C Agents Q Fever Source Bacterium: Coxiella burnetii Resistant to heat, drying and many common disinfectants Incubation 10-40 d Sx variable - Fever, HA, myalgia, malaise Occ. cough, rales, CXR infiltrate WBC usually normal, but LFTs common Low mortality, but malaise may last months Urbano-2004 96 Q Fever Diagnosis Laboratory: serology, antibody or ELISA Isolation: Standard Treatment Antibiotics will shorten course Tetracyclines Erythromycin, azithromycin, quinolones, Chloramphenicol, TMP/SMX Urbano-2004 97 Brucellosis Source Brucella species Zoonotic Slow-growing gram negative rod Presentation: Incubation 5-60 d or longer May last weeks or months, but rarely fatal Urbano-2004 98 Brucellosis Diagnosis Serology; Culture of bone marrow, liver or spleen tissue Isolation Standard Contact if open lesions Treatment Combination antibiotics Most recover even without antibiotics Urbano-2004 99 Viral Encephalitis Alphaviruses: Venezuelan, Eastern, Western Equine Encephalitis Presentation: Incubation 2-14 d Fever, HA, myalgia, photophobia, vomiting Small % of VEE progress to neurologic Sx Delirium, coma, seizures Urbano-2004 100 Viral Encephalitis Diagnosis Viral isolation or serology, PCR for some Isolation: Standard Treatment Supportive analgesics, anticonvulsants Vaccines available, but poorly immunogenic Urbano-2004 101 Ricin Urbano-2004 102 Ricin Source Derived from castor beans (Ricinus communis) 1 million tons of castor beans produced annually worldwide 5% ricin by weight Stable Inhibits protein synthesis via ribosome Toxic via inhalation, ingestion, injection Urbano-2004 103 Ricin Ricin was used to assassinate Bulgarian exile Georgi Markov in London in 1978. A weapon disguised as an umbrella was used to implant a ricincontaining pellet Urbano-2004 104 Ricin Symptoms begin in 4-8 hours: Weakness, fever, cough, hypothermia, sweating Inhalation Severe respiratory symptoms from necrosis and edema, hypoxia with respiratory failure in 36-72 hours Ingestion Nausea, vomiting, diarrhea, GI hemorrhage, vascular collapse, death in 3 d May cause DIC, multi-organ failure Urbano-2004 105 Ricin Diagnosis Serum ELISA available in few labs Treatment Primarily supportive: O2, hydration If ingested: Gastric lavage Activated charcoal Urbano-2004 106 Staphylococcal Enterotoxin B Presentation: Incubation 1-6 hrs Diagnosis Clinical and epidemiological Isolation: Standard Treatment Supportive Urbano-2004 107 Clostridium perfringens Toxin Source Episilon toxin of Clostridium perfringens Organism ubiquitous in soil Present in stool of every vertebrate Can produce gas gangrene, necrotizing enterocolitis, food poisoning Secretes > 12 toxins Could be toxic if inhaled or ingested Urbano-2004 108 C. perfringens Toxin Symptoms within hours GI symptoms prominent, rare fever If inhaled, could cause resp. distress Mortality Death is rare Could result from vascular leaks, lung damage Urbano-2004 109 C. perfringens Toxin Diagnosis: Clinical Stool tests for enterotoxin are not widely available [ma lo sono qui!] Treatment Supportive Antibiotics active against organism: penicillin, clindamycin Urbano-2004 110 Trichothecene Mycotoxins Source Group of > 40 fungal toxins Produced by Fusarium, other common fungi Stable to heat and UV Inhibits protein and nucleic acid synthesis affecting rapidly proliferating tissues If aerosolized, appears as yellow droplets, “yellow rain” Toxic via inhalation, ingestion, and skin Urbano-2004 111 Trichothecene Mycotoxins Symptoms: onset minutes to 4 hours Skin blistering, eye irritation, nose/throat pain, Cough, dyspnea, chest pain, hemoptysis Abdominal pain, vomiting, bloody diarrhea Bone marrow suppression can lead to diffuse hemorrhage If severe: prostration, ataxia, shock and death in hours to days Urbano-2004 112 Trichothecene Mycotoxins Diagnosis: Urine, blood, tissue samples for liquid chromatography-mass spectrometry in specialized labs Treatment: Supportive Remove and isolate clothing, irrigate eyes, wash with soap/water If ingested, Activated charcoal ? Benefit of ascorbic acid, dexamethasone Urbano-2004 113 Case 1 – Headache, Vomiting 39 y/o woman presents with 2 d worsening HA, nausea, vomiting, fever, malaise Better after fluids, acetaminophen and is released Returns following day with confusion, seizure Urbano-2004 114 Case 2 – Vomiting, Diarrhea Multiple patients present to ER with: Vomiting, diarrhea, headache, myalgias, malaise, fever, chills, cough All had been at a large outdoor festival Urbano-2004 115 Case 3: Malaise High numbers of people present to ERs and clinics over several weeks in Nov. Dec. Fevers, malaise, cough, headaches Some have pneumonia on CXR Most have elevated LFTs Public health department finds no influenza or other pathogens Urbano-2004 116 Bioterrorism Addendum B: Additional Resources and References Additional Web Resources Centers for Disease Control and Prevention (CDC) www.bt.cdc.gov US Army Medical Research Institute on Infectious Disease (USAMRIID) www.usamriid.army.mil World Health Organization (WHO) Communicable Disease Surveillance and Response (CSR) www.who.int/emc/ Urbano-2004 118 Additional Print Resources Emergency Medicine Clinics of North America May 2002 (entire issue devoted to bioterrorism) Kortepeter MG and Parker GW. Potential biological weapons threats. Emerging Infectious Diseases. 1999; 5: 523-27. Inglesby TV et al. Anthrax as a Biological Weapon, 2002: Updated Recommendations for Management. JAMA. May 01, 2002;287(17): 2236-2252. Arnon SS et al. Botulinum Toxin as Biological Weapon: Medical and Public Health Management. JAMA. Feb 8, 2001;285(8): 1059-1070, 2081. Inglesby TV et al. Plague as a Biological Weapon: Medical and Public Health Management. JAMA. May 03,2000;283(17): 2281-2290. Urbano-2004 119 Additional Print Resources Henderson DA et al. Smallpox as a Biological Weapon: Medical and Public Health Management. JAMA. June 09, 1999; 281(22):2127-2137. Dennis DT et al. Tularemia as a Biological Weapon: Medical and Public Health Management. JAMA. June 02, 2001; 285(21):2763-2773. Borio L et al. Hemorrhagic Fever Viruses as Biological Weapons: Medical and Public Health Management. JAMA. May 08, 2002; 287(18): 23912405. Franz DR, Jahrling PB, Friedlander DJ et al. Clinical recognition and management of patients exposed to biological warfare agents. JAMA. 1997;278(5):399-411. Urbano-2004 120 Additional Print Resources Bryan JL, Fields HF. An ounce of prevention is worth a pound of cure – shoring up the public health infrastructure to respond to bioterrorist attacks. 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