III Corso di Perfezionamento
NUOVI SVILUPPI NELLA DIAGNOSTICA MICROBIOLOGICA
E VIROLOGICA
Istituito con Decreto Rettorale n.435/2003
Evento ECM n. 2525 - 168987 , 168988, 168989
La difesa integrata contro il
bioterrorismo
Pasquale Urbano
23 ottobre 2004
Presentazione basata in parte
su e adattata da:
Bioterrorism Training for
Physicians
Dell’UCLA Center for Public
Health and Disasters
Urbano-2004
2
BIOTERRORISMO:
Siete
preparati?
Urbano-2004
3
Bioterrorismo
Perché è un problema?
Chi deve preoccuparsene?
Urbano-2004
4
Terrorismo Biologico
Uso doloso, o minaccia dell’uso, di
virus, batteri, funghi o tossine
prodotte da organismi viventi per
provocare morte o malattia in
persone, animali o piante
Urbano-2004
5
Urbano-2004
6
Urbano-2004
7
Carbonchio nella posta - 2001
Urbano-2004
8
Agenti Biologici – Perché?
Piccole quantità -> effetti catastrofici
Invisibili, inodori, insapori
Relativamente facili da ottenere
Difficili da individuare
Popolazioni civili sguarnite di difese
Effetti ritardati -> difficoltà nelle
indagini
Clamore mediatico -> panico -> caos
Urbano-2004
9
Cosa succede in caso di
attacco bioterroristico?
Dipende dal suo essere:
DICHIARATO
o
NASCOSTO
Urbano-2004
10
Attacco DICHIARATO
Validazione della minaccia
Risposta coordinata del sistema
In prima linea: Vigili del fuoco, Polizia, 118, …
Medici di famiglia  Pronto soccorso 
Ospedali
Protezione civile
Sanità Pubblica – flussi informativi
Azione penale
Urbano-2004
11
Attacco dichiarato
Problemi:
Verifica che l’attacco si è realizzato
Panico e caos
Gran numero di ‘sani allarmati’
Decontaminazione
Esaurimento delle scorte di farmaci e
vaccini
Urbano-2004
12
Il pericolo è reale o è una
bufala?
Sanità Pubblica e Autorità
devono decidere sulla
credibilità dell’allarme, e sul
bisogno di decontaminazioni e
di profilassi
Gli accertamenti richiedono
almeno 24-48 ore
Urbano-2004
13
Urbano-2004
14
Attacco nascosto
Il 118 può essere investito dei casi,
prima che l’evento bioterroristico sia
riconosciuto
Può essere indentificato attraverso gli
ospedali e i medici di famiglia
I Laboratori Clinici allertano le ASL
Le ASL contattano le Autorità
regionali e nazionali
Urbano-2004
15
Attacco nascosto
Problemi per identificarlo:
Periodo di incubazione dei sintomi
I sintomi simulano malattie comuni
Le vittime affluiscono a centri distinti
La diffusione secondaria può avvenire
prima che ci si renda conto
dell’attacco
Urbano-2004
16
Scenari ipotizzabili
Spargimento di Aerosol
Area metropolitana, grossa
manifestazione, o funzione chiave
Affluenza delle vittime a centri
distinti
Identificazione dell’attacco
attraverso i sintomi, l’andamento
epidemiologico, o i risultati di
laboratorio
Urbano-2004
17
Spargimento di Aerosol
Considerato il mezzo più probabile di
attacco
Tende a generare una ‘nube’ invisibile di
particelle di 0,5-10 microns di diametro
Capaci di restare in sospensione a lungo
Adatte a raggiungere le vie respiratorie
profonde
Gli Aerosol di gran parte degli agenti
biologici provocano malattie sistemiche
Urbano-2004
18
Indicatori chiave di Eventi BT
Improvviso aumento di incidenza o di
gravità di una malattia
Comparsa di malattie o sindromi
insolite (non endemiche) in una
comunità
Distribuzione spazio-temporale di una
malattia
Verificarsi di malattie trasmesse da
vettori, in aree prive del vettore
Urbano-2004
19
Indicatori chiave di Eventi BT
Reperto di focolai di animali morti o
malati
Stagionalità atipica
Espressione insolita di una malattia
endemica
Comparsa di patogeni multiresistenti
Urbano-2004
20
Bioterrorismo: gli Agenti
Categoria A:
Massima priorità
Facili a disseminare e a
propagarsi
Molto letali
Capaci di sconvolgere la
società
Richiedono una
preparazione specifica per
essere fronteggiati
Urbano-2004
21
Agenti di Categoria A
Carbonchio
Botulismo
Peste
Vaiolo
Tularemia
Febbri virali
emorragiche
Urbano-2004
22
Bioterrorismo: gli Agenti
Categoria B
Coxiella burneti (Febbre Q) Categoria C
Nipah virus
Brucella species (brucellosi)
Hantavirus
Burkholderia mallei (morva)
Virus da zecca delle
Enterotossina B
febbri emorragiche o
stafilococcica
delle encefaliti
Ricino tossina da Ricinus
Febbre gialla
communis
M.tbc multi-resistente
Tossina epsilon di Clostridium
perfringens
Urbano-2004
23
Panoramica sugli
Agenti:
Manifestazioni cliniche e
trattamento
Urbano-2004
24
Sindromi Polmonari
Carbonchio da inalazione
Peste polmonare
Tularemia polmonare/tifoide
Carbonchio
Agente: Bacillus
anthracis
Spore e tossine
Forme cutanee,
inalatorie, intestinali
Urbano-2004
26
Carbonchio Cutaneo
Urbano-2004
27
Carbonchio Cutaneo
Incubazione 1-12 gg
Papula -> vescicola o ulcera -> escara
centrale nera per diversi giorni
Diagnosi: Batterioscopia (Gram) e coltura
da vescicole, base dell’ulcera, sotto il
margine dell’escara
Buona risposta al trattamento
Urbano-2004
28
Carbonchio da inalazione
Incubazione: 1 - 6 gg (raramente fino a > 60 gg)
Prodromi: 1-2 gg di febbre, malessere, tosse
secca
Grave insufficienza respiratoria; shock settico;
possibile meningite
Diagnosi di Mediastinite
allargamento ombra mediastinica (RX)
Isolamento
Standard; non contagioso
Urbano-2004
29
Carbonchio da inalazione
Allargamento
ombra
mediastinica
Urbano-2004
30
Carbonchio vs. Malattie virali
Carbonchio
Febbre
70%
Tosse
90
Fiato corto
80
Dolore pleuritico 60
Cefalea
50
Faringite
20
Rinorrea
10
Nausea/Vomito
80
Flu
68-77 %
84-93
6
35
84-91
64-84
79
12
Altre Virali
40-73%
72-80
6
23
74-89
64-84
68
12
MMWR Nov 9 2001;50:984
Urbano-2004
31
Gestione di un possibile caso di
Carbonchio da inalazione
Storia di esposizione al rischio + Sintomi:
Emocromo (bandemia), Emocoltura – massima resa
RX [eventualmente TAC] – allargamento mediastino,
versamento o infiltrato
Con risultati indicativi, o p. in condizioni gravi:
Trattamento con associazioni di antibiotici
Con risultati normali e p. non grave:
Tenere in osservazione e instaurare profilassi
Urbano-2004
32
Carbonchio - Trattamento
Terapia combinata per i casi gravi:
Cipro o Doxi + altri farmaci
Altri farmaci attivi includono:
Rifampicina, Vancomicina, Clindamicina, Imipenem,
Claritromicin, Penicillina
Profilassi dopo esposizione:
Cipro o Doxi X 60 gg
(X 30 gg se associata a vaccinazione)
NB: l’agente transgenico può essere insensibile
Urbano-2004
33
Esposizione al carbonchio?
La maggioranza dei casi richiede solo
rassicurazione
Indicatori di rischio:
Messaggio minatorio
Polvere color sabbia
Lettera o pacchetto sospetto
Soggetto in vista
Se il sospetto è concreto -> denuncia penale
Il tampone nasale non è abbastanza sensibile
per rigettare l’ipotesi
Urbano-2004
34
Peste
Agente
Batterio: Yersinia pestis
Forme
Bubbonica, setticemica, e
polmonare**
** Sospettare il Bioterrorismo
Urbano-2004
35
Peste
Polmonare
Incubazione: 2-3 d
Sintomi
Polmonite fulminante; sputo ematico; shock settico;
febbre alta; brividi; cefalea; possibile coagulazione
intravascolare disseminata
Diagnosi
Laboratorio: Batterioscopia (Gram) su sangue,
escreato, bubboni
Piccoli coccobacilli Gram negativi, poco colorati,
bipolari (a spillo da balia)
Urbano-2004
36
Peste polmonare
Isolamento!
Fortemente contagiosa
Isolamento respiratorio stretto, fino a 3 gg dopo
la terapia
In seguito, precauzioni standard contro le
goccioline respiratorie (maschere, camici, guanti,
paraocchi)
Trattamento
Streptomicina, doxiciclina, or cloramfenicolo
Alta letalità, ma buona risposta a
trattamento precoce
Urbano-2004
37
Tularemia
Agente
Batterio: Francisella
tularensis
Coccobacillo Gram negativo
Zoonotica (‘rabbit fever’)
Forme
Ulceroghiandolare e
tifoidea/polmonare**
**Sospettare il
Bioterrorismo
Urbano-2004
38
Tularemia
Incubazione: 2-10 gg
Prodromi:
Febbre, cefalea, brividi, mialgie, tosse, nausea, vomito,
diarrea
Può presentarsi come polmonite
Diagnosi
Laboratorio: Coltura/Batterioscopia (Gram) da sangue,
escreato, linfonodo
La coltura è esigente, e comporta rischi per il personale
di laboratorio
Urbano-2004
39
Tularemia
Isolamento
Standard; non contagiosa
Non trasmissione interumana
Trattamento
Streptomicina, gentamicina, o doxiciclina
Se esposti: osservazione per 7 gg,; trattare se viene la
febbre
Vaccino: sperimentale
Letalità 30% senza trattamento; < 10% nei
trattati
Urbano-2004
40
Sindrome paralitica:
Botulismo
Botulismo
Agente:
Neurotossina del
Clostridium botulinum
Tipi A, B, E, ed F
Tossina potentissima
Dose Letale 1 ng/kg
100,000 volte più
tossica del sarin
Urbano-2004
42
Botulismo
Incubazione: 1-5 gg
Sintomi
Blocco delle sinapsi colinergiche
Bocca secca, sfocamento/diplopia, debolezza
muscolare, disfagia
La paralisi flaccida discendente può persistere per mesi
Diagnosi
Clinica
Pochi laboratori possono saggiare per la tossina
Morte per paralisi respiratoria
Urbano-2004
43
Botulismo
Isolamento
Standard; non contagioso
Non trasmissione interumana
Decontaminare abiti e pelle con acqua e sapone
Trattamento
Ventilazione meccanica
Siero immune antibotulinico - equino
Saggio cutaneo di ipersensibilità
Efficace se precoce; non fa regredire le paralisi
Urbano-2004
44
Sindromi eruttive e febbrili:
Vaiolo
Febbri emorragiche virali
Vaiolo: Variola major
Urbano-2004
46
Urbano-2004
47
Vaiolo: Presentazione
Incubazione: ~ 12 gg (fino a 17 gg)
I sintomi precoci sono aspecifici
Febbre, malessere, dolori diffusi, per 2-4 gg; poi
aggravamento
L’eruzione compare alle estremità, con aspetto uniforme
Croste per 1-2
settimane
Contagioso fino a
caduta completa di
tutte le croste
Urbano-2004
48
Vaiolo
Notifica IMMEDIATA
Diagnosi
Laboratorio
Escludere la varicella – EM - PCR
Isolamento
Stretto isolamento respiratorio e da contatto
(pressione negativa)
Rintracciare tutti i contatti dei 17 gg precedenti
all’insorgenza
Trattamento
Nessuno efficace; Dubbia l’efficacia del Cidofovir
Letalità ~ 30%
Urbano-2004
49
Vaiolo vs. Varicella
Variola
Varicella
Incubazone
7-17 d
14-21 d
Prodromi
2- 4 d
minimi/assenti
Distribuzione
estremità
tronco
Progressione
sincrona
asincrona
Formazione di croste
10-14 d p rash
4-7 d p rash
Caduta croste
14-28 d p rash
<14 d p rash
Urbano-2004
50
Vaiolo vs. Varicella
Eruzione: estremità, aspetto
uniforme
Eruzione: tronco, diversi stadi
di sviluppo
Urbano-2004
51
Vaccino antivaioloso
Vaccinia virus vivo
Inoculato intradermo con ago biforcato
Pustula –> crosta in ~ 1 settimana; febbre lieve
Può trasmettersi ad altri, fino a caduta della crosta
Dubbi sulla durata a vita dell’immunità
I vecchi vaccinati probabilmente hanno un ridotto
rischio di letalità
Efficace fino a diversi giorni dopo l’esposizione
Urbano-2004
52
Inoculazione del Vaccino
Urbano-2004
53
Inoculazione del Vaccino
Urbano-2004
54
Vaccinia: Reazioni comuni
Dolore al braccio
Adenopatia
Febbre
Fino a 1/3 presenta reazioni tali da
impedire le normali attività (scuola,
lavoro, …)
Urbano-2004
55
Reazioni alla vaccinazione
antivaiolosa
Rischi per milione di prime vaccinazioni:
Inoculazione Accidentale : > 500
Vaccinia Generalizzata : 242
Eczema Vaccinatum: 12 – 39
Vaccinia Progressiva : 1 – 2
Encefalite: 3 – 12
Morte: 1 - 2
Rischi molto ridotti nei già vaccinati
Rischi più elevati negli immunodepressi
Urbano-2004
56
Vaccinia Immune Globulin-VIG
Trattamento primario
delle reazioni avverse
Prodotto con plasma
di soggetti vaccinati
Stoccato ai CDC
Disponibile solo per
IM
Indicazioni
Eczema vaccinatum
Vaccinia generalizzata
Inoculazione
Accidentale con lesioni
estese
Non raccomandato
per la cheratite
vaccinica
Urbano-2004
57
Vaccinia:
Inoculazione
accidentale
Urbano-2004
58
Vaccinia
Generalizzata
Urbano-2004
59
Eczema
Vaccinatum
Urbano-2004
60
Vaccinia
Progressiva
Urbano-2004
61
Vaccinia
Progressiva
Urbano-2004
62
Vaccinia
Fetale
Urbano-2004
63
Febbri Emorragiche Virali
(VHF)
Ebola
Lassa
Marburg
Sabia: Brazilian HF
Machupo: Bolivian HF
Rift Valley Fever
Crimean-Congo HF
Urbano-2004
Ebola virus
64
Febbri Emorragiche
Virali (VHF)
Incubazione: 4-21 gg
I sintomi variano tra virus
Febbre, mialgie, prostrazione
Petecchie, emorragie, shock
Interessamento neurologico,
polmonare, epatico
Letalità varia: 10 – 90%
Urbano-2004
65
Febbri Emorragiche Virali (VHF)
Diagnosi
Principalmente clinica
Isolamento virale, sierologia,
immunoistochimica [CDC, o pochi altri
laboratori P4]
Isolamento
Stretto isolamento da contatto
Stretto isolamento respiratorio
Stretto isolamento fluidi corporei
Urbano-2004
66
Febbri Emorragiche Virali (VHF)
Trattamento
Di sostegno
Fluidi, trasfusioni
Attenzione all’edema polmonare
Limitare linee, accessi e interventi non
necessari
Ribavirina può giovare per Lassa, Bolivian
HF, Crimean-Congo HF, Rift Valley Fever
Urbano-2004
67
Rischi di Transmissione
Secondaria
Agenti critici:
Vaiolo
Peste
Virus delle Febbri
Emorragiche
Isolare al minimo
sospetto
Notifica
IMMEDIATA
Urbano-2004
68
Agenti Biologici: Decontaminazione
Per lo più, è improbabile essere infettati da
abiti, pelli e simili
Decontaminare in presenza di:
Grossolana contaminazione da polvere, spray, etc.
Un liquido corporeo da casi come l’Ebola
Generalmente, non servono attrezzature
speciali
Rimuovere gli abiti, e chiuderli in sacchi di plastica
Doccia con acqua e sapone
Urbano-2004
69
Rischi di Laboratorio da Agenti BT
Agente
BSL
Rischio
B. anthracis
2
basso
Y. pestis
2
medio
Tossina Botulinica
2
medio
F. tularensis
2/3
alto
Vaiolo
4
alto
Febbri Emorragiche Virali
4
alto
Urbano-2004
70
Laboratory Response Network
for Bioterrorism
LEVEL D: CDC
LEVEL C: Typing Labs, Public Health Labs
LEVEL B: Public Health Labs
LEVEL A: Clinical Labs
Urbano-2004
71
Problemi speciali col BT
Identificazione di un attacco nascosto
Disorganizzazione sociale
Profilassi di massa
National Pharmaceutical Stockpile (NPS)
Piani di Vaccinazione
Trasmissione secondaria
Urbano-2004
72
Problemi Speciali col BT
Esigenza di laboratori ultraspecializzati,
per alcuni agenti
Rischi per il personale di laboratorio e
di assistenza
Comunicazioni fra enti e amministrazioni
Urbano-2004
73
Limitazione di risorse sanitarie
Stanze di isolamento
Respiratori meccanici
Equipaggiamenti protettivi
Farmaci
Vaccini
Capienza camere mortuarie, …
Urbano-2004
74
Difficoltà per il riconoscimento di
un attacco BT
Insorgenza ritardata – da ore a settimane
Non specificità dei primi segni e sintomi
Medici e laboratoristi non pratici di
agenti o malattie rare
Inadeguatezza delle attuali reti di
sorveglianza epidemiologica
Urbano-2004
75
Identificazione Precoce di
un Evento BT:
Trovare una zebra fra i cavalli
Early detection and control of bioterrorism will
depend on alert clinicians reporting unusual
illnesses or patterns of illness to Public Health
BEFORE definitive diagnosis
When you hear hoof beats, think “zebras”
(as well as horses)
Urbano-2004
76
Public Health Bioterrorism
Surveillance Plan
Enhance traditional surveillance for all
potential BT agents and unusual illnesses
Novel surveillance methods
Hospital diversion data
Medical examiner data
Syndrome-based ER/ICU admissions
School absences
Animal disease surveillance
Pharmacy sales
Urbano-2004
77
Agencies Responding to a
BT Attack
Local
Public Health
Police, Fire, EMS
Federal
CDC
FBI, Dept of Justice
Homeland Security,
FEMA
Dept of Defense
State
Public Health
Disaster
management
National Guard
Urbano-2004
78
BT Hospital Preparedness
Issues
Develop plans for:
Infection control
Lab support
A large influx of patients: triage, pt
placement, pt transport
Pharmacy inventories
Psychological aspects of BT
Urbano-2004
79
BT Hospital Preparedness
Issues
Develop plans for:
Hospital Emergency Incident
Command System (HEICS)
Internal and external communication
Evidence collection
Discharging or post-mortem care
Decontamination
Urbano-2004
80
Preparation for a BT Attack
Familiarize medical staff with BT agents
Incorporate into disaster planning
Infection control and decontamination
Communication plan with key agencies:
Public Health Dept
Laboratory, CDC, police, FBI, etc.
Identify contacts to obtain stockpiled
supplies: antibiotics, immune sera, vaccines,
antidotes, decon equipment, PPEs, etc.
Security preparations
Urbano-2004
81
Local Health Department
Actions
Determine whether situation is “unusual”
Case finding/case investigation
Laboratory confirmation
Alert medical community
Identify source of outbreak and at-risk
persons
Coordinate with State DHS, CDC, FBI, and
other authorities
Urbano-2004
82
Public Health’s Role in
Bioterrorism Event
Incorporation of State Epidemiology BT
Materials
Epi/surveillance
Labs
Notification
Media/Public Information Officer (PIO)
Integration with FBI
Integration with CDC
Urbano-2004
83
Public Health’s Role in
Bioterrorism Event
Infectious Disease/epidemiology tracks
infectious diseases
Public Health Laboratories identify agents
(either in-house or through referral to State
or CDC)
Environmental Health assesses sanitation and
safety of food and water
Urbano-2004
84
Public Health’s Role in
Bioterrorism Event
Health Officer coordinates information for the
public and medical providers
Community Health and PH nurses provide
education, information to the public and to
community providers
Treatment and prophylaxis
Quarantine
Urbano-2004
85
What To Do if You Suspect a
Bioterrorist Disease
IMMEDIATELY NOTIFY:
Hospital Infection Control
Isolation: Smallpox, plague, hemorrhagic
fevers
Laboratory
Hospital Administration
Local Public Health Department
Urbano-2004
86
Case Studies
Case 1 - Dyspnea, Hypotension
46 year old stock trader
Fever, malaise, cough 2 days prior
Abrupt onset severe dyspnea
38.1o 115
86/40 32 O2sat 83%
Diaphoretic, Disoriented
CXR - no infiltrate, + small pleural eff.
Urbano-2004
88
Mediastinal
Widening
Urbano-2004
89
Case 1 - Dyspnea, Hypotension
Patient admitted to ICU:
Fluids, Intubation, Ceftriaxone, Vanco., Gent.
Later the same day a similar patient presents
Also a stock trader in the same building
Both patients deteriorate and die the next day
Urbano-2004
90
Case 2 - Rapid Progressive
Pneumonia
10 y/o boy with fever, dry cough for 1 day
8 y/o sister also ill
VS
38.6o
110
96/60
91% sat
Scattered crackles in both lungs
CXR - Bilateral infiltrates
Later develops severe dyspnea, hemoptysis,
shock
Urbano-2004
91
Case 3 - Fever
52 y/o male c/o 3 days malaise, fever,
vomiting, myalgias
39.1o
92/50
124
28
WBC 18 platelets 45 BUN 48 Creatinine
2.9
Within hours becomes confused,
vomits blood
Urbano-2004
92
Case 4 – Vesicular Rash
34 y/o woman
with fever,
malaise X 2
days
Today, a rash
appeared
39.4o 106/78
116
18
A&OX3
Lungs clear
Urbano-2004
93
Case 5 - Overt Attack
A terrorist group says they have
released 10 kg of botulinum toxin
over your city
Clostridium botulinum neurotoxin
Lethal dose 1 ng/kg
Urbano-2004
94
Bioterrorism Addendum A:
Selected Category B and C Agents
Q Fever
Source
Bacterium: Coxiella burnetii
Resistant to heat, drying and many common
disinfectants
Incubation 10-40 d
Sx variable - Fever, HA, myalgia, malaise
Occ. cough, rales, CXR infiltrate
WBC usually normal, but LFTs common
Low mortality, but malaise may last months
Urbano-2004
96
Q Fever
Diagnosis
Laboratory: serology, antibody or ELISA
Isolation: Standard
Treatment
Antibiotics will shorten course
Tetracyclines
Erythromycin, azithromycin, quinolones,
Chloramphenicol, TMP/SMX
Urbano-2004
97
Brucellosis
Source
Brucella species
Zoonotic
Slow-growing gram negative rod
Presentation: Incubation 5-60 d or longer
May last weeks or months, but rarely fatal
Urbano-2004
98
Brucellosis
Diagnosis
Serology; Culture of bone marrow, liver or spleen
tissue
Isolation
Standard
Contact if open lesions
Treatment
Combination antibiotics
Most recover even without antibiotics
Urbano-2004
99
Viral Encephalitis
Alphaviruses: Venezuelan, Eastern, Western
Equine Encephalitis
Presentation: Incubation 2-14 d
Fever, HA, myalgia, photophobia,
vomiting
Small % of VEE progress to neurologic
Sx
Delirium, coma, seizures
Urbano-2004
100
Viral Encephalitis
Diagnosis
Viral isolation or serology, PCR for some
Isolation: Standard
Treatment
Supportive analgesics, anticonvulsants
Vaccines available, but poorly immunogenic
Urbano-2004
101
Ricin
Urbano-2004
102
Ricin
Source
Derived from castor beans (Ricinus communis)
1 million tons of castor beans produced annually
worldwide
5% ricin by weight
Stable
Inhibits protein synthesis via ribosome
Toxic via inhalation, ingestion, injection
Urbano-2004
103
Ricin
Ricin was used to
assassinate Bulgarian
exile Georgi Markov
in London in 1978.
A weapon disguised as
an umbrella was used
to implant a ricincontaining pellet
Urbano-2004
104
Ricin
Symptoms begin in 4-8 hours:
Weakness, fever, cough, hypothermia, sweating
Inhalation
Severe respiratory symptoms from necrosis and
edema, hypoxia with respiratory failure in 36-72
hours
Ingestion
Nausea, vomiting, diarrhea, GI hemorrhage, vascular
collapse, death in 3 d
May cause DIC, multi-organ failure
Urbano-2004
105
Ricin
Diagnosis
Serum ELISA available in few labs
Treatment
Primarily supportive: O2, hydration
If ingested:
Gastric lavage
Activated charcoal
Urbano-2004
106
Staphylococcal Enterotoxin B
Presentation: Incubation 1-6 hrs
Diagnosis
Clinical and epidemiological
Isolation: Standard
Treatment
Supportive
Urbano-2004
107
Clostridium perfringens Toxin
Source
Episilon toxin of Clostridium perfringens
Organism ubiquitous in soil
Present in stool of every vertebrate
Can produce gas gangrene, necrotizing
enterocolitis, food poisoning
Secretes > 12 toxins
Could be toxic if inhaled or ingested
Urbano-2004
108
C. perfringens Toxin
Symptoms within hours
GI symptoms prominent, rare fever
If inhaled, could cause resp. distress
Mortality
Death is rare
Could result from vascular leaks, lung
damage
Urbano-2004
109
C. perfringens Toxin
Diagnosis: Clinical
Stool tests for enterotoxin are not widely
available [ma lo sono qui!]
Treatment
Supportive
Antibiotics active against organism:
penicillin, clindamycin
Urbano-2004
110
Trichothecene Mycotoxins
Source
Group of > 40 fungal toxins
Produced by Fusarium, other common fungi
Stable to heat and UV
Inhibits protein and nucleic acid synthesis
affecting rapidly proliferating tissues
If aerosolized, appears as yellow droplets,
“yellow rain”
Toxic via inhalation, ingestion, and skin
Urbano-2004
111
Trichothecene Mycotoxins
Symptoms: onset minutes to 4 hours
Skin blistering, eye irritation, nose/throat pain,
Cough, dyspnea, chest pain, hemoptysis
Abdominal pain, vomiting, bloody diarrhea
Bone marrow suppression can lead to diffuse
hemorrhage
If severe: prostration, ataxia, shock and death in
hours to days
Urbano-2004
112
Trichothecene Mycotoxins
Diagnosis:
Urine, blood, tissue samples for liquid
chromatography-mass spectrometry in specialized
labs
Treatment: Supportive
Remove and isolate clothing, irrigate eyes, wash with
soap/water
If ingested, Activated charcoal
? Benefit of ascorbic acid, dexamethasone
Urbano-2004
113
Case 1 – Headache, Vomiting
39 y/o woman presents with 2 d worsening HA,
nausea, vomiting, fever, malaise
Better after fluids, acetaminophen and is
released
Returns following day with confusion, seizure
Urbano-2004
114
Case 2 – Vomiting, Diarrhea
Multiple patients present to ER with:
Vomiting, diarrhea, headache, myalgias,
malaise, fever, chills, cough
All had been at a large outdoor festival
Urbano-2004
115
Case 3: Malaise
High numbers of people present to ERs
and clinics over several weeks in Nov. Dec.
Fevers, malaise, cough, headaches
Some have pneumonia on CXR
Most have elevated LFTs
Public health department finds no
influenza or other pathogens
Urbano-2004
116
Bioterrorism Addendum B:
Additional Resources and References
Additional Web Resources
Centers for Disease Control and Prevention (CDC)
www.bt.cdc.gov
US Army Medical Research Institute on
Infectious Disease (USAMRIID)
www.usamriid.army.mil
World Health Organization (WHO) Communicable
Disease Surveillance and Response (CSR)
www.who.int/emc/
Urbano-2004
118
Additional Print Resources
Emergency Medicine Clinics of North America May
2002 (entire issue devoted to bioterrorism)
Kortepeter MG and Parker GW. Potential biological
weapons threats. Emerging Infectious Diseases.
1999; 5: 523-27.
Inglesby TV et al. Anthrax as a Biological Weapon,
2002: Updated Recommendations for Management.
JAMA. May 01, 2002;287(17): 2236-2252.
Arnon SS et al. Botulinum Toxin as Biological Weapon:
Medical and Public Health Management. JAMA. Feb 8,
2001;285(8): 1059-1070, 2081.
Inglesby TV et al. Plague as a Biological Weapon:
Medical and Public Health Management. JAMA. May
03,2000;283(17): 2281-2290.
Urbano-2004
119
Additional Print Resources
Henderson DA et al. Smallpox as a Biological
Weapon: Medical and Public Health Management.
JAMA. June 09, 1999; 281(22):2127-2137.
Dennis DT et al. Tularemia as a Biological Weapon:
Medical and Public Health Management. JAMA.
June 02, 2001; 285(21):2763-2773.
Borio L et al. Hemorrhagic Fever Viruses as
Biological Weapons: Medical and Public Health
Management. JAMA. May 08, 2002; 287(18): 23912405.
Franz DR, Jahrling PB, Friedlander DJ et al. Clinical
recognition and management of patients exposed to
biological warfare agents. JAMA.
1997;278(5):399-411.
Urbano-2004
120
Additional Print Resources
Bryan JL, Fields HF. An ounce of prevention is
worth a pound of cure – shoring up the public health
infrastructure to respond to bioterrorist attacks.
Amer J of Infection Control. 1999;27:465-7.
CDC. Biological and Chemical Terrorism: Strategic
Plan for Preparedness and Response.
Recommendations of the CDC Strategic Planning
Workgroup. MMWR. April 21,2000, Vol 49, No.
RR-4.
Wetter DC, Daniell WE and Treser CD. Hospital
preparedness for victims of chemical or biological
terrorism. Amer J of Public Health.
2001;91(5):710-16.
Urbano-2004
121
Additional Print Resources
Pavlin J. Epidemiology of bioterrorism. Emerging
Infectious Diseases. 1999;5:528-530
Macintyre AG, Christopher GW, Eitzen E et al.
Weapons of Mass Destruction Events with
Contaminated Casualties: Effective Planning for
Health Care Facilities. JAMA. 2000; 283:242-249.
Meltzer MI, Damon I, LeDuc JW, and Millar JD.
Modeling potential responses to smallpox as a
bioterrorist weapon. Emerging Infectious Diseases.
2001;7(6):959-969.
DiGiovanni C Jr . Domestic terrorism with chemical
or biological agents: psychiatric aspects. Am J
Psychiatry 1999;156:1500-5.
Urbano-2004
122
UCLA Center for Public
Health and Disasters
1145 Gayley Avenue, Suite #304
Los Angeles, CA 90024
Tel: 310/794-0864
Fax: 310/794-0889
Email: [email protected]
http://www.ph.ucla.edu/cphdr
Urbano-2004
123
Scarica

et al - E-learning