PER DISPORRE DI DATI CHE CONSENTANO DI CLASSIFICARE LE PROPRIETA’ DEI VARI MATERIALI OCCORRE ESEGUIRE SU DI ESSI DELLE PROVE SPECIFICHE, IN LABORATRI ATTREZZATI. PROVE NON DISTRUTTIVE PROVE DI DUREZZA PROVE DISTRUTTIVE PROVA DI TRAZIONE PROVA DI RESILIENZA PROVA DI TRAZIONE STATICA Un provino di forma e dimensioni standardizzate è sottoposto ad un allungamento crescente fino alla rottura. Durante la prova si misurano e registrano, istante per istante, la forza applicata e l’allungamento subito dal provino fino ad arrivare alla rottura dello stesso. PROVINO STANDARDIZZATO UTILIZZATO NELLA PROVA DI TRAZIONE PROVINO A SEZIONE TONDA L0=Tratto utile iniziale (5d) S0=Area della sezione PROVINO A SEZIONE PIATTA MACCHINA UNIVERSALE PER PROVA DI TRAZIONE AFFERRAGGI PROVINO ACQUISIZIONE DATI DURANTE LA PROVA DI TRAZIONE IL SISTEMA CHE REGISTRA I DATI DELLA MACCHINA, TRACCIA UN DIAGRAMMA CARICHI-ALLUNGAMENTI, IL CUI ANDAMENTO E’ CARATTERISTICO PER CIASCUN MATERIALE. DESCRIZIONE PROVA DI TRAZIONE ROTTURA PROVINO FASE FASEDIDISNERVAMENTO ROTTURA DOPOSI LOHA SNERVAMENTO LO SNERVAMENTO SE AUMENTIAMO QUANDO LA IL CARICO DEFORMAZIONE LA PROVETTA DELLA CONTINUA PROVETTA A DEFORMARSI AUMENTA PER LA PLASTICAMENTE PRIMA VOLTA SENZA FINOCHE ALL’IMPROVVISA IL CARICO AUMENTI FASE ELASTICA OPPURE QUANDO ROTTURA. IL CARICO DIMINUISCE. FASE ELASTO-PLASTICAQUESTA IN QUESTA PRIMA PARTE IL FASE INSUPERATO QUESTA NON E’ PRESENTE FASE, NELLA NEI ZONA MATERIALI DOVE POI COME LA IL CARICO FP, LAMATERIALE PROVETTA SOTTOPOSTO AL CARICO, SI ALLUNGA IN AVVERRA’ GHISA LA E ROTTURA GLI ACCIAI LA DURI SEZIONE CHE PASSANO SI STRINGE COMINCIA A SUBIRE DELLE DEFORMAZIONI PROPORZIONALE AL CARICO VISIBILMENTE, DIRETTAMENTE QUESTO FENOMENO ALLA ROTTURA. E’ DETTO CHEMANIERA RIMANGONO IN PARTE ANCHE DOPO AVER IMPRESSO: SE RADDOPPIA O TRIPLICA IL SI IL CARICO CHE PROVOCA QUESTO CEDIMENTO STRIZIONE. ELIMINATO IL CARICO. CARICO ANCHE RADDOPPIA CHIAMA CARICO DI SNERVAMENTO SEROTTURA TOGLIAMO ILL’ALLUNGAMENTO CARICO, L’ALLUNGAMENTO LA NON AVVIENE NEL PUNTO CON ILSI O TRIPLICA. RIDUCE, MA CARICO LA PROVETTA NON RIASSUME LE MASSIMO. AL CESSARE DEL CARICO LA PROVETTA DIMENSIONI INIZIALI. INFATTI LA PROVETTA PRIMA DI ROMPERSI RIACQUISTA LE DIMENSIONI INIZIALI. CONTINUA AD ALLUNGARSI ANCHE SE IL CARICO DIMINUISCE I DATI CHE RICAVIAMO DALLA PROVA CARICO UNITARIO DI ROTTURA CARICO UNITARIO DI SNERVAMENTO Rm= Fm/S0 Re= Fe/S0