Dopo tre lunghe giornate di cammino, Gino il Pulcino ed Anacleto il Criceto inaspettatamente videro lungo la strada uno strano animale grosso che, rovesciato sulla schiena, si lamentava. I due si nascosero nell’erba per avvicinarsi sempre più al singolare animale, scoprendo che alla fine era Ciccio il Riccio, il presidente della fattoria “Il Pulcino Ballerino”. Ciccio il Riccio aveva un corpo robusto, il suo viso era tondo e le sue guance paffute coprivano il suo piccolo naso rosso. Subito decise di aggregarsi ai due compagni perché era un gran fifone, visto che si era perduto nel bosco mentre faceva un pic-nic. Ormai il viaggio era finito e la squadra di Gino il Pulcino arrivò nei pressi della fattoria, o meglio, ai piedi della fattoria di Tallo il Gallo che a loro appariva imponente. Tutti e tre si avviarono verso la porta di ingresso ma si presentò un problema: Anacleto era allergico ai galli. Subito cominciò a starnutire e i suoi compagni, in preda al panico, sfondarono la porta. Il gallo apparve a loro in mezzo a quattro belle gallinelle, anche se aveva una moglie, Gibetta la Zabetta. Gino il Pulcino non esitò a tirare fuori la pistolina ad acqua ma, a quanto pare, non aveva alcun effetto contro il gallo. La situazione drammaticamente peggiorava e anche la speranza di vendicarsi svaniva. Ecco che però dalla porta entra Gibetta con in spalla Ciccio il Riccio e Anacleto il Criceto che si erano assentati per chiamarla. Vedendo le quattro galline si arrabbiò moltissimo con Tallo il Gallo che, per il grande spavento, perse tutte le penne. Un dramma per il nostro galletto che, vanitoso com’era, scappò e saltò su un camion che passava di lì gridando “Ce l’ho fatta poppanti!!!!”. Non si accorse però che il camion trasportava polli allo spiedo e inconsapevolmente la sua sorte era segnata. Tutti erano felici e si incamminarono verso casa , non prima di essersi dedicati ad una danza sfrenata. E vissero per sempre vendicati e contenti. Grazie dell’attenzione!