Uno spillo, due torri gemelle (crollate) e una molla: tre elementi per una predica efficace. Come sempre Padre Antonio ricorre a immagini semplici ma geniali. So che non si vanterà per ciò che dico; chi più di lui sa che non si può pronunciare alcuna parola di saggezza se non si è mossi dallo Spirito Santo? Quindi al Signore la lode e la gloria! segue La morte, secondo Padre Spadaro, come una puntura di spillo: parole nuove! Il lutto come una molla che produce un movimento in avanti verso la speranza (suppongo tanto più significativo quanto più intensa è stata la pressione esercitata sui lati estremi...). E poi P. Antonio cita Ground Zero, “luogo di ispirazione … luogo di maggiore effervescenza della speranza”(!). Le torri crollate! I grattacieli del nostro “io” che si schiantano inevitabilmente e, per l’anima, direi provvidenzialmente. Il tutto richiama alla mente la caduta da cavallo di S. Paolo. Quel faccia a faccia con il suolo, momento tremendo e magnifico, poi la domanda: rimanere lì e lasciarsi morire o “fissare lì il punto dove costruire fondamenta solide”…? A un giorno dalla Festa della Vergine Maria Addolorata e a due dall’invito liturgico ad esaltare la Croce, ecco lo sguardo limpido di P. Antonio: ”la Croce trampolino della resurrezione”! “Il dolore si trasforma in viaggio di scoperta… verso l’alto e oltre”… segue Nella mia vita dovrei dire di aver subito tre punture di spillo, sì, la morte di una sorella, della mamma e del papà (le prime due per un male incurabile, papà per un black-out del cuore) ma, in verità, per me la molla è scattata prima della “puntura”; la spinta in avanti ha anestetizzato il dolore, anzi, ritengo di essere stata preservata dal dolore, non so perché. Innanzi al corpo senza vita della mia graziosissima sorella ho provato la sensazione della danza nell’aria; davanti a mamma e a papà la sicura speranza di un incontro futuro - faccia a faccia - e di una vita terrena vissuta in Comunione, in altra dimensione ma viva e reale. Così, anche il nostro amato Christian - che non ho conosciuto qui - ora cammina al mio fianco; vero amico in più. Meraviglie della Grazia e della Croce, come il sorriso di mamma Adriana e papà Franco! Con affetto Stefania