PIANO
Insegnare Scienze Sperimentali
Promosso da M.P.I., A.I.F., D.D.S.C.I., A.N.I.S.N.,
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano
Città della Scienza di Napoli
Prevede un’azione congiunta finalizzata a
•formazione in servizio dei docenti
Gli strumenti per la realizzazione del piano ISS
•La raccolta e messa in comune
di materiali didattici
Il Piano ISS a Verona
•incontrarsi
•trovare l’attrezzatura per poter
realizzare le attività di laboratorio
con il supporto dei docenti tutor
si prevede la realizzazione di una
RETE DI SCUOLE,
attraverso la sottoscrizione di un atto
formale da parte degli organi dell’istituto
i prossimi passi a Verona
la sperimentazione di attività all’interno
delle classi
l’allestimento di “cassette degli attrezzi”
presso il Presìdio
Piano ISS
Insegnare Scienze Sperimentali
Seminario Nazionale – Milano, 12 – 15 dicembre 2006
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”
LAVORI DI GRUPPO
“TRASFORMAZIONI”, “TERRA E UNIVERSO”,
“LEGGERE L’AMBIENTE”
LAVORO DEL GRUPPO
“TERRA E UNIVERSO”
Che cosa sappiamo dell’argomento e a quali
domande vorremmo trovare una risposta?
Vorremmo sapere innanzitutto che significa
orizzonte in un paesaggio urbano
I raggi del sole sono rettilinei e paralleli
I CERCHI INDU’
L’ombra di uno gnomone sul terreno ci fornisce
delle risposte sul movimento apparente del sole
Una proiezione cilindrica ci fa scoprire e misurare
AZIMUT e ALTEZZA
del sole
L’uso di un teodolite ci permette misure più precise
La costruzione di modelli con materiali semplici
Avere risposte marcando il percorso apparente del
sole su una insalatiera
Facciamo una eclisse artificiale?
LAVORO DEL GRUPPO
“TRASFORMAZIONI”
Quali sono i prodotti della combustione?
Raccogliamo
il fumo di
una candela
Facendo gorgogliare il fumo nell’acqua di calce
possiamo individuare la presenza di anidride
carbonica
Quali fattori sono coinvolti nella
combustione di una candela?
Variamo il tiraggio
della candela
agendo sui fori
nella bottiglia
Lasciando aperto solo il
foro superiore, dopo un
po’ …
LAVORO DEL GRUPPO
“leggere l’ambiente”
Vedo –non vedo
Le foglie autunnali ingialliscono (vedo)
Il colore giallo da dove proviene (non vedo)
Pigna mangiata (vedo)
gli animaletti che l’hanno mangiata (non vedo)
Vedo –non vedo
L’osservazione permette di vedere alcuni fenomeni
Genera interrogativi
Vengono indagati in laboratorio
La fotosintesi clorofilliana
Secondaria di
secondo grado

Verifica concetti precedenti

Produzione delle molecole organiche a partire
da quelle inorganiche e dall’energia (fasi della
fotosintesi)
Secondaria di
primo grado

Verifica concetti precedenti

Le piante compiono la fotosintesi

Modellizzazione del processo e
rappresentazione della reazione
Primaria




Verifica concetti precedenti
Le piante assorbono acqua
La piante hanno bisogno di luce
Le piante respirano
infanzia

Le piante sono esseri viventi
Scuola infanzia
Piantiamo nella terra dei soldini e dei semi…
stiamo ad osservare cosa succede…
Scuola primaria
Prova in bianco: acqua e BBT
Lenticchie in acqua e BBT
Dopo 24 h
I semi respirano
Scuola secondaria primo grado
Scuola secondaria primo grado
Prova in bianco: acqua e BBT
Lenticchie in acqua e BBT
Dopo 24 h
Si osservano bollicine d’aria…
L’elodea respira e fa fotosintesi
Scuola secondaria primo grado
Prova in bianco: acqua e BBT
Lenticchie in acqua e BBT
Lampada accesa durante la notte
Dopo 24 h
Lampada accesa durante la notte
aggiunta di bicarbonato
Osservo l’effetto dell’esposizione prolungata alla
luce e all’aggiunta di bicarbonato
Scuola secondaria secondo grado
Prove sperimentali di riconoscimento dei gas
prodotti e consumati
Cosa vedo se metto un rametto sotto una campana
di vetro?
Cosa non vedo e accade?
Cosa vedo se osservo della terra?
Cosa non vedo … e posso osservare?
Pur con diverse accentuazioni, legate
all’esperienza dei docenti, alla disciplina,
all’argomento, il metodo sperimentale si
propone di favorire l’apprendimento
costruito su:
INFORMAZIONE
LABORATORIO
VERIFICA
INFORMAZIONE
Attivazione dei saperi naturali, da far
emergere attraverso brainstorming
Prima organizzazione della mappa
cognitiva personale
LABORATORIO
Elaborazione a partire dall’osservazione e
dalla realizzazione di esperienze
Organizzazione dell’informazione
Trasferimento e
contestualizzazione del sapere
in situazioni diverse
VERIFICA
Ricostruzione e giustificazione del
percorso svolto
Ristrutturazione della mappa
cognitiva personale
Rielaborazione e invenzione
di percorsi personali
L’attività laboratoriale deve
Suscitare emozioni, meraviglia, stupore
Non dare il risultato, ma porre il
problema ed indicare il percorso
Sviluppare la creatività
Sviluppare il gusto del confronto delle
nostre scoperte
Non temere di effettuare tentativi e
accettare anche il fallimento,
cercandone insieme le cause
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