L’età delle riforme (1750-1814) L’età delle riforme (1750-1814) Coesistenza di un duplice indirizzo Semplice critica del sistema delle fonti in una prospettiva ‘conservatrice’, ma moderatamente riformatrice, sensibile alla crisi di certezza giuridica e nuove istanze della società (es.: Muratori) Illuminismo (Lumières, Aufklärung, Enlightment), l’età del sapere aude kantiano: movimento liberatorio dall’ignoranza e dal pregiudizio Nella seconda metà del ‘700 nuova stagione della cultura europea, con sostanziose proposte, spesso organiche, di riforma dell’ordinamento e delle istituzioni Charles de Secondat de la Brède barone di Montesquieu (1689-1755) Autore de L’esprit des loix (1748), data ‘convenzionale’ d’inizio dell’illuminismo giuridico Le leggi sono i rapporti necessari che derivano dalla natura delle cose, determinate da una serie di variabili empirico-naturalistiche, in rapporto cioè al clima del paese, alle attività economiche, ai costumi, alla religione, alla forma di governo, ecc. ; relativismo giuridico, anticipatore del nazionalismo giuridico Spirito di una legge è l’insieme dei rapporti tra la legge e le variabili Montesquieu La principale tra le variabili con cui le leggi entrano in rapporto necessario è la forma di governo In relazione ad ogni tipo di governo si genera nella popolazione un sentimento sociopsicologico fondamentale che ispira la condotta collettiva M. individua tre tipi essenziali di governo nel solco della tradizione aristotelica Montesquieu Repubblicano, distinto in democratico, se il potere tutto risiede nel popolo, aristocratico, se nell’aristocrazia. Principio cardine è la virtù intesa come amore per la patria e per le leggi Monarchico: il sovrano agisce attraverso leggi fisse e con l’ausilio dei corpi intermedi (nobiltà), canale attraverso il quale scorre il potere sino ai gradini più bassi della società. Principio cardine è l’onore, la fedeltà al proprio rango (prerogative di ceto) Dispotico: il tiranno agisce a capriccio senza leggi. Principio cardine è la paura Montesquieu Le forme di governo monarchico e repubblicano hanno per scopo la libertà Per la difesa della libertà sono essenziali: A) La divisione dei poteri I poteri sono tre, legislativo, esecutivo e giudiziario, da collocare presso organi separati: divisione dei poteri (le pouvoir arrête le pouvoir) La concentrazione dei poteri nella stessa persona nuoce alla libertà La libertà cresce quando il potere è limitato Il giudice dotato di un potere nullo: bouche de la loi Favore per la giuria popolare Montesquieu B) La bontà delle leggi penali il principio di legalità nel diritto penale e di proporzionalità della pena Condanna del dispotismo ed esaltazione del modello costituzionale inglese Storicità del diritto Gli Enciclopedisti e Rousseau Denis Diderot e Jean-Baptiste d’Alembert promuovono l’Encyclopedie (1750-1777), sintesi del pensiero settecentesco riformista nella varietà delle sue componenti Vi partecipano i maggiori esponenti dei lumi (i due curatori, Montesquieu, Voltaire, Rousseau, Helvétius, d’Holbach, fisiocratici e autori ‘minori come Louis de Jaucourt, medico ma conoscitore della teologia, della matematica e del diritto) Il potenziale liberatorio della natura materiale L’adesione alle teorie dell’illuminismo giuridico è espressa in diverse voci Jean Jacques Rousseau (1712-1788) Autore del Contrat social (1762), condensato di idee politico-giuridiche di straordinario rilievo ed influenza nella storia delle dottrine politiche e costituzionali moderne Sovranità popolare unica, inalienabile e indivisibile, appartiene al popolo, non al sovrano La legge è espressione della volontà generale (astratta) in senso attivo e passivo: ha come fonte le deliberazioni collettive del popolo (non dei corpi intermedi) e per destinatari tutti, non deve creare ‘privilegi’ Favore per la democrazia diretta Jean Jacques Rousseau Favore per la codificazione e per la sua influenza pedagogica: necessari tre codici, uno politico, uno civile, uno criminale, chiari, brevi e precisi, da insegnare nelle università e nei collegi (Considérations sur le gouvernement de la Pologne: 1772) François-Marie Arouet Voltaire (1694-1778) Denuncia ‘ingiustizie’ sistema legale coevo Bersagli privilegiati: La Chiesa, il regime di immunità locale (diritto di asilo), reale e personale, la disciplina esclusivamente canonistica in materia matrimoniale, l’inquisizione contro gli eretici, l’intolleranza religiosa ecc. Il sistema giuridico vigente nel ‘particolarismo’ soggettivo e oggettivo, espresso da pluralità di leggi (e coutumes) e difformità giurisprudenziali Voltaire Gli obiettivi: la libertà (di pensiero, d’espressione) l’unità giuridica mediante la legge, da costruire mediante l’abrogazione delle leggi attuali e la loro sostituzione con un nuovo ordinamento (Dictionnaire philosophique: 1764) un sistema penale più giusto Tendenziale uguaglianza giuridica, in parte contraddetta dalle sue opinioni riguardo agli ebrei (antisemitismo) e ai negri (razzismo), ai poveri e ai ricchi Tolleranza religiosa (Traité sur la tolerance: 1763; celebri difese: Mémoire de Donat Calas, il caso La Barre, Sirven ecc.) Illuministi francesi Claude-Adrien Helvétius (Esprit des lois), fautore dell’utilitarismo: la legge, con funzione pedagogica, è lo strumento per raggiungere la massima felicità possibile da parte del maggior numero di uomini, costretti per tale via ad essere virtuosi D’Holbach (Politique naturelle, Système social) su posizioni analoghe: fautore di una rigido assetto legislativo opera del sovrano per correggere i vizi ed errori contrari a principi di ragione Morelly (Code de la nature): a favore abolizione della proprietà privata Abate di Mably: critico verso la proprietà privata, propone riforme che ne limitino i danni Beccaria, Verri e Il Caffè Nasce a Milano l’Accademia dei Pugni intorno a Pietro (1728-1797) ed Alessandro Verri (1741-1816) , Cesare Beccaria, Alfonso Longo, membri del patriziato: le idee dei lumi francesi sono discusse e rielaborate su Il Caffè (17641765) Critica del sistema giuridico vigente, fondato sul potere discrezionale dei giudici e sul dominio dei dottori Beccaria ed il diritto penale Cesare Beccaria (1738-1794) scrive De i delitti e delle pene (1764) concezione utilitaristica del diritto penale: pena volta alla difesa della società con scopo di prevenzione generale e speciale, legalità reato e pena con leggi penali chiare, concise in forma di codice, scritte nella lingua del paese proporzionalità pena, mite ma certa (pena di morte opportuna solo in casi eccezionali) sistema di reati strutturato in ordine di gravità secondo il pericolo sociale abolizione tortura L’illuminismo napoletano e Filangieri Accanto a Milano Napoli altra culla dell’illuminismo Principali esponenti Antonio Genovesi (Diceosina), Ferdinando Galiani (De’ doveri de’ principi neutrali verso i principi guerreggianti )e Francesco Mario Pagano (Considerazioni sul processo criminale) Ma più influente a livello europeo è Gaetano Filangieri, autore de la Scienza della legislazione (1780-1788), vasto piano di riforma delle leggi civili e penali Bentham (1748-1832) Esponente più significativo dell’illuminismo giuridico inglese Fondatore della filosofia dell’utilitarismo (la morale fondata sull’utilità: the greatest happiness for the greatest number) Condanna del common law, diritto fatto dai giudici, difesa dell’idea di codificazione Pannomion: tentativo di tracciare in un unico quadro il disegno dell’intera legislazione Papers upon Codification (1817), Codification proposal (1822): conia il termine codificazione che all’idea di unire le leggi in un solo ‘codice’ unisce quella della loro completezza (all comprehensive), chiarezza e concisione norme, compactness (maneggevolezza, connubio esaustività e concisione), cognoscibility Kant Autore della Critica della Ragion pura (17811787), della Critica della Ragion pratica (1788), della Metafisica dei costumi (1797) Distinzione tra diritto e morale Il dovere morale deriva da un’idea di ragione fonte dell’impulso ad osservarlo Ogni essere razionale ha la morale, sente la necessità, il dovere di scegliere L’imperativo giuridico ha altri elementi di costrizione, connessi con il potere di costrizione dello Stato Kant Libertà umana unico vero fondamento etico del diritto Passaggio allo stato civile dovere, non calcolo di utilità: avviene mediante Contratto originario, che non è fatto storico ma principio di ragione Censura del giusnaturalismo per avere elevato a regole universali regole ‘particolari’ Kant Unico vero diritto innato ed originario è volto alla garanzia della libertà di ciascuno coesistente con la libertà di tutti Diritto naturale imperativo della ragione pratica, conforme alla tutela della libertà individuale Diritto positivo concreta traduzione della ragione pratica in norme coattive Necessità di un assetto sovrastatale e sovranazionale che garantisca la pace mediante un diritto ‘cosmopolitico’ ‘coattivo’ tale da sostituire il diritto all’impero della forza e della guerra nei rapporti internazionali (Per la pace perpetua)