LA VALUTAZIONE Significati da condividere DALLE CONOSCENZE ALLE COMPETENZE Perché la conoscenza diventi competenza è necessario: • integrare la dimensione teorica con quella operativa • lavorare sul sapere cosa, ma anche sul sapere come • affrontare la dimensione disciplinare non solo sul contenuto ma anche come procedura implicita o esplicita che serva per costruire altri saperi In sintesi occorre lavorare per far interagire saperi dichiarativi e saperi procedurali l’apprendimento è il punto d’arrivo di processi consci e inconsci in cui il soggetto in apprendimento è protagonista ed è coinvolto nella interezza della sua dimensione psicologica e affettiva. La disponibilità del soggetto ad apprendere è condizione fondante Non c’è apprendimento senza motivazione e autostima e queste crescono e si stabilizzano se il sapere appare utile e conveniente, in grado di far risolvere i problemi presenti e futuri. L’autostima si alimenta se la competenza metacognitiva porta il soggetto a comprendere con chiarezza quali sono le sue risorse culturali e cosa gli serve ancora imparare. … inoltre … Se si accetta l’idea che istruire è “costruire dentro” processi mentali e processi sociali interagiscono nell’individuo modificando la sua identità culturale. Finalita’ • Appartengono al mondo valoriale • si esprimono con verbi come: – far acquisire …, educare a …,orientare, formare, • Possono essere definite • osservate in termini di comportamenti, ma • non valutate con il supporto di indicatori e quantificatori. Obiettivi Sono la descrizione dei traguardi o dei risultati che si intendono raggiungere: possono riguardare sia • le conoscenze • le abilità • le competenze. CONOSCENZE Riguardano i contenuti disciplinari sono rilevabili e valutabili sia mediante l’utilizzo di prove strutturate, sia di prove semistrutturate oppure attraverso le tradizionali forme di verifica ABILITA’ • Si identificano con le capacità costruite e maturate sulla base di azioni, esercizi o conoscenze. • Sono sia misurabili che descrivibili mediante prove specifiche. • La valutazione si fonda su criteri definiti a priori • Sono riferibili agli ambiti del – comprendere (recepire, interpretare, riconoscere, scomporre, decodificare) – produrre, (fare, compiere azioni, risolvere problemi) COMPETENZE definizioni di diversa matrice concettuale Una prima definizione rivolge l’attenzione alle azioni compiute dal soggetto; l’azione in sé testimonia il livello di competenza: – il soggetto è competente in quanto il suo sapere (conoscenze) alimenta il suo saper fare. Non basta insegnare il contenuto, bisogna costruire delle abilità che rivelino il livello di interiorizzazione e di padronanza del contenuto appreso e su queste abilità è possibile descrivere livelli di competenza COMPETENZA Rapporto tra soggetto e contesto La competenza sarebbe testimoniata dal livello di relazione che il soggetto sa instaurare tra le conoscenze e il mondo esterno: – il soggetto è competente in quanto il suo sapere (conoscenze) non solo è diventato saper fare (abilità), ma testimonia del suo saper essere – competente è colui che “è capace di affrontare con successo determinate situazioni mobilitando e utilizzando in modo istantaneo un campo di conoscenze diversificate” (G.F. Lanzara) COMPETENZA Rapporto tra soggetto e contesto Insieme di conoscenze, abilità ed atteggiamenti che consentono ad un individuo di ottenere risultati utili al proprio adattamento negli ambienti per lui/lei significativi e che si manifesta come capacità di affrontare e padroneggiare problemi della vita attraverso l’uso di abilità (cognitive e sociali) (Boscolo) COMPETENZA E PRESTAZIONE • Per competenza si intende l’insieme delle capacità astratte possedute da un sistema, indipendentemente da come tali capacità sono effettivamente utilizzate. • Per prestazione si intendono le capacità effettivamente dimostrate da un sistema in azione, desumibili direttamente dal suo comportamento in una specifica situazione. • La differenza è cruciale per discriminare cosa un sistema è in grado di fare in linea di principio, da quello che effettivamente fa in una situazione concreta. (Pellerey) VALUTARE IL COMPORTAMENTO • • • • E’ necessario definire ambiti e criteri Condividerne i significati Descrivere gli oggetti attraverso rubriche Assegnare la valutazione in relazione ad osservazioni DIRIGENTI E DOCENTI • Dirigente: orienta, finalizza e controlla le decisioni e l’azione della scuola • Docenti: tecnici ed esperti nell’individuazione di criteri che guidano l’azione nei diversi momenti della valutazione e individuano gli strumenti di valutazione adatti allo scopo UN PROTOCOLLO PER LA VALUTAZIONE Definizione collegiale di: • Tempi • Modi • Strumenti • Criteri Che regolano l’azione valutativa