Scuola Primaria Statale 3° circolo “I. Imbriani”
Via Comuni di Puglia, 100 – 70031 - Andria
Tel. 0883 246339
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Scuole Primarie e Dell’Infanzia
Anno Scolastico 2010 – 2011
PRESENTAZIONE
Il Piano dell’Offerta Formativa , elaborato dalle nostre Scuole, è il naturale sviluppo del Progetto
Educativo di Circolo “ Ben-essere e Cittadinanza” :
“Ben-essere”: IL SAPER ESSERE come valorizzazione della persona, educazione alla salute,
rafforzamento dell’autostima, promozione dell’autovalutazione.
“Cittadinanza” : IL SAPER STARE CON GLI ALTRI come educazione alla convivenza
democratica, educazione interculturale, rispetto delle differenze, educazione ambientale,
educazione stradale.
In data 01/06/2010,
l’ Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia
UFFICIO VII “Ambito Territoriale per la Provincia di Bari”
prende atto delle intitolazioni dei seguenti plessi di Scuola Primaria e dell’ Infanzia,
dipendenti dal 3° Circolo Didattico, approvate con
Delibera del Consiglio di Circolo nella seduta del 17 marzo 2010
e disposte dal Dirigente Scolastico in data 24 maggio:
da
plesso Scuola di Scuola Primaria di Piazza Caduti
a
plesso Scuola Primaria “Federico II di Svevia”
da
plesso Scuola dell’ Infanzia di Via De Deo
a
plesso Scuola dell’ Infanzia “Collodi” di Via De Deo
da
plesso di Scuola dell’ Infanzia di San Valentino
a
plesso Scuola dell’ Infanzia “Papa Giovanni XXIII”
Le intitolazioni delle scuole : GIOVANNI XXIII, COLLODI e FEDERICO II, diventano
“parole chiave” collegabili al NOSTRO POF: “BEN – ESSERE E CITTADINANZA”.
Diritti per i poveri e il dovere dello stato nei loro
confronti, mai prima di allora v’erano stati
provvedimenti tanto efficienti a favore di vedove
e orfani, inoltre veniva garantita l’equità nella
distribuzione del prelievo fiscale fra ricchi e
poveri, fatto che non aveva uguali al mondo.
Persino ai servi della gleba veniva concesso il
diritto di difendersi, davanti a un tribunale, come
accadeva per gli uomini liberi.
Il culto della pace come
riscontro consono alla
giustizia in un rapporto di
armonica reciprocità.
è passata alla storia per essere
probabilmente uno dei luoghi più
multirazziali in assoluto della
storia occidentale.
infatti
la sua corte
enunciando
attraverso leggi
che sancivano
FEDERICO II
innovativo in
campo
giudiziario
Pose i criteri di
equità al centro del
suo impegno ad
amministrare
la
giustizia,
senza
eccezione di sorta
nei
confronti
di
nessuno.
L’imperatore accolse intellettuali delle più
disparate origini. Fossero arabi, ebrei o cristiani
essi erano accetti alla corte del grande sovrano,
senza discriminazione di nessun tipo. La sua
personalità gli consentiva, così, di aprirsi alle
culture più sofisticate e progredite che si
affacciavano sulla scena mediterranea.
Intitolazioni
collegabili alle due dimensioni formative del
POF “BEN-ESSERE E CITTADINANZA”
(per una scelta di “attività didattiche” utili
alla pubblicazione di un “libro di circolo”)
GIOVANNI XXIII
messaggio
“è un libro umano, e trova le vie del cuore.” (B. Croce)
dove si parla
in parole sue
“Il mio amore è così grande da
unire con il desiderio in un solo
abbraccio tutti gli uomini del
mondo.”
“Le avventure di Pinocchio”
lettura per bambini che piace anche ai grandi
conosciuto come
Il Papa dell’ amore, dell’unità e della pace
noto per
COLLODI
“A tutti gli uomini di buona
volontà spetta un compito
immenso: il compito di
ricomporre i rapporti della
convivenza nella verità,
nella giustizia, nell’amore,
nella libertà.”
“di umana debolezza, di
dirittura
morale,
di
gratitudine, di commozione,
di furberia, di forza morale
della bontà.”
dove
“Il legno, in cui è tagliato
Pinocchio, è l’umanità.”
(B. Croce)
La nostra Scuola è una comunità educante, all’interno
della quale gli alunni hanno l’opportunità di crescere sul
piano umano e culturale. I docenti promuovono in classe
la condivisione delle regole, la partecipazione alle scelte e
alle decisioni, il saper discutere, il sapersi valutare, il
sapersi confrontare con le opinioni altrui e il sapersi
aprire al dialogo. L’educazione alla cittadinanza verrà,
quindi, sostenuta attraverso esperienze significative che
favoriscano il pieno sviluppo della persona
nella
costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con
gli altri e di una positiva interazione con la realtà
naturale e sociale.
Nel 2011 l’Italia festeggia i suoi 150 anni
dall’unificazione nazionale, evento che può divenire
un’esperienza significativa per i nostri alunni.
Tante potranno essere le iniziative e le attività per
raccontare l’Italia, celebrare la sua storia dall’unità
all’età contemporanea e immaginare il suo futuro.
Favorire, quindi, la partecipazione consapevole ed il
coinvolgimento attivo degli alunni attraverso
l’approfondimento di tematiche volte non solo a
celebrare la Storia dell’unificazione, ma a valorizzare
e ricostruire le molteplici storie che l’hanno resa
possibile. L’Unità d’Italia e la Costituzione, due
elementi costitutivi della nascita dell’Italia
repubblicana e democratica, per la costruzione
dell’identità nazionale presente e futura.
“… orientare ai valori
della convivenza civile
e del bene comune”
a
t
t
r
a
v
e
r
s
o
p
e
r
“… le competenze per
l’esercizio della cittadinanza
attiva promosse
continuamente nell’ambito
di tutte le attività
di apprendimento”
Alla costruzione del POF hanno collaborato i docenti del Circolo che, nel mese di giugno, hanno assunto
come tematica di trattazione, durante le assemblee di Intersezione e di Interclasse, i seguenti argomenti:
 Proposte per il POF dell’anno scolastico 2010-2011 dopo aver osservato, commentato e valutato i
traguardi raggiunti dai bambini/alunni e, per la sola scuola primaria, le difficoltà riscontrate nelle prove
INVALSI a.s. 2009/2010.
 Osservazione e punti salienti necessari per programmare, nel prossimo mese di settembre, le Unità di
Apprendimento.
Alla luce di quanto analizzato, i docenti hanno confermato le due macro aree: Benessere e Cittadinanza
sottolineando l’importanza di ampliare l’offerta formativa,
in direzione di un approccio
metodologico/laboratoriale che garantisca la trasversalità dell’insegnamento e accresca la motivazione star bene a scuola -.
RESOCONTO ASSEMBLEE DI INTERCLASSE
giugno 2010
• PROPOSTE PER IL POF dell’anno scolastico 2010- 2011, dopo aver osservato, commentato e
valutato le difficoltà riscontrate dai nostri alunni nelle prove INVALSI a.s. 2009/2010.
I docenti, divisi in gruppi e sottogruppi di lavoro, procedono nell’ analisi delle prove INVALSI a.s. 2009/2010:
osservano e commentano i contenuti delle prove e i criteri dei quesiti delle stesse.
La riflessione parte dalla considerazione che l’italiano, in quanto elemento veicolare, deve costituire un bagaglio
culturale di base con cui ciascun alunno può affrontare consapevolmente ogni disciplina.
Dall’analisi risulta necessario puntare su metodologie e strategie didattiche che possano condurre lo scolaro ad
affrontare serenamente esercitazioni mirate e similari a quelle dell’INVALSI.
Come?
Attraverso:
•rispetto dei tempi assegnati per l’esecuzione di esercizi e/o attività diversificate
•allenamento all’ascolto e alla riflessione di istruzioni via via più complesse
•abitudine alla revisione e al ragionamento (collettiva prima e individuale dopo) e successiva autocorrezione
•pratica quotidiana sui linguaggi verbali e non verbali (iconografico, gestuale, simbolico, grafico …)
•esercizio graduale di letture individuali di testi sempre più lunghi e privi di immagini
•costruzione di micro- competenze (esercizi di logica e/o deduzione)
• potenziamento della capacità di generalizzare e di trasferire le conoscenze acquisite (utilizzando la logica e
l’ interdisciplinarietà)
•consuetudine alle inferenze (lettura analitica ricavando informazioni implicite da testi di vario tipo, utilizzando
processi “diretti” e/o “inversi”)
•arricchimento del bagaglio lessicale (parole ed espressioni)
•riconoscimento delle relazioni tra parole
•organizzazione logica testuale (relazione di coesione del testo)
•strumenti di verifica più snelli (cloze, vero/falso, scelta multipla) sia scritti che informatizzati
Gli aspetti menzionati sono a carattere specificatamente apprenditivo e vanno inquadrati
all’interno di un percorso educativo che deve tener conto del processo di crescita globale di ciascun
alunno.
Pertanto rimane fondamentale sostenere strategie e metodologie condivise e comuni che
favoriscano in ognuno:
•
•
•
•
l’osservazione e la valutazione dei propri progressi
l’autoconsapevolezza, l’espressione e il controllo del proprio stato emotivo
il riconoscimento in situazione delle diverse tipologie di attenzione
l’individuazione degli elementi di distrazione
Le scelte educative del Circolo si pongono, dunque, come obiettivo finale “la formazione unitaria
del bambino/alunno”:
 identità
 autonomia
 competenza
Per realizzare tali obiettivi, la
nostra scuola ricorre a
“metodi di insegnamento
Offrendo sollecitazioni
capaci di valorizzare
operative e sociali, che
simultaneamente gli aspetti
si propongono di
cognitivi e sociali, affettivi e
educare, istruire
relazionali di qualsiasi
e formare la “persona”.
apprendimento”.
L’efficacia degli obiettivi
proposti scaturisce dal
lavoro collaborativo di tutto
il personale della scuola e
delle famiglie.
Il Piano dell’ Offerta Formativa è stato ulteriormente rivisitato
nel mese di settembre secondo quanto stabilito dall'art. 3
del Regolamento dell'Autonomia Scolastica - DPR 275/99 –
(Il POF è il documento fondamentale costitutivo dell'identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita
la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della
loro autonomia …) e presentato al Collegio dei docenti che lo
ha approvato nella seduta del 06 ottobre 2010
Elaborato, aggiornato e redatto dalla funzione strumentale Area 1, il POF (adottato dal
Consiglio di Circolo in data 11 novembre 2010) sarà affisso all’albo della scuola e diffuso
nella rete Internet. Esso, pertanto, è il naturale sviluppo della pratica didatticaorganizzativa della scuola e si basa sui criteri di fattibilità, verificabilità e trasparenza in
modo di consentire alla Istituzione Scolastica di acquisire credibilità nei confronti dei
genitori e dell’intera comunità.
Sommario
PREMESSA
- I criteri del POF
1.
PRESENTAZIONE DEL CIRCOLO
a.
Dati statici
b.
Risorse umane
c.
Risorse strutturali
d.
Contesto socio-culturale
e.
I soggetti
2.
LA SCUOLA SI ORGANIZZA
a.
Staff di Direzione
b.
Referenti Progetti Speciali
c.
Altri Incarichi
d.
Prevenzione dei disagi e integrazione
3.
LA MOTIVAZIONE e LE FINALITÀ
4.
GLI OBIETTIVI
5.
IL CURRICOLO
a.
I bisogni formativi dei bambini/alunni
b.
Campi di Esperienza – Saperi disciplinari
c.
Progettazione: Piano di Studio Personalizzato
d.
Modalità di Programmazione: - 1. FASE IDEATIVA - 2. FASE DI ATTUAZIONE - 3. FASE DI VERIFICA
e.
I Progetti (curricolari ed extracurricolari)
f.
Uscite Didattiche Progettate
6.
L’ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA E SCELTE METODOLOGICHE
a.
La flessibilità
b.
Esempi di metodologie innovative
c.
La contemporaneità
7.
LA PARTECIPAZIONE ALLA VITA SCOLASTICA
a.
Organi collegiali
b.
Rapporti con le famiglie
c.
Continuità tra Scuole
8.
ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLA SCUOLA
orari – servizi – sicurezza
9.
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
a.
Progetto “Area a Rischio”
b.
Piani Integrati PON FSE
c.
Formazione e aggiornamento del personale
10. MONITORAGGIO: VERIFICA - VALUTAZIONE
a.
Valutazione degli apprendimenti
b.
La scheda di valutazione
c.
La valutazione del servizio scolastico
I SERVIZI AGGIUNTIVI DELLA SCUOLA
PREMESSA
I CRITERI DEL POF
che
indicano piste da percorrere
e aiutano a finalizzare
l’azione educativa
allo sviluppo integrale del
bambino/alunno
sono
La coerenza
con gli obiettivi di
apprendimento e i
traguardi per lo
sviluppo delle
competenze previsti
dalle Indicazioni
Nazionali
La flessibilità
intesa come
l’insieme delle
scelte innovative
per le attività
didattiche,
organizzative,
curricolari ed
extracurricolari
L’ integrazione
intesa come
coerenza progettuale
e coordinamento
delle diverse
iniziative progettate
dalla scuola in
accordo con Enti e
Associazioni locali
La responsabilità
intesa come
assunzione di
impegni per il
conseguimento degli
obiettivi previsti,
attraverso una
puntuale verifica e
valutazione degli
esiti.
1. PRESENTAZIONE DEL CIRCOLO
a. Dati statici
Il 3° Circolo Didattico “I. Imbriani” di Andria comprende:
Scuole dell’Infanzia
•
•
•
•
PAPA GIOVANNI XXIII (3 sezioni)
Via Castellana Grotte
FEDERICO II DI SVEVIA (2 sezioni)
Via Muzio Scevola, 1
IMPERATORE AUGUSTO (2 sezioni)
Via Imperatore Augusto, 58
COLLODI(4 sezioni)
Via Pietro I Normanno
Scuole Primarie
•
•
SAN VALENTINO (10 classi)
sede della direzione didattica
Via Comuni di Puglia, 100
FEDERICO II DI SVEVIA (24 classi)
Via Muzio Scevola, 1
http://www.imbriani.it/sedi.htm
b. Risorse umane
Dirigente dei Servizi
Generali Amministrativi:
Francesca PAPPALETTERA
5 Assistenti Amministrativi
Dirigente Scolastico:
prof.ssa Rosanna PALMULLI
http://www.imbriani.it/trasparenza.htm
http://www.imbriani.it/segreteria.htm
932 ALUNNI
239 di Scuola dell'Infanzia
693 di Scuola Primaria
107 INSEGNANTI
- 26 insegnanti di Scuola dell’Infanzia
(22 posto comune – 4 sostegno)
- 79 insegnanti di Scuola Primaria
(57 posto comune – 20 Sostegno – 1 insegnante
domiciliare – 1 specialista lingua inglese)
- 2 insegnanti I.R.C. (Scuola Infanzia – Scuola
Primaria)
1 Utilizz. Biblioteca
- 1 insegnante di Scuola Primaria
15 Collaboratori Scolastici
- 11 personale A.T.A
- 4 operatori EX LSU
c. Risorse strutturali
Scuole dell’ Infanzia
Scuole Primarie
PAPA GIOVANNI XXIII
• 3 aule
• aula adibita a refettorio
• salone ludico ricreativo
• servizi igienici
• aula collaboratori scolastici
• anticucina con annessa cucina
• giardino completo di anfiteatro
FEDERICO II DI SVEVIA
• 2 aule
• spazio adibito a refettorio
• servizi igienici
IMPERATORE AUGUSTO
COLLODI
• 4 aule con annesso spogliatoio
• servizi igienici
• 2 saloni per attività comuni
• sala per attività di logoterapia
e psicomotricità
• 2 sale adibite a refettorio
• cucina
• giardino
• stazioni multimediali.
• 2 aule
• servizi igienici
• cortile
SAN VALENTINO
• 20 aule
• laboratorio multimediale
•laboratorio linguistico
• laboratorio scientifico
• sala audiovisivi
• biblioteca per i ragazzi
• biblioteca magistrale
• auditorium
•palestra coperta
• aule per attività di logoterapia
e psicomotricità
• cucina
• refettorio
• interspazio adibito a refettorio
• interspazi attrezzati
• servizi igienici
• archivio pratiche
• ambulatorio medico
• uffici di direzione
• ascensori
• parcheggio
• spazi esterni con giardino
FEDERICO II DI SVEVIA
• 20 aule
• laboratorio multimediale
•sala audiovisivi
• biblioteca per i ragazzi
•palestra coperta
• aule per attività di logoterapia
e psicomotricità
• sala adibita a refettorio
• interspazi attrezzati
• servizi igienici
• archivio pratiche
• ambulatorio medico
•ascensori
• parcheggio
• spazi esterni con giardino
d. Contesto socio-culturale
Il 3° circolo “I. Imbriani” di Andria è costituito da due Scuole Primarie e quattro Scuole
dell’ Infanzia che raccolgono un’utenza variegata. Dislocate su un vasto territorio (quasi
triangolare) abbastanza contiguo, ma diversamente configurato sotto il profilo socio
culturale ed economico. Il circolo opera in raccordo con l’istituzione scolastica presente
sul territorio “G. Salvemini” – Scuola secondaria di I grado.
L'utenza complessiva è di 932 alunni, per un totale di
34 Classi di scuola primaria e di 11 sezioni di scuola
dell’infanzia.
Nell'anno scolastico in corso si opera l'integrazione di
49 alunni “diversamente abili” e 8 alunni stranieri.
La Scuola Primaria Statale SAN VALENTINO - sede della direzione didattica - (Via
Comuni di Puglia, 100) e la Scuola dell’ Infanzia Statale PAPA GIOVANNI XXIII
(Via Castellana Grotte) sono localizzate a nord-ovest del territorio cittadino nel quartiere
San Valentino costituito da case popolari (per il 90%) , da pochi servizi essenziali ma del
tutto inesistenti sono i servizi pubblici primari che possano avvicinare la Comunità alle
Istituzioni .
La popolazione residente è formata per la maggior parte da disoccupati o sottoccupati e da
lavoratori dipendenti, molti dei quali pendolari. Negli ultimi anni il fenomeno del
pendolarismo lavorativo, su lunghe distanze, si è accentuato e spesso le famiglie restano a
carico delle madri per prolungati periodi.
Il grado d’istruzione è medio – basso. Notevoli passi avanti sono stati fatti grazie alla
presenza di corsi di educazione per gli adulti, attivati presso la scuola “G. SALVEMINI” e
alla presenza di altre risorse del territorio con le quali ci si è posti in continuità orizzontale:
- la parrocchia San Riccardo, forte e permanente punto di riferimento per tutta la gente del
quartiere, con il suo Centro di Aggregazione e le attività di volontariato;
- le associazioni e le cooperative operanti nel quartiere con i progetti comunali ex L. 285
(centro per le famiglie Icaro, animazione territoriale, assistenza domiciliare alle famiglie);
-alcune competenze di genitori formatisi all’ interno del sottoprogramma europeo 14.2
"La scuola organizza il sociale" e del progetto P.O.N. Misura 3, Azione1, realizzato nella
scuola negli anni scorsi;
- le attività di “PEDAGOGIA DELLA FAMIGLIA” realizzate dalla scuola attraverso corsi di
formazione.
Risorse che costituiscono un punto di riferimento per svolgere un'azione educativa e
didattica comune, mirante a garantire lo star bene degli alunni nella vita scolastica,
familiare e sociale, nonostante le difficoltà che da sempre s’incontrano per programmare
azioni coordinate.
La Scuola Primaria e dell'Infanzia Statale FEDERICO II DI SVEVIA (Via Muzio Scevola 1) è a circa 600 metri
dal plesso di San Valentino.
La Scuola dell'Infanzia Statale IMPERATORE AUGUSTO (Via Imperatore Augusto, 58) è, invece, ubicata sotto
i portici di un nuovo condominio a ridosso della scuola Federico II di Svevia.
La popolazione, residente in questo quartiere, è in netta espansione a causa di una veloce urbanizzazione che sta
interessando l’intera zona. Gli abitanti, caratterizzati da un buon senso di appartenenza e ben radicati nel loro
quartiere, vivono i disagi legati all’espansione demografica. Anche la scuola, infatti, rischia di non avere più ricettività
(a fronte delle numerose richieste d’ iscrizioni) e si trova a dover fare i conti con spazi per attività sempre più ridotti.
Molti degli scolari, inoltre, usufruiscono del trasporto scolastico per l’eccessiva lontananza della propria abitazione
dalla scuola.
I residenti sono caratterizzati da un medio tasso di sottoccupazione e da un medio grado di cultura di base.
La Scuola dell’Infanzia Statale COLLODI (Via Pietro I Normanno) territorialmente è
collocata a circa un chilometro dalla scuola San Valentino e a 600 metri da Federico II di Svevia e
abbraccia un’utenza più variegata e un indice socio – culturale più elevato.
Attraverso l’utilizzo di vari strumenti di rilevazione dei
bisogni formativi (questionari, interviste semi strutturate,
ascolto), adoperati nel tempo con le famiglie, è emersa la
richiesta chiara di un’assistenza didattica per i propri figli
in orario pomeridiano. La scuola, a questa esigenza,
ha risposto con l’adozione del tempo pieno: nella
totalità delle classi per la scuola San Valentino (ad
eccezione della classe 2^B), in 10 classi per Federico II di
Svevia e una maggiore interazione con tutti i genitori
attraverso incontri per piccoli gruppi e/o individuali.
e. I soggetti
La scuola è come un grande
veliero
dove i naviganti sono gli alunni
che guidati dal nostromo, il docente,
intraprendono un avventuroso viaggio
nei mari dell’ educazione.
Il capo, il dirigente scolastico,
rende possibile tale navigazione
mettendosi in ascolto attivo dei navigatori e del loro nostromo,
avvalendosi anche dell’aiuto dei timonieri, la segreteria con lo staff di direzione,
che sostengono il suo attivarsi affinché il veliero possa navigare a vele spiegate.
Chi
Che cosa
Come
Quando
Gli alunni
• vengono coinvolti nel processo
formativo
• sono chiamati all’impegno
• ascoltando
• partecipando
• eseguendo
• elaborando
• emozionandosi/emozionando
• durante le attività
organizzate
• durante le attività libere
I docenti
• individuano i bisogni formativi degli
alunni
• creano condizioni favorevoli
all’apprendimento
• favoriscono i rapporti interpersonali
• verificano il conseguimento degli
obiettivi
• prestando attenzione alle richieste
degli alunni
• personalizzando l’insegnamento
• rafforzando l’autostima negli
alunni
• documentando il lavoro didattico
• durante la stesura del POF,
la programmazione didattica
e educativa
• durante lo svolgimento delle
attività e dei progetti
• durante le riunioni tra
docenti
• durante gli incontri e i
colloqui scuola – famiglia
Le
famiglie
• presentano i loro figli
• manifestano le loro esigenze
• partecipano costruttivamente alla vita
scolastica
• collaborando costruttivamente alle
riunioni
• instaurando rapporti sereni e
responsabili con i docenti e il
personale della scuola
• interessandosi in modo attivo ai
processi di apprendimento dei
propri figli
• all’inizio dell’anno scolastico
• durante tutto l’anno
• durante gli incontri e i
colloqui scuola – famiglia
Personale
ATA
• collabora per favorire l’organizzazione
della didattica
• collabora per la promozione
dell’immagine della scuola
• aiutando i docenti nella tenuta dei
sussidi e nella riproduzione di
materiale didattico
• durante tutto l’anno su
richiesta dei docenti e su
incarichi definiti
Il
Dirigente
scolastico
• presta attenzione ai processi innovativi
• è attento alle richieste della società, del
territorio, delle famiglie e degli alunni
• valorizza le risorse umane e i materiali
• promuovendo l’innovazione
• favorendo gli incontri e l’utilizzo
delle risorse
• verificando i processi
• monitorando le attività
• durante le assegnazioni
delle attività e degli ambiti
• durante tutto l’anno
• durante i momenti di
programmazione e
valutazione
• durante gli incontri e le
riunioni
2. LA SCUOLA SI ORGANIZZA
a. Staff di Direzione
La responsabilità del Docente, strettamente legata al carattere etico del suo lavoro, si
esplica non solo nella prassi educativa e didattica che lo vede in diretto rapporto
interpersonale con gli alunni, ma anche nell’impegno culturale e professionale legato ai
diversi ambiti di progettazione della vita della scuola.
Per rendere operativa la proposta dell’Offerta Formativa, nei suoi aspetti strutturali e
organizzativi, l’Istituzione Scolastica si avvale di Docenti cui vengono assegnati incarichi
per i quali si richiedono competenze specifiche.
In tale quadro sono da collocare:
• Collaboratori del Dirigente Scolastico
Elisabetta Abruzzese e Addolorata Conversano – docenti di scuola primaria - con i seguenti compiti:
- sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza;
- supporto organizzativo gestionale al Dirigente;
- supporto al Dirigente per la gestione della didattica in relazione ai processi formativi.
• Supporto tecnico-organizzativo
Lorenzo Caldarola – docente di scuola primaria
http://www.imbriani.it/staff.htm
• Le Funzioni Strumentali
Il Collegio dei Docenti, in relazione alle scelte pedagogico didattiche della Scuola, ha individuato come
prioritarie e strumentali al POF le seguenti funzioni da porre in essere nell'a.s. 2010/2011:
Area 1 - Lucrezia Sforza *
 POF
autovalutazione d’istituto
area a rischio
Area 2 - Savina Tammaccaro
Sussidi didattici
Archiviazione materiale educativo
Area 3 - Nicla Santovito *
 Continuità fra i vari ordini
di scuola e con il territorio
Educazione alla legalità
* Con la collaborazione attiva di una
commissione composta da una docente
Scuola primaria : Ornella Suriano e una
docente di Scuola dell’infanzia: Angela Sibilano
Area 4 - Nunzia Roberto
 Coordinamento dell’integrazione dei
diversamente abili e degli alunni stranieri
* Con il supporto di una docente di
Scuola Primaria: Mariella Di Biasi
Area 6 - Lorenzo Caldarola
Gestione del sito web della scuola (www.imbriani.it )
Documentazione
Organizzazione laboratori multimediali
Archiviazione digitale del materiale educativo
Responsabile organizzativo prove Invalsi
Area 5 - Enza Forte
Attività sportive
• Coordinatori di plesso (Docenti di Scuola dell'Infanzia - Docenti di Scuola Primaria) partecipano
alle riunioni dello staff di direzione in quanto svolgono attività connesse alla gestione e
all'organizzazione della scuola .
Sono individuati in ciascun plesso scolastico ed hanno il compito di:
- riferire al Dirigente Scolastico su problemi che insorgono nel plesso circa:
*l'utilizzo dei locali e degli spazi scolastici;
* lo svolgimento del servizio da parte dei collaboratori scolastici relativo sia alla sorveglianza,
sia alla pulizia;
- scioperi e assemblee sindacali;
- curare la circolazione delle informazioni all'interno del plesso e tenere i contatti con la
Direzione Didattica;
- affrontare le situazioni di emergenza, organizzare la sorveglianza degli alunni in occasione
dell'assenza dei colleghi;
- controllare e curare la documentazione amministrativa (circolari, richieste di cambi e/o
recuperi orari).
Scuola primaria San Valentino: Angela Tandoi
Scuola primaria Federico II: Angela Simone
Scuola dell’infanzia Papa Giovanni XXIII: Filomena Tritta
Scuola dell’infanzia Federico II: Anna Tesoro
Scuola dell’infanzia Collodi: Rachele Agresti
Scuola dell’infanzia Imperatore Augusto: Natalizia Monterisi
Lo staff dei coordinatori di plesso,
unitamente alle insegnanti funzioni
strumentali e ai collaboratori del
Dirigente Scolastico, si incontrano
secondo le esigenze della gestione
organizzativo- didattica del Circolo.
b. Referenti Progetti Speciali
• Gli insegnanti referenti delle aree di progetto si occuperanno di: raccogliere e valutare le proposte riferite
alla propria area di intervento; diffondere le proposte; proporre eventuali aggiornamenti; incontrare le insegnanti
degli ambiti interessati; curare eventuali sussidi e materiali.
La nostra biblioteca
Animazione alla lettura e...
La biblioteca itinerante
Catalogo on-line
Links utili
Archivio
Per le famiglie,
sportello di
Dialogo e Ascolto
• Biblioteca
Michelina Paradiso
http://www.imbriani.it/biblio.htm
• Sportello di ascolto per le famiglie
Addolorata Conversano
http://www.imbriani.it/sportello_ascolto.pdf
• Insegnare Scienze Sperimentali
Arcangelo Speranza
http://www.imbriani.it/iss.htm
“Fornire alle scuole risorse per migliorare strumenti, le
strutture e l'organizzazione didattica dell'insegnamento
matematico-scientifica; creare servizi, materiali, azioni
di sostegno e opportunità formative per i docenti;
porre l'educazione scientifica come una questione di
interesse generale e coinvolgere nelle azioni di sostegno
alle scuole le diverse organizzazioni interessate alla
scienza.”
• INVALSI (Servizio Nazionale di Valutazione)
Lorenzo Caldarola
INVALSI
http://www.invalsi.it/snv0910/
• Educazione alla cittadinanza - Nicoletta Santovito
•Educazione stradale – Ornella Suriano
• Matematica – Lorenzo Caldarola
c. Altri Incarichi
• Presidenti dei Consigli
di Interclasse /Intersezione
• Segretari dei Consigli
di Interclasse /Intersezione
Classe prime: Isabella Lotito
Classi seconde: Lucrezia Sforza
Classi terze: Angela Calitro
Classi quarte: Eliana Carbone
Classi quinte: Addolorata Conversano
Scuola dell’infanzia: Rachele Agresti
Classe prime: Anna Catalano
Classi seconde: Paola Cagnetta
Classi terze: Michelina Paradiso
Classi quarte: Mariagrazia Quercia
Classi quinte: Vincenza Forte
Scuola dell’infanzia: Nunzia Guglielmi
INCARICHI PRESIDENTE E SEGRETARIA
Il presidente e il segretario curano la progettazione di
interclasse/ intersezione (Unità di Apprendimento - POF in
fase ideativa) sentiti i pareri di tutti i docenti. Lavorano in
stretta collaborazione per rendere, in primo luogo, la
progettazione dei Piani di Studio Personalizzati, nella sua fase
preattiva, univoca a tutta l’ interclasse/intersezione.
Il presidente conduce le varie riunioni di interclasse/
intersezione facendosi portavoce dei vari punti all’ordine del
giorno su cui discutere e lasciando che tutti possano esprimere i
propri pareri o loro suggerimenti. Il segretario, durante le
riunioni, provvede alla stesura dei verbali.
Il presidente ha cura delle pubbliche relazioni all’interno del
collegio facendosi portavoce di quanto emerso negli incontri di
interclasse /intersezione.
• Referenti di Classe o di Modulo
Classi prime San Valentino:
A/B Caterina Angelica
Classi prime Federico II di Svevia:
C/D/E Balducci Teresa
F/G Negrello Cristina
Classi seconde San Valentino:
A/B Fiore Grazia
Classi seconde Federico II di Svevia:
C/D/E De Chirico Luigia
F/G Simone Angela
Classi terze San Valentino:
A/B Di Biase Maria
Classi terze Federico II di Svevia:
D/E Colia Lucia
F/G Suriano Ornella
MODULO 3^/5^ C : Liso Angela
Classi quarte San Valentino:
A/B Tammaccaro Savina
Classi quarte Federico II di Svevia:
C/D Sellitri Maria
F/G Leoncavallo Francesca
Classi quinte San Valentino:
A/B Tandoi Angela
Classi quinte Federico II di Svevia:
D/E Bianchino Lucrezia
F/G Santovito Nicla
INCARICO
I
referenti
hanno
cura
della
documentazione di modulo e/o di classe e
si impegnano nelle relazioni con gli Uffici
di Direzione e segreteria, le funzioni
strumentali, i collaboratori del Dirigente
Scolastico, i referenti di progetto, i
coordinatori di plesso.
d. Prevenzione dei disagi e integrazione
La scuola per l’inserimento degli
alunni diversamente abili si
organizza con
Risorse esterne
•ASL BAT/1
• Neuro Psichiatria Infantile – integrazione
(via Lisbona)
•Sevizio di riabilitazione
(Viale Virgilio)
•Centro riabilitativo convenzionato
(A. Quarto di Palo)
Risorse interne
•Docenti di sostegno
(4 per la Scuola dell’ Infanzia e 20 per la
Scuola Primaria)
• Funzione strumentale Area 4
• GLH di circolo
• GLH operativo
COMUNE
(che assegna gli A.E.C.*)
* Gli assistenti educativi assegnati sono :25
Componenti del GLH di Circolo:
•Dottoressa E. Biacchi ( ASL)
•Dottoressa A.Ferri ( Quarto di Palo)
•Ass. sociale M.Zingarelli (ASL)
•C. Pomarico (genitore)
• Dirigente Scolastico
•N. Roberto (ins.)
•A. Conversano (Coll. del D. S. e
responsabile dello “sportello di ascolto”)
•R. Agresti (ins.)
•E. Abruzzese (Coll. del D. S. )
•T. Stola ( terapista ASL)
Le nostre scuole sono da sempre particolarmente attente
ai bambini diversamente abili e, con particolare interesse,
ne curano: l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione
nelle classi e/o sezioni.
In questo periodo scolastico, nel nostro Circolo sono
inseriti 49 alunni diversamente abili e si attuano
specifiche strategie educative per la loro integrazione.
Per facilitare un clima relazionale positivo, si prevedono incontri
comunicativi e informativi con le famiglie, gli insegnanti di
sostegno e di classe/sezione, e gli A.E.C. (Assistenti Educativi
Comunali) incaricati dalla Cooperativa Sociale “Villa Gaia” e
“Trifoglio”.
L’organo preposto alla cura di tutto ciò che concerne la disabilità
è il gruppo di lavoro operativo (GLH di Circolo), costituito
da rappresentanti delle famiglie, della scuola e da un’equipe
medica – psico – pedagogica.
I docenti di classe/sezione e di sostegno, si
riuniscono per prendere in esame progetti promossi
dalle risorse interne alla scuola, Enti o Associazioni
del territorio ed elaborano il Progetto Educativo
Individualizzato (P.E.I) secondo la normativa
vigente.
LE COMPETENZE DEL GLH RIGUARDANO:
•L’elaborazione del PEI (Piano Educativo
Individualizzato)
•L’elaborazione del Profilo Dinamico Funzionale
•La verifica, in itinere e finale dei risultati.
L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO:
•È contitolare del processo formativo
dell’intera classe/sezione
•Opera e collabora con gli altri docenti di
classe/sezione
•Partecipa alla programmazione e alla
valutazione del gruppo classe/sezione
Il percorso formativo dell’alunno diversamente abile appartiene all’intero gruppo docente, per tanto
il tipo e le modalità d’intervento sono scelti e concordati da tutta l’equipe docente e non solo
dall’insegnante di sostegno.
3. LA MOTIVAZIONE e LE FINALITÀ
IL POF
è
M
O
T
I
V
A
Z
I
O
N
I
la risposta della scuola alle
esigenze di rendere effettivo
l’apprendimento di “tutti” i
bambini/alunni
- sviluppo della collaborazione
scuola- famiglia;
-trasparenza della vita scolastica;
- unitarietà della progettazione;
- individuazione delle responsabilità
e delle competenze;
- verifica del conseguimento di ciò
che viene programmato
attraverso la definizione di obiettivi
credibili e l’insegnamento centrato
sulle caratteristiche di ogni alunno.
la formazione come
condizione di progresso
civile, sociale e economico
-garantire il successo formativo
utilizzando metodologie
educative e didattiche
innovative;
- articolare la progettazione
tenendo conto anche delle
specifiche esigenze della realtà
territoriale;
- documentare le procedure, gli
obiettivi e successivamente gli
esiti del processo educativo.
F
I
N
A
L
I
T
À
4. GLI OBIETTIVI
“ In quanto comunità
educante, la scuola
genera una diffusa
convivialità
relazionale, intessuta
di linguaggi affettivi ed
emotivi, ed è anche in
grado di promuovere la
condivisione di quei
valori che fanno
sentire i membri della
società come parte di
una comunità vera e
propria. La scuola
affianca al compito
“dell’insegnare ad
apprendere” quello
“dell’insegnare a
essere”.”
(INDICAZIONI PER
IL CURRICOLO per la
scuola dell’infanzia e
per il primo ciclo
d’istruzione)
P
E
R
• esprimere i propri punti di vista
• formare una positiva immagine di sé
• avere fiducia nelle proprie possibilità
• essere motivati all’apprendimento
• acquisire un metodo di studio
• superare le difficoltà
• raggiungere autonomia personale
• essere cooperativi e solidali
5. IL CURRICOLO
a. I bisogni formativi dei bambini/alunni
Viste le indicazioni dei Documenti
Programmatici Ministeriali e tenuto
conto dell’analisi del territorio e
dell’osservazione sistematica relativa ai
comportamenti dei bambini/alunni
AMBITO
AFFETTIVO/
RELAZIONALE
bisogno di
- accettazione di sé
- autostima
- autorealizzazione
- essere accettato
- essere rispettato
- affetto ed appartenenza ad
un gruppo
- sicurezza e protezione
- approvazione sociale
- stabilire significativi
rapporti relazionali e
comunicativi
l’Offerta Formativa del 3° Circolo “I.Imbriani”, sia
nella Scuola dell’Infanzia che nella Scuola
Primaria, terrà conto dei possibili bisogni del
bambino
AMBITO
COGNITIVO
AMBITO
PSICOMOTORIO
bisogno di
- conoscere il proprio corpo
- esplorare
- manipolare
- fare ed agire
- movimento
- rapportarsi con la realtà
- organizzarsi nello spazio
- Comunicare bisogno di
- comprendere messaggi
- esprimere e comunicare
contenuti
- conoscere se stesso
- sviluppare il pensiero
logico e la conoscenza della
realtà
- cogliere le relazioni
temporali
- esplorare, scoprire la
realtà naturale e artificiale
- esprimersi mediante
linguaggi verbali e non
verbali
b. Campi di Esperienza – Saperi disciplinari
Per il raggiungimento degli obiettivi il POF
indica percorsi disciplinari, metodologici,
didattici e organizzativi, tenendo conto
delle risorse di cui la scuola dispone.
La programmazione didattica prevede una suddivisione dei
percorsi educativi didattici in Unità di Apprendimento e
Progetti. Le prime hanno lo scopo di formulare gli obiettivi
formativi, trasversali ai “campi di esperienza” nella Scuola
dell’Infanzia e alle “aree disciplinari” nella Scuola Primaria,
in connessione con nuclei concettuali individuati all’ interno
di esse. I secondi si prefiggono di costruire percorsi
complementari a quelli più strettamente curricolari
rendendo la scuola più interessante, capace di promuovere
stimoli e suscitare ulteriori interessi.
c. Progettazione: Piano di Studio Personalizzato
Conoscendo:
I DOCENTI
(intersezione/interclasse)
• Il Piano dell’Offerta Formativa (POF
di Circolo)
 Gli Obiettivi generali del processo
formativo
 le competenze in uscita previste nelle
Indicazioni Nazionali sul Curricolo
Ne progettano la trasformazione in Unità
di Apprendimento …
… che insieme costituiscono
il Piano di Studio Personalizzato
PER I
BAMBINI/ALUNNI
d. Modalità di Programmazione
Progettare Unità di Apprendimento attraverso tre fasi successive e coesistenti
Che arricchisce e precisa
1. FASE IDEATIVA
(preattiva)
ipotesi di lavoro
documentata
Unità di
Apprendimento
3. FASE DI VERIFICA
(postattiva)
situazione reale: Obiettivi di
Apprendimento conseguiti e
valutati in riferimento ai
traguardi di sviluppo raggiunti
dall’alunno.
2. FASE DI ATTUAZIONE
(attiva)
azione didattica documentata
Che orienta
Che si trasforma
1. FASE IDEATIVA
(preattiva)
ipotesi di lavoro documentata
Sulla base dei percorsi didattici relativi al
POF di circolo
“Ben-essere e Cittadinanza”
e considerando gli Obbiettivi Generali del
processo formativo (che orienteranno
unitariamente la natura e il significato degli
interventi educativi - didattici)
I DOCENTI
• Individuano le Unità di Apprendimento da promuovere
• Formulano Obiettivi Formativi per ogni Unità di Apprendimento
• Ipotizzano tempi di attuazione
Dal POF di circolo
“BEN-ESSERE E CITTADINANZA” a.s. 2010-2011
IPOTESI DI LAVORO DOCUMENTATA
- mappa del piano di lavoro
- pianificazione delle Unità di Apprendimento
intese come occasione per crescere e imparare
a. “scuola dell’infanzia”
“ VIVO E SCOPRO IL MONDO CHE MI CIRCONDA “
b. “interclasse di 1^”
“BEN … ESSERE“
c. “interclasse di 2^”
“ RACCONTO A PIÙ VOCI “
d. “interclasse di 3^”
“RIPRENDIAMO IL VIAGGIO PER CRESERE INSIEME “
e. “interclasse di 4^”
“ CRESCENDO IMPARIAMO CHE …“
f. “interclasse di 5^”
“ UNO SGURADO …. “
“ VIVO E SCOPRO IL MONDO CHE MI CIRCONDA “
SCOPRO …
UN AMBIENTE
SANO E SICURO
SCOPRO …
UN MONDO
D’ EMOZIONI
SCOPRO …
UN MONDO DI
PAROLE E NUMERI
SCOPRO …
IL MIO CORPO E
ME NE PRENDO
CURA
SCOPRO …
THE ENGLISH’S
WORLD
La nostra scuola dell’infanzia si pone come obiettivo lo sviluppo del bambino nella sua globalità:
Identità: “IO SONO” – Autonomia: “IO POSSO” – Competenze: “IO SO E IO SO FARE” – Cittadinanza: “ IO APPARTENGO”
PERIODO
UNITÀ di
APPRENDIMENTO
TITOLI/ NUCLEI
CONCETTUALI
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI
SCOPRO UN MONDO 
NUOVO DI

EMOZIONI
Settembre – Dicembre

Esprimere sentimenti ed emozioni attraverso più linguaggi.
Prendere coscienza della propria identità e dell’identità altrui,
riconoscendosi parte integrante di un gruppo scolastico.
Interagire con i coetanei e con gli adulti nel rispetto e nella condivisione di
regole comuni, vivendo con serenità esperienze nuove in contesti diversi.

Maturare atteggiamenti di curiosità, di attenzione e di rispetto nei
confronti della realtà che lo circonda.
Rispettare l’ambiente ed adottare comportamenti adeguati per mantenerlo
pulito.
Comprendere l’importanza di codici e regolamenti stabiliti inerenti alla
sicurezza ed ai comportamenti da adottare per la strada.
Conoscere il quartiere di appartenenza situato nella propria città.
SCOPRO UN
AMBIENTE SANO E
SICURO
Novembre – Maggio



SCOPRO IL MIO
CORPO E ME NE
PRENDO CURA
Gennaio - Aprile




Settembre - Giugno
Gennaio - Giugno
Prendere coscienza del sé corporeo in rapporto agli altri.
Osservare e conoscere la realtà circostante cogliendo le relazioni presenti
in essa attraverso i cinque sensi.
Conoscere le elementari regole per una corretta igiene personale ed
alimentare.
Padroneggiare le proprie abilità motorie in giochi e situazioni legati alla
percezione corporea.
SCOPRO UN MONDO 
DI PAROLE E
NUMERI
Comprendere e produrre semplici messaggi verbali e non: grafico pittorico, motorio e multimediale.
SCOPRO THE

ENGLISH’S WORLD
Conoscere, comprendere e utilizzare un nuovo codice linguistico
“PRONTI ,
PARTENZA…PRIMA”
U.A.1
BEN…ESSERE
U.A.3
“LA MIA SCUOLA
GRANDE COME IL
MONDO”
Marzo-aprile-maggio-fine
lezioni
Metà settembre- ottobrenovembre-dicembre
U.A.2
“MI RACCONTO,
TI RACCONTO”
Gennaio-febbraio
PERIODO
Metà settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
fine lezioni
UNITÀ di
APPRENDIMENTO
TITOLI/ NUCLEI
CONCETTUALI
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI

“PRONTI , PARTENZA … 
PRIMA”


Prendere coscienza del proprio corpo per relazionarsi con il mondo
esterno.

Conoscere il proprio ambiente di vita, interagire con esso in modo
rispettoso,rispettandone il senso di appartenenza nella consapevolezza
che è patrimonio di tutti.
“MI RACCONTO,
TI RACCONTO”
“ GRANDE COME IL
MONDO”
Star bene insieme per conoscersi e socializzare.
Prendere coscienza di sé, della propria esistenza e della propria persona.
Star bene insieme per apprendere.
Mi riconosco
uno
sguardo
intorno
a me
L’ interazione
RACCONTO A PIÙ VOCI
PERIODO
(1°quadrimestre)
SETTEMBRE/
GENNAIO
(2°quadrimestre)
FEBBRAIO/
GIUGNO
UNITÀ di APPRENDIMENTO
TITOLI/ NUCLEI
CONCETTUALI
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI
“MI RICONOSCO ”

Nuclei concettuali:
 “La riflessione sul sé”;
 “L’ autocontrollo: comportamenti e
norme”;
 “L’ espressione”.
• Approfondire la conoscenza di sé, delle proprie attitudini e
caratteristiche.
• Osservare e ascoltare il proprio corpo distinguendo momenti di
benessere- malessere.
• Riconoscere l’importanza del rispetto delle regole.
• Adeguare il proprio comportamento ai codici contestualmente
condivisi.
• Esprimere la propria emotività attraverso i linguaggi verbali e non
verbali.
“L’INTERAZIONE”

Nuclei concettuali:
 “Le relazioni”;
 “Un mondo da capire (la natura e
l’uomo)”;
 “Rapporti – causa/effetto”.
• Stare bene insieme.
• Collaborare ed interagire progettando e realizzando attività che
richiedano impegni collettivi e suddivisione di ruoli.
• Sviluppare atteggiamenti di curiosità, interesse e rispetto verso ogni
forma di realtà ambientale, sociale e culturale.
• Utilizzare le informazioni e le sollecitazioni esterne per esplorare in
modo attivo le diverse tipologie ambientali.
• Capire le conseguenze delle proprie azioni nell’ottica del rispetto di sé,
degli altri e dell’ambiente.
dicembre - gennaio
I LINGUAGGI DELLE DISCIPLINE
2° Unità di apprendimento:
Tutto ha una “storia”
alla scoperta del tempo e dello spazio
febbraio - marzo - aprile
settembre - ottobre - novembre
RIPRENDIAMO IL VIAGGIO
L’ACCOGLIENZA
1° Unità di apprendimento:
Nuovi “occhiali”
per leggere e per capire
PER
CRESCERE INSIEME
maggio
4°
giugno
IL METODO DI STUDIO
Unità di apprendimento
Per saperne di più …
impariamo ad imparare!
LA CITTADINANZA E LA
PARTECIPAZIONE
°
3 Unità di apprendimento:
Cittadini si diventa:
ogni giorno sempre più consapevoli,
partecipi e autonomi
PERIODO
UNITÀ di
APPRENDIMENTO
TITOLI/ NUCLEI
CONCETTUALI
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Nuovi “occhiali” per leggere
e per capire.
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI

Attivare atteggiamenti di ascolto- conoscenza di sé “in crescita”,
nelle molteplici dimensioni: fisica, affettivo-emotiva, sociale.

Acquisire gli strumenti per avvalersi, in modo appropriato e
personale, delle conoscenze.

Prendere coscienza che a partire da se stessi e dalle proprie
esperienze si può essere ogni volta diversi.
Realizzare esperienze di tipo pratico, organizzativo, ludico
lavorando costruttivamente con gli altri.
Tutto ha una “storia”; alla
scoperta del tempo e dello
spazio.

Cittadini si diventa:ogni
giorno sempre più
consapevoli, partecipi e
autonomi.


Riconoscere e accettare la diversità attraverso il rispetto, la
tolleranza, la solidarietà.
Per saperne di più …
impariamo ad imparare!

Cercare e trovare procedure, soluzioni alternative e/o
complementari da solo e/o con gli altri ai problemi di cui si è
protagonisti

Possedere e utilizzare gli strumenti per comunicare la propria
identità, i propri bisogni e la propria emotività a coetanei e adulti.

Riconoscere che gli apprendimenti sono utili per la propria crescita
nella dimensione cognitiva e comunicativa.

Riconoscere, comprendere e imparare ad usare linguaggi diversi per
ricostruire il passato della Terra e degli uomini.
Interagire con i coetanei, gli adulti e l’ambiente entro ambiti di
regole condivise, superando comportamenti egocentrici.
PERIODO
Settembre Ottobre Novembre
Dicembre Gennaio Febbraio
Marzo - Aprile Maggio -Giugno
UNITÀ di
APPRENDIMENTO
TITOLI/ NUCLEI
CONCETTUALI
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI

L’esperienza insegna a …
dialogare e confrontarsi


L’esperienza insegna a ….
progettare, approfondire
e appassionarsi


L’esperienza insegna a ….
crescere


Dare valore e significato alle proprie esperienze attraverso il
recupero dei propri vissuti e l’ascolto attivo di quelli altrui..
Confrontare pensieri e opinioni fra compagni individuando i diversi
atteggiamenti emotivi nei contesti di esperienza.
Acquisire le informazioni e le sollecitazioni esterne valutandole e
confrontandole con il proprio vissuto.
Elaborare e realizzare progetti ed esperienze di tipo pratico,
organizzativo, ludico sociale.
Essere consapevole delle proprie capacità riconoscendosi come
risorsa.
Riconoscere che gli apprendimenti sono utili alla propria crescita
Essere consapevole di essere titolare di diritti, ma anche di essere
soggetti a doveri.
1^ U.A. (Sett.Ott.Nov)
“Uno sguardo alle
nostre esperienze:
il piacere di raccontarsi”
2^ U.A. (Dic.Genn.Febb)
“Uno sguardo alla storia
e al mondo … alla
ricerca della pace”
3^ U.A. (Mar.Apr.Mag.Giu.)
“Uno sguardo indietro:
leggere il passato per
proiettarsi nel futuro”
PERIODO
Settembre
Ottobre
Novembre
UNITÀ di
APPRENDIMENTO
TITOLI/ NUCLEI
CONCETTUALI
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI

Uno sguardo alle nostre
esperienze: il piacere di 
raccontarsi


Dicembre
Gennaio
Febbraio
Uno sguardo alla storia e
al mondo … alla ricerca 
della pace

Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Uno sguardo indietro:
leggere il passato per 
proiettarsi nel futuro

Dare valore e significato alle proprie esperienze attraverso il recupero dei propri
vissuti e l’ascolto attivo di quelli altrui.
Confrontare pensieri e opinioni fra compagni individuando i diversi
atteggiamenti emotivi nei contesti di esperienza.
Riprendere contatti con luoghi, persone ed esperienza di scuola per aprirsi a
nuove scoperte e rafforzare il senso di appartenenza.
Conoscere e valorizzare le
diverse culture ed esperienze storiche che hanno
contribuito allo sviluppo della nostra civiltà.
Riscoprire la cultura della pace e della giustizia in un rapporto di armonia tra i
popoli e col mondo.
Ricercare ed elaborare informazioni che, partendo da fatti lontani nel tempo,
offrano spunti per comprendere gli avvenimenti attuali.
Attribuire un significato alle esperienze per avviare la costruzione del proprio
futuro.
Interpretare alcune dinamiche del lavoro di gruppo individuando obiettivi
comuni per lavorare bene insieme.
2. FASE DI ATTUAZIONE
(attiva)
azione didattica documentata
Per ogni Unità di Apprendimento
stabilita, ciascun insegnante:
• Opta per la scelta didattica e
metodologica più opportuna ai propri
alunni
• Lavora di fatto sugli obiettivi di
apprendimento implicati
• Promuove e coordina le attività
• Osserva in itinere i processi di
apprendimento
• Predispone verifiche (conoscenze,
abilità, comportamenti ….)
Modello documento “registrazione svolgimento Unità di Apprendimento” (Scuola dell’Infanzia/Scuola Primaria)
Unità di Apprendimento: “--------------------------------------------”
Fase preattiva
Campi
Obiettivi Formativi d’Esperienza
trasversali
Discipline
Fase attiva
Traguardi di Sviluppo
(conoscenze e abilità)
Obiettivi di
Apprendimento
(conoscenze e abilità)
Periodo ------------------------------------------Fase attiva
Documentata
Fase post-attiva
Co Org Ver
nt
Att
Traguardi di Sviluppo
verificati
Obiettivi di
Apprendimento
verificati
Registro
sezione
D
I
A
R
I
O
di
B
O
R
D
O
di
Modello diario di bordo (Scuola Primaria)
Modalità
organizzative e
metodologiche
Personalizzazione e/o
individualizzazioni
Contenuti/ attività
DATA:MERCOLEDI’
Modalità
organizzative e
metodologiche
Personalizzazione e/o
individualizzazioni
Discipline
Contenuti/ attività
DATA: MARTEDÌ
Discipline
Discipline
DATA: LUNEDI’
Contenuti/ attività
Modalità
organizzative e
metodologiche
Personalizzazione e/o
individualizzazioni
3. FASE DI VERIFICA
(postattiva)
situazione reale: Obiettivi di
Apprendimento conseguiti e valutati in
riferimento ai traguardi di sviluppo
raggiunti dall’alunno.
Valutazione, controllo e documentazione
del processo di Apprendimento:
• Acquisizione di conoscenze e abilità che si
trasformano in Obiettivi di Apprendimento
verificati (competenze effettive raggiunte)
Modello documento “ registrazione verifica/valutazione” (Scuola Primaria)
Anno scolastico 2010/2011
Classe :
FASE POST-ATTIVA
1^ Unità di Apprendimento:
obiettivi formativi
Periodo 1° quadrimestre (settembre/gennaio)
Elenco alunni riferito all'ordine progressivo del registro di classe
discipline obiettivi di apprendimento 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27
I
e. I Progetti (curricolari ed extracurricolari)
I Progetti sono parte integrante del curricolo e consentono una didattica multidisciplinare.
L’extracurricolo sarà costituito dalle attività di arricchimento offerte dalla scuola.
La scuola si prefigge lo sviluppo
dei seguenti progetti utilizzando i
fondi d’istituto, i fondi
dell’autonomia e con
l’integrazione da parte delle
famiglie:
Inglese
W il tempo
Musica, colori
e..allegria
Alla scoperta
di forme e
numeri
Tiue ascinn
da r stidd
Coordinamento
musicale
“Insieme facendo
musica e teatro … in
continuità”
Sport a
scuola
Scuola
Nome progetto
Inglese
Infanzia
Alla scoperta di
forme e numeri
W il tempo
Musica, colori
e..allegria
Alunni coinvolti
Al. di 5 anni (5 gruppi):
1gr. Papa Giovanni
XXIII
1gr.FedericoII di Svevia
7 alunni Imperatore
Augusto
2gr. Collodi
28 alunni di 5 anni (3
gruppi) Collodi
20 alunni di 5 anni
Papa Giovanni XXIII( 1
gruppo)
27 alunni di 5 anni
Federico II di Svevia e
Imperatore Augusto
N° insegnanti
coinvolti
3
Periodo di
realizzazione
Gennaiogiugno
3
Gennaio marzo
2
Febbraio aprile
2
Gennaio marzo
Progetto “Inglese” (20 ore curricolari per gruppo)
Finalità: approccio ad un nuovo codice linguistico.
Progetto “Alla scoperta di forme e numeri” (36 ore extracurricolari)
Finalità: favorire attraverso il gioco la scoperta delle forme e delle quantità numeriche.
Progetto “W il tempo” (24 ore extracurricolari)
Finalità: migliorare la conoscenza di se stessi orientandosi maggiormente nella realtà.
Progetto “Musica, colori e..allegria” (12 ore extracurricolari per gruppo)
Finalità: utilizzare il corpo per esprimere emozioni e sentimenti sviluppando la creatività
e il senso del ritmo.
Scuola
Nome progetto
Alunni coinvolti
Tiue ascinn da r stidd
(in vernacolo)
alunni classi 3^C e
5^C/F/G
Coordinamento musicale
Tutte le classi
Insieme facendo musica e
teatro … in continuità
Alunni delle classi
5^A/B/D/E + alunni
di 1^media
Alunni classi 4^ e 5^
del Circolo
Tutta l’utenza
scolastica, i docenti,
le famiglie
Primaria
Primaria
3°Circolo
Sport a scuola
Merendalibro
N°
Periodo di
insegnanti
realizzazione
coinvolti
7
Ottobrenovembredicembre
1
Dicembre
11
Marzo- aprile maggio
4
Gennaio - giugno
3
Maggio 2011 (3
giorni)
Progetto “Tiue ascinn da r stidd” -in vernacolo (ore curricolari e extracurricolari)
Finalità: conoscere le tradizioni andriesi attraverso la drammatizzazione e i canti natalizi.
Progetto “Coordinamento musicale” (ore curricolari)
Finalità: sollecitare l’espressività attraverso il linguaggio “corale” considerando la musica
un linguaggio senza barriere.
Progetto “Insieme facendo musica e teatro … in continuità” (20 ore extracurricolari
e 15 curricolari)
Finalità: sviluppare l’espressività attraverso linguaggi alternativi (musica e movimento)
vivendo esperienze di confronto e arricchimento con alunni di altre scuole.
Progetto “Sport a scuola” (280 ore extracurricolari)
Finalità: consolidare una cultura ludico- motoria che consenta ai ragazzi una sana gestione
del tempo libero.
Progetto “Merendalibro” (ore curricolari)
Finalità: suscitare l’interesse e il piacere della lettura.
Il mondo
sonoro
Animazione
alla lettura
Ottobre
piovono libri:
i luoghi della
lettura
Terrae
per la
scuola
Storie in
valigia:
“La vecchina
del presepe”
Il circo
delle
nuvole
La città di
Egnazia
Cinema
ragazzi
A scuola
dell’altro, a
scuola con
l’altro
Scuola
Nome progetto
Alunni coinvolti
Associazione/
esperto esterno
Periodo di
realizzazione
n.28 alunni 5anni (Collodi)
Esperto esterno
P. Tota
Gennaio -maggio
Alunni plesso Collodi n.28
(5 anni)
Imperatore Augusto n.27
(4 e 5 anni)
Federico II n.20
(5 anni)
Papa Givanni XXIII n. 23
(4 anni)
Associazione
“Porta blu”
17 e 24 Febbraio
(Collodi)
4 e 11
febbraio(Imperatore
Augusto )
Gennaio (Federico II)
Febbraiomarzo(Papa Giovanni
XXIII)
Ottobre piovono libri: i luoghi
della lettura
Il circo delle nuvole
Alunni di classe 5^
Autore/illustratore
Gek Tessaro
Autore/illustratore
Gek Tessaro
Ottobre
Terrae per la scuola
Classi 1^
( A/B/C/D/E/F/G)
Novembre –
dicembre
Storie in valigia “La vecchina
del presepe”
La città di Egnazia
Alunni classi 3^
( A/B/C/D/E/F/G)
Alunni delle classi 5^
(D/E)
Centro Studi e
Didattica Ambientale
Terrae
Associazione
“Porta blu”
Centro Studi e
Didattica Ambientale
Terrae
Evviva la Costituzione
Tutti gli alunni delle classi 5^ autrice
A. Strada
alunni delle classi 5^
Centro di
(C/ D / E / F/G)
orientamento
Don Bosco
Alunni e genitori 2^A
C.R.I.S.I.
Il mondo sonoro
Infanzia
Animazione alla lettura
Primaria
Cinema ragazzi
A scuola dell’altro, a scuola
con l’altro
Alunni di 3^ C
Alunni di 5^
(C/D/E/F/G)
Ottobre
Novembre dicembre
Febbraio – marzo
Novembre
due mattinate
scolastiche
Marzo
Progetto “Il mondo sonoro” (20 ore curricolari)
Finalità: educare i bambini al suono e alle musica.
Progetto “Animazione alla lettura” (2 incontri curricolari)
Finalità: avvicinare i piccoli alla lettura scoprendo altre forme di espressione e potenziando la creatività.
Progetto “Ottobre piovono libri: i luoghi della lettura” (2 ore curricolari)
Finalità: stimolare la lettura attraverso giochi linguistici visivi.
Progetto “Il circo delle nuvole ” (2 ore curricolari)
Finalità: scoprire le tecniche artistiche con l’ausilio di semplici materiali (sabbia, acqua).
Progetto “Evviva la Costituzione” (2 ore curricolari)
Finalità: approfondire alcuni aspetti della costituzione .
Progetto “Terrae per la scuola” (4 ore curricolari)
Finalità: scoprire nuove tecniche manipolative (realizzazioni di candele decorative).
Progetto “Storie in valigia “La vecchina del presepe” ” – laboratorio espressivo (2 ore curricolari)
Finalità: avvicinare gli alunni a nuove forme di espressione potenziando la creatività.
Progetto “La città di Egnazia ” - seminario (2 ore curricolari)
Finalità: conoscere la cultura e la tradizione del mondo romano attraverso la funzione dell’archeologo.
Progetto “Cinema ragazzi” (ore curricolari)
Finalità: riconoscere tipologie diverse di canali di comunicazione .
Progetto “A scuola dell’altro, a scuola con l’altro” (4 0re curricolari + 2 incontri con i genitori)
Finalità: saper convivere per condividere.
http://www.imbriani.it/progetti11.htm
f. Uscite Didattiche Progettate
Bosco
Scoparello
Ruvo
Fattoria
S. Magno
Corato
Pastificio
Riscossa
Porto Cesareo
e parco
naturale
Castel del
Monte
Matera: sassi,
Città e diga di
S. Giuliano
Centro
storico di
Andria
I siti
archeologici e
museali di
Canosa di
Puglia
Alberobello,
Egnazia e
museo
archeologico
Roma : il
Parlamento
FINALITÀ
Le uscite didattiche comprendono l’insieme delle attività didattiche svolte al di fuori degli spazi della scuola: visite
guidate, viaggi di integrazione culturale, escursioni nel territorio, partecipazione a spettacoli ed iniziative culturali.
Tali attività costituiscono, in attuazione del Piano dell’ Offerta Formativa, vere e proprie esercitazioni didattiche e
sono da considerarsi parte integrante delle lezioni alle quali è importante che tutti gli alunni partecipino.
Fanno parte della programmazione didattica e sono progettate come esperienze di apprendimento integrate nel
curricolo scolastico.
Scuola
Alunni coinvolti
n.65 alunni Papa Giovanni XXIII
Progetto uscita didattica: Visita/
Escursione
“Visita al pastificio Riscossa”
20 Alunni di 5 anni Federico II
“Visita al Castel del Monte”
Classi 1^ A/B
C.E.A. “Terrae” - Bosco Scoparello Ruvo
alunni delle classi 2^
(A/B/C/D/E/F/G) 131 alunni
C.E.A. “Terrae”- fattoria S.Magno Corato
Periodo di
realizzazione
Aprile maggio
Aprilemaggio
Aprile –
maggio
Marzo
Alunni delle classi 3^
(A/B/C/D/E/F/G)
Cooperativa “Dròmos”- I siti archeologici e
museali di Canosa di Puglia
In corso
d’anno
alunni delle classi 4^
( A/B/C/D/E/F )
C.E.A. “Terrae” - Porto Cesareo e parco
naturale
Aprile maggio
Alunni delle classi 5^
(A/B)
C.E.A. “Terrae” - Matera: sassi, Città e diga
di S. Giuliano
Novembre
Tutti gli alunni delle classi 5^
“Turisti in Puglia” Scopri la tua città Il
centro storico di Andria
Novembre
Alunni delle classi 5^
( D/E)
C.E.A. “Terrae”
Visita guidata intera giornata Alberobello,
Egnazia e museo archeologico
Febbraio –
marzo
Alunni delle classi 5^
(C/F/G)
ROMA : Il Parlamento
Marzo
Alunni delle classi 5^
(D/E)
C.E.A. “Terrae”
Porto Cesareo
Maggio
Infanzia
Primaria
6. L’ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA E SCELTE METODOLOGICHE
a. La flessibilità
La scuola realizza una
organizzazione tesa a favorire la
relazionalità tra adulti e tra
adulti e bambino
PER
Il successo
formativo di ogni
alunno
Un’ istruzione di
qualità
ATTRAVERSO
LA FLESSIBILITÀ:
1.
2.
3.
4.
del TEMPO
degli SPAZI
dei GRUPPI di alunni
dell’ intervento degli
adulti
1.
2.
3.
4.
Tempo adeguato alle esigenze specifiche di ogni alunno e per le
specifiche discipline.
La classe per l’accoglienza e l’ appartenenza; i laboratori per
socializzare, esplorare, manipolare, progettare, sperimentare ; spazi
esterni per incontrare l’ambiente, i mestieri, la cultura.
Piccoli gruppi di aiuto reciproco; gruppi a livello per recupero
disciplinare; gruppi eterogenei per motivare, socializzare e cooperare.
Elaborazione di strategie individualizzate; produzione di materiale
didattico/laboratoriale; progettazione, attuazione e verifica di
percorsi didattici adeguati al bambino/alunno.
b. Esempi di Metodologie Innovative attuate nel 3° Circolo “I. Imbriani”
Le attività didattiche sono organizzate e svolte con modalità diverse per
rendere più efficace l’intervento formativo.
“Learning by doing, by thinking and by loving”
La scuola è il luogo della gioia di imparare pensando e facendo. Se faccio e se penso, capisco e ricordo.
Ma non posso fare e pensare senza amare quello che faccio e penso.
Imparare/apprendere facendo attraverso il fare,
l’operare, le azioni.
All’azione si deve accompagnare il pensiero/la
riflessione.
Operare pensando, riflettendo, discutendo con se stessi
e con gli altri (cooperative learning).
Non basta agire, manipolare, operare, fare; è necessario
riflettere, pensare(metacognizione).
E, tuttavia, fare e pensare non si può senza essere
motivati.
Non v'è azione, ma soprattutto non v'è pensiero, senza
motivazioni, interessi, passioni.
La riflessione, il pensiero, la stessa azione sono sempre
sostenute dall’affettività (l’intelligenza emotiva).
Perché gli alunni operino e pensino, debbono essere
motivati: non si impara senza motivazioni, non si
comprende senza motivazioni, non si ricorda senza
motivazioni.
ROLE PLAYING (Gioco di ruolo) per:
- far emergere non solo il ruolo, le norme
comportamentali, ma la persona con la sua creatività;
- potenziare la creatività individuale
BRAIN STORMING (Tempesta nel cervello) per:
- migliorare la creatività, in quanto si vuole far emergere
il più alto numero di idee, fattive e realizzabili, posto un
argomento dato;
-sviluppare l’interazione
DRAMMATIZZAZIONE/TEATRO per sviluppare:
- la flessibilità mentale e la creatività;
- la capacità di ascolto;
- l’attenzione all’altro;
- la capacità di leggere e di adattarsi alle situazioni;
- il saper lavorare in gruppo;
- la riflessione sui propri comportamenti
PROBLEM SOLVING (L’insieme dei processi per analizzare,
affrontare e risolvere, positivamente, situazioni problematiche):
- Migliorare le strategie operative per raggiungere una
condizione desiderata a partire da una condizione data.
c. La contemporaneità - Utilizzo della contemporaneità dei docenti
In seguito alla riforma del 2009, le ore di
contemporaneità sono notevolmente diminuite,
limitando la possibilità di attuare le attività di
recupero, sostegno e sviluppo.
Tuttavia la codocenza verrà utilizzata per:
 individualizzazione degli interventi
 recupero/rinforzo per gli alunni diversamente
abili o con particolari difficoltà di apprendimento
o di comportamento
 potenziamento dell’eccellenza
 realizzazione di progetti interdisciplinari
(teatro, musica, ecc. )
7. LA PARTECIPAZIONE ALLA VITA SCOLASTICA
a. Organi Collegiali
CONSIGLIO
DI CIRCOLO
19 membri eletti
 8 genitori
 8 docenti
 2 rappresentanti del personale non
docente
1 membro di diritto nella figura del
Dirigente Scolastico
CONSIGLIO
DI INTERSEZIONE
(per la Scuola dell’Infanzia)
Docenti e rappresentanti dei genitori
CONSIGLIO
DI INTERCLASSE
(per la Scuola Primaria)
Docenti e rappresentanti dei genitori
COLLEGIO DEI DOCENTI DELLA
SCUOLA PRIMARIA E DELLA SCUOLA
DELL’ INFANZIA
Formato dalla totalità dei docenti del 3°
Circolo didattico e presieduto dal Dirigente
Scolastico
I rappresentanti di classe hanno il compito di:
 riportare ai genitori della propria classe le informazioni e le
indicazioni che la scuola trasmette, nonché il resoconto delle riunioni a
cui partecipano
 devono farsi portavoce di tutte le esigenze e proposte che i genitori
indirizzano alla scuola
http://www.imbriani.it/patto.htm
La partecipazione
aiuta la scuola ad
essere recettiva e
propositiva
Il Consiglio di Circolo:
 riunisce le
rappresentanze di tutti i
soggetti (genitori, docenti,
personale A.T.A.,
Dirigente Scolastico e
dirigente amministrativo)
 recepisce le istanze
 formula gli indirizzi
generali
 verifica i risultati
I docenti:
 curano la comunicazione con i genitori (colloqui
individuali e assemblee)
 illustrano gli indirizzi educativi e i metodi didattici
 evidenziano i problemi degli alunni e della classe
 discutono e concordano strategie comuni
http://www.imbriani.it/regolamento.htm
b. Rapporti con le famiglie
La Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria, ponendo l’allievo al centro dei
percorsi formativi, possono raggiungere le proprie finalità attraverso una
condivisione di responsabilità con le famiglie. Non più la sola
partecipazione, ma un impegnativo invito alla cooperazione: lavorare
insieme alla scuola e ai docenti per la crescita e il successo formativo dei
bambini.
Gli insegnanti saranno disponibili per incontri individuali con i genitori,
previo appuntamento, ogni volta che si presenterà un problema.
Incontri con i genitori saranno attuati periodicamente secondo quanto
previsto nel Piano annuale delle attività e secondo le diverse esigenze di
classe /sezione che possano favorire ulteriormente la comunicazione scuola
famiglia.
Alla fine del 1° e 2° quadrimestre i genitori saranno informati , in apposito
incontro, del risultato degli scrutini. I genitori dei bambini della Scuola
dell’Infanzia saranno informati sull’andamento dell’attività educativa delle
sezioni.
La famiglia è testimone privilegiata dello sviluppo dei bambini e coopera
con la scuola nei seguenti modi:
• fornisce conoscenze e indicazioni rilevanti ai docenti;
• collabora per l’adattamento dei bambini all’ambiente scolastico;
• segue l’esperienza di formazione dei figli e partecipa alla costruzione del
percorso formativo;
• interagisce con i docenti;
• si rende consapevole delle eventuali differenze di partenza dei bambini e
condivide il percorso teso a raggiungere le competenze finali;
• comprende le motivazioni che ispirano il piano personalizzato di studio e
condivide gli obiettivi formativi contenuti nel POF.
c. Continuità tra Scuole
Al fine di garantire la continuità tra i
vari ordini di scuole, si realizzano
incontri fra docenti per:
· scambi di informazioni su alunni
· scambi e confronti sulle progettazioni
· promozione di iniziative comuni
Nel nostro Circolo si possono individuare tre momenti
significativi per la continuità:
1. Incontro insegnanti uscenti di classe quinta della
scuola primaria con gli insegnanti dell’ultimo anno
della scuola dell’infanzia (raccolta dati per la
formazione delle classi prime e scambio di
informazioni sul livello di maturazione raggiunta dai
bambini).
2. Incontro insegnanti uscenti di classe quinta con gli
insegnanti della scuola secondaria di primo grado
(sintesi globale di ciascun alunno).
3. Incontro del Dirigente Scolastico con i genitori degli
alunni nuovi iscritti (sia della scuola dell’infanzia sia
della scuola primaria per l’illustrazione del POF).
8. ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLA SCUOLA
Calendario scolastico
Inizio lezioni: 16 settembre 2010
Ponte Ognissanti: 2 novembre 2010
Vacanze natalizie: dal 23 dicembre 2010 al 6 gennaio
2011
Carnevale: 7 e 8 marzo 2011
Vacanze pasquali: dal 21 al 26 aprile 2011
Santo Patrono: 20 settembre 2010
Termine lezioni scuola primaria: 8 giugno 2011
Termine lezioni scuola dell'infanzia: 30 giugno 2011
Orario ufficio
Gli uffici di segreteria sono accessibili al
pubblico:
dal lunedì al sabato la mattina dalle
ore 10.00 alle ore 12.00
il martedì ed il venerdì il pomeriggio
dalle ore 16.30 alle ore 17.30
Orario alunni scuola dell’ infanzia
Inizio lezioni
16-09-2010
8.15/9.00 – 12.00/12.30
Giovedì
dal 17-09-2010
all’inizio mensa
8.15/9.00 – 12.45/13.15
dal lunedì al venerdì
dall’inizio mensa
al 08-06-2011
8.15/9.00 – 15.45/16.15
dal lunedì al venerdì
dal 09.06.2011
al 24.06.2011
8.15/9.00 – 13.45/14.15
dal lunedì al venerdì
dal 27.06.2011
al 30.06.2011
8.15/9.00 – 12.45/13.15
dal lunedì al venerdì
ARTICOLAZIONE DEL
TEMPO - SCUOLA
Nella Scuola dell’Infanzia
Il tempo scuola è articolato
in 40 ore settimanali
comprensivo di mensa
Orario alunni scuola primaria a Tempo Normale e a Tempo Pieno
Inizio lezioni
16-09-2010
Classi 1^
9.30 – 12.30
classi 2^, 3^, 4^, 5^
8.30 – 12.30
dal 17-09-2010
all’inizio mensa
Tutte le classi (27h)
8 . 3 0 – 1 3 .00
dal lunedì al sabato
dall’inizio mensa
al 14-05-2011
Classi 1^ e 2^ TN(27h)
8.30 – 13.00
dal lunedì al sabato
8.20 – 13.00
dal lunedì al sabato
15.00 – 17.00
martedì
8.20 – 17.10
lunedì, martedì, giovedì,
venerdì
8.20 – 13.00
mercoledì
8 .30 – 13.00
dal lunedì al sabato
giovedì
Classi 3^-4^-5^ TN (30h)
Classi TP (40h)
Dal 16-05-2011
al 08-06-2011
tutte le classi (27h)
ARTICOLAZIONE DEL TEMPO - SCUOLA
La Scuola Primaria è organizzata su un tempo scuola di:
- 27 ore settimanali per le classi del 1° ciclo a Tempo Normale ,
- 30 ore settimanali per le classi del 2° ciclo a Tempo Normale ,
- 40 ore settimanali comprensive di mensa per le classi del 1° e 2° ciclo a Tempo Pieno
http://www.imbriani.it/calendario.htm
http://www.imbriani.it/orario.pdf
•Servizio mensa
Dall'accordo raggiunto tra la civica amministrazione, i dirigenti
scolastici e la ditta appaltatrice “Pastore Ristorazione”, il servizio della
refezione-mensa scolastica partirà da lunedì 3 ottobre 2010 per la
Scuola dell’Infanzia e lunedì 11 ottobre 2010 per la Scuola Primaria.
I pasti, come da capitolato, saranno biologici e le famiglie degli alunni
saranno preventivamente informate sui menù serviti settimanalmente.
La dietista, inoltre, ha già provveduto, presso le varie scuole e secondo
un calendario organizzato, a rilevare eventuali intolleranze alimentari.
Nel 3° Circolo “I.Imbrinai” il servizio mensa, per la Scuola dell’Infanzia
e la Scuola Primaria, è prestato nei locali a ciò adibiti, presso i rispettivi
edifici scolastici.
•Servizio trasporto alunni
È in funzione un servizio di trasporto degli alunni che bada a prelevare i
bambini dal proprio domicilio e a ricondurveli al termine dell’orario
scolastico.
Tale servizio gratuito, sia per la Scuola dell’Infanzia sia per quella
Primaria, è gestito dal Settore Ambiente, Mobilità e Servizi del Comune
di Andria.
Le famiglie possono usufruire del trasporto gratuito dei loro figli
ritirando la modulistica occorrente presso il Servizio Trasporti Urbani e
Scolastici sito in P.zza Bersaglieri d'Italia n. 6 (nei pressi della Stazione
Bari-Nord) e consegnando le domande presso l'ufficio Archivio sito a
Palazzo di Città in P.zza Umberto I.
•Servizio pre - scuola
Per l’accoglienza degli alunni di Scuola Primaria, che usufruiscono del trasporto
comunale, è attivo un servizio di pre - scuola (dalle ore 7, 45 alle ore 8,15) gestito da
docenti con incarico aggiuntivo retribuito dalla scuola.
• Sicurezza nella scuola
PIRAMIDE DELLA RESPONSABILITÀ
DIRIGENTE SCOLASTICO
• individua il RSPP e il SPP con cui collabora alla redazione del
documento di valutazione dei rischi
• promuove iniziative di informazione e formazione
• richiede all’Ente locale interventi di tipo strutturale ed impiantistico
• sospende in caso di pericolo grave o imminente le attività scolastiche
RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione –
Tecnico Esterno)
• individua i fattori di rischio e le misure preventive
• collabora alla redazione del documento di valutazione dei rischi
• propone iniziative di informazione e formazione
• promuove le richieste di intervento all’Ente locale
SPP (Servizio di Prevenzione e Protezione)
Il Dirigente Scolastico designa per ogni plesso scolastico uno o più
addetti al SPP, che hanno il compito di collaborare attivamente per
la prevenzione e protezione dai rischi nella scuola.
DIRIGENTE
SCOLASTICO
RSPP
SPP
PREPOSTI
UTENTI (ALUNNI E PERSONALE)
PREPOSTI
• RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza)
Per ogni plesso il Dirigente scolastico nomina una Squadra Addetta all’ emergenza:
•Addetto/i al Primo Soccorso
• Adetto/i all’Antincendio e all’ Evacuazione
• Gli alunni devono apprendere il comportamento da adottare in caso di calamità
• I docenti predispongono attività atte a promuovere e a diffondere la cultura della sicurezza negli ambienti scolastici ed
extrascolastici e organizzano prove di evacuazione rapida dall’ edificio scolastico
• Due volte l’anno si effettuano prove generali di evacuazione dall’ edificio scolastico.
• Gli operatori scolastici (docenti e personale ATA) frequentano corsi sulla Sicurezza, di Primo Soccorso e Anti - Incendio
9. AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
a. Progetto “Area a Rischio 2010 – 2011”
(art. 9 CCNL Comparto Scuola 2006-2009)
La nostra Scuola è situata in un’area di svantaggio socio-culturale
caratterizzata da devianza giovanile e da forte carenza di centri di
aggregazione. Pertanto il collegio dei docenti, oltre a considerare il
lavoro quotidiano un intervento continuo e continuativo sulla
prevenzione del disagio degli alunni e delle famiglie , ha ritenuto
opportuno proporre l’arricchimento del POF
con i seguenti progetti
SCUOLA DA… A…MARE: campus estivo al mare,
rivolto ad un centinaio di alunni delle classi terze
finalizzato a:
PROTAGONISTI DEL “BEN…ESSERE”,
rivolto a 30 adulti (genitori di alunni della scuola)
finalizzato a:
migliorare la qualità della vita
attraverso l’ attività motoria;
-conoscere e rispettare una realtà
ambientale extrascolastica;
- sviluppare la capacità di
interagire positivamente con
coetanei ed adulti.
-accrescimento dell’autostima;
-al miglioramento della visione del sé;
-soddisfazione per la propria vita;
-consapevolezza dei ruoli;
-sicurezza nelle scelte;
-promozione di relazioni sociali positive;
-promozione della cultura delle legalità.
Il progetto sarà presentato in rete con la Scuola secondaria di I grado “G. Salvemini” , ubicata nello stesso territorio e con la quale c’è una
lunga esperienza pregressa di collaborazione.
b. Piani Integrati PON FSE - Annualità 2010/2011
L’ azione C1 richiesta, nell’ambito del FSE “Competenze per lo sviluppo” finanziato con il Fondo Sociale Europeo e
autorizzato con nota dell’USR n. 7578 del 5 agosto 2010, è collegata al Piano dell’Offerta Formativa e fa parte della cultura
collettiva del singolo istituto.
Sarà offerta, così, a otto gruppi di alunni la passibilità di arricchire le proprie competenze attraverso attività laboratoriali :
Azione
Destinatari
C1
classi 3 tp
Scrittura creativa 1
50 ore
C1
classi 3 tn
Scrittura creativa 2
50 ore
C1
classi 4
Digilearning...stretch your
mind
50 ore
C1
classi 5 tn
English together 2
50 ore
C1
classi 2 tp
Conoscersi per conoscermi 1
30 ore
C1
classi 2 tn
Conoscersi per conoscermi 2
30 ore
C1
classi 4
Sul carro di mangiafuoco…non
solo burattini
30 ore
C1
classi 5 tp
Sport e legalità
30 ore
http://www.imbriani.it/PON.htm
Titolo
Durata
c. Formazione e aggiornamento del personale
La qualità dell'offerta formativa è direttamente connessa alla professionalità esperta degli operatori che
erogano il servizio scolastico. In aggiunta alle autonome iniziative di formazione e aggiornamento
(intraprese a proprie spese, singolarmente o a gruppi di Docenti, per rendere le proprie prestazioni
professionali adeguate alle richieste di un contesto socio-culturale in continua evoluzione), il 3° Circolo
promuove, nella scuola, le azioni di formazione richieste (D1, B7, B4) nell’ambito del FSE
“Competenze per lo sviluppo” finanziato con il Fondo Sociale Europeo e autorizzate con nota
dell’USR n. 7578 del 5 agosto 2010 .
Azione
D1
B7
B4
Destinatari
Docenti
con buone
competenze
informatiche
Docenti
Con buona
conoscenza di
base della lingua
Docenti
Titolo/relatore
Durata
Manipolare le immagini digitali
30 ore
(dicembre/ gennaio)
Improve Your English! -II livello
(docente madre lingua)
30 ore
(dicembre/ gennaio)
Cooperative learning - II livello
(Prof. Comoglio)
30 ore
(settembre)
Aderisce, inoltre, ai corsi di formazione con le scuole della Rete del territorio, sia per il
personale Docente, sia per il personale ATA.
10. MONITORAGGIO: VERIFICA - VALUTAZIONE
a. Valutazione degli apprendimenti
La progettazione annuale della didattica elaborata dai Consigli di interclasse - intersezione e approvata
dal Collegio dei Docenti:
• individua gli strumenti di rilevazione della situazione iniziale e finale degli alunni;
• delinea, sulla base delle scelte progettuali del Circolo, il percorso d'insegnamento e nelle classi;
• utilizza il contributo dei vari campi di esperienza e delle varie aree disciplinari per il conseguimento
delle finalità formative e degli obiettivi di apprendimento tracciati dalle Indicazioni Nazionali;
• sottopone a verifica e valutazione (iniziale, in itinere, finale) i risultati, al fine di adeguare l'azione
didattica alle esigenze formative che emergono;
• collabora con INVALSI alla realizzazione della rilevazione degli apprendimenti per gli alunni (classi
coinvolte seconde e quinte).
1.
2.
3.
La verifica iniziale comprende la rilevazione degli apprendimenti (conoscenze, abilità,
comportamenti), delle esperienze, delle modalità relazionali dell'alunno, che
consentono di definire le modalità di progressivo orientamento ai saperi disciplinari,
come graduale acquisizione dei quadri concettuali, dei metodi di indagine, del
linguaggio specifico di ciascuna disciplina tenendo presente la necessità di una visione
unitaria collegata agli obiettivi formativi
La verifica in itinere è intrinseca al lavoro, in quanto costituisce la modalità di
accertamento delle ipotesi contenute nella programmazione. Il controllo continuo dei
processi avviati consente , in caso di fallimenti, di produrre correttivi e aggiustamenti,
che possano riguardare la metodologia d'insegnamento, il contenuto
dell'apprendimento, l'approccio relazionale.
Questo iter è lo strumento che permette di effettuare la valutazione finale dell'alunno,
che consiste nell'accertare in che misura siano stati raggiunti i risultati finali e, di
conseguenza, quale sia stata l'efficacia del lavoro svolto.
b. La scheda di valutazione
Dall’anno 2008-2009, per effetto dell’articolo 3 del D.L. 137/2008, poi
convertito nella legge 169 del 30 ottobre 2008, la valutazione periodica e
annuale degli apprendimenti disciplinari viene effettuata mediante
l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi.
Il Collegio Docenti a maggioranza ha deliberato che nella scheda di
valutazione, che nel nostro Circolo Didattico viene redatta a scansione
quadrimestrale, le discipline curriculari vengano valutate con voti dal 5
(unico voto che esprima l’insufficienza) al 10. Ha deliberato invece che la
valutazione del “Comportamento” venga espressa con la seguente scala
di misurazione: OTTIMO, DISTINTO, BUONO, DISCRETO,
SUFFICIENTE, MEDIOCRE, NON SUFFICIENTE
La valutazione della Religione Cattolica viene espressa come il
“Comportamento” , ma su scheda separata come prevede il D.L. 297/94.
La valutazione con giudizio analitico, richiesta dalla normativa sul livello
globale di maturazione raggiunto dall’alunno alla fine di ciascun
quadrimestre, viene espressa su quattro fondamentali “dimensioni”
osservate sistematicamente nel corso delle prestazioni scolastiche:
PARTECIPAZIONE, IMPEGNO, AUTONOMIA, RITMI E MODI
DELL’APPRENDIMENTO.
La Valutazione nella Scuola Primaria non ha funzione selettiva ma è un momento formativo
in relazione al livello di partenza del singolo alunno.
Le valutazioni sono in riferimento alle singole prove e non sulla personalità dello studente.
c. La valutazione del servizio scolastico
Il 3°Circolo Didattico assume come principio cardine
dell'erogazione del servizio scolastico il criterio
dell'efficienza in funzione dell'efficacia degli obiettivi
assunti.
Negli anni scolastici passati, con lo scopo di raccogliere elementi
utili per la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza dell’operato
della scuola, sono stati predisposti questionari di autoanalisi per:
gli alunni di classe V, i genitori, i docenti, il personale non docente.
I risultati dell’autoanalisi hanno consentito di giungere ad una
descrizione dei “punti di forza” della scuola, degli elementi che ne
sostengono la qualità, e dei suoi “punti di debolezza”, ossia di quei
fattori che ne limitano la qualità.
La consapevolezza dei punti di forza permette di capire su
cosa è possibile far leva per migliorare la qualità del
servizio. La conoscenza dei “difetti”, invece, spinge ad
individuare quelli che rappresentano un reale ostacolo per
la qualità del servizio e ad intervenire per eliminarli.
In sintesi: l’autovalutazione d’Istituto ha permesso di acquisire gli elementi per
confermare le scelte fatte o per rivederle suggerendo spunti per integrare l’azione
con altri interventi che ne rafforzino l’efficacia complessiva.
Sarà a cura della funzione strumentale Area1 predisporre nuovi strumenti di verifica- valutazione che si prestino a
favorire la costruzione di un dialogo collaborativo tra insegnanti e alunni e tra insegnanti, genitori e alunni, oltre che
contribuire a un reale rinnovamento della scuola. I criteri e i risultati verranno “raccontati” nel POF del prossimo anno
scolastico.
I servizi aggiuntivi della scuola:
CRSP (Centro Risorse Servizi Professionali)
http://www.imbriani.it/crsp.htm
CTS (CENTRO TERRITORIALE SUPPORTO)
http://www.imbriani.it/cts.htm
Il 3° Circolo
“I.Imbriani”
scuola polo handicap
http://www.imbriani.it/hp.htm
PIANO ISS Insegnare Scienze Sperimentali
presidio territoriale
http://www.imbriani.it/iss.htm
Capofila della Rete “biblioteca itinerante”
http://www.imbriani.it/biblio.htm#itinerante
Costruisce una rete fra
M.I.U.R.
ALTRE SCUOLE
• Scuola secondaria di I grado
“G. Salvemini”
• C.I.S.A.
• Ufficio Scolastico Regionale
• Agenzia Nazionale per lo
sviluppo dell’autonomia
Scolastica (INDIRE)
• INVALSI
ENTI LOCALI
Comune
Provincia
ASSOCIAZIONI
elaborazione – aggiornamento – stesura
a cura della funzione strumentale lucrezia sforza
3° C.D. “I. Imbriani” di Andria - scuola statale Primaria e dell’ Infanzia
Anno Scolastico 2010 – 2011
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scuola - 4° circolo IMBRIANI (ex 3°)