CORSO DI AGGIORNAMENTO
TECNICI E UFFICIALI DI GARA
FEDERAZIONE ITALIANA KARATE
REGIONE PUGLIA
“ASPETTI MEDICO-BIOLOGICI
E LO SVILUPPO ORGANICO
DEL BAMBINO ”
DOTT. FERDINANDO AMENDOLA
SPECCHIOLLA 19-09-2010
I MOTIVI DELLO SPORT
NEL BAMBINO
1) Favorisce lo sviluppo armonico
2) Migliora le capacità motorie e coordinative
3) Ha effetto benefico sulla funzione cardiovascolare
e sulla respirazione
4) Favorisce la correzione di eventuali difetti fisici minori
5) Influisce in modo positivo sullo sviluppo psicologico
6) L’abitudine al movimento e all'attività fisica, pongono
le premesse per il mantenimento di tale attitudine anche
in età adulta
7) Facilita l'inserimento sociale (soprattutto se pratica uno sport
di squadra)
8) Aumenta l'autonomia personale e la capacità di gestione
del proprio tempo
9) Favorisce la formazione di una sana consapevolezza di sé e di una
buona autostima
10) Aiuta a crescere, favorendo il distacco dalle figure genitoriali
CARTA DEI DIRITTI DEL BAMBINO
Diritto di divertirsi e di giocare come un bambino
Diritto di vivere lo sport
Diritto di beneficiare di un ambiente sano
Diritto di essere trattato con dignità
Diritto di essere allenato e circondato da persone qualificate
Diritto di seguire allenamenti adeguati ai propri ritmi
Diritto di misurarsi con giovani che abbiano la stessa probabilità di
successo
Diritto di partecipare a manifestazioni adeguate e gioiose
Diritto di praticare in condizioni di massima sicurezza e serenità
Diritto di avere tempi di riposo
Diritto di non essere un campione
UNESCO - Ginevra 1992
Il COMMITEE on SPORTS MEDICINE and
FITNESS
dell’ AMERICAN ACADEMY of PEDIATRICS
Ha definito l’esercizio fisico come
UNA ATTIVITÀ PROGRAMMATA E RIPETITIVA
CHE HA LO SCOPO
 MIGLIORARE LA FORZA FISICA
 SALVAGUARDARE LA SALUTE
La COMMISSIONE del TEMPO LIBERO
dell’ ONU
“CARTA DEI DIRITTI DEI RAGAZZI ALLO SPORT”
L’età evolutiva, intesa come
 ETÀ PEDIATRICA
 ETÀ PREPUBERALE
 ETA’PUBERALE
 ETÀ ADOLESCENZIALE
è caratterizzata da mutamenti corporei
che avvengono
 in maniera rapida
 con le dovute variabilità individuali
Vi sono diversi fattori che influiscono sullo sviluppo
FATTORI INTRINSECI
 GENETICI
genitori, sesso, razza
 NEUROENDOCRINI
ipofisi, tiroide, gonadi, pancreas, ecc.
FATTORI ESTRINSECI
 AMBIENTALI
valori biometrici caratteristici in
relazione alle condizioni ambientali
 SOCIO-ECONOMICI
ceto sociale, struttura del nucleo
familiare
 ALIMENTARI
quantità calorica e proteica giornaliera
 ATTIVITÀ FISICA
E SPORTIVA
aumento della densità e del diametro
delle ossa, del volume e peso dei muscoli,
aumento della massa magra.
ACCRESCIMENTO
In biologia lo sviluppo dell’individuo è inteso
1) Crescita delle dimensioni corporee,
determinata dalla moltiplicazione cellulare
e dall’aumento della massa muscolare
e scheletrica
2) Processo di differenziazione e sviluppo
delle funzioni organiche e biochimiche
L’accrescimento è regolato da fattori
A) INTERNI
B) ESTERNI
FATTORI INTERNI
1) GENETICI
2) ORMONALI
GENETICI
Un esempio di influenza GENETICA sono le
differenze di statura e proporzioni corporee
tra popolazioni diverse,
così come avviene in un gruppo familiare.
ORMONALI
Sono molto importanti nel determinare
l’accrescimento.
L’ormone somatotropo (somatropina,
o STH, o GH)
Gli ormoni tiroidei.
Gli ormoni sessuali (androgeni ed
estrogeni).
La loro azione si esplica con modalità
diverse e in diversi periodi della vita.
ORMONE SOMATOTROPO
E’ molto importante nella seconda e
terza infanzia, perché stimola
armonicamente l’accrescimento.
Un suo eccesso o difetto durante lo
sviluppo causano rispettivamente
gigantismo o nanismo armonico.
ORMONE TIROIDEO
La sua azione si esplica sin dalla
nascita.
Influenza non solo l’accrescimento
muscolare e scheletrico, ma anche
quello di tutti gli apparati, compreso il
sistema nervoso centrale.
Una sua carenza può causare, oltre che
insufficienza di sviluppo corporeo,
anche grave insufficienza mentale.
ANDROGENI ED ESTROGENI
Aumentano durante la pubertà
1) La maturazione sessuale
2) La maturazione scheletrica
con la saldatura delle cartilagini
di coniugazione delle ossa lunghe.
Se aumentano nel periodo prepubere
causano una precoce saldatura delle
cartilagini e……
CONSEGUENTE BASSA STATURA
FATTORI ESTERNI
L’ALIMENTAZIONE è importante.
Una dieta ipercalorica e ricca di
proteine favorisce l’accrescimento.
Possono influire sull’accrescimento
1) L’esercizio fisico
2) Le norme igieniche di vita
3) Il clima
I TEMPI
DELL’ACCRESCIMENTO
Nella specie umana i
processi di crescita e differenziazione
seguono tempi diversi
per i diversi organi ed apparati.
ACCRESCIMENTO STATURALE
E’ molto intenso durante il primo anno di vita
(aumentando circa del 50%),
poi tende a diminuire.
All’inizio del periodo prepubere si assiste
a un nuovo incremento, che persiste sino
al raggiungimento della maturità sessuale.
E’ più precoce nelle femmine e procede
di pari passo con la maturazione sessuale,
sino a 20-22 anni.
ACCRESCIMENTO PONDERALE
E’ il parametro che più risente delle condizioni
generali di salute.
Il neonato alla nascita pesa in media 2,5-3,5 kg.;
dopo un lieve calo, recuperato rapidamente.
All’inizio del quinto mese il peso raddoppia,
a 12 mesi triplica e a 24 mesi quadruplica.
In seguito aumenta in modo graduale
parallelamente alla statura,
stabilizzandosi nel terzo decennio di vita.
VALUTAZIONE
DELL’ACCRESCIMENTO
1) TABELLE DI ACCRESCIMENTO
2) ESAMI RADIOGRAFICI
Con le tabelle d’accrescimento si
valuta se lo sviluppo dei vari
parametri rientra nella norma
della popolazione di
appartenenza.
I GRAFICI DEI "CENTILI"
Il grafico dei "centili", ad esempio del
peso, è costruito prendendo a caso
migliaia di bambini della stessa età e
dello stesso sesso.
Dopo averli pesati e messi in fila dal più
magro al più robusto, questi bambini
vengono divisi in 100 gruppi.
Ciascun piccolo gruppo corrisponde ad
un "centile".
CRESCITA IN STATURA
La statura del bambino (50 cm.) cresce rapidamente nel
primo anno di vita, aumentando del 50% rispetto ai valori
neonatali.
A questi primi 25 cm se ne aggiungeranno
altri 12-13 al termine del 24° mese.
Da questo momento in poi il ritmo di crescita staturale si
mantiene relativamente costante (+ 5-6 cm/anno).
All'età di quattro anni, il bambino avrà raddoppiato la sua
altezza (100 centimetri circa).
La triplicherà solamente 8 anni più tardi (150 centimetri).
Nel periodo prepubere si verifica, nel maschio e nella
femmina, un netto scatto staturale (+ 8-12 cm/anno per due
o tre anni) che persiste fino al raggiungimento della
maturità sessuale.
Questa rapida crescita in statura è anticipata nelle
femmine
(inizia intorno ai 9 anni e mezzo,
raggiunge il picco a 12 e termina intorno ai 14)
Nei maschietti è un po’ più ritardata
(dagli 11-12 aa. fino ai 16, con picco intorno ai 14).
Per questo motivo, tra gli 11 ed i 14 anni, le femmine
sopravanzano in statura i maschi.
Intorno ai 16 e mezzo di età per le femmine, ed un anno
più tardi per i maschi, il ragazzo avrà raggiunto circa il
98% dell'altezza definitiva.
L’ altezza definitiva sarà completata nei 24 mesi
successivi.
OBESITA’
QUATTRO PUGLIESI SU 10 SONO IN SOVRAPPESO.
UNO SU 10 E’ OBESO.
UNO SU 3 BAMBINI TRA I 6-9 ANNI E’ IN
SOVRAPPESO O OBESO.
IL 50% I RAGAZZI TRA I 14-17 ANNI.
TRA I BAMBINI PUGLIESI IL 14,4% RISULTA OBESO.
IL 24,6% RISULTA IN SOVRAPPESO.
COMPLESSIVAMENTE IL 39% DEI BAMBINI
PUGLIESI PRESENTA UN ECCESSO PONDERALE.
OBESITA’
E’ estremamente importante
educare il bambino ad una
alimentazione corretta e al regolare
esercizio fisico per prevenire l'obesità.
Perché un bambino obeso ha grandi
probabilità di rimanere tale per tutto il
resto della sua vita, con tutte le
conseguenze fisiche e psicologiche.
OBESITA’
Il monitoraggio dello stato nutrizionale del bambino
avviene rilevando le PLICHE ADIPOSE, il cui spessore
riflette le variazioni del tessuto adiposo sottocutaneo.
Lo sviluppo della massa grassa segue un andamento
particolare.
Inizia già in utero fino a raggiungere un picco nove
mesi dopo la nascita.
Tende quindi a calare fino al 6° - 8° anno.
Successivamente si differenzia nei due sessi
QUANTITA’
DISTRIBUZIONE
Di contro, altro aspetto, oggi molto evidente, associato
alla obesità infantile, è quello di avviare necessariamente,
alla pratica sportiva,
il bambino, alla luce dei più sicuri danni
“DEL SEDENTARISMO PRECOCE“
determinati
DAL NUOVO TENORE DI VITA
ALLE ABITUDINI DI OGGI
Molti bambini, infatti, si trasformano in
“SEDENTARI A TEMPO PIENO”,
già dai primi anni delle scuole elementari
per diversi motivi:
RIMANERE SEDUTI
PER DIVERSE ORE SUI BANCHI DI SCUOLA
A CASA




PER ESEGUIRE I COMPITI
VEDERE LA TELEVISIONE
GIOCARE CON I VIDEO GIOCHI
IMPEGNARSI AL COMPUTER
Il dispendio energetico che si verifica durante l’attività
sportiva rappresenta anche un fattore importante
PER LA PREVENZIONE DELLA OBESITÀ
e per correggere il
SOPRAPPESO NELL’ETÀ PEDIATRICA.
Naturalmente non solo l’esercizio fisico,
ma l’adozione di un regime alimentare
o meglio di una educazione alimentare,
INTESO COME STILE DI VITA
rapportato alle effettive esigenze metaboliche
del singolo ragazzo,
deve necessariamente essere adottato per combattere
L’OBESITÀ INFANTILE.
KARATE
La moderna pratica del karate applicata al bambino prevede
che venga
INSEGNATO E RICHIESTO
UN COMPORTAMENTO CHE SEGUA DELLE
PICCOLE REGOLE DI CONDOTTA
1) Fare il saluto quando si arriva e quando si lascia il
dojo
2) Rispettare i propri compagni
3) Non assumere mai atteggiamenti scorretti.
In questo modo il bambino può identificarsi come
appartenente ad una piccola società
con le sue piccole regole.
KARATE
La struttura fisica del bambino viene rinforzata grazie
all'addestramento necessario al compimento di gesti che
richiedono
“GRANDE PADRONANZA DEL PROPRIO CORPO”
I bambini non vengono mai limitati nello sfogo della loro
naturale vivacità perché le loro energie, e quindi anche le
loro aggressività, vengono canalizzate e fatte sfociare
verso un lavoro positivo.
Una delle caratteristiche più interessanti del lavoro che si
fa con i bambini è lo sviluppo della conoscenza del
proprio corpo:
IL BAMBINO RIESCE A PERCEPIRE
LE SUE POTENZIALITÀ E I SUOI LIMITI.
La pratica del karate è terapeutica per i bambini
iperattivi o con disturbi del comportamento.
Una ricerca su "INTERNATIONAL JOURNAL OF OFFENDER
THERAPY AND COPARATIVE CRIMINOLOGY",
16 bambini di età compresa tra gli otto e i dieci anni, con
disagi di disturbo oppositivo-provocatorio (tendenza
persistente a sfidare e provocare gli adulti e mostrarsi
irritabile, arrabbiato, dispettoso, vendicativo).
I bambini sono stati divisi in due gruppi.
Un gruppo non ha ricevuto nessun trattamento, mentre gli altri
otto bambini sono stati inseriti in un corso di karate, con altri
coetanei per un periodo di dieci mesi.
Nei bambini che hanno praticato il Karate è stato
osservato un significativo miglioramento per quanto
riguarda l'intensità, l'adattabilità, e la capacità di
regolazione dei propri stati emotivi.
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