L’Istituto
dove
si realizza
l’articolo
13
La scuola
che
ha accolto
ben 50
nazionalità
del mondo
Istituto Comprensivo “Corrado Melone” di Ladispoli
La Terra è la Casa Comune di tutti
i membri della famiglia umana
La Caritas Diocesana
di
Ladispoli
- Accoglienza: gli immigrati potrebbero avere un’accoglienza migliore se ad es. le ambasciate e i consolati
rilasciassero documenti di identità validi e gli stranieri potessero acquistare biglietti per voli aerei e viaggi in
nave piuttosto che affrontare i rischiosi e disumani viaggi con gli scafisti.
- Ricerca della felicità: se non si è felici nel proprio paese si può viaggiare, ci si può spostare e cercare di
esserlo altrove. Dove si è felici? Dove ci sono gli affetti, l’amore, il lavoro, la casa...
- Cooperazione e sviluppo: è necessario migliorare le
condizioni sociali ed economiche dei paesi del Sud del
mondo e sviluppare progetti (come quelli del
Commercio equo e solidale) che rispettino il lavoro
dei popoli, spesso sfruttati dalle multinazionali.
- Utile presenza dei lavoratori stranieri: gli immigrati
svolgono lavori per i quali è spesso difficile trovare
disponibilità tra gli Italiani. Anche grazie ai loro
contributi si riescono a pagare le pensioni.
- Ladispoli: da piccolo borgo è cresciuta e ancora oggi
continua a crescere grazie ai flussi migratori; è la
seconda città, in Italia, dopo Brescia ad avere la
percentuale di stranieri più elevata.
L’inasprimento delle leggi sull’immigrazione
non ha fermato, né rallentato, il flusso migratorio.
TURCO-NAPOLITANO:
AL COMPIMENTO DEL 14° ANNO DI ETA' AL
MINORE ISCRITTO NEL PERMESSO O NELLA CARTA DI SOGGIORNO DEL
GENITORE E' CONCESSA UNA CARTA DI SOGGIORNO VALIDA FINO AI 18
ANNI.
BOSSI-FINI:
I MINORI NON ACCOMPAGNATI DA PARENTI, SONO
AMMESSI PER ALMENO 3 ANNI AD UN PROGETTO DI INTEGRAZIONE
SOCIALE E CIVILE DI UN ENTE PUBBLICO O PRIVATO. IL PERMESSO DI
SOGGIORNO SARA' RILASCIATO AI 18 ANNI E L'ENTE GESTORE DOVRA'
PROVVEDERE A TUTTE LE ESIGENZE DEL RAGAZZO
POPOLAZIONE STRANIERA A LADISPOLI AL 31/12/2012
ALBANIA
ZAMBIA
ANGOLA
VIETNAM
ARABIA SAUDITA
5000
UZBEKISTAN
AUSTRIA
URUGUAY
BELGIO
4500
UNGHERIA
BOLIVIA
UCRAINA
BOTSWANA
4000
TUNISIA
SVIZZERA
3500
3000
SUDAN
BULGARIA
C. STATI INDIPENDENTI
CANADA
2500
SPAGNA
CILE
2000
SLOVENIA
CONGO REP. POP.
1500
SIERRA LEONE
COSTA RICA
1000
500
SENEGAL
CUBA
0
RUANDA
DOMINICA REP.
REPUBBLICA SLOVACCA
EGITTO
REP. CECA
ESTONIA
REGNO UNITO
FILIPPINE
POLONIA
FRANCIA
PANAMA
GERMANIA
PAKISTAN
NUOVA ZELANDA
NIGERIA
MESSICO
MAURITIANA
MACEDONIA
LITUANIA
LIBERIA
GIAPPONE
GRECIA
GUINEA REP. POP.
INDONESIA
IRAQ
ISRAELE
KENYA
LETTONIA
Numero
A PARTIRE DAL 1978 MIGLIAIA DI EBREI
RUSSI RAGGIUNSERO LADISPOLI, LUOGO
DI SOSTA IN ATTESA DI OTTENERE IL
VISTO PER “IL MONDO LIBERO”
SI SOSTENEVANO
VENDENDO DI
TUTTO: MACCHINE
FOTOGRAFICHE,
LENTI
D’INGRANDIMENTO,
SPARTITI MUSICALI,
MATRIOSKE E
MEDAGLIERI
“A Ladispoli venne meno quel senso di paura
che gli adulti intorno a noi avevano e ci
trasmettevano: la paura di essere scoperti”
Helen Eliassian
DICHIARAZIONE UNIVERSALE dei
DIRITTI DELL’UOMO
ART.13
1.Ogni individuo ha diritto alla LIBERTA’ di
MOVIMENTO e di RESIDENZA entro i
confini di uno Stato.
2.Ogni individuo ha diritto di LASCIARE
QUALSIASI PAESE , incluso il proprio, e di
RITORNARE NEL PROPRIO PAESE.
Ma … il concetto di libertà dovrebbe presupporre la possibilità di
una scelta e non essere il risultato di una costrizione, di un
bisogno, di una impossibilità di alternative o un’amara strategia
di sopravvivenza, dettata dalla disperazione.
Si fugge … dalla guerra, dalla fame, dalla povertà, dalla paura.
Alla ricerca di una diversa possibilità.
NON TUTTI SIAMO LIBERI NELLO STESSO MODO
Non tutti raggiungono le mete verso le quali si muovono, molti
tornano indietro, altri vengono respinti , altri ancora vengono
separati, altri non trovano accoglienza e tutela adeguate, alcuni
si adattano a condizioni di vita e di lavoro umilianti addirittura
degradanti, altri vengono adoperati o inglobati dentro
organizzazioni criminali.
Così … ci siamo resi conto che le nobilissime affermazioni di
principio contrastano con le realtà drammatiche che gli uomini
spesso quotidianamente affrontano nell’allontanarsi dai propri
paesi di origine intraprendendo viaggi più o meno lunghi in
condizioni di pericolo, tremendo disagio, sfruttamento, violenza
nuove ingiustizie
VIOLAZIONE
DELL’ART. 13
della
Dichiarazione
Universale dei
Diritti Umani
NON E’ UN DIRITTO
MINORE.. La libertà di
movimento è parte
integrante della libertà
dell’uomo
SE VIENE NEGATO
L’INDIVIDUO E’
CONTEMPORANEAMENTE
SOTTOPOSTO AD UNA
REPRESSIONE …
FIABA GIURIDICA
DUDU VA IN VACANZA
DICHIARAZIONE
UNIVERSALE DEI
DIRITTI UMANI
ARTICOLO
n°13
Quanti sono nel
mondo i Paesi “non
virtuosi, cioè quelli
che non rispettano il
DIRITTO ALLA
LIBERTA’ di
MOVIMENTO? Se ne
contano ben 150.
CITAZIONE
DELLA FRASE DI
ELEANOR
ROOSVELT
CHE COS’E’ E’ il diritto ad
abitare il Mondo da parte di
tutti i membri della famiglia
umana ed è condizione
indispensabile per lo
sviluppo umano.
A CHI SI
RIFERISCE?
CAUSE
STORICHE
PAESI
EMBLEMATICI
L’ARTE NON HA
CONFINI
Siamo partiti da questa affermazione
E’ una chiara violazione dell’ Art.13 da parte di molti Paesi
del Mondo ed offende profondamente tutto il genere
umano.
La libertà di movimento non è infatti un diritto minore ma
è parte integrante della libertà, tutta, dell’uomo, cittadino
del mondo.
Tale diritto se viene negato o fortemente limitato sottopone
l’uomo nello stesso tempo ad una repressione politica,
obbligato a non praticare la propria religione,
può essergli impedito con chi sposarsi o può essere bloccato
da un lavoro che non gli piace. Gli può essere impedito di
attuare la sua formazione o di conoscere nuove culture,
fattori questi che potrebbero migliorare la qualità della sua
vita.
Quando l’Art.13 viene violato esso causa sofferenza, disagio e numerosi problemi
esistenziali. Esistono varie tipologie di violazione.
Turkmenistan
Tagikistan
Uzbekistan
La Corea del Nord rappresenta il caso di un Paese dove si può andare
solo con un viaggio organizzato, concordato con il Governo. Se si tenta di
fuggire, alla frontiera ci sono le guardie che sparano sui fuggitivi.
Il TurKmenistan vieta ai membri dell’opposizione politica e alle loro
famiglie di lasciare il Paese negando di fatto il permesso di ritornare a
Mosca, anche per curare gravi malattie. Agli studenti universitari, tornati a
casa per le vacanze, è stato vietato di rientrare nei loro Atenei in
TagiKistan, senza fornire un motivo.
In Azerbaigian l’Istituto per la Pace e la Democrazia è stato distrutto
Nel mondo esistono ben 150
Paesi “NON VIRTUOSI”.
Affrontiamo lo studio di
alcuni casi emblematici.
Il Myanmar può essere
catalogato tra quei Paesi dove
gli abitanti non possono
viaggiare da una città all’altra
o andare in un Paese straniero
a causa dei divieti e delle
restrizioni.
Moltissimi
cittadini stranieri o birmani
sono detenuti in carcere come
prigionieri politici. Ne è un
esempio importante il premio
Nobel Daw AnnoSan Su Kyi.
L’Arabia Saudita dove le
donne possono muoversi solo
se accompagnate da un parente
maschio.
Il Kenia dove molti che
richiedevano asilo sono stati
detenuti illegalmente senza
accuse o processo o rimandati a
forza in Somalia.
L’UzbeKistan impedisce ai rifugiati di rimanere nel loro Paese
e procede a rimpatri forzati
In Bielorussia si sono verificati espulsioni ed arresti ed è
controllata da osservatori internazionali. Anche in
Corte Europea ha fatto sospendere i rimpatri forzati.
Ucraina
la
Caso a sé è rappresentato da CUBA che da poco ha adottato
l’art.13. Precedentemente i cittadini cubani non potevano
partire o tornare nell’isola senza permesso ufficiale. Ai pochi
cittadini a cui il governo permetteva di espatriare venivano
trattenuti in patria i figli, di fatto ostaggi per assicurarsi il
rientro dei genitori.
L’ARTE NON HA CONFINI
Come abbiamo visto, molti sono i Paesi che chiudono le loro
frontiere a chi vuole entrare od uscire, ma le loro forme
pittoriche, letterarie, visive, architettoniche o musicali, le
invenzioni, valicano i confini e finiscono per diventare
patrimonio dell’umanità.
Ricordiamo Alex Castro con le sue famosissime fotografie e d il
suo libro “ Il cubano che parla con gli occhi; l’arte coreana con
le sue moderne opere in metallo, giada e bambù, le chine su
carta; i famosissimi e numerosi templi buddisti( oggi se ne
contano ben duemila; gli artisti di strada e di piazza del Kenia e
molti altri.
CAUSE STORICHE
Le cause storiche che sottendono ad
ogni violazione dei diritti umani
universali, compresa la libertà di
movimento, vanno ricercate sì nei
fatti umani contingenti, ma anche
nell’uomo stesso per la sua avidità e
sete di potere, per il desiderio di
egemonia
sia
individuale
che
economica.
Inoltre
non
va
dimenticata
l’esasperazione
per
motivi religiosi come in Cina dove il
governo non permette al Dalai Lama
di ritornare in Tibet
od anche i motivi
politici come in
Myanmar o
in Corea del Nord
dove si spara sui fuggitivi.
Infine c’è il puro egoismo dell’uomo
esercitato a volte ferocemente sulle
donne come in Arabia Saudita che ha
una propria Dichiarazione dei diritti
umani islamici.
Il ragazzo bengalese che abbiamo intervistato (di cui non diremo il nome),
venuto in Italia per lavoro, è partito dal Bangladesh senza genitori (per superare
meglio le frontiere) con un’agenzia di viaggi clandestini. Per questo viaggio ha
dovuto spendere molti soldi e il viaggio è stato pieno di difficoltà e paure. Ha
dovuto fare moltissimi cambi di mezzi per passare da un paese all’altro.
E’ partito dal Bangladesh ed è arrivato a piedi fino in India, poi, con mezzi di
fortuna è riuscito ad arrivare fino al Pakistan. In Pakistan ha preso un autobus
con il quale è riuscito ad arrivare fino in Iran e da esso con il treno fino alla
Turchia; da lì ha preso una nave clandestina che lo ha portato in Grecia ed è
arrivato in Italia con un traghetto legale.
Nel viaggio molti bengalesi sono morti per il freddo,per la fame e per le scarse
condizioni igieniche; fortunatamente non è stato così per questo ragazzo che
ora ha finito gli esami di terza media a Ladispoli.
La mia città è come una specie di “mondo”, sì, un microcosmo in cui
tante persone di nazionalità differenti si trovano a vivere, si incontrano, si
conoscono. Io vivo a Ladispoli da quando avevo un anno; i miei si sono
trasferiti qui da Roma; da qualche anno, davanti casa mia vivono una
ventina di ragazzi senegalesi.
Non si sa mai di preciso quanti sono! Prima di loro, per qualche anno, ci ha
abitato una famiglia molto numerosa di Romeni: in totale quattro
generazioni. Abbiamo stretto subito amicizia perché c’era una bambina,
Giovanna, di un anno più grande di mia sorella e un’altra, di nome Claudia,
della stessa età di mio fratello.
Avendo i giardini confinanti, giocavamo e scavalcavamo sempre uno
dall’altro; noi bambini ci scambiavamo spesso gli inviti a pranzo e mia
sorella ha dormito per la prima volta fuori casa proprio a casa loro.
Dopo qualche tempo, nuovi vicini africani, senegalesi...
Da allora sono passati circa quattro anni; la casa è un continuo viavai
di persone, ma rimane sempre piena. Nonostante l’andirivieni, sono
tutti molto legati fra loro e si aiutano a vicenda.
In cambio di un piccolo lavoro fatto a loro, mio padre non ha voluto
nulla ma ha chiesto di poter assaggiare un piatto tradizionale, a base
di riso e carne; risposero che andava bene. Un giorno, sono passati
davanti casa nostra con un vassoio enorme pieno di carne impilata
a piramide ed abbiamo capito che quella sera mia madre non avrebbe
dovuto cucinare perché avremmo mangiato riso e carne, e fu proprio
così.
E’ bello pensare che al di là della
strada, oltre il proprio giardino,
fuori dalla propria finestra, si
possa trovare il mondo. E’ bello
pensare
che
si
possano
accogliere persone che vengono
da altri luoghi,
magari anche tanto lontani.
E’ giusto che se una persona voglia cercare di vivere meglio possa farlo e che per
raggiungere l’obiettivo possa spostarsi liberamente, muoversi, viaggiare...
Non credo che ci debbano essere confini, frontiere, limitazioni, muri...
Un posto, un luogo, un territorio può essere per tutti, di tutti ...
Foto di Giorgia Gallozzi
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Diapositiva 1 - Senato ragazzi