Premio di poesia “Renato Giorgi” Teatro comunale di Sasso Marconi 21 maggio 2009 1 “Io credo che il giorno che non ci sarà più la poesia, non ci sarà nemmeno l’uomo.” Giuseppe Ungaretti • “ La poesia è qualcosa di speciale,che appartiene solo agli artisti o appartiene a tutti gli uomini? Chaplin,creando il personaggio di Charlot, ha dato poesia ad un vagabondo senza lavoro,né casa; la poesia non era nella sua vita,apparteneva all’artista,al suo modo speciale di vedere le cose. Fa poesia il suo modo di guardare,attento e comprensivo che lui trasferisce in un personaggio gentile, pietoso e diverso dagli altri. I ragazzi, con loro versi, hanno dimostrato di sapere,anche loro, guardare alle cose con un occhio speciale,attento, hanno raccontato i loro sentimenti e i loro pensieri , hanno usato parole e suoni speciali, hanno dimostrato che la poesia può essere dentro 2 ciascuno di noi. Poesie vincitrici 3 Poesia prima classificata Sogni Invento immagini nella mia testa. Quadri colorati su campi solitari che la mia anima sente, ascolta. Sogno la mia vita e il mio futuro. Mentre immagino cose nuove sento il mio cuore che palpita. Sono passioni, misteri sono sogni. Volo libera tra l’euforia e la tristezza tra la luce e il buio. Immagini che si rincorrono per poi perdersi nella mente. Erika Rubini Classe II B Scuola Secondaria di Primo grado di Marzabotto 4 Poesia seconda classificata Al mio gatto Mi sembra ancora di avvertire le tue morbide zampe camminare per casa di sentirti miagolare di vederti giocare con una farfalla o un filo d’erba. Mi sembra ancora di vederti dormire sul mio letto ma la casa è vuota e silenziosa senza te. In giardino ora le lucertole tranquille si riscaldano al sole ma le mie coperte sono leggere e fredde. Ricordo il tuo respiro che si mescolava al mio sul cuscino Ricordo i tuoi grandi occhi color del sole che mi chiedevano solo di volerti bene. Mi manchi, Romeo. Giulia Barbari Classe II C Scuola Galileo Galilei Sasso Marconi 5 Poesia terza classificata Triste stanco e freddo inverno Inverno, parola triste come l’ultima foglia di un albero che aspetta,in silenzio, di morire Inverno,parola stanca come l’anima di un lupo che attende silenziosa il risveglio della foresta. Inverno, parola fredda come il vento che passa fra i miei capelli cercando un sorriso Sofia Albetazzi Classe I C Scuola Secondaria di Primo Grado Calderino di Monte San Pietro 6 La poesia più bella della classe 7 La mia classe Ogni volta che parlo della mia classe mi commuovo. Ogni volta che penso alla mia classe mi rassereno. Ogni volta che vedo la mia classe mi rallegro. Rumorosa, distratta, allegra , sfaticata, indisciplinata , impreparata … Ogni volta che entro nella mia classe vivo la mia età. Alina Chirivino Classe II A Scuola Secondaria di Primo grado Marzabotto 8 Mi manchi È da così poco che ti ho persa e già mi manchi come il sole in estate. Guardo il cielo… Tutte le volte che alzo gli occhi vedo la tua tenera espressione, quella che mi dava conforto nei giorni più terribili. Guardo il cielo… Non posso credere che ti sia spenta come una candela al vento, in un modo così tragico e duraturo. Guardo il cielo… E penso che vorrei essere lassù con te. Mi manchi. Jessica Rubini Classe III A Scuola Secondaria di Primo Grado Marzabotto 9 Nuvole bianche Belle le nuvole bianche, leggere come panna montata, che sovrastano il cielo, in un caldo pomeriggio d’estate. Giocano a nascondino con il sole loro amico e si rincorrono spinte dal vento loro alleato. Oh! Come cambiano in fretta d’umore, diventando viola notte di colore e all’improvviso… si scontrano con rabbia e piangono a dirotto, illuminando il cielo di saette. Poi finalmente torna la pace. Care nuvole simili a zucchero filato, portate con voi il mio desiderio più sognato, fino al punto più alto del cielo stellato. Giulia Magli classe I C Scuola Secondaria di Primo Grado di Marzabotto 10 Abruzzo Qui piovono ricordi pallidi e malati impercettibilmente feriti. Non si riconoscono più in questo placido e triste Aprile. Trema la Terra cede la pietra un bambino: il nostro Futuro Marco Sammartino Classe III C Scuola Secondaria Primo Grado Marzabotto 11 La primavera La primavera è arrivata e ti aspetti una calda giornata ma poi guardi dalla finestra e vedi arrivare la tua maestra. Ha sciarpa, cappotto e cappello Il tempo oggi non è così bello: il freddo è tornato questa mattina quasi quasi sui tetti si vede la brina. Comincia a cadere una fitta pioggerellina ma che tristezza questa mattina, anche gli uccellini non cantano più voglio che ritorni un bel cielo blu. Michele Brighenti Classe II A Scuola Secondaria di Primo Grado di Marzabotto 12 Viva la scuola Viva, viva la scuola dove il tempo vola; dove si fa sempre festa e non c'è nessuna maestra; niente storia nè geografia solo lezione di allegria; niente banchi nè alunni stanchi; solo un gioco con la palla e magari qualcuno balla; questa è la scuola che vorrei, ma esiste solo nei sogni miei. Marianna Cassano Classe I A Scuola Secondaria di Primo Grado di Borgonuovo 13 I colori sono tanti I colori sono tanti come i riflessi dei diamanti. Il tramonto ha un colore rosso che accende il cielo sopra a un mare mosso. Il prato è di colore verde: quando lo guardo, la fantasia si perde. Il mare è azzurro, Le sue onde sono dei pesci in sussurro. Il nero è la notte che i problemi del giorno inghiotte Il rosa mi fa pensare a una sola cosa: l’ottimismo che nella mente riposa. Giulia Silvestrin Classe I B Scuola Secondaria di Primo Grado Borgonuovo 14 Io sono sul ring Ormai è da anni interi che mi esercito per il leggendario incontro di boxe. Ci ho messo impegno ed energia. Dieci minuti prima dell’ incontro mi trovo nello spogliatoio con il mio allenatore. Non fa altro che ripetere parole che ormai da una vita mi “frullano”nel cervello. Poco dopo mi trovo sul ring. Destro, sinistro la voce dell’allenatore mi risuonava nel cervello. La folla fremeva,continuavo a ripetermi che l’ avevo quasi steso. “Avevo la vittoria in pugno”. Quando … mi ritrovai sdraiata sul tappeto . Mi rialzai, ricaddi. Questa volta non avevo la forza per continuare a combattere. Mi sanguinava il capo, avevo sbattuto contro lo spigolo di una panca. Questo era il mio primo vero incontro ed era stato definito della vita. Ero sul punto di andarmene quando capii che il ring in verità era la mia vita. L’avevo maltrattata troppo spesso e così mi si è rivoltata, una volta per tutte. Ero sul punto di stenderla… quando è stata lei a stendere me. Valentina Maganzi Classe II B Scuola Secondaria di Primo Grado Borgonuovo 15 Nel giardino Nel giardino Tra la pioggia di verdi rami ed il lampo di sgargianti floreali il trillo dell’edera che s’insinua e la melodia di gemme speranzose. Le gocce di rugiada nel mattino, il prato prosperoso le fa da dimora. Tra la danza della giunchiglia e della gardenia campeggiano come infiniti universi per offrirci gioia e carezza. Davide Bortolotti II B Scuola Secondaria di Primo Grado Vado-Monzuno 16 Grazie Mai nulla ti ho dedicato Mai a qualcosa ti ho paragonato Solo ora mi rendo conto di ogni tuo abbraccio morbido di ogni tuo rassicurante sorriso di ogni tuo limpido azzurro sguardo Non so se mai ti ho detto grazie per esserci sempre stato anche quando non me ne accorgevo anche quando il buio mi oscurava e non riuscivo a trovare La tua scia di luce sebbene tu fossi la cometa più luminosa Letizia Barbieri Classe II A Scuola Secondaria di Primo Grado Vado- Monzuno 17 L’allenatore Fiiii,corri,corri Corri,corri,corri. Avanti,avanti,Rack…Raaack. Fiiii,indietro,indietro Avanti, prendi quella palla Mani di ricotta! … Non ci si lamenta,femminucce si gioca! Fiii,avanti,avanti,Rack! Cosa fai cretino,prendi Quella maledettissima palla. Corri, corri,corri,avanti,avanti… Indietro,indietro,alle gambe, alle gambe,alle gambe! …Ma perché ho lasciato la piscina… Giacomo Tritto Classe I C Scuola Marconi Casalecchio di Reno 18 Quando penso a… Quando penso all’acqua ho pensieri trasparenti Quando penso all’acqua ho pensieri di rugiada Quando penso all’acqua ho voglia di lasciarmi trasportare dalla fresca corrente. Alessia Ghedini Classe I A Scuola Marconi Casalecchio di Reno 19 Tempo Se io fossi il tempo scorrerei lentamente con calma,attendendo in silenzio di vedere cosa accade; osserverei ogni singola persona, dalla più piccola alla più grande,come se da un momento all’altro esse dovessero trasformarsi ad ogni secondo e cambiassero in modo impressionante. Vorrei poi fermarmi nei momenti più belli e fissare con intensità le meraviglie di questo nostro grande mondo che ci regala attimi stupefacenti anche in una giornata di pioggia se io fossi il tempo,regalerei all’uomo la possibilità di osservarsi intorno ed aprirei gli occhi a chi non vuole guardare in faccia la realtà in cui vive Sara Calisti Classe II E Scuola Marconi Casalecchio di Reno 20 Ricordi Vanno e vengono Non chiedono il permesso di entrare Silenziosi ci toccano la mente e il cuore. Anna Merlini Classe II A Scuola Galileo Galilei Sasso Marconi 21 Nuvole Nuvole: le guardi ed è magia un’immagine che viene e un’altra che va via. Nuvole: zucchero filato Da leccarsi le dita Nuvole: batuffoli di cotone Per curarci ogni ferita Nuvole: agguerrite Come pugili sul ring Nuvole più fitte, meno fitte Vorrei toccarle con un dito E spiare tra loro l’ infinito Francesco Spineti Classe III A Scuola Galileo Galilei Sasso Marconi 22 Ombra Mi sento isolata Lontana dagli altri Non penso Non sono Non vedo neppure La mia ombra Forse perché Lo sono sempre stata Priscilla Ebrahim Classe II B Scuola Galileo Galilei Sasso Marconi 23 A cavallo Nuvola nel cielo, aria pulita corsa nei prati infiniti. Eterna allegria e rumorosi silenzi a te s’avanzano con il dolce galoppare del tuo destriero immersa nei pensieri, nei sogni. Sguardo diretto alla possibile uscita verso questa sovrumana pace breve pausa da quello che è l’incubo della vita Lucia Collina Classe III B Scuola Galileo Galilei Sasso Marconi 24 Riflesso Un’immagine Ondeggiante Come un campo di grano Mosso dalla brezza Poi, A poco a poco, Ecco Il mio riflesso Quieto Nello specchio d’acqua Cristallina. Muovo qualche passo, mi allontano dalle sembianze della mia anima. Orfeo Ranieri Classe II D Scuola Galileo Galilei Sasso Marconi 25 Silenzio Ho bisogno di silenzio Per fare come te che leggi col pensiero nel pensiero Il suono della mia stessa voce ora sarebbe rumore Rumore fastidioso che distrae Ho bisogno di silenzio Il mio rapido buongiorno Disorienta chi conosco ma ho bisogno di silenzio Tanto ho parlato, troppo E’ arrivato il tempo di tacere Per cercare fra i pensieri Allegri, tristi, dolci, amari cosa possiedo dentro di me e poi capire il mondo e la gente nel profondo. Cristian Bulacu Classe II E Scuola Galileo Galilei Sasso Marconi 26 Pensieri A volte Quando ho mille pensieri Per la testa Se potessi Vorrei trasformarmi In un’aquila Volare nel cielo Rinchiudere Tutti i miei pensieri In una nuvola Vivere il silenzio Dello spazio infinito Samantha Cuppi Classe III C Scuola Galileo Galilei Sasso Marconi 27 Poesia Prima classificata Scuole Secondarie di Secondo Grado Ode a David Lynch Un sogno visionario di immagini contorte Oscuro inventario di un uomo, la sua sorte. Neonati in fasce e misteri di morte. L’incubo nasce ed apre le porte. Menti cancellate e urla soffocate. L’armonia è lì, dentro David Lynch. Folle geniale vivente mortale. Il Significato è totale. E ogni cosa è personale. Un incubo personale di un mondo irreale. Il Mondo personale in un incubo irreale. Luca Malini Istituto Ferrarini Sasso Marconi 28 Poesie fuori concorso 29 Due occhi che ricordano Due occhi grandi i miei che vedono persone,volti altri occhi che all’improvviso cominciano a lacrimare timide lacrime che segnano il viso Due occhi che hanno visto il lavoro ma non quello bello che rende veramente liberi E poi Quel treno poteva portarvi in mille posti una poltrone comoda seduto ,accanto,un compagno di viaggio Ma non è stato così! Una gabbia La vostra reale visibile Straziante la loro vigliacca nascosta ma altrettanto drammatica Giovanni Triolo Classe III D Scuola Galileo Galilei Sasso Marconi 30 Punti di felicità Cosa sono quei punti di felicità che brillano nel cielo e illuminano i nostri visi ingenui? L’universo è bagnato dalla luce leggera di stelle diverse Il mio cuore batte: vuole accompagnare questo scenario divino con dolcissime note dell’anima Alice Canullo Scuola “Bindi Pagliaccetti” Giulianova (TE) 31 Musica al tramonto Il sole sembra affogare nell’immenso oceano. La luce svanisce ma rimane negli occhi. C’è musica al tramonto artisti di strada accordano varie melodie, rondini leggere garriscono Il buio si diffonde piano, indisturbato… La gente tace, parla con gli occhi; mercatini pieni e all’improvviso rumorosi,chiassosi sotto la luce tremula di pochi lampioni e d’infinite stelle. Nicola Sorge Scuola “Bindi Pagliaccetti” Giulianova (TE) 32 Colori Colori, Vitalità, energia come spruzzi di fantasia solcano il cielo. Un pennello magico dà gioia all’immensità e squarcia il buio. Ilaria Zarea Scuola “Bindi Pagliaccetti” Giulianova (TE) 33 L’iniziativa è stata promossa dal Circolo Culturale “Le voci della luna” in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Sasso Marconi e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale. Hanno partecipato al Premio le scuole secondarie di Primo grado di Borgonuovo, Calderino di Monte San Pietro,Casalecchio di Reno, Marzabotto, Sasso Marconi,Vado- Monzuno e l’Istituto di istruzione Secondaria di 2° Grado “Ferrarini “di Sasso Marconi. Fuori concorso ha partecipato la scuola “Bindi Pagliaccetti” di Giulianova Hanno curato l’organizzazione del premio: Vittoria Ravagli del Circolo “Le voci della luna” le insegnanti: Amabile Bellucci Maria Cutore Maurizia Sabbioni Membri della Giuria: Anna Agostini Gabriella Bellacanzone Raffaella Parisini Le poesie sono state lette da Anna Agostini, Sandra Federici, Raffaella Parisini, Alice Raffaelli (Gruppo Gimbutas Hanno accompagnato la premiazione alcuni brani musicali eseguiti dagli alunni del corso musicale della Scuola Secondaria di Primo Grado di Sasso Marconi diretti dagli insegnanti: Raffaello Bettazzi Vincenzo De Franco Michela Tintoni Marco Zanardi 34 Sono intervenuti il Dirigente scolastico Prof. Guglielmo Cuppi e e il Vice Sindaco Prof. Luciano Russo