BONIFICA AREA
EX SACELIT
FEBBRAIO - MARZO 2006
Venerdì 3 marzo verso le ore 8,30 del mattino inizia la
demolizione delle parti murarie dei capannoni della ex
Sacelit.
In una nota al Corriere Adriatico di domenica
26 febbraio il direttore del Dipartimento di
Prevenzione della Zona Territoriale n° 4 di
Senigallia dott. Giovanni Fiorenzuolo, rassicura
la cittadinanza che sono state rispettate le
norme sanitarie per garantire la salute dei
cittadini.
Dal Corriere Adriatico del 26 febbraio 2006
”Rispettate le norme sanitarie”
SENIGALLIA - II direttore del Dipartimento di Prevenzione della Zona Territoriale n. 4 di
Senigallia, Giovanni Fiorenzuolo, interviene sulla rimozione delle tettoie in cemento amianto alla
Sacelit secondo il piano presentato e approvato dal Dipartimento di Prevenzione. "Il piano-si
legge nella nota- contiene i nomi degli operai che effettuano l'intervento, l'idoneità degli stessi e
le norme tecniche adoperate ai fini di proteggere gli operai e la popolazione circostante da rischi
sanitari per esposizioni inconsapevoli. Il piano approvato, è stato integrato da prescrizioni
formulate dal Dipartimento che, se anche non espressamente previste da alcuna norma, vanno
nell'interesse della tutela della salute pubblica. E' stato richiesto il monitoraggio dell'ambiente per
la ricerca di eventuali fibre d'amianto aerodisperse. Tale monitoraggio dovrà essere eseguito, e
così è stato prima dell'intervento di rimozione, durante le fasi di lavorazioni e lo sarà anche alla
fine delle lavorazioni, prima della restituzione del cantiere. Inoltre la ditta ha l'obbligo di
comunicare al Dipartimento la data d'inizio delle operazioni di rimozione. Il personale tecnico del
Dipartimento, esperto di problematiche legate all'amianto, è presente sul cantiere in maniera
sistematica per verificare la corretta applicazione delle procedure di rimozione; effettua anche
relazioni scritte per ogni fase dei lavori a cui assiste, garantendo quindi il controllo pubblico
sull'intervento in questione. Alla luce degli interventi di vigilanza e controllo e dei
campionamenti ambientali già eseguiti, si può affermare che il tutto avviene nel più rigoroso
rispetto delle norme di sicurezza sia per i lavoratori preposti alla rimozione sia per la popolazione
e l'ambiente circostante. Per quanto concerne la Cava di S. Gaudenzio, s'informa che la bonifica
del sito è stata eseguita nel 1995 da parte della Ditta Edra Ambiente di Senigallia, dietro
presentazione del piano di lavoro prodotto nel febbraio 1995 ed approvato dal Dipartimento di
Prevenzione. La restituzione dell'area bonificata, è stata preceduta da campionamenti di terreno
analizzati dall'Università di Ancona, che ha determinato analiticamente la correttezza delle
procedure eseguite e l'assenza di amianto".
Vi preghiamo di notare la nuvola di polvere conseguenza
dell’abbattimento dei muri. Vi ricordiamo che in quei
giorni la nostra città era colpita da un forte vento.
Notate che alcuni operai stanno lavorando con la tuta e le
adeguate protezioni mentre, accanto a loro, ci sono persone
vestite normalmente come se fossero in un cantiere qualsiasi.
Il muro di recinzione è stato abbattuto, notate le case oltre
la ferrovia. Alcuni residenti del luogo hanno scritto ai
giornali lamentando il fatto di non essere stati informati
della bonifica in corso.
Dopo aver potato un albero vicino ad una recinzione, una
persona, senza alcuna protezione, raccoglie i rami tra le
coperture di eternit impacchettate e depositate all’interno del
cantiere in attesa di essere smaltite.
Lunedì 6 marzo la città è colpita da
forti raffiche di bora. Verso le ore
17,30 vengono abbattuti alcuni muri
della ex Sacelit. La polvere spinta dal
vento invade case, giardini, macchine,
della zona circostante. Alcune persone
che si trovavano in strada vengono
colpite dalla nuvola di polvere.
Martedì 7 marzo a seguito di numerose
proteste da parte degli abitanti che vivono
attorno alla zona della ex Sacelit, si ottiene
che i lavori di demolizione vengano sospesi in
caso di forte vento per non diffondere le
polveri nel quartiere circostante. Molte
persone si ritrovano la macchina, il giardino e
persino i locali all’interno delle proprie
abitazioni coperte di uno strato di polvere
proveniente dalla zona dei lavori. Nessun tipo
di rete o di protezione è stata messa nel
cantiere nonostante esistano leggi ben precise
(art. 40 regolamento edilizio.)
Ringraziamo il Presidente
dell’ALA
(Associazione Lotta all’Amianto)
Sig. Carlo Montanari
per averci concesso
l’uso di queste fotografie
a testimonianza dei lavori svolti
dentro l’area ex Sacelit.
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