Le emissioni di IPA nell’area di Taranto Dott. Roberto Giua ARPA Puglia Incontro GdL interregionale INEMAR - Bari, 5.10.2010 Premessa Gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) costituiscono una problematica di grande rilievo, che ha meritato l’emanazione di specifiche normative a livello nazionale ed europeo: -Decreto Ministeriale del 25/11/1994 -Decreto Legislativo n. 152 del 3 agosto 2007 (attuazione della Direttiva 2004/107/CE) abrogati di recente per l’emanazione del: -Decreto Legislativo n. 155 del 13 agosto 2010 (attuazione della Direttiva 2008/50/CE) L’area di Taranto L’area di Taranto è caratterizzata da emissioni di IPA di origine industriale di particolare rilievo. Nell’area sono presenti infatti: -uno stabilimento siderurgico, comprendente una cokeria composta di 12 batterie di forni (di cui 10 in attività), un impianto di sinterizzazione, cinque altiforni (di cui tre in attività), due acciaierie; -una raffineria di petrolio; -una cementeria; -un’area portuale civile ed una militare. Qualità dell’aria Nel 2009, il valore obiettivo di 1,0 ng/m3 (previsto dal D.Lgs. 152/2007 e, ora, dal D.Lgs. 155/2010) è stato superato a Taranto nella stazione di via Machiavelli, prossima all’area industriale. Source apportionment Si è posto, di conseguenza, il problema di un’attribuzione degli IPA e, in particolare, del benzo(a)pirene rilevati nell’aria alle varie sorgenti emissive presenti (industriali, urbane, convogliate, diffuse, puntuali, lineari, ecc.). Ciò è noto come “source apportionment” e richiede la raccolta di una elevata quantità di campioni, sia emissivi che immissivi, l’analisi di numerosi parametri e l’impiego di svariate tecniche per determinare la composizione del particolato, le direzioni di provenienza e la connessione dei dati di inquinamento con i parametri meteoclimatici. La Relazione preliminare Su richiesta degli Enti di riferimento, ARPA stilava quindi una Relazione preliminare contenente una prima valutazione delle sorgenti di emissione del benzo(a)pirene rilevato nella stazione di monitoraggio di qualità dell’aria in via Machiavelli, nel quartiere Tamburi di Taranto. Indice 1. QUALITA’ DELL’ARIA 1.1 - Livelli di benzo(a)pirene nel PM10 – biennio 2008 / 2009 1.2 - Misura oraria del livello di IPA totali mediante analizzatore in continuo 1.3 - Ulteriori elaborazioni statistiche 1.4 - Risultati delle campagne di monitoraggio di aria ambiente vento-selettive effettuate con campionatori Wind Select di ARPA Puglia nel comune di Taranto – anni 2008-2009. 2. EMISSIONI IN ATMOSFERA 2.1 - Generalità 2.2 - Valutazione delle emissioni di IPA 2.3 - Considerazioni finali 3. MODELLISTICA DIFFUSIONALE 3.1 - Introduzione 3.2 - Sistema Modellistico 3.3 - Dominio di simulazione 3.4 - Regime anemologico anno 2009 3.5 - Simulazioni 3.6 - Source Apportionment 4. SUOLO E DEPOSIZIONI ATMOSFERICHE 5. STIMA DEL RISCHIO CANCEROGENO CONCLUSIONI Hanno collaborato alla redazione del testo: • Lorenzo Angiuli, Eleonora Andriani, Monica Bevere, Lucia Bisceglia, Gianluigi De Gennaro, Annamaria Demarinis Loiotile, Vittorio Esposito, Ida Galise, Roberto Giua, Simonetta Loguercio Polosa, Micaela Menegotto, Angela Morabito, Alessandra Nocioni, Alessio Pollice, Tiziano Pastore, Roberto Primerano, Maria Serinelli, Stefano Spagnolo, Maria Spartera. Breve descrizione metodologica 1. Qualità dell’aria Le concentrazioni di IPA, registrate sia attraverso il metodo “ufficiale” che con analizzatori di IPA in continuo e campionatori vento-selettivi, sono stati correlate con i parametri meteoclimatici e, in particolare, con velocità e direzione del vento. Breve descrizione metodologica 2. Bilancio emissivo Si è proceduto a stimare in dettaglio, e con specifico riferimento all’anno 2009, i diversi contributi emissivi di IPA e di BaP derivanti dalle varie attività antropiche presenti nell’area (industria, porti, trasporto stradale e riscaldamento). È stata impiegata la metodologia di riferimento internazionale per la valutazione delle emissioni CORINAIR. Breve descrizione metodologica 3. Modellistica A partire dal bilancio emissivo, è stata realizzata attraverso l’utilizzo di un sistema modellistico diffusionale un’ulteriore attribuzione alle sorgenti delle concentrazioni di benzo(a)pirene e di Idrocarburi Policiclici Aromatici, osservate nel 2009 presso la centralina di monitoraggio sita in Via Machiavelli. Breve descrizione metodologica 4. Suolo e deposizioni atmosferiche I dati dei profili dei congeneri (“fingerprints”) degli IPA presenti nelle deposizioni atmosferiche e nel suolo del Quartiere Tamburi sono stati associati con i profili di concentrazione rilevati presso le principali sorgenti emissive. 5. Rischio cancerogeno associato all’esposizione Partendo dalla concentrazione media di BaP rilevata presso il sito di via Machiavelli a Taranto tra maggio 2008 e dicembre 2009, è stata effettuata una stima dell’impatto sanitario per la popolazione del quartiere Tamburi-Lido Azzurro a Taranto. Conclusioni della Relazione ARPA In conclusione, dai dati rilevati si evince come le concentrazioni di BaP misurate nel quartiere Tamburi pongono la zona a ridosso dell’area industriale di Taranto ai livelli alti della classifica delle città italiane; viceversa, i livelli misurati nel centro cittadino e a Talsano si posizionano al di sotto della media nazionale. I dati indicano concordemente che il contributo emissivo all’origine del superamento del valore obiettivo di 1,0 ng/m3 per il benzo(a)pirene nel sito di monitoraggio di via Machiavelli a Taranto è costituito, in modo preponderante, dai processi produttivi condotti nell’area a caldo dello stabilimento siderurgico ed in modo maggioritario, all’interno di tale area, dall’impianto di distillazione del carbon fossile per la produzione di coke metallurgico (cokeria).