S'appressa il Santo Natale e frate Francesco, nel piccolo eremo di Assisi, si sente molto triste. Lentamente il Santo si fa il segno della croce davanti all'immagine del Redentore, poi scende le scale ed esce dal convento. Non è solo l'incanto della placida notte a far rimanere immobile e reverente il santo: no, è una stella che brilla lassù enorme e con la lunga coda luminosa. Santo Francesco cammina sospinto da una strana forza; ed ecco dietro ad un bosco nei pressi di Greccio apparire una stalla abbandonata. Il muso di un grosso bove lo sfiora, il Santo guida il bove nella stalla; intanto appare anche l'asinello che prende posto vicino al bove. ....Ed ecco la rappresentazione del presepe dove è nato Gesù Bambino. La visita del presepe servirà a far diventare buoni i cattivi?.... Abbandona la stalla e corre, il Santo, a chiamare poveri e ricchi. ...Ora... Si loda la povertà, si raccomanda l’umiltà. Greccio come una nuova Betlemme. Fra la paglia d'oro, riscaldata dall'alito delle umili bestie, è fiorita come l'immagine del Bimbo Santo. Cadono in ginocchio le genti e adorano. “Voglio che in un giorno come questo anche i muri mangino carne, e se questo non è possibile, almeno ne siano spalmati all'esterno”. “Francesco voleva che nel giorno di Natale i poveri ed i mendicanti fossero saziati dai ricchi, e che i buoi e gli asini ricevessero una razione di cibo più abbondante del solito". noi del gruppo musicale "fpr" umili cantori, come il poverello di Assisi, che decantava le lodi di Dio, ti auguriamo che in "questo giorno di letizia" l'amore riempia il tuo cuore; ed un pensiero giunga alle persone a te care. BUON NATALE