Compagnone Serena 5sG1 A.s. 2005/2006 HOME HOME “(…)La pisana era una bimba vispa, irrequieta , permalosetta, dai begli occhioni castani e dai lunghissimi capelli, che a tre anni conosceva già certe sue arti da donnetta per invaghire di sé, avrebbe dato ragione a coloro che sostengono le donne non esser mai bambine, ma nascere donne belle e fatte, col germe in corpo di tutti i vezzi e di tutte le malizie possibili. (…) L’ altra figliuola della Contessa , che avea nome Clara , era già zitella quando io apersi gli occhi a guardare le cose del mondo. Era dessa la primogenita, una fanciulla bionda, pallida e mesta.(…) Pareva che la lunga consuetudine colla nonna inferma avesse riverberato sul suo viso il calmo splendore di quella vecchiaia serena e venerabile. NIEVO (…)L'uscio s'aperse allora e la Pisana, mezzo ignuda nella sua camicina, a piedi nudi, e tutta tremante di freddo, saltò d'improvviso sul mio letto. - Tu? cosa hai?... cosa fai?... - le dissi io non rinvenendo ancora dalla sorpresa. -Oh bella! ti vengo a trovare e ti bacio, perché ti voglio bene - mi rispose la fanciulletta. (…) Prima di andar via voglio proprio che tu mi castighi, e che mi strappi ben bene i capelli per le cattiverie che ho commesse contro di te. – E la mi prendeva le mani mettendomele sulla sua testolina. -Ohibò! - diceva io ritraendole - piuttosto ti bacerei! (…) Vedi? - aggiunse allora tutta contenta. - Cosí voglio esser castigata quando lo voglio!... e a rivederci dimani, Carlino; e non moverti di là se no non vengo piú a spasso con te. Io mi stetti attonito ed immobile con quella ciocca fra le dita mentr'ella guizzò dalla porta e richiuse l'uscio: e poi feci per correrle dietro col lume ma la era già scomparsa dal corritoio. Scommetto che se la sua mamma nel castigarla le avesse strappato uno di quei capelli, ella ne avrebbe strepitato tanto da metter sottosopra la casa ed anche ora mi maraviglia che la sopportasse quel dolore senza batter palpebra; tanto potevano in lei la volontà e la bizzarria infin da bambina. NIEVO “… il belletto, che ne le gote de le fanciulle pone la vergogna, cava l’anima altrui.” “… la prima cosa te si farà sedere a lato, e nel pigliarti la mano accarezzarà me che, per far correre il volto dei convitati nel tuo viso, terrò sempre fitti gli occhi ne la tua faccia, facendo vista di stupire de le tua bellezze … … un sospiretto che appena sia inteso da lui: e si fosse possibile che in cotal atto tu ti facessi le guance del rosato che io dico, lo coceresti al primo.” “… il sospirare e lo arrossare insieme, sono segni amorosi e un principiar di martello; e perché ognuno si contiene stando in sul tirato, colui che ha a goderti la seguente notte cominciarà a darsi intendere che tu sia guasta di lui …” HOME “Tu mai amato. Nei begli occhi fermi rideva una blandizie femminina. Tu civettavi con sottili schermi, tu volevi piacermi, Signorina: e più di ogni conquista cittadina mi lusingò quel tuo voler piacermi!” HOME (…) Dopo quel bacio io son fatto divino. Le mie idee sono più sublimi e ridenti, il mio aspetto più gaio, il mio cuore più compassionevole. Mi pare che tutto s’abbellisca a ’ miei sguardi; il lamentar degli augelli, e il bisbiglio de ’ zefiri fra le frondi son oggi più soavi che mai; le piante si fecondano, e i fiori si colorano sotto a ’ miei piedi; non fuggo più gli uomini e tutta la natura mi sembra mia. (…) HOME LA RAGAZZA CHE NON VOLEVA BACIARE “Ma chi è padrone dei suoi pensieri? Chi può fare a meno di pensare alla prima cosa che colpisce la sua mente al risveglio? Chi riesce a scacciare l’ultimo pensiero che gli gira per la testa quando si addormenta, e che gli fa battere il cuore tanto forte da svegliarlo di nuovo dopo qualche ora, a notte fonda o al mattino presto, senza sapere cosa fare? Come può Orge evitare di pensare ad Annie?” HOME “(…) Those who find beautiful meanings in beautiful things are the cultivated. For these there is hope. They are the elect to whom beautiful things mean only beauty. (…) We can forgive a man for making a useful thing as long as he does not admire it. The only excuse for making a useless thing is that one admires it intensely. HOME All art is quite useless. “