CLASSI 2°A - 2° B A.S. 2009-2010 Laboratorio di animazione alla lettura con il libro “ Cipì “ di M. Lodi Scuola primaria “Parini” - Gorla Minore Cipì è un uccellino vispo e birichino. Il suo nido vuol lasciare e nel mondo vuole andare. Saggio e furbo lui diventa e di nulla si spaventa. Una soluzione sa sempre trovare per chi in pericolo si viene a trovare. Ai suoi amici vuol regalare un mondo bello dove stare. Quando Mamì portò Cipì a vedere il mondo videro Palla di Fuoco, che era tondo, tondo: con i suoi raggi lo scaldava mentre Cipì allegre giornate passava. Quando però la sera arrivava Cipì diceva: “Sono stanco vado a dormire, perché domani potrò gioire”. All’alba Palla di Fuoco si risvegliava e Cipì allegro lo salutava. Nel mezzo del prato dal fiume attraversato Cipì un’amica trova: è Margherì, un fiorellino romantico e chiacchierino. Povera Margherì, che brutta fine, Ma ora è vicina a tante stelline! Quando Cipì torna nel prato ad annunciarle che papà è diventato, trova Margherì ormai morente dalla falce tagliata e senza più voce, abbandonata! Un cacciatore passava di lì e sparò proprio a Passerì. Dietro a un cespuglio si andò a riparare e Cipì per lei si diede da fare: un po’ d’acqua nel becco le portava e un po’ di cibo per lei cercava. Mentre pian piano guariva la ferita, Cipì e Passerì pensavano a una nuova vita. Un bel nido di piume costruirono dove tre uova deposero e accudirono. Nacquero poi tre graziosi uccellini che fecero conoscere a tutti i vicini. Il signore della notte in un buco nero stava e con i suoi occhi i giovani passeri incantava. Poi con belle parole consolava le mamme dei piccoli che mangiava. Cipì però non si fece impaurire e pensò a un piano per poterlo scoprire. Aiutato dal vento lo smascherò e davanti a tutti lo svergognò. Il gufo cattivo fu costretto a sloggiare e la felicità Cipì riuscì a riportare. Testi, disegni e presentazione di PowerPoint creati dalle alunne e dagli alunni delle classi 2° A – B con le loro insegnanti Rita Cattaneo e Nadia Belloni