DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO E LA COMPETITIVITA’ DEL TURISMO
PROGETTO
Sviluppo dei servizi formativi e trasferimento di
buone prassi nel settore del turismo e dell’ospitalità
PON ATAS – Misura II.2 – Az. 5.7
Proposta progettuale relativa alle attività dell’Ambito 2 “Mappatura
delle buone prassi, scambio di esperienze e Formazione-Intervento
per lo sviluppo delle competenze degli operatori della P.A. coinvolti
a vari livelli nel settore del turismo”
LABORATORI REGIONALI
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DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO E LA COMPETITIVITA’ DEL TURISMO
LABORATORIO REGIONALE
REGIONE CALABRIA
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DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO E LA COMPETITIVITA’ DEL TURISMO
Premessa
Sviluppo dei servizi formativi e trasferimento di
buone prassi nel settore del turismo e dell’ospitalità
- PON ATAS – Misura II.2 – Azione 5.7
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Premessa
Nell’ambito del Progetto Sviluppo dei servizi formativi e trasferimento di
buone prassi nel settore del turismo e dell’ospitalità - PON ATAS – Misura II.2
– Azione 5.7, il Formez, quale ente delegato alla realizzazione degli interventi
previsti, ha predisposto un percorso di Formazione-Intervento per lo sviluppo
delle competenze delle Amministrazioni Ob. 1 (regionali e locali) coinvolte
attivamente a vari livelli nella costituzione e gestione dei STL o di altre forme
di progetti integrati in campo turistico.
L’analisi dello stato di attuazione dei Sistemi Turistici Locali a livello nazionale,
in particolare nelle Regioni Obiettivo 1, evidenzia situazioni piuttosto difformi
ma ovunque si registrano margini di miglioramento che potrebbero incidere in
maniera notevole sugli impatti attesi, in termini di sviluppo dei territori sui
quali i progetti stessi sono localizzati.
L’intervento complessivo del Formez si compone, a questo scopo, di momenti
seminariali formativi e informativi di livello interregionale e di laboratori
tecnico-specialistici distinti per territori regionali.
I laboratori regionali vengono realizzati in accordo con le esigenze specifiche
di ogni singolo territorio e di concerto con la relativa Amministrazione
regionale, al fine di divenire reali opportunità di sviluppo delle competenze e
di cooperazione interistituzionale in funzione della crescita turistica integrata
dei territori.
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Contesto
Lo stato dell’arte dei STL in Regione Calabria
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Contesto/1
Dal punto di vista normativo, la Regione
Calabria non si è ancora dotata di una
legge che recepisca la 135/2001.
Assumono quindi particolare rilevanza:
 la LR 13/1985
 le proposte di legge n. 58,
75, 180
che
propongono
il
riordino
dell’organizzazione
turistica
regionale
puntando sul riconoscimento dei Sistemi
Turistici Locali
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Contesto/2
Anche se i STL in Calabria non sono stati ancora formalmente individuati, il
territorio si caratterizza per la presenza di realtà a spiccata vocazione turistica
le quali hanno già esperito forme di collaborazione e di progettazione turistica
di successo. L’intero territorio regionale è caratterizzato dall’attività di:
 9 GAL dall’evidente orientamento turistico-rurale
 23 PIT quasi tutti a vocazione turistica
 2 Patti Territoriali a valenza turistica
 1 Contratto di Programma Turistico
 Diversi PIAR
Ciò che maggiormente caratterizza le esperienze di concertazione e
progettazione in ambito turistico in Calabria è senza dubbio la compresenza
dei seguenti elementi sul territorio:
 Dotazione storico-culturale (tradizioni, folklore, riti religiosi, ecc.)
 Patrimonio naturale (3 Parchi Naturali, 6 Riserve statali, 2 aree naturali
marine protette)
 Complementarità di turismo balneare, culturale, sportivo
 Tradizioni enogastronomiche e prodotti tipici diffusi e differenziati su
tutto il territorio regionale
 Tradizioni artigianali che caratterizzano l’identità locale
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DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO E LA COMPETITIVITA’ DEL TURISMO
Obiettivi del laboratorio
Implementazione di un STL
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Obiettivi del laboratorio/1
Date le premesse e il contesto di riferimento, nonché le prime esigenze già
espresse dal Dipartimento Turismo, il laboratorio per la Regione Calabria si
configura secondo il profilo C, dei tre elaborati dal Formez,
Implementazione di un STL, studio e riesame di uno o più STL già esistenti.
Pur nelle more della legge sui STL, infatti, in Calabria sono presenti alcuni
territori già definibili informalmente quali STL, aree a particolare vocazione
turistica, che per la loro conformazione e grado di integrazione rappresentano
il punto di partenza per la prossima individuazione dei Sistemi Turistici Locali.
Con questa considerazione di base, il Dipartimento Turismo ha individuato
nella terza proposta di laboratorio la più adatta al caso regionale, pur con
alcune personalizzazioni.
Il laboratorio calabrese ha previsto in questo senso una preliminare scelta a
cura del Dipartimento Turismo, supportato dai consulenti del Formez, di un
territorio in particolare – Catanzerese e Serre Calabresi - già molto
‘sensibile’ al tema STL al quale viene principalmente destinato l’intervento
formativo. Questa scelta ha lo scopo di mirare il più possibile il percorso
laboratoriale e di permettere il raggiungimento di risultati realmente utili e
utilizzabili nell’implementazione delle esperienze di STL in atto sul territorio.
La metodologia formativa sperimentata su questo territorio potrà comunque
essere trasferibile in un secondo momento ad altri territori che svilupperanno
caratteristiche simili.
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Obiettivi del laboratorio/2
Sulla base delle necessità specifiche nonché dello stato di attuazione del STL
nello specifico territorio prescelto, si intende quindi realizzare il laboratorio,
con l’obiettivo specifico di aiutare a colmare le lacune/carenze del territorio su
alcuni temi specifici, già individuati dal Dipartimento, attraverso
l’approfondimento di questi nel corso del laboratorio.
In sintesi, dunque, gli obiettivi di base del laboratorio calabrese sono:
 didattico: studio e apprendimento di contenuti specifici legati ad alcune
tematiche di particolare interesse in ottica di STL e su cui il territorio
risulta carente;
 progettuale: monitoraggio e valutazione del percorso di attuazione del
‘STL’ finora realizzato rispetto agli stessi temi specifici, in funzione di una
progettazione o riprogettazione di questi aspetti (temi) all’interno del
‘STL’.
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DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO E LA COMPETITIVITA’ DEL TURISMO
Contenuti del laboratorio
I temi
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Contenuti del laboratorio/1
Il Dipartimento Turismo della Regione Calabria ha espresso alcuni fabbisogni
su cui costruire i contenuti del laboratorio regionale, ‘elementi carenti’ nello
sviluppo dell’integrazione a livello turistico dei territori, su cui ritiene
necessario un intervento di sensibilizzazione da un lato e di approfondimento
a livello di apprendimento dall’altro.
I temi individuati sono:




Forme giuridiche del coinvolgimento dei privati nei STL
Comunicazione e marketing per la promozione turistica
Valutazione dei progetti presentati dai territori
Metodologia di analisi di un territorio dal punto di vista turistico
Il laboratorio regionale viene realizzato in funzione della disamina di tutti
questi temi pur con modalità differenti, in accordo con le esigenze espresse
dal Dipartimento ma necessariamente anche con i limiti posti dalla durata
dell’intervento formativo. I primi due argomenti saranno in particolare oggetto
di lezioni frontali ed esercitazioni e base fondante del Progetto finale del
laboratorio.
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Contenuti del laboratorio/2
Forme giuridiche del
coinvolgimento dei
privati nei STL
Il tema sarà incentrato non tanto sul coinvolgimento economico, ma sulla necessità
di cooperazione interistituzionale in ottica strategica di sviluppo locale. Un
approfondimento sarà rivolto ai modelli innovativi di gestione integrata permessi
attualmente a livello normativo e alle modalità giuridiche, le possibilità di accordo
ecc. pubblico/private relative allo sviluppo dei STL.
Comunicazione e
marketing per la
promozione turistica
nei STL
Rispetto a questo tema, sarà necessario un approfondimento specifico sui metodi di
pianificazione della strategia comunicativa e di marketing e sugli strumenti a
disposizione di un territorio per promuoversi all’esterno in funzione di uno sviluppo
locale complessivo. Anche relativamente a questo aspetto, verrà sottolineata
l’importanza della costruzione di reti per favorire la qualità stessa della promozione e
la sua efficacia ed esaminate le modalità e gli strumenti possibili per fare sistema in
questo senso.
Valutazione dei
progetti presentati
dai territori
Questo tema sarà esaminato in modo ‘pratico’ attraverso il dibattito che seguirà le
lezioni frontali e attraverso l’esercitazione, in quanto si partirà proprio dalla
valutazione di quanto finora realizzato/elaborato dai territori e si cercherà di portare
l’aula a comprendere la modalità di elaborazione di un progetto efficace, applicabile
chiaramente anche in funzione della valutazione dei progetti elaborati da altri.
Metodologia di
analisi di un
territorio dal punto di
vista turistico
Il tema sarà affrontato ‘indirettamente’ attraverso la presentazione delle Linee guida
per la costruzione di un sistema turistico elaborate dagli esperti del Formez, che
avverrà nella prima giornata di laboratorio e che costituirà il punto di partenza per
tutto il lavoro successivo.
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Modalità di attuazione del laboratorio
Durata, orari, organizzazione delle giornate di lavoro
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Modalità di attuazione del laboratorio
2 GIORNI DI LEZIONI FRONTALI
Periodo: 8-9 maggio 2007
Orario: 9.30-14.00
2 GIORNI DI ESERCITAZIONE
Periodo: 17-18 maggio 2007
Orario: 9.30-13.30 / 14.30-16.00
PRIMO GIORNO
Dr. Francesco Palumbo (coordinatore tecnico Dott.ssa Maria Barbara Liccardi:
progetto):
Esercitazione sui temi trattati nelle lezioni
Presentazione Casi studio e intervento sul tema: frontali
“Linee Guida per la costruzione di un sistema
turistico”
1 GIORNO DI PRESENTAZIONE RISULTATI E
Dibattito e approfondimento dei temi trattati
DEFINIZIONE PROGETTO FINALE
Periodo: 30 maggio 2007
SECONDO GIORNO
Orario: 9.30-14.00
Dr.ssa Flavia Coccia:
Intervento sui temi: “Comunicazione e marketing
Dr. Francesco Palumbo,Dott.ssa Maria Barbara
per la promozione turistica nei STL e forme
Liccardi:
giuridiche del coinvolgimento dei privati negli
Presentazione dei risultati dell’esercitazione
STL”
Condivisione della struttura del Progetto
Dibattito e approfondimento dei temi trattati
finale/progetti finali
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DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO E LA COMPETITIVITA’ DEL TURISMO
Metodologia formativa del laboratorio
Lezioni frontali, esercitazione, progetto finale
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Metodologia formativa del laboratorio/1
Lezioni frontali
Esercitazione
Progetto finale
Implementazione STL
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Metodologia formativa del laboratorio/2
L
E
Z
I
O
N
I
F
R
O
N
T
A
L
I
L’obiettivo delle lezioni frontali è quello di approfondire quei temi già individuati
dal Dipartimento Turismo quali ‘elementi carenti’ del contesto territoriale
regionale e di sensibilizzare in merito i partecipanti al laboratorio, al fine di una
crescita delle competenze specifiche da trasferire nella pratica quotidiana di
settore.
Non si tratta, in questo senso, di lezioni realizzate secondo un approccio
didattico tradizionale, in quanto l’aula si immagina costituita di soggetti
pubblici e privati con esperienza e know how già acquisiti, ma di creare
un’occasione di studio e approfondimento di certi contenuti e di incremento
della conoscenza di tipo metodologico rispetto a questi, e contestualmente
un’opportunità di riflessione e monitoraggio sullo stato di avanzamento attuale
dell’integrazione a livello turistico nei propri territori e quindi di aggiornamento,
implementazione, perfezionamento di questa attraverso nuovi interventi mirati
e concertati. In particolare, la metodologia formativa prevede:
Teoria. La prima parte della lezione avrà un taglio teorico con il quale esperti
qualificati esporranno dati, trasmetteranno informazioni e nozioni all’aula sul
tema specifico.
Dibattito e approfondimento. La seconda parte sarà dedicata alla libera
discussione del tema trattato teoricamente, contestualizzandolo rispetto alla
situazione specifica del/dei ‘STL’ a cui l’aula appartiene, al fine di
concretizzarne i concetti, di condividere e scambiare opinioni e di
approfondirne ulteriori aspetti secondo le necessità espresse dai partecipanti.
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Metodologia formativa del laboratorio/3
E
S
E
R
C
I
T
A
Z
I
O
N
E
L’obiettivo dell’esercitazione è quello di condividere e co-progettare Amministrazione regionale, Enti Locali e privati – interventi di integrazione sul
proprio territorio di riferimento relativamente ai temi specifici affrontati nel
corso del laboratorio. L’esercitazione intende divenire in questo senso un vero
e proprio tavolo di lavoro/concertazione di livello locale; più semplice da
attuarsi in quanto realizzato sul terreno franco di un’aula di formazione, si
porrà però come esemplicificazione delle reali possibilità di progettazione
concertata esistenti nello specifico territorio.
L’esercitazione prevede la divisione dell’aula in gruppi, ad ognuno dei quali
sarà chiesta la realizzazione di un elaborato lavorando sui seguenti elementi:
 riflessione critica sulle reali esigenze delle categorie di attori locali (pubblici e privati)
rispetto al singolo tema all’interno della specificità territoriale (analisi di contesto)
 definizione degli obiettivi generali che il gruppo complessivamente si pone rispetto
all’implementazione di un intervento su quello specifico tema nel territorio
 definizione degli obiettivi specifici
 definizione dei risultati attesi
 individuazione degli attori chiave da coinvolgere, ruoli e modalità di coinvolgimento
 individuazione delle attività specifiche da compiere (in relazione a obiettivi e risultati)
 individuazione dei tempi di realizzazione
 individuazione delle risorse (fisiche e non) necessarie
 individuazione dei costi di implementazione
 individuazione degli indicatori quantitativi e qualitativi di efficacia del progetto per il
monitoraggio e la valutazione di questo
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Metodologia formativa del laboratorio/4
P
R
O
G
E
T
T
O
F
I
N
A
L
E
La giornata conclusiva servirà alla presentazione del lavoro dei gruppi al resto
dell’aula e alla condivisione di questo, allo scopo di giungere ad un risultato
complessivo finale che risponda all’obiettivo di implementazione del/dei STL
rispetto alle specifiche tematiche affrontate.
Per quanto riguarda l’output finale del laboratorio, a seconda della
configurazione dell’aula e dei risultati che si riusciranno ad ottenere con
l’esercitazione, si potranno avere uno o più Progetti, distinti per tematica di
implementazione del STL e/o per territorio di riferimento.
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Laboratorio_Calabria