Introduzione all’Informatica: IL COMPUTER L’informatica (fusione delle due parole informazione e automatica) è la scienza che studia l’elaborazione automatica delle informazioni. Negli USA viene chiamata Computer Science in quanto essa è basata sull’utilizzo di quella rivoluzionaria macchina chiamata computer, elaboratore o calcolatore. Così come fa un essere umano, il computer acquisisce delle informazioni dall’esterno (ingresso o input), le elabora e fornisce di conseguenza dei risultati verso l’esterno (uscita o output). prof. Mario Di Marco - IPSSCT “F.Orioli” - Viterbo INPUT Elaborazione e memorizzazione OUTPUT Il calcolatore è costituito da due generi di componenti:l’Hardware e il Software. L’Hardware è l’insieme dei dispositivi materiali della macchina, di tipo meccanico e, soprattutto, elettronico, il Software è invece l’insieme dei programmi contenenti le istruzioni per far svolgere al computer i compiti fondamentali (SW di base) e quelli specifici (SW applicativo). Riferendoci al tipo di calcolatore più diffuso, il Personal Computer (PC), troviamo esternamente il case (o unità centrale), che racchiude i dispositivi di elaborazione e memorizzazione, le periferiche di input (tastiera, mouse, scanner,…) e quelle di output (monitor, stampante, casse acustiche,…). Clicca su alcuni componenti per conoscerli meglio. Clicca qui per Approfondimenti monitor mouse modem tastiera Case o Unità centrale stampante Unità Centrale: microprocessore e memorie prof. Mario Di Marco - IPSSCT “F.Orioli” - Viterbo All’interno del case troviamo la Scheda Madre (Motherboard), su cui sono montati il processore e le memorie di lavoro del computer; vi si trovano inoltre le prese per il collegamento dell'hard disk e dei drive per i dischi mobili (floppy e CD). Microprocessore o CPU (Central Processing Unit). E’ il “cervello” del computer, un sistema complesso, formato da milioni di transistor (microscopici dispositivi elettronici) che svolge le principali funzioni di controllo della macchina nonché i velocissimi calcoli per l’elaborazione delle informazioni. Queste operazioni sono determinate da insiemi di istruzioni dette programmi ed avanzano al ritmo (frequenza) di alcuni miliardi al secondo (GigaHertz GHz). I processori più noti sono gli Intel Pentium, che arrivano a quasi 4 GHz. Memoria RAM (Random Access Memory). E’ la memoria dove la CPU scrive e legge i dati in corso di elaborazione nonché le istruzioni dei programmi in esecuzione; si tratta di una memoria temporanea che si cancella completamente quando si spegne il computer. Tutte le informazioni vengono memorizzate sotto forma di cifre binarie dette bit che possono assumere il valore 0 oppure 1 (al contrario delle cifre decimali che vanno da 0 a 9). L’insieme di 8 bit viene chiamato byte e combinando in vario modo queste sequenze, vengono rappresentati numeri, lettere, caratteri, immagini, suoni… Una memoria RAM di un PC può contenere centinaia di milioni byte (capacità tipiche 128 milioni (MegaByte Mbyte), 256 Mbyte, ... Unità Centrale: microprocessore e memorie Memoria ROM (Read Only Memory). Contrariamente alla RAM, da questo tipo di memoria la CPU può solo leggerne il contenuto che è stato scritto dal costruttore del PC e tipicamente consiste in istruzioni di base (BIOS) che permettono al computer di avviarsi (boot) e controllare la configurazione e lo stato di funzionamento dell’intero sistema. prof. Mario Di Marco - IPSSCT “F.Orioli” - Viterbo Hard Disk (HD) o Disco Fisso. Per non perdere i dati quando si spegne il computer (ad esempio un testo che si è appena scritto), sono state inventate delle memorie permanenti, di cui i dischi magnetici sono le più utilizzate. L’hard disk è formato da una pila di dischetti (8-20) sulle cui facce incide un pettine di testine che magnetizzano le particelle di materiale ferromagnetico in un verso o nell’altro come fossero delle microscopiche calamite (Sud-Nord uguale 0, Nord Sud uguale 1). Sebbene molto più lento della RAM, l’HD consente di immagazzinare centinaia di Gbyte di informazioni. Le memorie rimovibili. Per consentire il trasporto dei dati da un PC all’altro il computer è dotato di dispositivi per la gestione di supporti rimovibili. I più noti sono i Floppy Disk che sono dischetti magnetici contenenti tipicamente 1,44 MByte (circa 100.000 volte meno degli HD ma comunque l’equivalente di un libro di circa 300 pagine) e i Compact Disk (CD). Questi ultimi non sono magnetici, bensì sono formati da una superficie metallica in cui i bit vengono incisi da una testina laser. Si dividono in CD-ROM (sola lettura), CD-R (Registrabili o “masterizzabili” dall’utente), CD-RW (Riscrivibili più volte dall’utente) ed hanno una capacità che arriva a 750 MByte. Dello stesso genere sono i DVD che però arrivano a contenere più di 8 GByte e sono perciò adatti a memorizzare lunghi filmati. La velocità di lettura e scrittura di CD e DVD è più bassa di quella degli HD e si indica con un numero seguito da un segno per; ad esempio 52X indica un valore 52 volte superiore a quello dei normali CD audio. Periferiche d’ingresso: la Tastiera La tastiera consente all’utente di comandare e inviare dati al computer sotto forma di caratteri. Nella versione standard è dotata di 102 tasti divisi nelle seguenti zone: 1.Alfanumerica, è la zona che contiene lettere, numeri e simboli grafici. 2.Tasti funzione, hanno funzioni diverse a seconda del programma per il quale vengono utilizzati. Alcuni importanti tasti 3.Tastierino numerico, contiene tasti con doppia funzione definita dal tasto di commutazione Bloc Num. INVIO: consente l’invio alla CPU dell’informazione digitata; in fase di scrittura sposta il cursore alla riga successiva. 4.Tasti direzionali, vengono utilizzati per muoversi all’interno dell’area di lavoro. SHIFT/MAIUSC: è il tasto di scambio per ottenere il maiuscolo o il carattere e il simbolo grafico superiore, quando il tasto presenta due caratteri o simboli. 5.Tasti supplementari, sono rappresentati da tasti che consentono movimenti più rapidi all’interno del documento (Pag su, Pag giù, ecc.), la correzione del testo (Canc, Backspace ), la stampa di quanto appare a Video (Stamp). BACKSPACE: cancella l’ultimo carattere digitato. ESCAPE: è tasto di uscita da una certa situazione. CAPS LOCK (FISSA MAIUSCOLE): abilita permanentemente la scrittura di lettere maiuscole, ma agisce solo sulla parte alfabetica della tastiera; per gli altri segni si usa lo shift. CONTROL: normalmente abbinato ad un altro tasto può rappresentare un comando. Periferiche di output: monitor e stampante prof. Mario Di Marco - IPSSCT “F.Orioli” - Viterbo Monitor: il monitor è il principale mezzo di trasmissione deidati dal computer all’uomo. I monitor più diffusi sono quelli a tubo catodico, che funzionano sullo stesso principio dei televisori: lo schermo è composto da una fitta griglia di celle al fosforo che, colpite dal fascio di elettroni del tubo catodico, si illuminano e formano l'immagine. Esistono poi i monitor piatti a cristalli liquidi (LCD) che producono un'immagine molto più nitida e non emettono nessuna radiazione. Usati inizialmente sui computer portatili sono oggi molto diffusi anche nei PC da tavolo. Sia i testi che le immagini vengono formate mediante l’unione di “punti” detti pixel (da picture elements) dotati di una certa luminosità ed un certo colore. La loro densità determina la Risoluzione dello schermo; valori tipici sono: 640X480 (orizzontale X verticale) detta anche risoluzione VGA, 800X600 (Super VGA), 1024X768. Il numero di colori rappresentabili va da 2 a circa 16 milioni (true color). Esistono modelli di monitor sensibili al tocco di una speciale penna luminosa, in modo da poter essere usati anche come una tavoletta grafica, altri sono invece sensibili al semplice tocco delle dita (si trovano soprattutto in luoghi pubblici, dove il mouse o la penna luminosa avrebbero vita breve). In questi casi essi svolgono dunque anche funzione di input. Stampanti: per avere un risultato permanente il monitor non basta, per cui sin dagli inizi dell’Informatica, si sono inventate le stampanti. Esse si dividono in tre principali categorie: - ad aghi: sono stampanti di vecchio tipo, molto lente, usano una testina ad aghi che batte su un nastro inchiostrato, come nelle vecchie macchine per scrivere, ma secondo il profilo della lettera o della zona di immagine da riprodurre. La qualità di stampa è ridotta per cui sono ancora utilizzate solo quando occorre stampare su carta in modulo continuo (tutti i fogli sono uniti ed hanno i caratteristici buchi ai lati) - laser: usano una tecnologia simile a quella delle fotocopiatrici: un fascio laser, riproducendo su un rullo il profilo della lettera o della zona di immagine da stampare, lo elettrizza in modo tale che, successivamente, una polvere di inchiostro (toner) vi venga attratta e, scaldata, si vada poi a imprimere sul foglio. - a getto d’inchiostro: La stampa avviene spruzzando sulla carta sottilissimi getti d’inchiostro liquido. Possono stampare anche a colori mediante 3 microspruzzatori ognuno dei quali dosa uno di tre colori fondamentali: ad esempio Rosso, Verde e Blu (sistema RGB: Red Green Blue). Sono più economiche delle laser ma anche più lente. APPROFONDIMENTI sul WEB Storia dell’Informatica www.storiadellinformatica.it/ithome.htm Principi di Hardware & Software www.csiaf.unifi.it/online/principi/index.html Guida ai PC www.guidapc.com Motore di ricerca di manuali di Informatica gratuiti www.cerca-manuali.it