Da Tavodo a Konya, come mai?
La Fraternità Gesù Risorto pensava:
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Come celebrare
il 1600° anniversario
del martirio di
Sisinio, Martirio e Alessandro,
i nostri evangelizzatori?
*
La nostra Chiesa potrebbe...
restituire il dono:
• pregare il nostro Signore
Gesù Cristo nella loro terra
• e là vivere il suo amore per
gli uomini!
1997
Oggi la terra dei nostri Martiri si chiama Turchia
Izmir, sede del Vescovo
KONYA
Cappadocia, loro patria
Essi provenivano
dalla regione centrale,
la Cappadocia
Alla fine del 1994 arriva proprio a noi
un invito ufficiale dall’Arcivescovo di Smirne...
quindi il Mandato-Benedizione dall’Arcivescovo di Trento,
Mons. Giovanni M. Sartori, per Konya (200 Km dalla Cappadocia)
26 febbraio 1995
• “Non ho
dubbi: che
questa
iniziativa,
piccola come
un potente
germe di
senapa, sia
ispirata dal
Signore...”
Presso la «Casa della Madonna» a Efeso,
Mandato–Benedizione dell’Arcivescovo di Smirne,
Mons. Giuseppe G. Bernardini
7 marzo 1995
• La gioia
dell’Arcivescovo ci
è
di buon auspicio,
di incoraggiamento
e di consolazione!
Konya ci attende con i suoi... allora un milione,
oggi due
milioni di
abitanti,
di cui
solo tre
erano
cristiani...
«Beato chi può dire: “Io sono Turco”»
• Una
beatitudine
che non è
per noi!
Che faremo
in questa
città?
Municipio di Konya
In questa città si trova il Mausoleo del «sufi» Mevlana (†1273),
fondatore dei Dervisci che pregano danzando,
noto per la sua apertura verso tutti
San Paolo è stato qui prima di noi!
Qui, insieme a Barnaba, ha predicato e sofferto,
da qui è stato scacciato.
Al centro della
città la chiesa
di San Paolo,
con piccolo
giardino
e casetta
su misura
per due...
sorelle!
I santi Paolo e Barnaba, scacciati da Iconio e poi da Listra,
sono arrivati fin qui, formando nuove comunità cristiane.
Questo resta
di Derbe,
ultima meta
del primo viaggio
missionario
di Paolo e
Barnaba,
che poi tornano a ...
Derbe –Atti 14
... Listra per rincuorare i fedeli: qui Paolo era stato lapidato, ma
qui ebbe uno dei discepoli che maggiormente l’aiutarono,
Timoteo!
Collina - tell - di Listra!
È allora che Paolo diceva: “È necessario attraversare
molte tribolazioni per entrare nel Regno di Dio!”
(Atti 14,22)
• Tra le città visitate da San Paolo
in questa vasta zona, è rimasta
solo Iconio, Konya.
• Ed in essa nel 1910 venne
edificata una chiesetta che porta
il suo nome, l’unica aperta al
culto cristiano in tutta la
regione.
Antiochia di Pisidia
Paolo e Barnaba
ritornarono ad
Antiochia di
Pisidia, da dove
erano partiti
per arrivare
la prima volta
a Iconio.
Da qui
rientrarono
ad Antiochia
di Siria.
Atti 14,21-26
Grotta di
S.Pietro
Antiochia
di Siria
Torniamo a noi, a Konya (Iconio)
• Nostro primo compito:
pregare e vivere,
“ora et labora”:
pregare il Dio dell’amore
e vivere l’amore di Dio
E rendere attuale la Parola:
“Dove due o tre
sono uniti
nel mio Nome,
là io sono”
La chiesa va tenuta...
sempre accogliente
per gruppi
di pellegrini
provenienti
da tutto il mondo
...che si fermano a celebrare l’Eucaristia,
a pregare
e
a riflettere
sulle parole
e sulla
testimonianza
degli Apostoli
Talvolta la chiesa è piccola...,
ma in essa
risuonano
canti
e sermoni
in tutte
le lingue,
dallo spagnolo
all’indonesiano,
dal coreano
al brasiliano
e ha bisogno di manutenzioni
ordinarie e
straordinarie
***
estate 2012
È preziosa, per questi lavori, la vicinanza della Comunità
di San Valentino di Ala, che vive proprio in Cappadocia.
E non solo per i lavori essa ci sostiene,
ma soprattutto per la vicinanza spirituale
e la comunione nella preghiera,
nello scopo della presenza,
nel dialogo con i musulmani
Ecumenismo?
Sì, qui ora si festeggia il compleanno con due
missionarie protestanti, una americana e l’altra
neozelandese.
E una suora siriaca ortodossa
desidera condividere il suo
amore a Gesù.
Dopo la guerra del Golfo...
dal 2004
Quanti profughi
cristiani-caldei
dall’Iraq!
Famiglie intere,
nonni e
nipotini,
sofferenze su
sofferenze,
attese e attese
per essere
sparpagliati ai
confini del
mondo,
dall’America
all’Australia...
Profughi iracheni
... capaci però di
ritrovarsi, far festa,
pregare e cantare,
lieti di aver trovato
un angolo di casa propria,
il giardino della chiesa...
... ove fermarsi a dialogare nella propria lingua
prima di ripartire nuovamente
per le lontane
destinazioni
... altro gruppo di Caldei...
e cominciano ad arrivare profughi pure dal Congo...
•
Lungo l’anno
cambiamenti,
ma
il nostro
servizio
povero
e semplice
continua...
Non solo pregare, non solo far festa, anche rendersi utili:
è una gioia lavorare per il Signore...
Donne Caldee
profughe:
fanno a gara
ad aiutarci
per il decoro
della chiesa!
... Dialogo e dialogo
Con
studenti di
Teologia
Islamica:
ci si può
conoscere
senza
paura!
Giovani e anziani, uomini e donne:
chi vuol vedere e vuol sapere, due volte alla settimana
trova la chiesa aperta:
la nostra fede infatti
incuriosisce e stupisce
per il suo frutto, l’amore
Anche con i vicini di casa o con persone incontrate
occasionalmente, il dialogo diventa vita...
E poi... facciamo sì che ...
vengano stampati in turco
il calendario “Cinque pani d’orzo”
e alcuni opuscoli,
... messi poi a disposizione nelle chiese della Turchia!
Due tra i vari scritti tradotti
(“Io credo” e “Io sono”)
Visitiamo, e badiamo sia tenuto in ordine, il cimitero cristiano,
un angolo separato del grande cimitero cittadino
Kirkor (Gregorio), l’ultimo cristiano armeno gregoriano
della città: con l’Unzione degli Infermi e l’Eucaristia
lo abbiamo accompagnato
fino alla porta della Città dei Santi!
Ora egli ci aspetta
con i Martiri...
... ... Sisinio, Martirio
e Alessandro: che cosa diranno?
Grazie!
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