Emergenza Autismo
Ipotesi sull’autismo
di
Dr. Anju Usman, MD.
e Andrea Lalama
Traduzione di Maria777 - giugno 2008
www.emergenzAutismo.org
Batteri, Biofilm, e
Bio-pesticidi BT
(Bacillus Thuringiensis)
Ipotesi sull’autismo
di
Dr. Anju Usman, MD.
e Andrea Lalama
Prima parte della presentazione
• Cosa è il biofilm?
• Che rapporto ha la
produzione di biofilm
con l’ ASD?
• Come si forma il
biofilm?
• Dove cresce?
• Possibili trattamenti.
Molti dei pazienti con sintomi di autismo hanno una
disbiosi permanente. Trattare i problemi
gastrointestinali spesso allevia i sintomi di ciò che
chiamiamo autismo.
ipotesi:
Pazienti con autismo con carico di metalli tossici e chimici
(come tossine Bt), hanno organismi resistenti ai trattamenti
nel loro tratto intestinale. Questa resistenza ai trattamenti si
perpetua grazie alla produzione di biofilm.
Il trattamento dei biofilm aiuta a sradicare la flora nociva
e a migliorare
i sintomi di ciò che chiamiamo autismo..
Cos’è il• UnBiofilm?
biofilm è un ammasso di comunità di
•
•
•
Biofilm di Staphylococcus aureus
microbi racchiuse in una matrice costituita
da una sostanza polimerica extracellulare
(EPS) e separate da una rete di canali
d’acqua.
Queste comunità aderiscono sia a superfici
naturali che create dall’uomo, come
metalli, denti, in una consistenza liquidasolida. Questa struttura è un ambiente
ottimale per le interazioni cellula-cellula,
quindi anche per lo scambio di materiale
genetico, per la comunicazione cellulacellula, per i metaboliti che permettono la
diffusione di nutrienti necessari alla
comunità del biofilm.
La matrice è composta da una sostanza
caricata negativamente di polisaccaridi
tenuti insieme da ioni-metalli caricati
positivamente (calcio, magnesio e ferro)
la matrice in cui i microbi sono legati li
protegge dall’esposizione agli UV, dalla
tossicità dei metalli, dagli acidi, dalla
disidratazione salina, dalla fagocitosi, dagli
antibiotici, dagli agenti antimicrobiali e dal
sistema immunitario.
Come si forma il biofilm?
I 5 stadi dello sviluppo del
biofilm.
• Fase 1 : legame iniziale; fase 2 : legame irreversibile; fase 3:
maturazione 1; fase 4 maturazione 2; fase 5 : dispersione.
• Ogmni fase dello sviluppo nel diagramma corrisponde alla foto dello
sviluppo del biofilm della P. aeruginosa biofilm.
Dove crescono I biofilm?
• le formazioni di biofilm si installano di solito vicino aree e ambienti
inquinati o tossici.
• costituiscono più dell’ 80% di tutte le infezioni batteriche nell’uomo
• si sviluppano accanto ad altre infezioni correlate, nei cateteri
endovena,
sulle protesi delle giunture
•Nel corpo umano: –
nel tratto pancreatico-biliare,
nei polmoni, nei seni nasali,
nelle adenoidi, nelle tonsille,
nel tratto intestinale
Immagine non animata di una
melma/biofilm!!!
Perchè sono cosi’ difficili da trattare?
•Sono difficili da trattare con antimicrobici, sono resistenti a
dosi 100-1000 volte maggiori a quelle usate contro microbi
senza biofilm.
•Gli antibiotici non penetrano nella matrice polisaccaride.
•Molto resistenti ai meccanismi di difesa immunitari
•Difficili da diagnosticare, difficili da far crescere in colture.
•I microbi trasmettono materiale genetico l’un l’altro per
mantenere la resistenza
•Le colonie di microbi inseriti nel biofilm comunicano l’un l’altra
attraverso molecole sensoriali.
Che tipo di strategie di controllo dei
biofilm sono state studiate?
• Quali sono le possibili opzioni di trattamento?
• EDTA
• Composti che chelano il ferro
• Enzimi che degradano le mucose
• Probiotici
• Cibi fermentati
• Antibiotici ad alti dosaggi
L’efficacia dell’EDTA contro I batteri
rivestiti di biofilm (Kim, 2005)
• Cosa sono i biofilm = sono comunità complesse di
microorganismi legati alle superfici e mantenuti insieme da
polisaccaridi extracellulari caricati negativamente e legati a
loro volta a cationi caricati negativamente: nello specifico:
Fe2+, Ca2+, and Mg2+.
• L’EDTA si lega ai cationi nella matrice extracellulare.
• Nè la Vancomicina nè l’ EDTA da soli sono in grado di
distruggere il biofilm dello stafilococco
• EDTA + Vancomicina insieme, sono in grado di
rimuoverela biomassa.
L’efficacia dell’EDTA contro i batteri
rivestiti di biofilm
• L’ EDTA è un potente distruttore del biofilm dello
Pseudomonas.
• L’ EDTA è 1000 volte + potente se combinato alla
Gentamicina.
• L’EDTA è in grado di intaccare e distruggere il biofilm.
• Calcio, ferro e magnesio proteggono il biofilm.
• Se si aggiunge calcio e ferro il processo di distruzione si
blocca.
I composti che chelano il ferro
• Le proteine esterne alla membrana (OMP) sono
accessibili quando il ferro sulla superficie diminuisce.
– Se le OMP non sono accessibili, il sistema
immunitario non viene allertato e non può attivare la
risposta immunitaria.
• Transferrina and Lattoferrina
– Sono sintetizzate dall’organismo per inibire la crescita
dei batteri legandosi al ferro libero.
– I batteri patogenici secernono sostanze che chelano il
ferro (sideroforesi) per competere con transferrina e
lattoferrina.
Distruzione dei biofilm da parte del sistema
immunitario
Nature. 2002 May 30;417(6888):552-5.
Una componenete del sistema immunitario previene lo sviluppo di biofilm
microbiali. Singh PK, Parsek MR, Greenberg EP, Welsh MJ.
I fattori antimicrobici sono una componenete del sistema immunitario che protegge la
superficie delle mucose dalle infezioni batteriche. Questi fattori possono uccidere
rapidamente I batteri depositati sulla superficie delle membrane e prevengono le
infezioni acute. In molte infezioni croniche tuttavia, I batteri vivono all’interno di un
biofilm, e costituiscono delle comunità inserite in matrici specializzate per la
sopravvivenza sulla superficie delle mucose.
Il passaggio da uno stato libero e indipendente ad una sopravvivenza all’interno di
biofilm può essere devastante, perchè I biofilm resistono agli attacchi dei
meccanismi di difesa immunitari e agli antibiotici. Noi ipotizziamoche il sistema
immunitario sia in grado di agire in maniera specifica contro le infezioni di batteri
protetti da biofilm. La LATTOFERRINA, una sostenaza presente in tutto
l’organismo, blocca lo sviluppo dei biofilm dell’agente patogeno della
Pseudomonas aeruginosa. Questo avviene per concentrazioni di lattoferrina al di
sotto di quelle utilizzate per uccidere o prevenire la crescita di biofilm. Chelando il
ferro, la lattoferrina stimola un’attivita particolare della superficie delle membrane
costringendo I batteri a WANDER sulla superficie invece di costruire biofilm.
Questa scoperta rivela l’esistenza di un meccanismo di difesa anti-biofilm.
PMID: 12037568 [PubMed - indexed
Degradazione enzimatica
Proc Natl Acad Sci U S A. 2007 Jul 3;104(27):11197-202. Epub 2007
Jun 25.
Dissolvere I biofilm attraverso batteriofagi enzimatici
sintetici. Lu TK, Collins JJ.
La biologia sintetica comprende anche la produzione di organismi
biologici sintetici.
Uno degli problemi affrontati è quello di distruggere i biofilm batterici che
sono così cruciali nella cura e nella patogeneesi di molte infezioni
importanti, così difficili da sradicare perchè molto resistenti ai trattamenti
antimicrobici e all’azione del sistema immunitario.
Per raggiungere l’obiettivo abbiamo prodotto batteriofagi sintetici: enzimi
in grado di degradare I biofilm durante l’infezione attaccando
simultaneamente le cellule batteriche nel biofilm e la matrice del biofilm
che è composta da sostanze polimeriche extracellulari. Abbiamo visto che
l’efficacia nel rimuovere i biofilm da parte di questi batteriofagi enzimatici è
molto superiore rispetto all’utilizzo di batteriofagi non-enzimatici.
I nostri batteriofagi enzimatici riducono sostanzialmente il biofilm del
99,997% , esattamente il doppio di quanto possano fare I batteriofagi nonenzimatici.
Questo lavoro dimostra fattibilità ed efficacia nell’utilizzo di batteriofagi
enzimatici sintetici per ridurre i biofilm batterici oltre che l’ applicabilità ed
efficacia della biologia sintetica.
“I normali colluttori puliscono solo la
superficie di denti e mucose: questo è il
motivo per cui l’alito cattivo ritorna
rapidamente.
Con la nuova tecnologia applicata al
colluttorio Biotene PBF riuscirete a
disciogliere il biofilm, esponendo Ile
colonie di batteri e uccidendo i germi.
Inoltre, Biotene PBF contiene l’enzima
salivare LP3 che rafforza l’azione
antibatterica dell’organismo, dissolvendo
il biofilm e inibendo I batteri in eccesso
manenendo la salute della bocca.”
N-acetil Glucosamina e Biofilm
Shanghai Kou Qiang Yi Xue. 2006 Aug;15(4):407-10. Links
Gli effetti del chitosans con pesi molecolari diversi sul biofilm delllo
Streptococcus sanguis
Ma R, Zhu M, Liu Z.
OBIETTIVO: studiare gli effetti del chitosan sul biofilm dello Streptococcus
sanguis .
METODO: il biofilm dello Streptococcus sanguis è stato messo in coltura e
poi esposto a chitosan al 2% con pesi molecolari diversi (5cps, 80cps, 600
cps) per 3,10,30 minuti. Per osservare lo spessore del biofilm sono state
utilizzate tecniche di scansione (le parti vive apparivano in rosso, quelle
morte in verde).
RISULTATI: la densità e lo spessore del biofilm si sono ridotti notevolmente
dopo il trattamento con chitosan.
Il chitosan a basso peso molecolare è sembrato essere più
efficace nell’intaccare i biofilm..
16955169 [PubMed - in process]
Probiotici,IBD, e Biofilm
J Appl Microbiol. 2007 May;102(5):1187-96.
Microbial biofilms in the human gastrointestinal tract.
Macfarlane S, Dillon JF.
il tratto gastrointestinale umano contiene popolazioni batteriche ricche e diverse lungo tutta la sua
lunghezza. Tuttavia,sebbene siano stati condotti numerosissimi studi sulle comunità batteriche del
lume intestinale, pochissimi studi sono satati condotti sugli organismi che vivono all’interno di
biofilm , mentre piccoli gruppi di batteri vivono in vicchie metaboliche associate alle mucose. Batteri e
funghi rivestiti di biofilm si legano alla superfici artificiali, come ad esempio I tubi enterici applicati a
pazienti. Sebbene stiamo iniziando ad analizzare l’attività metabolica di queste strutture, evidenze
sempre maggiori suggeriscono che I biofilm sono importanti nell’individuo ospite, per la sua salute
così come per le sue malattie. C’è un interesse crescente sui biofilm delle mucose del colon,
sopratutto in relazione ai disturbi intestinali.
Poichè i batteri che crescono nel biofilm sono
maggiormante resistenti agli antibiotici, è spesso
difficile modificare struttura e composizione di
queste comunità e sradicarle dall’organismo.
Tuttavia, recenti studi hanno mostrato che ci sono
possibilità di alterare la composizione dei biofilm
delle mucose utilizzando sinbiotici.
Antimicrobici naturali
I ricercatori hanno sviluppato protezioni “naturali” per i prodotti
alimentari.
agosto 2007; 12:00 AM
21 agosto 2007 (HealthDay News) – metodi naturali per prevenire le contaminazioni
alimentari possono essere applicati a numerosi altri prodotti dicono i ricercatori della
Rutgers University nel New Jersey .
I ricercatori hanno utilizzato agenti antimicrobici naturali
partendo da alimenti come chiodi di garofano, origano, timo e
paprica per creare polimeri biodegradabili o plastici per
prevenire la formazione di biofilm batterici sulle superfici dei cibi
e degli imballaggi alimentari.
Protocollo per trattare i biofilm
•
•
•
•
Fase 1: distaccamaneto (stomaco vuoto)
–
Enzimi (polisaccaridasi, disaccaridasi)
–
Disodium EDTA (orale) o aceto di sidro
–
Lattoferrina
–
NAG (chitosan)
Fase 2: uccisione dei batteri
–
Anti-batterici, Anti-fungali e/o Anti-virali
Fase 3: pulizia
–
Fibre, insolubili/solubili
–
Carboni attivi
–
Pectina modificata
Fase 4: ricostruzione della flora intestinale
–
Cibi fermentati
–
Probiotici
–
Pre-biotici
–
Cibi sani
Our experience
• Effetti positivi
• Effetti negativi
• Cosa abbiamo imparato.
• Lavorare SEMPRE in collaborazione con il
vostro medico curante specialmente
utilizzando agenti chelanti.
Seconda parte della presentazione
• Bacilli naturali
Thuringiensis (NON-OGM
BT)
• Bio-pesticidi BT (OGM)
• La mia ipotesi
– Osservazione sul BT
– La mia ipotesi e la mia
opinione
- fonti.
Cosa si intende per non-OGM?
• Organismi Geneticamente Non-Modificati
in altre parole, i NON-OGM sono tutti gli
organismi che non sono stati modificati o
alterati in nessun modo dall’azione
dell’uomo.
a volte vengono chiamati “prodotti organici”.
• La definizione di “organico” è : “l’utilizzo di
organismi geneticamente modificati o di loro prodotti è
severamente proibito in qualsiasi forma e in qualsiasi
fase della produzione organica, oltre che nelle fasi di
manipolazione e distribuzione.
Cos’è il bacillo naturale Thuringiensis (BT)?
Breve storia del Bacillo Thuringiensis (BT)
Il Bt èpresente normalmente nel terreno. È
stato scoperto nel 1902 nella larva del
Bombyx mori da Ishiwata, il quale riportò
la sua scoperta nel libro:
"Patologie del baco da seta".
È stato isolato dalla larva di Ephestia
kuehniella da Berliner nel 1911, il quale
aveva notato la sua capacità di uccidere
alcuni insetti in fase larvale. 1
Natural Bt è altamente specifico, e ha una tossicità limitata
solo ad alcune specie di insetti: Lepidotteri (farfalle), Coletteri
(maggiolini), or Ditteri (mosche, zanzare).
Cos’è il bacillo naturale Thuringiensis (BT)?
• Bacillus thuringiensis è un batterio gram-positivo,a forma
di spora, il quale durante la fase sporiforme produce
cristalli proteici, (CRY). È caratterizzato come patogeno
degli insetti e la sua attività insetticida è attribuita ai
cristalli delle spore.
• Alcune varietà del ceppo sono state isolate e sono stati
sequenziati più di 100 geni delle proteine dei suoi
cristalli.
Cos’è il bacillo naturale Thuringiensis (BT)?
La tossicità
di questi
cristalli
proteici
ha
determinato
il suo
utilizzo
come
Come bio-insetticida
è utilizzato contro
Lepidotteri, Ditteri, e
Coleotteri.
bio-insetticida.
Come agisce il BT?
Azione del Bacillus Thurigiensis sulle
larve di bruco
Cristalli di tossine
Spore BT
SPORE BT
Normal gut bacteria
Batteri
comuni
nell’intestino
Tossine in cristalli BT
ingrandite 200px.
1.
Il bruco consuma foglie trattate con BT
2.
In pochi minuti le tossine si legano a particolari recettori nella parete intestinale del
bruco che smette di cibarsi
3.
In poche ore la parete intestinale si lacera e spore e batteri invadono i tessuti
4.
In 1-2 giorni il bruco muore per setticemia poiché spore e batteri proliferano nel flusso
sanguigno
Come agisce il BT?
Azione del BT:
1.
2.
3.
4.
5.
il Bacillus Thuringiensis è efficace solo se viene ingerito da specifici insetti
con intestino con pH alcalino e specifiche strutture delle membrane in grado
di legarsi alle tossine. (farfalle, maggiolini, mosche e zanzare).
Non solo l’insetto deve essere quello giusto e ad una particolare fase di
sviluppo larvale ma il batterio deve essere ingerito in quantità sufficiente.
Quando viene ingerito, il BT viene assimilato dalla flora batterica intestinale
naturale che inizia a rilasciare come scarto la tossina che danneggia la flora
intestinale stessa, danneggiando inoltre la parete intestinale, creando quindi
una situazione del tutto simile alla nota condizione dell’ ”intestino
permeabile”.
Gli insetti colpiti smettono di cibarsi e muoiono per gli effetti combinati di
malnutrizione, danno dei tessuti, infezioni intestinali da parte di batteri e
funghi patogeni.
Le spore del BT NATURALE DI SOLITO NON INTACCANO ALTRI INSETTI e
non provocano altri tipi di disturbi così come accade per gli altri patogeni.
Cosa intendiamo per OGM?
Organismi Geneticamente Modificati.
• I metodi tradizionali di modificazione genetica includono: incroci e
ibridazioni. Altri metodi comprendono anche fusioni tra specie tra generi,
tecniche di modificazione in vitro, selezione di cloni, duplicazione di aploidi e
e mutageni (McHughen, 2000). Piuttosto che utilizzare il termine “OGM”
allora, la comunità scientifica preferisce parlare di “ingegneria genetica” ,
“trasformazione genetica”, “tecnologia rDNA”, o di “transgenia”.
• Le tecnologie che ricombinano il DNA vanno oltre le
tradizionali tecniche di incrocio e selezione delle specie,
rendendo possibile lo scambio vero e proprio di interi tratti del
patrimonio genetico tra specie diverse, anche tra pianteanimali-batteri.
Cosa intendiamo per OGM?
Organismi Geneticamente Modificati.
Il grano BT, ad esempio, è stato prodotto inserendo materiale
genetico da un batterio (Bacillus Thuringiensis) nel materiale
genetico del grano.
Cosa si intende per OGM?
attualmente, la definizione di “OGM” secondo la “U.S. National Organic Standards Board” è:
“costruito alterando la biologia molecolare o cellulare di un organismo in un modo che
non sarebbe possibili in condizioni e in processi naturali. L’ingegneria genetica
comprende:
1.
Ricombinazione del DNA,
2.
Fusione cellulare,
3.
Micro e macro-incapsulazioni, il cui risultato si ottiene per:
A.
Distruzione o duplicazione di geni,
B.
Introduzione di un gene estraneo
C.
Modificazione della posizione dei geni.
le tecniche per la produzione di OGM non includono quindi le procedure tradizionali di
incrocio, coniugazione, fermentazione, ibridazione, fertilizzazione in vitro o coltura di
tessuti.
Cosa sono i bio-pesticidi?
secondo un articolo scritto da
Jacobs in “Proceedings of the
Society of Applied
Bacteriology (1950,13 p83)”,
i Bt sembra siano stati
utilizzati per la prima volta
come bio-pesticidi contro
larve di lepidotteri nel 1938,
dando al Bt un ruolo
fondamentale nella
produzione di cibo.
Come agisce il BT geneticamente modificato?
• Una volta ingerito il BT,
i suoi prodotti si
attivano nell’intestino
alcalino degli insetti. È
invece innocuo nei
mammiferi.
Food Drug and Cosmetic Act
FDA 402(a)(1) – secondo la
FDA, un cibo è alterato se
contiene sostanze nocive o
velenose che possono
intaccare la salute umana..
Cosa sono i bio-pesticidi BT?
• Una soluzione per non utilizzare pesticidi spray è stata scoperta e
attualmente utilizzata nel 30% delle coltivazioni negli Stati Uniti
quest’anno.
• È una pianta geneticamente modificata che produce una tossina
insetticida chiamata BT. La BT e la tossina prodotta dal batterio
Bacillus thuringiensis. Il gene della tossina BT è stato prelevato
dal batterio e inserito nel patrimonio genetico del grano.
• I biopesticidi microbici sono prodotti artificialmente, il che significa
che il bio-pesticida BT è un OGM.
• Il bio-pesticida BT NON è organico, NON è naturale, NON agisce
come il BT naturale, NON è selettivo e non colpisce solo alcune
specie di insetti.
Cosa sono i bio-pesicidi BT?
test di laboratorio di tossicità acuta:
ognuno dei più di 800 ceppi di Bacillus
thuringiensis manifestano vari gradi di tossicità
in insetti, roditori e … uomo!
I primi test condotti per valutare la tossicità dei BT
sono stati condotti utilizzando la varietà
thuringiensis, un ceppo di BT che contiene anche
una seconda tossina, chiamata beta-esotossina...
La Beta-esotossina causa danno genetico nelle
cellule del sangue umano...
….attualmente la beta-esotossina è registrata
come “INSETTICIDA”…
Come agisce il BT geneticamente modificato?
Gli insetticidi BT, sia in forma spray che come grano, non agiscono “per contatto”
come la maggior parte dei pesticidi, ma attraverso tossine nel tratto dell’intestino
medio.
•Nel caso di BT spray:
I cristalli delle spore ingerite dalle larve di insetto che si sono cibate sulla superficie
delle piante si dissolvono e le PROTEINE INSETTICIDE SONO ATTIVATE DALLE
PROTEASI nei succhi gastrici dell’intestino medio, che tipicamente sono alcalini.
(pH 8-10.5).
•Un caso di grano BT (OGM : grano geneticamente modificato)
I tessuti delle piante producono specifiche ICP in forma solubile.
In ambedue I casi, la forma attiva ICP attraversa la membrana peritrofiva e si lega a
particolari recettori dell’epitelio dell’intestino medio, formando pori: la parete intestinale
perde la sua struttura: il contenuto dell’intestino trapassa con conseguente paralisi e
morte dell’insetto. 3
Come agisce il BT geneticamente modificato?
la maggior parte dei pesticidi organici ha bisogno di aiuto
per uccidere.
gli insetticidi organici usati comunemente in tutto il mondo, ad esempio il Bacillus
thuringiensis detto BT, abbisogna dell’azione di altri microbi per agire. Come
pubblicato sul numero di settembre del “Proceedings of the National Academy of
Sciences” (PNAS), una squadra di ricercatori dell’università del Wisconsin-Madison,
asserisce che senza l’aito di batteri nativi che colonizzano l’intestino dell’insetto, il BT
è incapace di portare a termine la sua azione letale.
il sorprendente nuovo punto di vista nel lavoro di una delle più potenti armi
dell’arsenale umano contro gli insetti, ha imolicazioni significative non solo per il
controllo degli insetti in agricoltura, nelle foreste , e per la salute umana, ma anche
per la comprensione delle malatie microbiali nell’uomo e negli animali.
“quello che vogliamo che si capisca” – dice Nichole Broderick, laureata alla madison
e co-autrice dello studio- è che il meccanismo che sta alla base dell’azione letale del
BT è facilitato dalla flora intestinale presente comunemente nell’intestino, e questo
meccanismo prima era sconosciuto”.
Sept. 25, 2006
by Terry Devitt
Come agisce il BT geneticamente modificato?
Ativazione dell’ICP Bt nell’intestino di un insetto
Prove raccolte sul BT
“poichè le api viventi prese in esame dagli studiosi
presentavano praticamente ogni virus e parassita infetto
conosciuto, i ricercatori stanno lavorando all’ipotesi che il
sistema immunitario degli insetti ha fallito.
La capacità ridotta del sistema immunitario permette
l’infezione dei patogeni ospiti… potrebbe essere che un
agente patogeno singolo sia in grado di favorire altri
patogeni nell’infettare l’ape, o che un pesticida agisca in
questo senso.
The economist magazine, science and technology April 2007.
Prove raccolte sul BT
• “la televisione tedesca ZDF ha trasmesso
domenica 21 maggio la notizia secondo cui
un ricercatore tedesco ha scoperto un gene
geneticamente modificato nell’intestino delle
api da miele.
• il Prof. Hans-Hinrich Kaatz dell’Istituto per la
Ricerca sulle api all’università di Jena ha
lavorato gli ultimi 3 anni con le api da miele in un
esperimento con semi di colza transgenici.
Germania."
Prove raccolte sul BT
• “il DNA di batteri e funghi prelevato dagli
intestini delle api conteneva GLI STESSI
GENI MODIFICATI DELLE PIANTE impollinate
dalle api stesse…
• ...in ogni caso noi abbiamo visto che batteri
e flora intestinale delle api sono stati alterati
con l’ingestione di pollini di piante
modificate geneticamente causando
problemi digestivi, soppressione immunitaria
fino a raggiungere l’attuale altissima
incidenza di infezioni ad opera di parassiti e
virus.
Prove raccolte sul BT
l’epidemia che uccide le api.
dipartimento dell’agricoltura USA:..
l’epidemia di CCD minaccia il 33% della produzione di cibop in tutto il mondo :
“abbiamo identificato questa epidemia che uccide le api chiamata CCD :
Disturbo del Collasso delle Colonie di api”
un aggiornamento della situazione e la conferma alla nostra ipotesi ci dice che IL
GRANO GENETICAMANETE MODIFICATO è ALLA BASE DELLA MORTE DELLE API
Gli OGM, sia chimici che I pesticidi sono anche citati come cause di CCD secondo uno
studio dell’università della Florida.
uno dei ricercatori, Jamie Ellis,dice che l’utilizzo nell’ambiente di tossine chimiche e
OGM siano responsabile dello stress del sistema immunitario delle api rendendole
maggiormente vulnerbili alle infezioni dei parassiti.
il PSU ha riferito di aver riscontrato la presenza di pesticidi, erbicidi e
fungicidi nel polline: questo significa che il grano stesso è tossico.
Prove raccolte sul BT
“per quanto ne sappiamo, questo è il primo caso di risposta immunitaria riscontrata in
operatori agricoli esposti a pesticidi contenenti BT. La genetica molecolare , ha indagato
per identificare organismi BT in questi individui e abbiamo avuto conferma che sia le
reazioni degli anticorpi che le reazioni dermatologiche erano dirette contro lo stesso
ceppo di BT presente nei prodotti spray commerciali utilizzati nelle operazioni agricole
da questi lavoratori.
L’esposizione agli spray BT favorisce sensibilizazione della cute e attivazione IgE
e IgG o ambedue. 10
“la nostra preoccupazione rispetto al potenziale virulento di questi organismi è centrata
sulle prove che confermano somiglianze genetiche tra organismi B. thuringiensis e
patogeni B.cereus e B.anthracis e i resoconti delle recenti infezioni causate da varie
sottospecie di B. thuringiensis subspecies e prove epidemiologiche riscontrate da
Bernstein et al.”
Prove raccolte sul BT
Bt, B.Cereus e Enterotossine
Il B.Cereus è conosciuto per la sua capacità di creare diarrea o vomito in seguito a
gastroenterite a causa della sua produzione di enterotossine ,così come non-specifiche betaesotossine tossiche. I ceppi insetticidi BTk non sono selezionati per produrre beta-esotossine,
ma esami su pesticidi a base BTk hanno mostrato che le enterotossine sono comunque
presenti ad alti livelli1 e può essere difficile se non impossibile trovare un ceppo di BTk he
abbia un’adeguata azione pesticida senza produrre al contempo enterotossine o betaesotossine.[Perani e co. 1998]
C’è un caso documentato di BT come causa di gastroenterite [Jackson e co.1995] ma è molto
probabile che diversi casi di disturbi correlati all’alimemntazione e nello specifico al B.Cereus
siano invece causati da BT. Il B.Cereus è attualmente considerato responsabile dell’ 1,5% dei
disturbi correlati all’alimentazione nei paesi occidentali. Gli ospedali non sono in grado di
identificare il BT, perché non sono in grado di distinguerlo dal B.Cereus. La presenza di residui
di BT nei cibi crudi può essere di 106 fino a 107/g che è un tasso 1000 volte più alto dei livelli di
contaminazione consentiti alle industrie alimentari rispetto al B.Cereus. La produzione di
enterotossine avviene allo stato vegetativo ed è probabile che sia così che il BT entra nel corpo
umano.
Recebti studi[Yang e cp. 2003] hanno identificato un metodo che utilizza l’ingegneria genetica
per prevenire la produzione di enterotossine nel BT, ma questo apre la strada a una serie di
problemi correlati alla valutazione della sicurezza di questo nuovo organismo sia per l’essere
umano che per l’ambiente.
Prove raccolte sul BT
Casi di allergie occupazionali ai prodotti BT sono stati registrati e
confermati in un recente studio sui lavoratori agricoli: solo una
piccola parte di queste allergie è imputabile alle proteine Cry.
Inoltre, enzimi batterici utilizzati in detergenti hanno provocato reazioni
avverse sia tra lavoratori del settore che tra consumatori di tali
prodotti prima che misure preventive venissero introdotte.
Le proteine della soia rilasciate nell’aria hanno provocato reazioni
acute di asma nella popolazione sia in Spagna che a New orleans
negli anni 1985-1986.
Sembra che il potenziale allergenico sia maggiore per inalazione che
attraverso la digestione.
Tali proteine inoltre possono avere proprietà anti-nutritive: sono
in grado di diminuire l’assorbimento dei nutrienti. Un esempio è
la lectina presente in molte piante, molto pericolosa se il cibo
non viene cotto.
L’ EPA e la FDA erano a conoscenza dell’esistenza di queste
proteine negli OGM.
Prove raccolte sul BT
• La controversia del grano “Starlink”
lo “Starlink” è una varietà di grano utilizato come foraggio per
animali.(derivato dall’ Aventis, Bayer AG nel 2002).
le autorità di controllo USA hanno permesso la svendita commerciale dei semi
di Starlink, con la clausola che il grano Starlink prodotto non venisse venduto
come alimento per l’uomo. Questa restrizione era basata sul fatto che una parte
di popolazione avrebbe potutto sviluppare reazioni allergiche poichè la
proteina BT utilizzata nello Starlink viene rapidamente digerita.
il grano Starlink è stato successivamente scoperto
in cibo destinato all’uso da parte dell’uomo: un
episodio ha coinvolto la catena di distribuzione
Taco Bell taco shells molto pubblicizzata.
Prove raccolte sul BT
Grano alterato geneticamente e proibito
è stato scoperto in alimenti latino-americani e caraibici.
fonte: Environmental News, Service 2/16/05
Banned as Human Food, StarLink Corn Found in Food Aid
WASHINGTON, DC,16 febbraio, 2005 (ENS) –
Più di 70 associazioni per l’ambiente, a favore dei consumatori, di contadini, a favore dei
diritti umani di 6 paesi caraibici e del Centroamerica hanno tenuto insieme una conferenza
per denunciare la presenza di OGM in alimenti distribuiti dalla UN World Food Program
(WFP), e in alimenti importati prevalentemente dagli Stati Uniti.
... Il grano StarLink è vietato al consumo da parte dell’uomo a
causa di possibili reazioni allergiche alle proteine geneticamente modificate.
In totale più di 50 tipi di mais e soia provenienti da Nicaragua,
Honduras, El Salvador, Guatemala, Costa Rica e Repubblica Dominicana sono stati
spediti all’ “ID Genetic”, laboratorio indipendente degli Stati Uniti, per verificare la
presenza di OGM.
Gli Ogm sono stati riscontrati in più dell’80% dei campioni analizzati.
I semi di grano Starlink sono stati registrati e consentiti per
foraggio di animali domestici e per prodotti non-alimentari e
utilizzo industiale negli USA negli anni 1998, 1999 e 2000.
le associazioni centroameticane e caraibiche però sono
preoccupate che cibo contenente le proteine Cry9C sia stato
distribuito nei loro paesi.
Le organizzazioni hanno quindi chiesto al WFP di ritirare
immediatamente tutto il cibo contenente OGM.
”non è accettabile che un mais vietato per l’alimentazione umana
sia contenuto in cibi distribuiti nei nostri paesi. Trovare lo Starlink
4 anni dopo che è stato vietato nei cibi, significa che gli OGM sono
completamente al di fuori di ogni controllo” ha detto Mario
Godinaz del CEIBA, Guatemala. “La presenza indesiderata di OGM
non etichettate in Costarica, significa che il Costa Rica necessita
di leggi restrittive rispetto agli OGM”, ha detto Fabian Pacheco
della Social ecology Association in Costa Rica. “Per proteggere la
nostra popolazione è necessario agire con estrema prudenza.”
Prove raccolte sul BT
il grano fornito dalle nazioni Unite e dagli Stati
Uniti alle nazioni dell’Africa Centrale contiene
Starlink. Le nazioni coinvolte rifiutano gli aiuti.
lo Starlink viene prodotto soprattutto negli stati
meridionali degli Stati Uniti.
Greenpeace che si oppone da sempre
all’ingegneria genetica si sta muovendo per
vietare la produzione e la distribuzione di grano
Starlink.
Prove raccolte sul BT
Mortalità in greggi di pecore che hanno pascolato nei pressi di
campi di cotone BT nel distretto di Warangal, Andhra Pradesh
Prime valutazioni, aprile 2006
Le informazioni pervenute fanno sospettare enormememnte di
una tossina BT presente sul fogliame ingerito dalle greggi… I
sintomi post mortem osservati dai pastori suggeriscono la
presenza di gravi irritazioni intestinali e degli organi associati
quali dotto biliare, fegato , connessi nell’assimilazione e
nell’assorbimento del cibo oltre che deputati alla elaborazione
delle tossine
I sintomi fanno sospettare appunto la presenza di tossine,
fitotossine in particolare, e molto probabilmente la tossina BT
Poichè la tossina si lega a proteine intestinali, c’è quindi la
possibilità che le pecore si cibassero esclusivamente di prodotti
trattati con BT: in questo caso ci sarebbe stato un accumulo di
tossina nell’intestino.
Prove raccolte sul BT
Nel luglio 2002, è stato riportato che “ ricercatori inglesi hanno
dimostrato per la prima volta che il materiale DNA geneticamente
modificato del grano sta agendo sulla flora batterica intestinale
dell’uomo: questo può diventare un serio problema per la salute
umana”.
Nell’articolo pubblicato su” Nature Biotechnology” nel febbraio 2004 (Vol 22, no. 2, pp
170-172), John Heritage dell’università di Leeds e uno dei ricercatori dello studio di
Duggan e co, dicono:
“a conti fatti, I dati presentati nello studio confermano la conclusione che IL
PASSAGGIO DI GENI TRA PIANTE TRANSGENICHE E MICROFLORA
INTESTINALE PUO’ AVVENIRE”.
Inoltre, poichè il trasferimento di geni è avvenuto su 3 animali dei 7 animali testati,
significa che il passaggio di geni transgenici non è raro così come asserito dal: “UK GM
Science Review Panel”.
Il rischio di trasferimento orizzontale di geni deve essere valutato durante le
procedure di approvazione della produzione di OGM.
Prove raccolte sul BT
Storia dei pesticidi presenti negli alimenti umani e nel foraggio animale
Tutti I pesticidi che sono stati approvati per l’utilizzo nella produzione di cibo per l’uomo
e foraggio animale sono stati creati partendo da sostanze di cui non si conosceva la
potenzialità allergenica. Il presente elenco è una lista di proteine presenti nei pesticidi
che sono state approvate per il consumo umano dal settembre 1999.
PROTEINE DEI PESTICIDI
APPROVATO PER USO ALIMENTARE
ANGURIA: PROTEINA RIVESTITA Virus-2
TUTTI I CIBI
ZUCCHINI: PROTEINA RIVESTITA Yellow Mosaic Virus
TUTTI I CIBI
PATATA: PROTEINA RIVESTITA Virus Y
TUTTI I CIBI
PAPAIA: PROTEINA RIVESTITA Ringspot Virus
TUTTI I CIBI
CETRIOLO: PROTEINA RIVESTITA Mosaic Virus
TUTTI I CIBI
PATATA: Leaf Roll Virus Replicase Gene
TUTTI I CIBI
PROTEINA Bacillus thuringiensis Cry3A
PATATE
PROTEINA Bacillus thuringiensis Cry1Ac
TUTTE LE PIANTE
PROTEINA Bacillus thuringiensis Cry1Ab
TUTTE LE PIANTE
PROTEINA Bacillus thuringiensis Cry9C
Grano utilizzato per foraggio; carne,
pollame, latte o uova: derivati da
animali che consumano tali foraggi
Prove raccolte sul BT
Grano e cotone sono stati modificati geneticamente
utilizzando la tossina del batterio Bacillus thuringiensis,
detto BT. Il tratto transgenico inserito, permette alle
piante di produrre all’interno delle loro cellule proteine a
forma di cristalli che sono tossiche per la maggior parte
dei lepidotteri(tarme e farfalle). Più di 183 milioni di acri
di grano e cotone transgenici sono stati piantati dal
1996 : equivale al 27% del totale delle coltivazioni di
grano a livello mondiale. (Benbrook, 2004)
nel 1999, 29 milioni di acri di grano BT, patate e cotone sono
stati coltivati in tutto il mondo.
Prove raccolte sul BT
Figura 6
Coltivazioni transgeniche in USA: percentuale in acri.
cotone HT
Soia HT
cotone BT
grano BT
grano HT
Prove raccolte sul BT
Numero totale e aumento degli studenti con autismo e PDD in Saskatchewan
#aumento
%aumento
#aumento
%aumento
Ci sono stati più casi di autismo nel 2001 che nel 1994-1995-1996 insieme
CI SONO VOLUTI 25 ANNI (1970-1995) PER AGGIUNGERE
6.527 CASI...
E CI SONO VOLUTI SOLI 3 ANNI (1999-2001) PER
AGGIUNGERE ALTRETTANTI CASI DI AUTISMO E PDD
Prove raccolte sul BT
•
PATATA
è una importante coltivazione per il Perù e per un terzo dei paesi di tutto
il mondo.
La patata (Solanum tuberosum) ha origine nel sud-america; portata in
Europa dagli spagnoli nel 16° secolo.
Dal 21° secolo la patata è diventata la seconda coltivazione più diffusa nel mondo
e la quarta fonte alimentare mondiale.
Una singola patata di media grandezza contiene la metà di vitamina C necessaria
ad un adulto, più proteine del mais e il doppio di calcio del mais.
L’unico “neo” per la patata era l’utilizzo massiccio di pesticidi.
le maggiori società di ingegneria genetica hanno visitato Perù e
Sudamerica offrendo a questi paesi “nuovi biopesticidi BT”
I parassiti della patata ora sono trattati con BT.
Il passo successivo è stato quello di offrire a questi paesi la patata
BT geneticamente modificata.
Prove raccolte sul BT
Il BT può vivere nell’uomo?
Questa è una domanda interessante. Non ci sono studi definitivi che hanno affrontato
questo problema, ma ci sono prove che il BT può sopravvivere e crescere nell’uomo:
1. Il brodo di coltura utilizato per far crescere il BT è lo stesso usato per far crescere gli
altri batteri.
2. Le condizioni ideali per il Bt (pH 7.4, temperatura 37°, ambiente umido) sono
presenti nell’uomo
3. L’uomo ha sviluppato anticorpi contro il Bt.
4. Anche dopo 4 mesi dall’esposizione, gli organismi Bt dello stesso ceppo utilizzato nei
pesticidi possono essere messi a coltura .è improbabile che siano presenti le spore
originali
5. Ci sono alcuni studi che mostrano come il BT può causare e di fatto causa
gastroenterite nell’uomo e che si possono rintracciare tracce di BT nelle feci :
questo prova che il BT può vivere e crescere nell’uomo.
6. Quando l’uomo è infettato, il sistema immunitario di individui sani reagisce e
distrugge le cellule del batterio. Tuttavia ci sono prove che il BT è anche in
grado di sopravvivere senza dare alcun segno della sua presenza, non
provocando cioè disturbi.
Adopted from www.nosprayzone.org.
Parte 1- persistenza di DNA transgenico nell’intestino
19 volontari si sono sottoposti a questo studio: a 7 di loro era stata rimossa la parte
bassa dell’intestino e a colostomia, in questo modo potevano essere fatti prelievi di
feci. A tutti è stato servito un pasto contenente soia transgenica: hamburger fritto
contenente 150 mg di soia e un milkshake a a base di soia. (la soia dell’hamburger
era prodotta da “el corte ingles” e quella dello milkshake da “Holland and barrett).
Ogni pasto servito conteneva 3000 bilioni di copie di epsps transgenico noto per la
sua resistenza agli erbicidi glifosfati.
Questo prodotto transgenico è di origine batterica, ma è stato modificato e utilizzato
per produrre soia transgenica.
I pasti contenevano inoltre la proteina modificata : Cavolfiore mosaic virus 35S.
I ricercatori hanno poi raccolto le feci ogni 30 minuti a partire da sei ore dopo il pasto
(operazione possibile grazie alle sacche colostomiche): le feci sono state disidratate,
congelate, e poi riscaldate a 58 gradi per 3 ore ed esaminate infine alla ricerca di
possibili tracce di transgene.
Per tutti e sette i pazienti sottoposti a colostomia è stata ritrovata una grn quantità di
DNA transgenico.
In sei dei sette volontari è stata rilevata l’intera porzione di DNA transgenico.
I livelli di epsps nei campioni di feci erano simili a quelli presenti nella soia originaria.
Non è stato invece rilevato DNA transegenico nei volontari con intestino integro.
Parte 2° - assorbimento del DNA transgenico da parte della flora batterica
Per verificare la presenza di passaggio orizzontale di geni, sono stati
esaminati i batteri nelle feci prelevate dalle sacche colostomiche prima e 6
ore dopo l’assunzione di pasti con presenza di materiale transgenico. I
campioni contenevano 1 milione di batteri per grammo.
Non era possibile rilevare batteri transgenici utilizzando metodi PCR
normali. Tuttavia, facendo crescere i batteri in un brodo di cultura si è visto
che in 3 dei 7 volontari quali era stata praticata colostomia, presentavano
frammenti di geni epsps transgenici.
La frequenza di passaggio era bassa : 1-3 milioni di frammenti transgenici
per milione di batteri. Nessun campione conteneva l’intero transgene.
I ricercatori sostengono che i livelli materiale transgenico nei batteri era
simile nei campioni prelevati prima e dopo.
Il materiale transgenico era del tutto simile a quello delle piante.
CONCLUSIONI
La prima parte di questo studio mostra che la proporzione di cibo con DNA transgenico consumato
è stato solo in parte degradato una volta raggiunto l’intestino crasso , dove il DNA rimanente è stato
idrolizzato dalle DNAnasi. I ricercatori hanno trovato sorprendente che porzioni di DNA siano
rimaste intatte sopravvivendo al passaggio nell’intestino tenue.
La seconda parte mostra che, una volta superato l’intestino tenue c’è stato un trasferimento di geni
dal cibo alla flora intestinale. Questo significa che il DNA è rimasto stabile perché SI è INTEGRATO
CON IL DNA DELLA FLORA INBRESTINALE, NON perché QUEST’ULTIMA SE NE è CIBATA.
I livelli di trangene presenti erano simili PRIMA e DOPO l’assunzione di cibo transgenico;: questo
significa che i pazienti si erano già cibati di materiale transgenico analogo.
Poiché non è stato riscontrato l’intero DNA transgenico, i ricercatori hanno concluso che: “non è
possibile ritenere che il materiale transgenico ingerito in questo esperimento abbia potuto mettere a
arischio la slaute dei pazienti. Tuttavia, il materiale transgenico proveniente dalla soia riscontrato
nell’intestino di questi pazienti è un evento da considerare con serietà.
Noi crediamo che questo tipo di riscontri sia molto preoccupante poiché si parla di bassissimi
dosaggi di materiale transgenico presente nel cibo prodotto e consumato nel Regno Unito. Sebbene
questo studio ci confermi che un singolo pasto transgenico non è in grado di provocare
immediatamente degli effetti significativi, ci CONFERMA CHE LE QUANTITà BASSE DI OGM
PRESENTI NELLA NOSTRA DIETA e IN POCHI CIBI, è COMUNQUE IN GRADO DI MODIFICARE LA
FLORA BATTERICA.
QUESTO è QUALCOSA CHE CI DEVE PREOCCUPARE. NE VA DELLA NOSTRA SALUTE.
Nella terza parte, i ricercatori traggono le conclusioni: il trasferimento di geni dalle cellule batteriche
alla flora intestinale è un dato che va trattato con la massima attenzione, anche perché l’ambiente
dell’intestino non è facilmente riproducibile in laboratorio.
Prove raccolte sul BT
Questo studio ci dice che le differenze tra BT e B.Cereus sono
nulle e che il B.Cereus è in grado di provocare
gastroenterite e meningite.
Mappa completa dei cromosomi di Bacillus thuringiensis
Carlson-CR; Kolsto-AB J-Bacteriol. 1993 Feb; 175(4): 1053-60
Bacillus thuringiensis è la fonte della maggior parte dei pesticidi grazie
alle sue tossine dalla proprietà insetticide.
I geni delle tossine di solito sono localizzati in cellule capaci di replicazione autosomica.
Abbiamo costruito la mappa dei cromosomi Bacillus thuringiensis
allineando 16 frammenti ottenuti dalla digestione dell’enzima Notl.
Conclusione:
il B. thuringiensis è strettamente correlato al
B.Cereus e la differernza tra i due è da rivedere.
La mia ipotesi
Basandomi su quanto ho potuto riscontrare di persona, io credo che l’autismo SI
SVILUPPI SOLO IN BAMBINI CHE HANNO UNA “PREDISPOSIZIONE”.
Quella che chiamiamo “predisposizione” si trova TUTTA NEL TRATTO
GASTROINTESTINALE.
IO CREDO CHE QUESTA “PREDISPOSIZIONE” SIA CAUSATA DALLE TOSSINE
BATTERICHE NOTE COME: PROTEINE CRY del Bacillus thuringiensis che
permettono ad altri patogeni come quelli ad esempio presenti nei vaccini, e a metalli
pesanti e ad inquinanti , la possibilità di sovraccaricare il sistema immunitario dei
bambini in fase di sviluppo e conseguentemente di determinare in questi bambini lo
sviluppo di caratteristiche note col nome di “autismo”.
L’esposizione alle tossine BT può avvenire durante la gravidanza oppure può avvenire
nelle prime fasi di sviiluppo: I bambini sono esposti nell’ambiente a pesticidi BT o a
cibi contenenti BT.
Io credo che se noi riusciamo ad eliminare il problema principale, cioè se riusciamo ad
eliminare la “predisposizione” , I NOSTRI BAMBINI POSSONO GUARIRE .
SONO NECESSARIE ULTERIORI RICERCHE.
Andrea Lalama.
Ogni verità passa attraverso 3 fasi:
1° - all’inizio viene ridicolizzata
2° - viene contrastata violentemente
3° - è accettata per la sua EVIDENZA
Arthur Schopenhauer
“ troviamo la verità allora….”
Andrea Lalama
fonti
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www.204202.137.114/onair/worldnewstonight/he
alth/wmt981109.genfood.html
http://courses.che.umn.edu/01fscn11021s/gener
al_food_safety/gmo/gmo.html
•http://www.bt.ucsd.edu/contact.html
http://www.news.wisc.edu/12934
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