21 MARZO 2008 XIII GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL' IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE XIII GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL' IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE • Quest’anno il 15 Marzo 2008 a BARI, viene ricordata la XIII “Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie” promossa da Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, in collaborazione con Avviso Pubblico. XIII GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL' IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE • La giornata ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnova in nome di quelle vittime il suo impegno di contrasto alla criminalità organizzata. 21 MARZO • La Giornata della memoria e dell'impegno è dedicata a tutte le vittime, proprio tutte. Dai nomi più famosi a quei semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere. IL RUOLO DELLA SCUOLA • Da sempre il 21 Marzo (questa edizione non può svolgersi il giorno 21 perché coincide con il venerdì santo che precede la Pasqua) cerca di sensibilizzare i ragazzi e i giovani. IL RUOLO DELLA SCUOLA • La scuola, di ogni ordine e grado, ha un ruolo centrale perché attraverso forme diverse ha il dovere di promuovere, approfondire e realizzare l’educazione alla legalità democratica, alla responsabilità, alla cittadinanza. IL RUOLO DELLA SCUOLA • Per Libera è importante che i ragazzi di tutte le scuole conoscano e partecipino a questa giornata, per questo ha avviato dei percorsi di collaborazione con molte scuole sui temi della legalità. IL RUOLO DELLA SCUOLA • I ragazzi di tutte le scuole, ma anche i docenti e i dirigenti scolastici, devono essere coinvolti sui temi della Legalità e della Cittadinanza. E' un’ occasione importante, un’ esperienza significativa sul piano civile, morale, culturale. L’IMPEGNO • In questi anni di impegno contro le mafie, l’attenzione alla cultura e alle diverse attività di formazione per la costruzione di una nuova soggettività civile è stata una priorità del movimento antimafia in Italia. L’IMPEGNO • Le mafie e le illegalità tutte si scontrano con il sapere perché la conoscenza rende gli uomini liberi e consapevoli dei propri diritti e ciò rende molto più difficile la presa criminale sulle coscienze e le intelligenze. 15 MARZO 2008 : BARI • Bari, 15 marzo 2008 - Centomila persone, ma forse anche di più sono i partecipanti che, partiti dal parco di Punta Perotti a Bari, inaugurato stamane al posto dei palazzoni abusivi, partecipano alla XIII Giornata per l'impegno contro la mafia e per la memoria delle vittime innocenti, organizzata da Libera e Avviso Pubblico, in collaborazione con Regione Puglia, Provincia e Comune di Bari. 15 MARZO 2008 : BARI • Il corteo è stato guidato dal fondatore dell'associazione, don Luigi Ciotti, che ha partecipato stringendo tra le mani una pianola a fiato ricevuta in dono dalla mamma del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio di un pentito assassinato e sciolto nell'acido dalla mafia. 15 MARZO 2008 : BARI • "Al mio fianco ci sono i sindaci di Gela e Corleone, realtà così diverse anche nei loro colori ma pulite, concrete e che lavorano senza sconti, con chiarezza. Bisogna dare e fare insieme"- ha detto don Luigi Ciotti. 15 MARZO 2008 : BARI • Durante la manifestazione sono stati scanditi i nomi di tutti i "morti ammazzati" d'Italia, da quelli più conosciuti e celebrati -- fra cui Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Carlo Alberto Dalla Chiesa -- a chi invece è stato "dimenticato dallo Stato e dalla giustizia", secondo quanto affermato dai familiari delle vittime e dagli organizzatori. 15 MARZO 2008 : BARI • Alla marcia ha partecipato gente di tutti i tipi e le provenienze: c'erano anziani e scolaresche che chiedevano agli adulti "di dare l'esempio", gonfaloni dei comuni di tutt'Italia e chi diceva di essersi fatto 12 ore di autobus per marciare in prima persona. IL DISCORSO DI DON LUIGI CIOTTI • Eravamo più di 100mila, sabato 15 marzo a Bari, ad ascoltare e scandire i nomi delle vittime delle mafie durante la “Giornata della memoria e dell’impegno”. • Sono oltre 700, quei nomi, ed è un elenco ancora incompleto, che stiamo cercando lentamente di ricostruire. Abbiamo letto quei nomi vivendo sulla nostra pelle il dolore, la rabbia, ma anche le speranze dei famigliari, presenti a centinaia, che guidavano il lungo corteo. IL DISCORSO DI DON LUIGI CIOTTI • Quei nomi li leggeremo anche il 21 marzo, primo giorno di primavera, come facciamo da tredici anni. Il 21 marzo che resta, al di là di questo grande appuntamento di Bari, la data simbolo per ricordare tutte le vittime delle mafie. IL DISCORSO DI DON LUIGI CIOTTI • Li leggeremo in tante piazze d’Italia, in tutti i luoghi in cui Libera è presente sul territorio nazionale, con lo spirito che ci ha sempre animato, sottolineando i tre aspetti che fondano una memoria che vuole davvero farsi impegno. Il primo aspetto è la ricerca della verità IL DISCORSO DI DON LUIGI CIOTTI • La maggioranza dei famigliari non conosce fino in fondo la verità sulla morte dei loro cari. E’ una verità che va cercata e accertata in tutti i suoi aspetti, perché è solo sulla verità trasparente, completa, che è possibile fondare una giustizia. • Il secondo aspetto è la prossimità. Il nostro stringerci attorno ai famigliari non è occasionale, limitato al 21 marzo o alla ricorrenza dei singoli lutti. IL DISCORSO DI DON LUIGI CIOTTI • E’ una presenza costante che cerca di accompagnare, sostenere, coinvolgere, ma che si batte anche perché siano riconosciuti e garantiti ai famigliari i legittimi mezzi materiali per condurre una vita dignitosa. Il terzo aspetto è l’impegno. Impegno nel contrasto alle mafie e alle varie forme di illegalità in tutte le sue articolazioni. • Il che significa: percorsi educativi nelle scuole, collaborazione con le università, promozione di una cultura della partecipazione e della responsabilità, diffusione dei diritti per una maggiore giustizia sociale. IL DISCORSO DI DON LUIGI CIOTTI • Ma vuol dire anche miglioramento della confisca dei beni, strumento decisivo per aggredire i patrimoni illeciti e colpire le basi del potere mafioso, nonché informazione attenta sui fenomeni mafiosi per evidenziare la loro contiguità, a volte connessione, con il potere economico e politico, la loro diffusione nazionale e internazionale. IL DISCORSO DI DON LUIGI CIOTTI • Non ci stanchiamo di ripetere che la ricerca della verità, la prossimità e l’impegno non devono essere solo predicati ma praticati, hanno bisogno di una sempre maggiore partecipazione, continuità, corresponsabilità. Diventare patrimonio comune, spina dorsale di una società che tutela la libertà e la dignità di ogni persona nel segno di quel “noi” che genera speranza e cambiamento. (Don Luigi Ciotti fondatore di LIBERA) DON LUIGI CIOTTI LIBERA • LIBERA Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, è nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1300 associazioni, gruppi, scuole, impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. LIBERA • La legge sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l’educazione alla legalità democratica, l’impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale; e come associazione con Special Consultative Status dal Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (Ecosoc)