Metodi di soluzione guasti nel volo in formazione di velivoli autonomi Candidato: Simone Di Nisio Relatori: Prof. M.Innocenti Prof. A. Balestrino Introduzione • Volo automatico di velivoli in formazione – Mantenimento di una formazione • Riconfigurazione in caso di guasti automatizzata • Estensione del procedimento ad altri sistemi dinamici – Analogie nella gestione dei guasti 2 Organizzazione del lavoro svolto • Gestione del volo in formazione • Topologia della formazione vista come grafo • Mappe di riconfigurazione – Perdita dell’aereo – Rottura del trasmettitore – Rottura del ricevitore • Controllore della formazione • Modello Simulink Formation’s Manager 3 Gestione del volo in formazione • Gestore della formazione – Centralizzato – Decentralizzato • Scelta di un gestore decentralizzato – L’algoritmo di decisione distribuito deve produrre risultati coincidenti su tutti gli aerei • Canali di comunicazione – Point-to-Point – Broadcast 4 Topologia della formazione vista come grafo • Formazione rappresentata con un grafo pesato ed orientato – Posizione dell’aereo nella formazione nodo – Canale di comunicazione arco • Assegnazione dei pesi agli archi • Introduzione del Virtual Leader • Utilizzo dell’algoritmo di Dijkstra per trovare un albero di copertura di costo minimo 5 Possibili configurazioni della formazione • Le topologie previste per formazioni composte da un numero di aerei minore od uguale a 6 sono illustrate in figura 6 Mappe di riconfigurazione (1) • Il rilevamento di guasti puo’ rendere necessario il cambio di posizione di qualche aereo, per ristabilire una configurazione ottimale della formazione • In ciascun aereo viene eseguita una procedura che implementa le mappe di riconfigurazione • Decisioni contrastanti che porterebbero due o piu’ aerei a spostarsi nella stessa posizione sono escluse 7 Mappe di riconfigurazione: perdita aereo (2) • Descriviamo il caso in cui si ha la perdita del leader di una formazione composta da 6 aerei • A seconda dello stato del TX degli aerei in seconda linea, si effettua uno spostamento per assegnare un nuovo leader alla formazione 8 Mappe di riconfigurazione: perdita aereo (3) • Per ottenere una topologia a ‘V’ rovesciata, sono richiesti altri cambi di posizione, che sono scelti in base a quanto descritto dalla mappa di riconfigurazione illustrata in figura 9 Mappe di riconfigurazione: rottura del TX (4) • Nel caso di guasti al TX di un aereo puo’ rendersi necessario un cambio di posizione per ripristinare dei canali di comunicazione che sono diventati inutilizzabili • L’aereo con il TX rotto con una manovra precalcolata si sposta in una posizione di comodo, dietro la formazione • Gli altri aerei si comportano similmente al caso della perdita di un velivolo, eseguendo le mappe di riconfigurazione • In seguito l’aereo con il TX guasto, rientra nella formazione in una delle posizioni libere in ultima fila 10 Mappe di riconfigurazione: rottura del TX (5) • Un caso interessante da discutere e’ la rottura del trasmettitore in una formazione di 5 aerei • Il temporaneo allontanamento dell’aereo con il TX rotto, provoca una riconfigurazione che utilizza le mappe da 5 a 4 che non sono invertibili • Dei particolari accorgimenti consentono la gestione corretta della situazione 11 Mappe di riconfigurazione: rottura del RX (6) • Occorre precisare che nel caso di guasto al RX non si eseguono le mappe di riconfigurazione • Se sono verificate delle condizioni che portano al cambio del leader, questo si sposta dietro la formazione, l’aereo con il ricevitore guasto va nel nodo 1, e infine il leader rientra nello schieramento posizionandosi nel nodo appena lasciato libero 12 Controllore della formazione (1) • Ciascun aereo trasmette la propria posizione assoluta e la traiettoria seguita all’aereo che lo assume come riferimento (aereo follower) • L’aereo che riceve questi dati regola la propria distanza relativa dal riferimento utilizzando il controllore schematizzato nella figura seguente 13 Controllore della formazione (2) 14 Formation’s Manager (1) • Il modello della formazione capace di riconfigurarsi automaticamente in presenza di fault e’ stato realizzato con l’ausilio di MATLAB 6.0, in particolare con due suoi toolbox: Simulink e Stateflow • Stateflow e’ stato utilizzato per l’implementazione dell’automa a stati finiti che consente la gestione dei guasti 15 Formation’s Manager (2) 16 Formation’s Manager (3) 17 Esempio: perdita aereo 3 (1) • Illustriamo il caso in cui si verifichi la perdita dell’aereo in posizione 3 in una formazione di 6 aerei. • Le mappe di riconfigurazione prevedono che l’aereo in posizione 5 si sposti nel nodo 3, se ha il TX funzionante, portando cosi’ la formazione in una topologia a ‘V’ rovesciata 18 Esempio: perdita aereo 3 (2) • Prima del fault l’albero di copertura di costo minimo trovato dall’algoritmo di Dijkstra e’ mostrato in figura 19 Esempio: perdita aereo 3 (3) • Quando il resto della formazione si accorge della perdita dell’aereo 3, ciascun aereo riesegue l’algoritmo di Dijkstra, riconfigurando cosi’ il proprio canale di configurazione 20 Esempio: perdita aereo 3 (4) • L’aereo 5 e’ quello scelto dalle mappe di riconfigurazione per ricoprire la posizione lasciata libera • Prima di cominciare lo spostamento, spegne il proprio TX e da il tempo all’aereo 6 di cambiare riferimento 21 Esempio: perdita aereo 3 (5) • Una volta arrivato in posizione 3, l’aereo 5 segnala la fine del suo spostamento a tutta la formazione. • In seguito alla nuova esecuzione dell’algoritmo di Dijkstra, l’aereo 5 prende come riferimento l’aereo 1 ed e’ di riferimento per l’aereo 6 22 Esempio: perdita aereo 3 (6) • L’aereo 5 prima del cambio di posizione, e durante, prende riferimento dall’aereo 2. • La distanza che deve mantenere da questo prima del cambio e’ di 20 ft lungo l’asse x e -20 ft lungo l’asse y. • Andandosi a posizionare nel nodo 3, la nuova distanza da mantenere per l’aereo 5 e’ di 0 ft lungo l’asse x e -40 ft lungo l’asse y • Giunto in posizione e preso come riferimento l’aereo 1, la nuova distanza da mantenere torna ad essere di 20 ft lungo l’asse x e -20 ft lungo l’asse y 23 Esempio: perdita aereo 3 (6) • L’andamento dell’errore di posizione lungo l’asse x e lungo l’asse y sono diversi da zero, durante il cambiamento di nodo. • Dopo un transitorio di una decina di secondi l’errore di posizione torna ad essere nullo 24 Esempio: perdita aereo 3 (7) • Andamento del modulo della velocita’, dell’angolo di Flight Path e di quello di Heading, dell’aereo 5 25 Esempio: perdita aereo 3 (8) • Evoluzione del diagramma Stateflow all’interno dell’aereo 5 – Prima della perdita dell’aereo 3 – Appena viene scelto per il cambio di posizione dalla mappa di riconfigurazione 26 Esempio: perdita aereo 3 (9) • All’interno del sottodiagramma RM – L’aereo 5 provvede a spegnere il proprio trasmettitore – Effettua una manovra che non prevede variazioni dell’altezza dal suolo 27 Dynaworld 28