Note per far funzionare l’ipertesto, lavoro in Italiano e in Inglese Note Lavoro coordinato dai professori: 1. Aldo Calfapietra 2. Patrizia Schirosi 3. Simonetta Anibaldi Ranco Note • http://it.wikipedia.org • • • • • • • • • • • • http://en.wikipedia.org/wiki/Main_Page http://www.labandiera.com/inni/Home.ht m http://www.wordreference.com http://www.visitlondon.com http://www.windoweb.it http://www.google.it http://www.encarta.it http://www.equitazione.net http://www.windoweb.it http://www.extremesport.com http://www.sportestremitalia.it http://www.bmxracer.org Note •AAVV “Speciale geografia” volumi 2° e 3° - La Nuova Italia •AAVV “La Memoria del Mondo” volume 2° e 3°” – De Agostini •“Globus: I grandi tesori dell’umanità UNESCO” •AAVV “L’Altra Biblioteca” Vol.U Epica - Lattes • • • • • • • • • • http://www.parapendioitalia/alpi.it http://www.youtube.com http://www.matestoria.com http://www.schermacusb.it http://biografie.studenti.it http://www.liberliber.it http://www.yahoo.it www.letteraturaitaliana.net http://www.valentinavezzali.com http://www.torinofc.it Note • Alessia C. - Rita G. • Anna A. - Francesca G. • Vanessa B. - Chiara P. • Matteo N. • • • • • • • • Giulia F.- Chiara M. Daniele A. - Lorenzo S. Serena G. - Elisa M. Luca B. - Francesco M. Omar A. - Giorgia F. Matteo B. – Andrea C. – Carmine T. Alessandro C. – Lorenzo D. Giulia B. – Isabella G. Note Doping Doping Anathomy Regole Equitazione Horse-riding Anatomia Rules Storia History La Russia Territorio Economia Storia: Pietro il Grande Rivoluzione Bolscevica Il cavallo per partire al passo sposta in avanti il suo centro di gravità muovendo la testa e l’incollatura. Il movimento del passo avviene in quattro tempi durante i quali i piedi toccano terra uno dopo l’altro. Il cavaliere usa il peso del corpo spingendo in avanti il bacino e con le gambe fascia la pancia del cavallo e cedendo con le mani. Per trotto si intende l'andatura naturale del cavallo in cui l'appoggio dei bipedi è simultaneo trasversalmente (posteriore destro con l'anteriore sinistro e posteriore sinistro con l'anteriore destro). La prima gara di trotto si è svolta il 22 agosto 1908 a Padova in Prato della Valle. Nel trotto - relativamente lento - il cavallo non necessita di utilizzare molto il collo come bilanciere per riequilibrare gli spostamenti di peso, come in altre andature veloci come il galoppo. Il galoppo è una andatura in tre tempi del cavallo, piuttosto veloce, in cui il cavallo muove prima un posteriore poi il diagonale infine l'altro anteriore. Il galoppo si dice "destro" o "sinistro" a secondo quale arto anteriore tocca per ultimo terra. Nel galoppo da corsa il cavallo scinde la battuta del diagonale in due e quindi si osservano non più tre ma quattro battute Il salto ostacoli è una disciplina dell'equitazione che vede impegnato il binomio uomo-cavallo, nell'interpretazione e risoluzione di un percorso ad ostacoli. L'altezza degli ostacoli, la difficoltà del percorso e il numero di ostacoli da superare dipende dalla categoria alla quale si partecipa e dalla preparazione atletica di cavallo e cavaliere. Il numero di ostacoli varia da 6 a 13. Gaits are movements of the horse. WALK The walk is a movement of the horse. It is he first thing you learn as a novice. The horse can do 5\7 km in one hour. TROT It is a fairly slow movement, and is identifiable by the diagonally opposite legs moving together. it is a two-beat gait (which gives rise to the familiar ‘clipclop’ sound). GALLOP The gallop is the fastest natural gait (from 20 to 70 km per hour). It has four footfalls per stride and is the gait of choice for racehorses. Due to the power needed to gallop, most horses cannot gallop for more than about a mile and a half. It is used in the wild to escape predators L'equitazione è una delle "arti" più antiche a cui si è dedicato l'uomo. Indizi storici fanno ritenere che i primi cavalieri siano appartenuti alle tribù nomadi della Russia. Proprio in questa regione si ritiene che sia comparso per la prima volta il cavallo. E’ verificato che i cavalli erano considerati animali superiori presso gli antichi Greci e Romani. I popoli orientali svilupparono sin dal principio un intenso rapporto col cavallo e per primi ebbero l’idea di addestrarli. La figura del cavallo, nell’antichità, era di grande importanza, perché l’animale rappresentava un mezzo di trasporto sicuro e veloce, utilizzabile anche in caso di guerra. Il più antico trattato di allevamento e addestramento dei cavalli è stato attribuito al capo delle scuderie reali dell’imperatore dei Mitanni, un popolo dell’altipiano iraniano. A quell’epoca le popolazioni indiane erano particolarmente abili nel cavalcare e in battaglia usavano quadrupedi addestrati. In seguito alle invasioni barbariche, il ruolo del cavallo assume un’importanza determinante. Gli stessi eserciti provvidero ad addestrare reparti di cavalleria per contrastare le avanzate di un nemico attrezzato e veloce. In Italia durante il Rinascimento sorsero scuole d’equitazione (la prima fu organizzata a Napoli) che influenzarono lo sviluppo e la fortuna di questo nuovo tipo di disciplina in tutta Europa. Il più antico e più noto manuale in cui è trattato anche il modo di montare a cavallo è 'Ipparchio' scritto da Senofonte. Horseriding is the oldest sport. The first horses were in Russia. For the Greeks and the Romans they were very important animals because they were speed and safe means of transport. In the past people began to train horses and they were used in war. In Italy, during the Renaissance, the first school for horse- riding was founded. I regolamenti veterinari e sanitari attualmente in vigore, prevedono l'esecuzione di attenti controlli su cavalli e cavalieri allo scopo di prevenire il fenomeno della assunzione di sostanze vietate. La Federazione Equestre Internazionale (FEI). Ha iniziato nel 1990 un esteso programma internazionale di controlli. Vengono raccolti ogni anno circa 1100 campioni di sangue e urine, che sono analizzati in un laboratorio centrale specializzat o e il 2- 3% risulta positivo al test. Le sostanze proibite possono alterare le prestazion i dei partecipa nti. Anche i cavalieri sono sottoposti a dei controlli non meno important i di atleti di altri sport. Veterinarian regalements count over control of horses and men. In 1990 FEI started a big international program of control: every year 1100 samples of blood are collected to be analysed. Groppa Dorso Criniera Nuca Ciuffo Narici Mandibola Glutei Fianco Gola Gamba Petto Gomito Sperone Ginocchio Zoccoli Addome I mantelli più comuni dei cavalli sono il BAIO, SAURO, ISABELLA, GRIGIO, MORELLO e PALOMINO. Si pensa che l’età media raggiungibile possa essere di 25-30 anni. Per semplicità i cavalli vengono distinti secondo le dimensioni in nani, se hanno un' altezza fino a 119 centimetri; piccoli, se misurano da 120 a 134 centimetri; medi, da 135 a 149 centimetri; leggeri, da 150 a 160 centimetri; e robusti o pesanti, da 160 a 190 centimetri. Rump Back Mane Nape Forelock Nostril Jaw Bottom Flank Throat Leg Chest Elbow Spur Knees Hooves Abdome Here are some horse breeds. The Breton horse, originated in France, is used for heavy draft and farm work. The Hanoverian is a noble, correctly proportioned warmblood horse with natural balance and elegance. The Draught was the farm horse in Ireland. The Mustang is a feral horse found now in the western United States. The Palomino is a golden horse. The Suffolk horses was Norfolk and Suffolk The average age for horses is 25\30. Some horses can reach the age of 40. La Russia si può dividere in tre parti: a ovest dei Monti Urali si trova una vasta area pianeggiante e i due fimi più importanti della regione: il Volga e il Don. Al centro si trova il bassopiano siberiano dove scorrono l’ Ob e lo Jenissej. L’acqua dei fiumi penetrando nel terreno forma il Permafrost perennemente gelato, questo rende molto difficile la vegetazione A est si trovano i vasti altopiani attraversati dal fiume Lena; questa è la parte della regione meno ospitabile. Nel 1990 l’ URSS si sciolse e le repubbliche diventarono indipendenti . Si costituì allora la CSI che raccoglieva la maggior parte degli stati dell’ex- URSS. La maggioranza della popolazione Russa è costituita da russi che è di religione ortodossa. Il suolo coltivabile è scarso e l’agricoltura è arretrata; si coltivano soprattutto cereali e piante industriali comunque non si raggiunge l’autosufficienza alimentare. Si allevano bovini, suini e cavalli. Un settore molto produttivo è l’allevamento degli animali da pelliccia. Ai tempi della rivoluzione il governo sovietico decise di intraprendere la via dell’industrializzazi one e investì soprattutto sull’industria pesante per sviluppare le infrastrutture e i mezzi di trasporto. Il paese è ricco di risorse, è molto sviluppata l’industria estrattiva. L’industria bellica è attiva: esporta armi, produce anche nei settori aerospaziali ed elettronici. In sviluppo l’industria manifatturiera. Grandi possibilità hanno: le banche, la finanza, l’industria delle comunicazioni, e il turismo. La forza lavoro è qualificata. Lo sviluppo dell’agricoltura e dell’industria pesante richiederà ancora molto tempo. A differenza dell’ovest, l’est è ancora in difficoltà. Nel XVVI secolo durante il governo di Michele Romanov, la Russia era molto vasta ma scarsamente popolata e molto povera. L’economia era in mano ad una ristretta cerchia di grandi mercanti, mancavano quasi del tutto piccoli imprenditori. Gli scambi commerciali avvenivano attraverso “baratto”. Nelle campagne vigeva la servitù della gleba, i contadini tenevano, del proprio raccolto, solo il minimo indispensabile, il resto andava ai Boiari. La nobiltà russa non aveva mai saputo porre limiti all’ autocrazia zarista. Pietro I il Grande avviò una radicale trasformazione. Pietro I assunse il potere effettivo nel 1689 e fece rinchiudere la sorella Sofia in monastero. Nel 1697-98 intraprese un viaggio nei principali stati europei con lo scopo di studiare l’organizzazione degli eserciti, le istituzioni e le attività produttive. Tornato in patria decise di modernizzare la Russia. Creò una poderosa Burocrazia centrale, ripartì l’intera Russia in otto province, con governatori di fiducia e affidò l’amministrazi one penale ad appositi distretti giudiziari. Cercò anche di sviluppare l’istruzione avvalendosi dei pope, ma il piano non ebbe molto successo. Pietro I puntava all’espansione verso la Polonia, al predominio Baltico, dove si era affermata la potenza svedese. Decise di formare una flotta e di riorganizzare l’esercito. Tra il 1700 e il 1718 più volte fu sul punto di soccombere ma dopo una serie di fortunati eventi nel 1721 ottenne il pieno controllo delle regioni baltiche. Durante la prima guerra mondiale l’Impero russo cadde in una crisi economica sociale che portò al crollo dell’autocrazia zarista. Nicola II era lo zar del più grande Stato del mondo; la Russia era una nazione composta da un centinaio di nazionalità diverse, ma era molto arretrata economicamente. Il potere zarista si reggeva su un complesso sistema burocratico composta da moltissimi funzionari. Nei primi mesi del 1917 scoppiarono numerose manifestazio ni e il governo zarista fu costretto a dimettersi. Nicola II abdicò ed il potere passò ai socialisti rivoluzionari di Aleksandr Kerenskij. Il 6-7 Novembre 1917 ci fu la rivoluzione Bolscevica con a capo Lenin. Dopo aver occupato i punti importanti della capitale Lenin assunse la presidenza. Lev Trotzkij, suo collaboratore, fu nominato responsabile agli esteri. Stalin ebbe il compito di ordinare i gruppi etnici russi. La capitale fu trasferita a Mosca. La Russia era precipitata in una violenta guerra civile. Lo zar e la sua famiglia furono uccisi dall’Armata Rossa. In quegli anni Lenin pose le basi del regime comunista trasformando in proprietà dello Stato i beni privati. Per rafforzare il proprio potere il gruppo dirigente contò sul sostegno politico dei soviet, della polizia segreta che teneva sotto controllo la popolazione. Nel 1922 nacque “ l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche”. Secondo la Costituzione il potere era in mano ai soviet. Il potere veniva esercitato dai dirigenti bolscevichi dell’ unico partito ammesso dalla Costituzione: Pcus. Il Pcus si sovrapponeva allo Stato; infatti controllava l’esercito, la polizia segreta e in più decideva i nomi dei candidati da proporre ai soviet. Il partito-Stato organizzò un rigido centralismo e e puntò a trasformare, in senso comunista, l’intera società. Per fare questo, Lenin, perseguì due obbiettivi principali: la demolizione della Chiesa ortodossa e l’educazione pianificata nel mondo giovanile. La persecuzione anticristiana doveva eliminare ogni opposizione al materialismo e si rivolse contro i patriarcati ortodossi; le chiese vennero chiuse e i Pope furono ridicolizzati e incarcerati. Molto intesto fu l’impegno verso i giovani, ragazzi e ragazze vennero inquadrati “dall’Unione comunista della gioventù” e l’istruzione passo in mano alla scuola di Stato. Si dava grande importanza all’educazione politica e all’apprendimento di materie tecniche; nel1920 fu proclamata la parità tra i sessi e vennero introdotti il divorzio e l’aborto. Nel 1924, quando Lenin morì, Stalin era segretario generale del Pcus. Stalin però aveva un contendente: Trotzkij con il quale aveva avuto delle forti divergenze. Questi voleva limitare il potere del partito e sosteneva la rivoluzione permanente, affermando che l’Urss avrebbe dovuto diffondere la rivoluzione in tutto il mondo. Stalin riteneva che al momento si dovesse puntare ad un solo obbiettivo: la vittoria del socialismo in Russia. La lotta per il potere volse al favore di Stalin il quale godeva dell’appoggio di persone del partito delle repubbliche sovietiche. Tra il 1924 e il 1925 l’idea della rivoluzione permanente apparve inopportuna; Trotzkij, nel 1927, fu espulso dal Pcus ed esiliato. Una volta al potere, Stalin affrontò la crisi economica con l’obbiettivo di trasformare l’Urss in una grande potenza industriale. Nel 1928 emesse il primo piano quinquennale per il definitivo sviluppo dell’industria pesante e impose la completa collettivizzazione forzata dell’agricoltura. Il 17 luglio 1918 la dinastia dei Romanov finì. Anastasia, Tatiana, Olga, Alessio, Maria, Nicola II e la moglie Alessandra furono fucilati ad Ekaterinburg in uno scantinato da dei bolscevichi. I corpi furono bruciati in un bosco non molto lontano da Ekaterinburg. Il personaggio principale di questa nostra ricerca è Anastasia Romanov, quartogenita. E’ nota anche come Granduchessa Anastasia di Russia. Di carattere allegro e impertinente, era la più vivace dell'intimo nucleo familiare di Nicola II. Molto legata al padre, cui rassomigliava anche nei lineamenti del volto, sembrava l'unica a far sorridere le riservate sorelle maggiori Olga e Tatiana. Voci su una possibile sopravvivenza della duchessa sono continuate per decenni, fino all'effettuazione dei test del DNA nel 1994 sui corpi rinvenuti ad Ekaterinburg. I risultati delle analisi hanno stabilito che si tratta effettivamente dei resti dei Romanov, sebbene due corpi quello di Alessio e di una delle giovani, probabilmente quello di Anastasia, siano mancanti. Dalle deposizioni del commissario della Čeka Jakov Jurovskij, incaricato dell'esecuzione e dell'occultamento, si è saputo che due corpi (effettivamente quello del granduca e di una non identificata donna del gruppo) furono cremati a metà strada, nell'intento di offuscare possibili future indagini da parte dei controrivoluzionari. Alcune donne, nei decenni successivi, hanno tentato di impersonarla, tra loro una certa Anna Anderson che affermava di essere la granduchessa sfuggita miracolosamente all'esecuzione. Un poliziotto la salvò da un tentativo di suicidio. Portata in ospedale raccontò i particolari della sua vita e del giorno dello sterminio dei Romanov. Anna Anderson si stabilì in una baracca nella Foresta Nera. Cominciò un’interminabile battaglia per essere riconosciuta come Anastasia Romanov. La incredibile somiglianza con la vera Anastasia era impressionante, tuttavia venne presa per pazza. Anna Anderson morì nel 1984 e con lei morì anche il mistero di Anastasia..... La donna venne però clamorosame nte smentita nel 1994, quando il test del Dna, eseguito sui suoi resti, sentenziò, definitivame nte, che Anna Anderson era in realtà Franziska Schwanzkows ka una contadina polacca. Note per far funzionare l’ipertesto: A questo ipertesto hanno partecipato gli allievi della 3 E con progetti differenti, ogni lavoro è un ipertesto in se’. Ogni pagina presenta l’icona che permette di tornare alla pagina con i nomi degli allievi della classe Ogni pagina presenta l’icona indice di ogni gruppo di lavoro che permette di tornare alla pagina Basta fare click su qualsiasi parte della diapositiva per andare avanti. 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