LA VITA IN BOCCA
Massimo Felici
Progetto Persona - 25 febbraio 2008 - Milano
[email protected]
W. H. Davies “Infanzia”
“Nato al mondo con i pugni stretti, piangevo e
chiudevo gli occhi; nella mia bocca un seno
fu introdotto per forza, per arrestare il mio
amaro pianto.
Non sapevo distinguere -né mi importava farlouna donna da un uomo; finchè non scorsi una
improvvisa luce, e tutte le mie gioie
cominciarono”
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D. W. Winnicott
“…Non conosco un bambino, non
conosco una mamma, posso solo
conoscere la relazione tra quel bambino
e quella mamma…”
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QUALI SONO I BISOGNI DEL
BAMBINO?
• Ha bisogno di cibo per il corpo
• Ha bisogno di cibo per la sua mente
• Cibo fornito da parte della madre e/o dalle
persone che si occupano di lui
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RELAZIONE
MADRE-BAMBINO
Attraverso la via dell’alimento
si viene introdotti nel rapporto
con l’Altro materno,
poi al resto del mondo.
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L’OGGETTO
TRANSIZIONALE
• La capacità del bambino di
stare solo:
l’oggetto transizionale.
Oggetti, cibo, animali reali
o inventati, storie…
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CIBO E CULTURA
• Non è forse l'irresistibile morso di una mela a
precludere l'Eden ad Adamo ed Eva ed a
relegarli alla terrena peccaminosità ?
• La natura destabilizzatrice e sovvertitrice del
digiuno in ogni comunità umana.
• La funzione di espiazione dei peccati
espletata dal digiuno.
• Il divieto di cibarsi di particolari tipi di alimenti,
come alcune carni animali, presente presso
molti popoli.
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CIBO E CULTURA
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CIBO E CULTURA
• Le pene d’amore fanno perdere
l’appetito, quindi peso;
• Il matrimonio fa prendere peso;
• Per fare contente mamme e suocere
prenderemo peso;
• Il migliore farmaco antidepressivo è
la cioccolata.
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CIBO E CULTURA
• In un viaggio In India o in Estremo Oriente si
perde peso;
• In un viaggio negli USA prenderemo peso;
• Con lo sciopero della fame ci si vuole
sottrarre al carceriere, al padrone, al potere…
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IL CIBO COME CULTURA
Prof. Piero Camporesi
• La cottura rappresenta una sottomissione
simbolica della natura alla cultura;
• L’alimentazione ci consente di tracciare delle
barriere simboliche fra noi e l’Altro o, al
contrario, consente di mescolare le civiltà.
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IL CIBO COME CULTURA
Prof. Massimo Montanari
• In Italia esiste un corso di laurea in Scienze
Gastronomiche, con sedi a Bra e Parma.
• Così pure un Master in Scienze
Gastronomiche, consorziato con le Università
di Barcellona e Tours.
• In contrapposizione ai “fast food” si è creata
l’associazione Slow Food.
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CRISI DEL CONVIVIO
(banchetto)
•
•
•
•
•
Cibo sempre più solitario
Il “fast food” (McDonald’s)
Cibo spazzatura
“L’happy hour”
“Mangiare soli è proprio di
bestie e di dei” (Aristotele)
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CIVILTA’ DELL’IMMAGINE e
DELL’IDEALE
SOCIETA’ DEI CONSUMI:
•
•
•
•
Di cibo,
Di sostanze di ogni genere,
Consumo del tempo,
Consumo del soggetto stesso.
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ANORESSIA E BULIMIA
• Pressione sociale sul corpo magro,
tonico, esibito.
• Valorizzazione della magrezza del
corpo della donna.
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ANORESSIA E BULIMIA
• Modelle “taglia 40”.
• Una donna se vuole essere ben vestita
e attraente deve essere decisamente
magra.
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ANORESSIA E BULIMIA
• Giovani donne perennemente a dieta e
preoccupate per la linea.
• Disagio diffuso e/o nevrotizzazione del
rapporto con il cibo.
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ANORESSIA E BULIMIA
• Sono patologie che riguardano
la separazione dall’Altro materno.
• Scatenamento nel periodo
adolescenziale, di fronte ai
cambiamenti fisici ed all’incontro
con la sessualità.
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Nella SPAGNA di Zapatero
• Tolleranza zero in Spagna con le
modelle sotto peso: gli organizzatori
della settimana della moda di Madrid
hanno pesato (letteralmente) tutte le
modelle, e ne hanno escluso tre con
BMI inferiore a 18. Per l’OMS già a 18,5
si è sottopeso.
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OBESITA’
• Presa di distanza dall’ideale della
magrezza
• Cedimento rispetto alla spinta
sociale e al controllo del mondo
pulsionale
• Corazza rispetto alle emozioni
vissute: amore, aggressività, ecc.
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DATI STATISTICI
riferiti alla popolazione italiana
(Di Pietro e Sorge, 2000 - Univ. La Sapienza)
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ANORESSIA
BULIMIA
SUBCLINICI
DONNE
UOMINI
RANGE
ETA’ MEDIA INSORGENZA
0,5 - 1 %
1,0 - 3,0 %
5 - 15 %
95
%
5
%
10 – 60
17 anni
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