Cenni sulla composizione corporea Il modello compartimentale: L’organismo in toto è composto da apparati, organi, tessuti, cellule, molecole…. Esistono diversi metodi per esplorare la sua composizione, a seconda appunto del grado di dettaglio che si vuole ottenere… La prima e principale divisione è tra riserva di energia (lipidi) e tessuti metabolicamente attivi (tutti gli altri). Da studi su cadaveri quindi la prima divisione fu fatta come segue: BW = BF + FFM dove BW= peso totale, BF= grasso estraibile in etere, FFM = massa senza grasso… Il modello compartimentale: La BF, in condizioni fisiologiche, costituisce il 15-18% del peso totale nei maschi e il 25-28% nelle femmine, e ha densità standard di 900 g/L; La FFM (che è uguale a BW-BF) è costituita da acqua (72,4%) proteine (19,5%) minerali (8%) e glicogeno (0,1%)… la sua densità è pari a 1100 g/L. Il modello compartimentale: Esistono anche modelli a più compartimenti (a 2 e 5 li abbiamo già visti): Misurazione dei distretti corporei: Alcuni metodi permettono di misurare i diversi compartimenti: esistono metodi diretti, indiretti e doppiamente indiretti, basati cioè su equazioni derivate da metodi indiretti… Misurazione dei distretti corporei: Le diverse metodiche descrivono diversi compartimenti.. Misurazione dei distretti corporei: Le diverse metodiche descrivono diversi compartimenti.. Misurazione della composizione corporea: Perché è così importante capire quanto grasso c’è ??? 1) Il fabbisogno energetico dipende in gran parte dalla massa magra, non da quella grassa… 2) Esiste una relazione tra obesità / magrezza e rischio di malattia… 3) In un atleta, la massa grassa è generalmente inutile per la performance, se non dannosa Misure antropometriche: Peso Altezza Misure derivate (es. BMI) Circonferenze Diametri Pliche Misure antropometriche: BMI = peso/altezza 2 = kg / m 2 Sottopeso <18,5 normopeso < 25 sovrappeso <30 obeso II grado <40 >40 obeso III grado Misure antropometriche: BMI , rischio di malattia e rischio di mortalità.. Valutazione della body composition negli atleti: Nel caso di soggetti sportivi, il BMI non è un parametro affidabile. In assenza di tecniche più sofisticate, un buon grado di approssimazione si può ottenere dalla combinazione di tecniche antropoplicometriche, validate su equazioni predittive ottenute con valutazione autoptica o metodi strumentali (DEXA, NMR, TAC, 40K, Pesata Idrostatica etc). Il presupposto teorico della plicometria consiste nel fatto che circa la metà del grasso corporeo si riscontra in localizzazione sottocutanea. Le pliche cutanee possono essere utilizzate sia in valore assoluto, per esempio per seguire nel tempo l’evoluzione di un soggetto, sia confrontate con una popolazione di riferimento, sia –infine– utilizzate in equazioni predittive. Standardizzazione delle metodiche plicometriche: Pliche tricipitale e bicipitale: Plica sottoscapolare e soprailiaca: Plica della coscia e del polpaccio: Circonferenze: Percentili di spessore delle pliche sottocutanee: Esistono molte equazioni spesso tra loro discordanti. Le seguenti sono un esempio che fornisce una buona approssimazione della % di massa grassa attraverso la predizione della densità corporea (pesata idrostatica) Da questi dati possiamo calcolare il peso desiderato e/o il peso minimo possibile per quel determinato soggetto secondo la seguente procedura: In merito alla % di BF desiderabile, in un atleta essa si colloca solitamente sempre ai limiti inferiori della popolazione di riferimento e per gli atleti di elite spesso raggiunge i valori % del cosiddetto grasso essenziale Distribuzione della massa grassa nella popolazione: Per ciò che riguarda la massa muscolare, essa rappresenta circa il 40% del peso corporeo ed è direttamente legata al dispendio energetico in un individuo sano. Problema e’ variamente distribuita Metodi per valutarla soprattutto diluitometrici o tecniche di immagine. Il riferimento è lo studio su cadaveri. Equazioni di stima si basano sulle circonferenze corrette per le pliche. Buona correlazione tra area muscolare del braccio e stato proteico del soggetto valutato con metodi di riferimento Massa muscolare del braccio (Heymsfield 1982): Massa muscolare (Lee, 2000):