Per ragazzi tra gli 8 e i 16 anni 16 Marzo 2011 Serata di Presentazione Finalità Il corso è costituito da 7 uscite giornaliere e da un w-end. Gli itinerari sono accessibili a tutti senza particolari difficoltà. I ragazzi, oltre alla possibilità di fare nuove amicizie, avranno l’occasione di conoscere vari aspetti dell’ambiente alpino, oltre ad apprendere le nozioni di base relative a equipaggiamento, orientamento e comportamento che consentiranno loro, in futuro, di frequentare la montagna con maggiore sicurezza. Impareranno così a conoscere e a rispettare un ambiente magnifico, a volte severo, che saprà dare a loro emozioni uniche e ricordi indelebili. Programma 7 uscite con facili itinerari ed un week-end • • • • • • • • 10 Aprile: Corni di Canzo 17 Aprile: Traversata 5 Terre: Levanto - Monterosso 15 Maggio: Piani di Bobbio – Sentiero degli stradini 22 Maggio: Pizzoni di Laveno 5 Giugno: Raduno Lombardo di EG – Monte Barro 25-26 Giugno: Rif. Mezzalama – Week end sul M.Rosa 25 Settembre: Brunate (treno, funicolare, battello) 2 Ottobre: Gita a Sorpresa (Rif. Macugnaga con ... ) E per chi non ne ha ancora abbastanza: • Sabato 30 Aprile e 21 Maggio: Pomeriggio alla palestra di arrampicata a Saronno • Sabato 18 o Domenica 19 Giugno: arrampicata alle Placche di S.Martino • 4 Settembre: Uscita in grotta • 10-11 Settembre: autogestione in Val Gerola (rifugio) con AG Legnano Regolamento • Il corso è rivolto ai giovani da 8 anni compiuti a 16 anni • E’ obbligatorio il tesseramento al C.A.I., la compilazione e la firma dei genitori dei moduli di iscrizione predisposti. L’iscrizione al corso è subordinata alla presentazione del “CERTIFICATO MEDICO DI SANA COSTITUZIONE” Il programma delle escursioni potrà essere modificato in ogni momento per causa di forza maggiore. La quota di iscrizione comprende tutti i trasferimenti e la copertura assicurativa C.A.I. contro gli infortuni. Alle escursioni potranno partecipare i genitori, gli amici e quant’altro, in base alla disponibilità dei posti. Durante l’escursione, gli accompagnatori avranno sempre la responsabilità della conduzione del gruppo e dell’organizzazione delle attività Le escursioni si potranno svolgere in autobus, treno o auto: il programma di dettaglio verrà comunicato di volta in volta Equipaggiamento • • • • • Scarponcini con suola in gomma (VIBRAM) e calzettoni Maglietta o camicia, maglione o felpa (a strati o “a cipolla”) Giacca a vento o K-Way/mantella, berretto e guanti di lana Zainetto da escursionismo Cappellino, occhiali e crema da sole • Borraccia con acqua, the e succhi di frutta (possibilmente evitare le bibite gasate) • Pranzo al sacco (panini, barrette o merendine energetiche, cioccolato) • Eventuale cambio biancheria (calze, maglia, ecc.) • Sacchetto per rifiuti Chi vuole puo’ portare macchine fotografiche o oggetti personali (telefonini, etc), ma e’ meglio evitare sia coltellini, sia oggetti fragili (che rimangono di responsabilità dei ragazzi), sia peso non necessario nello zaino. Consigli utili su come scegliere e usare lo zaino. • • • • • spallacci larghi ed imbottiti schienale ergonomico, per aderire il più possibile alla schiena scegliere i tipi alti e stretti, con tasche non sporgenti dotato di cintura ventrale che scarichi il peso sul bacino dimensione di 30 - 35 litri, ottimale per escursioni di un giorno Va preparato con cura, separando in sacchetti di plastica gli indumenti, il cibo, gli oggetti... ma limitandosi all’essenziale, con solo le cose strettamente utili all’escursione. Come va usato: • • • • • va indossato ed equilibrato su entrambe le spalle regolare gli spallacci in modo che lo zaino non scenda sui glutei: indossato bene sulle spalle deve aderire correttamente alla schiena; riempirlo in modo omogeneo ed equilibrato: uno zaino ben caricato “sta in piedi da solo” mettere sul fondo e contro la schiena le cose pesanti e sopra quelle leggere allacciare sempre la cintura ventrale perché “scarica” il peso sul bacino e sulle gambe, alleggerendo il carico della schiena Scarponi e calze da trekking sono a volte snobbati, eppure lo scarponcino con suola in Vibram o equivalente è la calzatura più affidabile per camminare, molto meglio delle scarpe da ginnastica, la sola che garantisca maggior sicurezza sui sentieri, minor affaticamento al cammino e cura ai nostri piedi. Particolare importante è allacciare le stringhe adeguatamente in modo che piede-scarpa siano corpo unico (l’inosservanza è spesso causa di slogature, lussazioni, cadute) e ben ferme in caviglia in discesa per evitare fiacche o problemi alle unghie; L’abbigliamento corretto è a strati per assecondare le variazioni di temperatura, sia esterna che corporea. Conviene disporre di magliette (meglio ancora se tecniche traspiranti) o camicia, pile, pantaloni comodi, giacca in materiale impermeabile e traspirante, mantellina impermeabile; la tuta da ginnastica puo’ andar bene purchè di materiale traspirante; accessori come berretto, guanti, occhiali da sole etc sono necessari, possono tornare utili coltello milleusi e un fischietto. I bastoni telescopici possono aiutare alla progressione sul sentiero, ma per i ragazzi spesso sono solo un ingombro ... Una buona “educazione al cammino” prevede camminare in gruppo seguendo il passo e le indicazioni del socio accompagnatore che avrà premura di adottare un passo di gruppo capace di dare continuità e respiro al cammino. Fermarsi inutilmente, abbandonare i sentieri, tapparsi le orecchie con auricolari d’ogni genere e anche utilizzare il cellulare, oltre che segno d’estraneità al gruppo, possono pregiudicare il buon esito dell’escursione. 1 10 Aprile: Corni di Canzo FONTI DI GAJUM - SENTIERO 1, passando da 1° Alpe e 3° Alpe Caratteristiche: carrareccia e sentiero, prima nel bosco, poi per cespugli e prati Difficoltà: normale - Tempo di cammino: 2.00 ore (solo salita) - Dislivello: 300 – 500 m. Attività: Orienteering Segnaletica: segnavia a bandiera, in vernice, colore rosso e bianco, n. 1 Dalle Fonti di Gajum (485m), tralasciata la strada per l’Eremo di San Miro, si risale la carrareccia di sinistra, (chiusa al traffico privato), con alcuni tornanti, entro una fitta pineta di rimboschimento, fino alla sella oltre la quale si raggiunge la 1° Alpe (725m; 0.30 ore; fontana). Si continua su strada carrareccia, ora più stretta, si superano i ruderi della 2° Alpe presso la quale è stata eretta una cappella, (793m; 0.45 ore; fontana) e si giunge alla 3° Alpe (800m: 1.00 ore; fontana) ove è situato l’omonimo rifugio. 2 17 Aprile: Traversata Levanto - Monterosso Da Levanto a Monterosso - dislivello: 200 m. + saliscendi Tempo di cammino: circa 2,00 ore (più le eventuali soste) Difficoltà: nessuna (dislivello moderato) Attività: Cenni di Flora e Fauna Partendo dal paese di Levanto ed attraversando il promontorio di Punta Mesco giungendo alla meta nel centro di Monterosso al Mare. Potrebbe essere una continuazione del sentiero delle Cinque Terre percorrendolo al contrario. Una facile escursione in un promontorio selvaggio e a dir poco spettacolare......... Partendo dal centro di Levanto si sale seguendo la costa verso il Castello che dopo averlo oltrepassato si procede salendo abbastanza rapidamente tra coltivazioni tipiche e macchia mediterranea sempre con la vista sul magnifico mare della baia. Si passa dall'eremo di S.Antonio (posizionato sopra un promontorio panoramico ) . 3 15 Maggio: Rif. Piani di Bobbio Piani di Bobbio: Sentiero degli Stradini – dislivello: 300 m circa tempo di cammino: da 2.00 a 3.00 ore difficoltà: nessuna – salita in ovovia ai Piani di Bobbio e discesa da Artavaggio in cabinovia – ma con qualche punto di attenzione in caso di tratti innevati. Attività: Nodi di alpinismo Dal Rif. Lecco (mt. 1777) si raggiunge il Colle di Pesciola (mt. 1820), dove inizia il Sentiero degli Stradini, che porta con una bella traversata di circa due ore , al Rif. Cazzaniga. Il sentiero, sempre aereo e molto panoramico, corre sui fianchi scoscesi del Zucco Pesciola. Si passa proprio alla base (mt.1806) della Ferrata Zucco Pesciola (che porta in vetta al Zucco Pesciola, mt. 2096). All'inizio facile, il percorso diviene man mano impegnativo specie nel tratto di attraversamento di alcuni canali attrezzati con catene di sicurezza. Infine si sbuca al Colle del Faggio, dove la vista verso il Resegone e le Grigne è superba. Si scende in una verde conca pascoliva con al centro la Casera Campelli (mt. 1783) e da qui, in circa due ore sino ai Piani di Artavaggio. 4 22 Maggio: Pizzoni di Laveno (m. 1035) Da Laveno Mombello, con AG Legnano Difficoltà: agevole – Dislivello 750 m. circa Tempo di cammino: ore 2:30 (solo salita) Percorso comodo e piacevole. Si parte da Laveno località Monteggia e si imbocca ben segnalata una vecchia mulattiera abbastanza ripida ma agevole per Casere. Lasciando a destra un ristoro "La gigliola“ dal quale si apre una bella finestra sul lago si imbocca una stradina asfaltata per alcuni metri poi lasciato l'asfalto si prende sulla sinistra un sentiero bello largo che costeggiando alcuni orti e proprietà sbocca ancora sulla strada per poi riprendere a sinistra la via dei boschi. Il sentiero comincia poi a salire con notevole pendenza su una cresta e si raggiunge un fantastico punto panoramico contraddistinto da un crocione metallico, a quota 1035 m. 5 Giugno: Raduno Lombardo EG – M.Barro 5 Giornata in compagnia di gruppi di escursionismo giovanile lombardi (incluso il CAI Legnano) Escursione nel parco e giochi per ragazzi. Il Parco del Monte Barro, situato alle porte di Lecco, è caratterizzato da un ambiente naturale facilmente accessibile che concentra in una superficie relativamente modesta molteplici motivi di interesse naturalistico, storico, archeologico e paesaggistico. L'area del parco è caratterizzata soprattutto da boschi, praterie e rupi che ospitano un'eccezionale ricchezza floristica (oltre 1000 specie di piante in meno di 700 ettari!): gli eventi connessi alle glaciazioni, il substrato calcareo-dolomitico ed altri fattori sono alla base della straordinaria biodiversità di questo piccolo monte. Data la sua posizione strategica inoltre il Monte Barro costituisce punto di passaggio per numerose specie di uccelli che vengono monitorati e studiati nella Stazione Ornitologica di Costa Perla, 6 25-26 Giugno: Rif. Mezzalama 2 giorni sul Monte Rosa (in alternativa Monviso) Da Champoluc - dislivello: m. 900 Cenni di Metereologia in montagna Il rifugio Mezzalama, di proprietà del CAI Torino, è uno dei rifugi storici della Val d'Ayas, ed è probabilmente anche uno dei più frequentati della zona. La costruzione dell'edificio risale al 1934. La vista mozzafiato sul Castore, sul Polluce, sul ghiacciaio del Felik, sul Grande e sul Piccolo Ghiacciaio di Verra, sulle morene, sul Pian di Verra Inferiore e su tutta la Val d'Ayas merita la camminata che non è poi impossibile (tempo di cammino 3:30 – 4:00 solo salita). 7 25 Settembre: Brunate – Pietra Pendula In treno fino a Como, da qui con la funicolare .... tempo di cammino: circa 3.30 – 4:00 ore dislivello: saliscendi, m. 350 e discesa a Torno ... con rientro in battello difficoltà: escursionistico, facile sentiero Facile sentiero di interesse panoramico, con scorci sul Lago di Como, e scientifico, con visita ai massi erratici. Possibilità di salire al MontePiatto. Il Sasso del Lupo: secondo una leggenda qui vive un lupo che rapisce i bambini cattivi. 8 2 Ottobre: Gita a sorpresa Rif. CAI Saronno - Macugnaga Da Pecetto m. 1365 – al Rifugio 1827 m. tempo di cammino: circa 1.30 ora solo andata – dislivello: m. 450 difficoltà: facile, sentiero a tratti ripido nella seconda parte E’ possibile “allungare” l’escursione fino al Rif. Zamboni (m.2065) o al lago effimero, ai piedi del ghiacciaio della parete Est del Monte Rosa. Coi ragazzi verrà fatta una prova di Orienteering. Risotto e Luganega per tutti!! Il Rifugio è raggiungibile da Pecetto, ultimo abitato della Valle Anzasca, a piedi o tramite seggiovia fino al Belvedere e da li con 10 min. in discesa fino alla sottostante conca verde dove si trova il rifugio. A piedi, partendo dalla stazione a valle della seggiovia, si risale per una carrabile attraverso il bosco e i prati fino all’Alpe Burki, in circa 30 min. di cammino, dove giunge anche il primo troncone della seggiovia; lasciatoselo alle spalle, si prosegue per 5 min. dove si svolta a destra (indicazione per il Belvedere) e si entra in un ombreggiato bosco di conifere e in circa 30 min. si giunge alla conca del rifugio. Per ragazzi tra gli 8 e i 16 anni Prezzi Pacchetto completo: 7 uscite giornaliere + 2 Giorni (con rifugio) • 190 € (+ 10€ Tessera CAI scontata) • 170 € (+ 10€ Tessera CAI scontata) per il secondo figlio/fratello Pacchetto ridotto di 5 uscite giornaliere: 90 € (+ 10€ Tessera CAI scontata), 80 € per il secondo figlio/fratello Uscite singole: (Tessara CAI obbligatoria per i ragazzi) • 20 € uscita di 1 giorno (23 € per le 5 Terre) - 70 € per i 2 giorni Aggregati Adulti: Soci CAI Non Soci Uscita di 1 giorno 20 € 23 € Levanto - MonteRosso 23 € 26 € Pacchetto 5 uscite 90 € 105 € Uscita 2 giorni 75 € 85 €