Ebrei ed Arabi,
Israeliani e Palestinesi:
l’immutabile rifiuto
dal 1929 in poi.
1933 Hitler sale al potere in Germania.
Inizia la persecuzione degli Ebrei, che
cercano di fuggire.
• Hitler sobilla gli Arabi a ribellarsi
contro gli Inglesi, accusandoli di
voler togliere la terra agli Arabi per
darla ai loro amici Ebrei.
• Gli Inglesi, per ammansire gli Arabi,
cercano di fermare l’immigrazione
degli Ebrei in Palestina.
1936-1939 Rivolta araba in Palestina
contro gli Inglesi.
• Gli Inglesi
propongono la
spartizione del
territorio fra le
due comunità
(Commissione
Peel)
ma gli Arabi non
accettano.
Il ‘Palestine White Paper’ e il blocco
dell’immigrazione:
• Maggio 1939 - il governo inglese rilascia il
cosiddetto Libro Bianco di Palestina (Palestine
White Paper),
che stabiliva che non più di 50 mila Ebrei
sarebbero stati accettati in Palestina entro i
successivi cinque anni, con ulteriori 25 mila
visti a disposizione solo per casi eccezionali.
Anche gli altri governi occidentali, per
contrastare Hitler, chiudono le porte agli
Ebrei.
1939 – Seconda guerra mondiale:
gli Inglesi (viola) e i Francesi (ocra) hanno
bisogno dell’appoggio degli Arabi (verzolino).
Gli Ebrei dell‘Yishuv (Comunità Ebraica)
guidati da Ben Gurion decidono di
combattere in aiuto degli Inglesi.
• 1944 La Brigata
Ebraica, composta
da Ebrei della
Palestina, viene
incorporata
nell'esercito inglese
e combatte contro i
Tedeschi in Italia
Il Gran Muftì di Gerusalemme si allea con Hitler
"I declare a holy war, my Muslim brothers!
Murder the Jews! Murder them all!“
"Arabs, rise as one and fight for your sacred rights.
Kill the Jews wherever you find them.
This pleases God, history, and religion.
This saves your honor.“
Haj Amin Al Husseini Grand Mufti of Jerusalem
In un programma radio da Berlino: March 1 1944,
1945 - Finisce la guerra.
Gli Ebrei sopravvissuti cercano di
raggiungere la Palestina
• Gli Arabi si oppongono, anche con le armi.
Gli Inglesi bloccano le navi degli immigranti
per evitare maggiori scontri.
Le organizzazioni di difesa ebraiche
compiono azioni di sabotaggio contro gli
Inglesi.
Exodus: una delle navi che nel 1946-47 lasciarono
l’Europa cariche di sopravvissuti per raggiungere la
Palestina. L’immigrazione era illegale, per gli
Inglesi che ancora governavano la Palestina.
L’emigrazione
clandestina dei
sopravvissuti alla
Shoah verso la
Palestina fu aiutata
dalla nuova Italia
repubblicana.
(Ada Sereni)
L’intervento ONU
• 1947: Gli Inglesi chiedono
l’intervento dell’ONU, che
studia la realtà degli
insediamenti sul terreno e
propone un piano di
spartizione.
Il piano di spartizione
approvato dall’ONU nel
1947
– Rosa: stato Arabo
– Verde: stato Ebraico
– Bianco: amministrazione
ONU
• Rifiutato dagli Stati Arabi
• Accettato dagli Ebrei
dell’Yishuv
La votazione all’ONU approva la
spartizione della Palestina in due stati,
che si sarebbero poi dovuti
confederare.
14 maggio 1948: gli Inglesi lasciano la Palestina.
David Ben Gurion proclama lo Stato di Israele
1945: nascita della Lega Araba.
in colore più scuro gli stati fondatori, più chiaro i membri successivi.
• 15 maggio 1948: gli
eserciti dei paesi
della Lega Araba
iattaccano Israele.
E’ la guerra
d’Indipendenza di
Israele, che dura
15 mesi, fino al
1949.
Dapprima gli Ebrei
sono sconfitti, ma
lentamente
riaprono la via per
Gerusalemme e
passano all’attacco.
Lo scopo della guerra secondo gli Arabi:
"This will be a war of extermination and a
momentous massacre which will be spoken of,
like the Mongolian massacres and the
Crusades."
General Azzam Pasha, Arab League Secretary - May 15, 1948.
‘ Sarà una guerra di sterminio e un massacro di cui si
parlerà come dei massacri dei Mongoli e dei Crociati.
1948: fuga di Ebrei dalla citta
vecchia di Gerusalemme
conquistata dai Giordani
Fuga dei Palestinesi dal teatro di
guerra (nabka)
Esodo arabo: cacciata o fuga ?
Scriveva Abu Mazen su “Falastin aThaura* a Marzo 1976:
"The Arab armies entered Palestine to protect the
Palestinians from the Zionist tyranny but, instead, they
abandoned them, forced them to emigrate and to leave
their homeland, and threw them into prisons similar to
the ghettos in which the Jews used to live."
(Le armate arabe entrarono in Palestina per proteggere i
Palestinesi dalla tirannide sionista, invece li
abbandonarono, li obbligarono a emigrare e lasciare la
propria terra, e li cacciarono in prigioni simili ai ghetti
in cui di solito vivevano gli Ebrei)
Why did the Arabs flee in 1948? Why didn't the Jews? Who has the right of return?
By Jock L. Falkson [email protected] May 1, 2003
*Giornale palestinese pubblicato in Egitto
La cacciata o la fuga ?
Edward Atiyah, Segretario della Lega Araba, Ufficio di Londra, scrive nel
suo libro “The Arabs”:
"This wholesale exodus was due partly to the belief of the
Arabs, encouraged by the boastings of an unrealistic
Arabic press and the irresponsible utterances of some of the
Arab leaders, that it could be only a matter of weeks before
the Jews were defeated by the armies of the Arab States and
the Palestinian Arabs enabled to re-enter and retake
possession of their country."
(L’esodo massiccio fu in parte dovuto alla convinzione degli Arabi,
incoraggiato dalle fanfaronate irrealistiche della stampa araba e
dalle frasi irresponsabili di alcuni leader arabi, che in qualche
settimana gli Ebrei sarebbero stati sconfitti dagli eserciti arabi, e gli
Arabi Palestinesi sarebbero potuti tornare e riprendere possesso
delle loro proprietà).
NON nasce lo Stato Palestinese.
• Al termine della guerra,
• l’Egitto occupa la
striscia di Gaza,
• la Giordania
occupa la
Cisgiordania e
Gerusalemme
Est.
• Nessun Arabo
chiede lo stato
palestinese.
1950: Israele proclama Gerusalemme
capitale e nel 1980 vi trasporta le
istituzioni dello stato
La Green Line (linea verde)
È la linea
dell’armistizio alla
fine della guerra del
1949: la linea
concordata per la
tregua.
Non è un confine
concordato fra le
parti, non è un
confine riconosciuto
dall’ONU.
Dopo la guerra del 1948-1949
726.000 rifugiati Palestinesi rimangono senza
cittadinanza in Cisgiordania e a Gaza, e
affollano campi gestiti da una agenzia
speciale dell’ONU
(ancora oggi)
Circa altrettanti Ebrei sono costretti a fuggire
dagli Stati Arabi, perchè soggetti ad attacchi
o perchè espulsi. Vengono assorbiti in
Israele.
Cacciata o fuga degli Ebrei dai paesi
arabi.
Che successe ai profughi dopo
il 1949?
Quelli accolti in Israele sono
stati integrati.
Quelli Palestinesi accolti in
Giordania e nel West Bank
sono in parte ancor oggi
assistiti dalla comunità
internazionale (UNWRA e
donazioni dei paesi arabi
ricchi).
• Nata come organizzazione
temporanea, l'UNRWA si è
gradualmente trasformata in una
attività al servizio dei rifugiati
ed è ancora impegnata - da 62 anni ! nella fornitura di assistenza di base:
beni di prima necessità, istruzione,
servizi medici, servizi sociali nei
‘campi’, che nel frattempo sono
diventate città in muratura.
Impiega più di 120 000 persone, quasi
tutti Palestinesi.
Campi profughi UNWRA 2010.
paese
campi
Abitanti
effettivi
nei“campi”
Rifugiati
registrati
Giordania
10
341.494
1.983.733
Libano
12
226.533
425.640
Siria
9
127.831
472.109
West Bank
19
197.763
778.993
Striscia di
Gaza
Totali
8
502.747
1.106.195
58
1.396.368
4.766.670
1956 – 1967 : le guerre del Sinai
• Israele collabora con Francia e Inghilterra a
cercar di conquistare il Canale di Suez, quando
l’Egitto decise di nazionalizzarlo. E’ l’unica
guerra non difensiva nella storia di Israele.
• GLI USA si oppongono e l’attacco rientra.
• Nel 1967 l’Egitto di Nasser , in alleanza con la
Lega Araba, minaccia guerra e blocca la
navigazione dal porto israeliano di Eilat.
• Israele decide di attaccare anziché attendere.
La guerra dura 6 giorni.
Israele e i suoi vicini dopo la
Guerra dei 6 Giorni.
1 settembre 1967: il vertice della lega
Araba a Khartoum pubblica
la risoluzione dei tre No:
No alla pace con Israele,
No al riconoscimento di Israele,
No a trattative con Israele.
La Risoluzione 242 del Consiglio di
Sicurezza ONU (22 novembre 1967)
• ricorda che la guerra per l’ONU non può
essere un mezzo per conquiste territoriali,
• chiede la cessazione delle ostilità,
• l’avvio di negoziati di pace,
• il ritiro di Israele da ‘terre occupate’
durante la guerra.
• Da allora ad oggi Israeliani e Palestinesi danno
interpretazioni di questa Risoluzione che
divergono su tre punti fondamentali:
1- Il principio che la guerra non è un
mezzo di acquisizione di territorio.
• Israele accetta il principio nei
confronti dell’aggressore, ma non nei
confronti di chi si difende,
perché altrimenti gli aggressori
avrebbero sempre convenienza a
provare ad attaccare: tanto se
perdono non ci rimettono.
2- Il ritiro da territori occupati.
• Il testo inglese della Risoluzione , quello
originale, dice ‘from territories’. Dopo
lunghe discussioni il Consigli8o di
Sicurezza aveva scelto questa formula
proprio perché non impegnava ad un
ritiro totale. Questo poteva diventare
oggetto delle trattative di pace.
• Nella traduzione francese (ufficiale
anch’essa) la formula divenne ‘des
territoires’, che significa dai territori, cioè
da tutti i territori.
3- L’avvio di negoziati di pace dopo la
restituzione dei territori.
• Israele sostiene che dopo la restituzione
dei territori non c’è più nulla su cui
negoziaare, dunque non si arriverà alla
pace.
• Israele sostiene (e pratica) il principio
‘land for peace’: i territori occupati dal
paese aggredito (se finisce col vincere) si
restituiscono all’aggressore soltanto alla
firma di un vero trattato di pace.
1973: la guerra di Yom Kippur è
l ‘ultima guerra di Israele con
altri stati.
Il 6 ottobre 1973,
durante la solenne
festività israeliana di
Yom Kippur in cui
tutto il paese si ferma
a piangere i suoi
morti, Egitto e Siria
attaccano con grandi
forze raccolte anche
da altri paesi della
Lega Araba
(nella foto Assad di Siria sul Golan).
Gli Israeliani sono presi di sorpresa e
cedono nei primi giorni.
• Poi passano al contrattacco e ricacciano
Siriani e Egiziani più o meno sui confini
precedenti.
•
(nelle foto Israeliani prigionieri dei Siriani, e Israeliani feriti in attesa di
evacuazione).
La guerra del 1973
assume rilievo
globale perché
gli USA
forniscono
apertamente armi
ad Israele,
l’Unione Sovietica
ai paesi Arabi.
Il ricatto del petrolio.
• Nel 1973 i paesi arabi esportatori di petrolio
decisero di ‘castigare’ l’occidente per il sostegno
ad Israele e ridussero le forniture.
I prezzi aumentarono molto. Noi istituimmo le
‘domeniche a piedi’.
1964: L’Organizzazione per la
Liberazione della Palestina.
Viene fondata a
Gerusalemme Est
(allora occupata dai
Giordani) su iniziativa
della Lega Araba. Nel
1969 ne diventa capo
l’egiziano Yasser
Arafat.
La Lega Araba
considera l’OLP e
Arafat i
rappresentanti del
popolo palestinese.
E’ la prima volta che si
parla dei Palestinesi come
di un popolo a sé , con
identità specifica, benchè
facente parte della ‘nazione
araba’.
L’OLP raccoglieva al suo interno vari
gruppi armati pre-esistenti.
• L’OLP viene armata dai
paesi sostenitori e si
addestra alla guerriglia e al
terrorismo internazionale,
ma ha anche un braccio
politico, diplomatico.
• I paesi arabi, sotto la guida
dell’Egitto allora
governato dal colonnello
Nasser, preparano nuove
guerre.
Inizia con la creazione dell’OLP un gioco
complicatissimo fra le parti, che impedisce
ogni possibilità di pace.
Israele decide e agisce in proprio, come
stato organizzato, con un governo che lo
rappresenta.
Dall’altra parte ci sono:
a - la Lega Araba nel suo complesso, che
alimenta la propaganda contro Israele e fornisce
denaro per disseminare (anche nelle scuole,
oltre che alla TV e nei giornali) propaganda
violentemente antisemita.
b - decine di gruppi armati palestinesi protetti,
istigati e finanziati singolarmente – attraverso gli
anni - dai paesi che di volta in volta cercano di
estendere la propria egemonia nella regione:
l’Egitto, la Libia, l’Iraq di Saddam Hussein,
l’Arabia Saudita, l’Iran. Ora inizia la Turchia…
Tutti in contrasto fra di loro.
Tutti dediti, poco o tanto, in passato o ancora oggi,
al terrorismo. Tutti esperti soltanto di
guerriglia, di armi e di propaganda - non di
gestione delle istituzioni di uno stato.
c - L’OLP come struttura politica, sostituita
ora – teoricamente - dall’Autorità
Palestinese, che ha un proprio corpo di
polizia, (sopraffatto dai gruppi armati se
non aiutato da Israele);
d - i Palestinesi pacifici che lavorano nelle
ONG e per l’UNWRA, che perderebbero
il lavoro se dovesse esserci la pace.
Un esempio di come funziona il gioco?
Chi parla e decide per i Palestinesi,
oggi e in passato?
• In passato i paesi della Lega Araba.
• Poi apparentemente l’OLP tramite Arafat. In
realtà l’OLP era guidata dai paesi egemoni
della lega Araba.
Ora teoricamente Abu Mazen dell’Autorità
Palestinese.
Ma nessuno ha né La forza né la legittimità per
parlare a nome dei Palestinesi.
I Palestinesi non si sono mai dati un capo
e un’organizzazione unitaria dal basso,
d’iniziativa popolare.
NON hanno mai proclamato il proprio
stato.
Perché?
Perché non hanno mai avuto come scopo
la creazione di un proprio stato
autonomo, ma soltanto la distruzione di
Israele.
Nessun Palestinese ha mai firmato accordi
di pace, riconosciuto o accettato frontiere:
né quelle proposte dall’Onu nel ‘47, né
quelle dell’armistizio del ‘49, nè quelle
delle successive tregue.
I Palestinesi chiedono sempre il ritorno alla
linea dell’armistizio 1949 per INIZIARE i
negoziati.
Anche se nel frattempo ci sono state altre
guerre scatenate da paesi arabi in cui
Israele si è difeso vincendo.
Egitto e Giordania hanno mosso guerra ad
Israele per la Palestina nel 67 e nel 73, poi
hanno fatto pace (Egitto nel 1979 , Giordania
nel 1994), ma per se stessi, non per i
Palestinesi.
Nella bandiera di tutti i gruppi Palestinesi e nei
libri di testo scolastici del mondo arabo la
Palestina è TUTTA araba.
E negli statuti dei movimenti palestinesi
nessuno accetta la sovranità di Israele
neppure su di un lembo di terra.
L’OLP diventa rapidamente un
groviglio di forze armate che
mette a rischio la sicurezza dei
paesi arabi confinanti, non
soltanto quella di Israele.
Per questo le grandi stragi di Palestinesi
sono state compiute dai ‘fratelli’ arabi in
Giordania e in Libano - ma nessuno ne
parla.
1970 Settembre Nero in Giordania.
L’OLP di Arafat in pochi anni era diventata una
potenza armata dentro allo stato di Giordania,
un pericolo serio per lo stato giordano.
A settembre 1970 re Hussein di Giordania, dopo un
paio di attentati (sventati) alla sua persona,
manda l’esercito a disarmare i Palestinesi e a
smantellare i loro campi.
• Scontri sanguinosi (circa 20 000 morti) continuano
fino all’estate 1971.
1971: l’OLP trasferisce i suoi campi
armati in Libano.
Crea un gruppo che, con il nome di ’Settembre
Nero’, si dedica ad atti clamorosi di terrorismo
internazionale – sia in proprio sia in appoggio a
terroristi in altri paesi - anche in Italia.
Il Libano è un paese con un fragile
equilibrio fra Cristiani, Sunniti e
Sciiti. La presenza dei gruppi armati
palestinesi rompe l’ equilibrio.
• Si scatena la guerra
civile, finchè la Siria
nel 1976 occupa
militarmente il
Libano, con
l’autorizzazione della
Lega Araba, per
riportare l’ordine.
1978 - Israele entra in Libano.
Dal Libano i miliziani dell’OLP
lanciano costantemente bombe
oltre il confine d’Israele.
Israele fa un’incursione militare,
caccia i miliziani palestinesi
dalla zona oltre confine, fino al
fiume Litani, crea una zona di
sicurezza e la affida ad una
milizia libanese cristiana,
comandata da Saad Haddad,
che si era ribellata al proprio
governo e alla ‘protezione’
siriana.
1982: Israele invade il Libano fino a Beirut
per annientare le
milizie palestinesi
che continuano gli
attacchi dal Libano.
Arafat e i suoi
miliziani armati
lasciano il Libano e si
trasferiscono a Tunisi.
Peacekeepers ONU
arrivano a Beirut.
1982: l’Iran si intrufola in Libano.
L’Iran organizza in Libano
la ONG Hezbollah, per
fornire assistenza alla
popolazione sciita della
valle della Bekaa e del
Litani. In poco tempo
diventerà una milizia armata,
agli ordini dell’Iran, che
oggi controlla il Libano,
e manda razzi su Israele.
Settembre 1982 - Sabra e Shatila
• Le milizie cristiano-falangiste
di Elie Hobeika entrano nei
campi profughi di Sabra e
Shatila, e fanno strage di
alcune centinai di civili
palestinesi. Gli Israeliani,
loro alleati, glielo permettono.
• Elie Hobeika era a sua volta un
superstite del Massacro di
Damur avvenuto nel 1976 per
mano palestinese.
Israele di ritirerà dal Libano nel 1985,
eccetto per una fascia di sicurezza al
confine, tenuta fino al 2000.
• Subito dopo il ritiro Hezbollah inizia
di nuovo il lancio di missili sul
territorio israeliano.
• Per contenere Hezbollah Israele
bombarderà il Libano nel 2006.
Il mondo arabo e islamico alimenta
nei propri giovani l’antisemitismo e
l’odio per gli Ebrei.
• Negli anni ‘80 i Palestinesi associano negli
attentati gli Ebrei d’Europa e gli Israeliani.
• La vecchia propaganda antisemita europea
viene utilizzata e diffusa in tutto il mondo
arabo. L’odio per gli Ebrei è insegnato
capillarmente nelle scuole del mondo arabo
e in Iran. I bambini sono incitati alla guerra.
• Si risveglia l’antisemitismo anche in Europa.
I disegnatori, i fotografi, i siti di
pubblicazione di propaganda antisemita
sono in massima parte europei o sudamericani. Molti sono dichiaratamente filonazisti e antisemiti.
Dal 2000 in poi tutta la propaganda filopalestinese usa immagini e temi della
tradizione antigiudaica e antisemita europea.
Immagini e simboli che risvegliano
l’antisemitismo in Europa, che si pensava
superato.
Arabia.com, 7 aprile 2002
L’accusa di deicidio è il cuore della propaganda
pro-Palestina di origine occidentale.
Italia 2002
10 aprile 2002: i temi dell’antigiudaismo e
antisemitismo europeo e l’inversione dell’accusa:
Ebrei, sangue di bambini, nazismo.
Attentati terroristici contro
persone ed enti legati ad Israele
erano la ‘norma’ dagli anni ‘70.
• Gli episodi più famosi di questa fase
sono Monaco (1972) e Entebbe (1976).
5 settembre 1972: terroristi OLP del gruppo
‘settembre nero’ assassinano 11 atleti della
squadra olimpica israeliana.
1976 Entebbe
• Terroristi tedeschi dirottano un aereo Air France sulla
rotta Tel Aviv-Atene-Parigi, chiedendo le liberazione di
terroristi dell’OLP. Con il favore del dittatore Amin
atterrano a Entebbe (Uganda). Gli Ebrei vengono
separati e trattenuti sotto la minaccia di morte. Israele
con un’operazione a sorpresa – ormai leggendaria - li
libera.
Ma dai primi anni 80 in poi gli
attentati terroristici sono frequenti
anche in tutta Europa e in Sudamerica
– contro gli Ebrei.
Qualche episodio:
Ottobre 1982
• Terroristi palestinesi sparano contro i fedeli
che escono dalla Sinagoga di Roma,
uccidendo un bambino di due anni e
ferendo gravemente il fratellino.
Altri lanciano una bomba in un ristorante
accanto alla Sinagoga di Parigi, facendo
strage.
Ottobre 1985: 4 Palestinesi si
impossessano della nave da crociera Achille
Lauro in Egitto.
Fra i passeggeri c’è un ebreo americano
invalido, Leon Kinghoffer, 69 anni.
Gli sparano e lo buttano in mare.
Luglio 1994: Buenos Aires
• Un attacco organizzato dall’Iran al centro
culturale della comunità ebraica argentina
uccide 85 persone e ne ferisce centinaia
L’antisemitismo produce
fenomeni criminali a largo
raggio contro gli Ebrei, anche
oggi:
Daniel Pearl – giornalista ebreo americano, il 23 gennaio 2002, dopo
aver realizzato un'intervista in un ristorante di Karachi venne rapito
da un gruppo di fondamentalisti islamici perché EBREO.
Nove giorni dopo venne decapitato
Ilan Halimi , ebreo francese di 23 anni, venne rapito perché ebreo il
21 gennaio 2006 da una gang di islamisti della banlieue parigina
chiamata “i Barbari“.
Venne torturato per tre settimane, fino alla morte.
Il rovesciamento dell’accusa
Quando il mondo si indigna per le
immagini dei jihadisti che tagliano la
testa a Daniel Pearl e ad altri ostaggi,
l’antidoto è pronto:
si accusano gli Ebrei di essere i veri
tagliagole
Giordania, 13 giugno 2006.
Le fazioni palestinesi si
uccidono fra di loro a Gaza
(dove comanda Hamas, armato
dall’Iran) e nel West Bank
(dove predomina Fatah),
Li unisce soltanto l’odio per
Israele, che per molti è odio
per gli Ebrei, ovunque nel
mondo.
Yemen, 23 giugno 2003
• L’interminabile ‘processo di pace’ inizia nel
1974, ed è costellato di morti:
• morti israeliani per attentati terroristici e
bombardamenti da Gaza e dal Libano,
• morti palestinesi per bombardamenti
israeliani.
1974-1979: lunghi
negoziati fra Israele ed
Egitto, favoriti
dall’ONU e da Kissinger,
portano alla PACE fra i
due paesi. Israele
restituisce all’Egitto tutte
le terre conquistate in Sadat e Begin annunciano di
guerra.
aver raggiunto l’accordo per
la pace.
Ma l’Egitto non si
riprende la striscia di La Lega Araba espelle
l’Egitto!
Gaza.
1987 Prima Intifada
• Da una sommossa spontanea dopo un incidente
stradale a Gaza si sviluppa una rivolta
generalizzata dei Palestinesi anche in Cisgiordania,
che coinvolge giovanissimi, bambini.
• La repressione israeliana è dura e le immagini dei
carri armati accanto ai ragazzini che tirano pietre
crea antipatia per Israele.
• In Israele si crea un grande movimento di opinione
per la pace, anche a caro prezzo.
Durante le trattative fra Egitto e Israele a Camp
David si pongono le premesse per il
riconoscimento dell’indipendenza dei
Palestinesi.
• Ma Sadat verrà assassinato dai
fondamentalisti islamici per aver fatto
pace con Israele.
1993 - Dopo anni di trattative tramite gli
USA e da alcuni paesi europei , l’OLP e
Israele firmano l’accordo per il processo di
pace, che prevede una serie di passi e di
altre trattative per discutere i problemi
irrisolti. L’importante è incominciare a
costruire fiducia e collaborazione .
1994: l’anno della grande speranza
• Le zone in verde forte sulla
Giordania e Israele
cartina passano sotto il
firmano la pace
controllo dell’ANP. Nelle
altre rimangono le forze
A Gaza e nel West Bank si
israeliane, in collaborazione
instaura l’Autorità
con la costituenda polizia
Nazionale Palestinese
palestinese.
Ma la propaganda d’odio si
intensifica, e diventa odio religioso.
Busseremo alle porte del cielo
con i teschi degli Ebrei
Saddam Hussein in Iraq
promette 25 000 dollari di
‘premio’ alle famiglie dei
terroristi suicidi.
• Iran e Siria sostengono e
armano Hezbollah, che
dal Libano invia
regolarmente missili e
bombe sul nord di Israele.
• L’Iran arma e finanzia
Hamas , che fa una
propaganda d’odio
capillare e quotidiana,
rivolta soprattutto ai
bambini.
Le televisioni arabe propagano
calunnie e odio per gli Ebrei e
invitano alla ‘guerra santa’.
Anche i problemi di matematica sono
usati per instillano odio: come
facevano i nazisti.
Ziyad Abu al-Haj predica alla Tv di Hamas
Oggi sono gli Ebrei a guidare la guerra
onnicomprensiva contro i Musulmani.
Noi, i Musulmani, conosciamo bene la natura degli
Ebrei, perché ce l’insegna il Sacro Corano. La
Sunna spiega a fondo ai Musulmani la vera
natura degli Ebrei.
La guerra e l’odio per Maometto
e per l’Islam risiede nelle loro
anime, perchè vi sono
predisposti per natura.
Oggi Israele vive nel cuore del
territorio arabo-mussulmano
come un cancro che vuole
dominare il mondo.
Gli Ebrei discussero con
Mosè, profeta di Allah,
vollero uccidere Gesù,
profeta di Allah,
e volevano assassinare
Maometto, profeta di
Allah.
Forse nel loro famoso libro, di cui negano l’autenticità,
conosciuto come I Protocolli dei Savi di Sion, ma che noi
chiamiamo “ I Protocolli degli Imbecilli di Sion”, in questo
testo, fratelli miei, gli Ebrei tracciano il loro piano per
assediare il mondo intero, da terra, dal cielo e dal mare,
concettualmente, economicamente e attraverso le
comunicazioni come sta succedendo oggi.
Arriverà il momento, per volere
di Allah, in cui
i loro beni verranno distrutti,
i loro figli sterminati, e nessun
Ebreo o Sionista rimarrà sulla
faccia della terra.
(eco del millenarismo nazista e
del suo programma di sterminio)
Il susseguirsi dei fatti sul terreno è
un triste elenco di violenze che
hanno perno nell’anno 2000,
quando si sarebbero dovuti
firmare altri accordi fra Israeliani
e ANP.
Alla fine dell’anno Arafat deciderà
di non firmare e di riprendere la
guerriglia.
2000: il linciaggio di due Israeliani a Ramallah
diventa un gesto d’eroismo da imitare.
Da settembre 2000 si intensificano gli
attacchi terroristici:
è la cosiddetta seconda Intifada, che
cesserà con la costruzione della barriera
o muro di separazione
(che è un muro soltanto fra case
vicine, non in spazi aperti).
Il ritiro di Israele dalla fascia di
sicurezza del Libano viene visto come
una vittoria del terrorismo, non come
un gesto di pace.
La barriera di separazione ha fermato il
terrorismo in Israele
2004 muore Arafat, gli succede Abu
Mazen.
• 2005: Israele lascia Gaza e porta via tutti
gli Ebrei che ci abitano.
Gaza diventa territorio di
Hamas, manovrato dall’Iran.
Anche gli Egiziani costruiscono
un muro al confine con Gaza
per isolare Hamas.
Gennaio 2009:
• Israele risponde al continuo lancio di
razzi da Gaza con un bombardamento.
• I paesi della Lega Araba non reagiscono.
• La Turchia, che sta perseguendo una
nuova politica di leadership nel mondo
islamico, prende le difese di Gaza e a
marzo 2010 organizza la ‘flotilla’ pacifica
- che si conclude con 9 morti (turchi).
Ora sono in corso altri dialoghi di
pace. Ma guardate come i Palestinesi
parlano ai loro figli della Shoah……
03/09/2010 : Palestina, tredici gruppi armati
annunciano strategia comune contro Israele
Abu Ubeyda, portavoce delle Brigate Ezzedin alQassam, braccio armato di Hamas, ha annunciato
oggi che tredici gruppi palestinesi hanno deciso di
unire le loro forze per riprendere gli attacchi contro
Israele.
L'annuncio dei gruppi giunge mentre negli Stati
Uniti il presidente dell'Autorità Nazionale
Palestinese Mahmud Abbas e il premier israeliano
Benjamin Netanyahu discutono di un accordo di
pace….
…oltre ad Abu Ubeyda, hanno preso parte alla
conferenza stampa altri uomini a volto coperto in
rappresentanza dei vari gruppi armati tra cui le
Falangi di al-Quds, braccio armato della Jihad
islamica, le Brigate Abu Ali Mustafa, le Brigate
Jihad Jibril, le Brigate al-Nasr, le Brigate Saif alIslam, le Brigate dei martiri di al-Aqsa - sezione
Nabil Masoud e altre piccole formazioni ‘ .
E questi sono soltanto i gruppi armati attivi a
Gaza. In Cisgiordania ce ne sono altri. E c’è
Hezbollah in Libano, che ha ammassato un
vero e proprio esercito, che obbedisce all’Iran.
Facciamo parlare i numeri:
Israele, Gerusalemme e
Golan: 21,900 Km2
6,650,000 ab. (20% arabi);
293 ab. x Km2
Increm demografico annuo
2,11 %
Antorità Palestinese:
6002 Km2 – 3 300 000 ab.;
550 ab. per km2, increm.
demografico annuo 3,9%
Lombardia: 23 861 Km2,
9,032,000 abitanti,
378 abitanti per Km2
( dati anno 2003)
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Israeliani e Palestinesi dal 1930 a oggi.