Ebrei ed Arabi, Israeliani e Palestinesi: l’immutabile rifiuto dal 1929 in poi. 1933 Hitler sale al potere in Germania. Inizia la persecuzione degli Ebrei, che cercano di fuggire. • Hitler sobilla gli Arabi a ribellarsi contro gli Inglesi, accusandoli di voler togliere la terra agli Arabi per darla ai loro amici Ebrei. • Gli Inglesi, per ammansire gli Arabi, cercano di fermare l’immigrazione degli Ebrei in Palestina. 1936-1939 Rivolta araba in Palestina contro gli Inglesi. • Gli Inglesi propongono la spartizione del territorio fra le due comunità (Commissione Peel) ma gli Arabi non accettano. Il ‘Palestine White Paper’ e il blocco dell’immigrazione: • Maggio 1939 - il governo inglese rilascia il cosiddetto Libro Bianco di Palestina (Palestine White Paper), che stabiliva che non più di 50 mila Ebrei sarebbero stati accettati in Palestina entro i successivi cinque anni, con ulteriori 25 mila visti a disposizione solo per casi eccezionali. Anche gli altri governi occidentali, per contrastare Hitler, chiudono le porte agli Ebrei. 1939 – Seconda guerra mondiale: gli Inglesi (viola) e i Francesi (ocra) hanno bisogno dell’appoggio degli Arabi (verzolino). Gli Ebrei dell‘Yishuv (Comunità Ebraica) guidati da Ben Gurion decidono di combattere in aiuto degli Inglesi. • 1944 La Brigata Ebraica, composta da Ebrei della Palestina, viene incorporata nell'esercito inglese e combatte contro i Tedeschi in Italia Il Gran Muftì di Gerusalemme si allea con Hitler "I declare a holy war, my Muslim brothers! Murder the Jews! Murder them all!“ "Arabs, rise as one and fight for your sacred rights. Kill the Jews wherever you find them. This pleases God, history, and religion. This saves your honor.“ Haj Amin Al Husseini Grand Mufti of Jerusalem In un programma radio da Berlino: March 1 1944, 1945 - Finisce la guerra. Gli Ebrei sopravvissuti cercano di raggiungere la Palestina • Gli Arabi si oppongono, anche con le armi. Gli Inglesi bloccano le navi degli immigranti per evitare maggiori scontri. Le organizzazioni di difesa ebraiche compiono azioni di sabotaggio contro gli Inglesi. Exodus: una delle navi che nel 1946-47 lasciarono l’Europa cariche di sopravvissuti per raggiungere la Palestina. L’immigrazione era illegale, per gli Inglesi che ancora governavano la Palestina. L’emigrazione clandestina dei sopravvissuti alla Shoah verso la Palestina fu aiutata dalla nuova Italia repubblicana. (Ada Sereni) L’intervento ONU • 1947: Gli Inglesi chiedono l’intervento dell’ONU, che studia la realtà degli insediamenti sul terreno e propone un piano di spartizione. Il piano di spartizione approvato dall’ONU nel 1947 – Rosa: stato Arabo – Verde: stato Ebraico – Bianco: amministrazione ONU • Rifiutato dagli Stati Arabi • Accettato dagli Ebrei dell’Yishuv La votazione all’ONU approva la spartizione della Palestina in due stati, che si sarebbero poi dovuti confederare. 14 maggio 1948: gli Inglesi lasciano la Palestina. David Ben Gurion proclama lo Stato di Israele 1945: nascita della Lega Araba. in colore più scuro gli stati fondatori, più chiaro i membri successivi. • 15 maggio 1948: gli eserciti dei paesi della Lega Araba iattaccano Israele. E’ la guerra d’Indipendenza di Israele, che dura 15 mesi, fino al 1949. Dapprima gli Ebrei sono sconfitti, ma lentamente riaprono la via per Gerusalemme e passano all’attacco. Lo scopo della guerra secondo gli Arabi: "This will be a war of extermination and a momentous massacre which will be spoken of, like the Mongolian massacres and the Crusades." General Azzam Pasha, Arab League Secretary - May 15, 1948. ‘ Sarà una guerra di sterminio e un massacro di cui si parlerà come dei massacri dei Mongoli e dei Crociati. 1948: fuga di Ebrei dalla citta vecchia di Gerusalemme conquistata dai Giordani Fuga dei Palestinesi dal teatro di guerra (nabka) Esodo arabo: cacciata o fuga ? Scriveva Abu Mazen su “Falastin aThaura* a Marzo 1976: "The Arab armies entered Palestine to protect the Palestinians from the Zionist tyranny but, instead, they abandoned them, forced them to emigrate and to leave their homeland, and threw them into prisons similar to the ghettos in which the Jews used to live." (Le armate arabe entrarono in Palestina per proteggere i Palestinesi dalla tirannide sionista, invece li abbandonarono, li obbligarono a emigrare e lasciare la propria terra, e li cacciarono in prigioni simili ai ghetti in cui di solito vivevano gli Ebrei) Why did the Arabs flee in 1948? Why didn't the Jews? Who has the right of return? By Jock L. Falkson [email protected] May 1, 2003 *Giornale palestinese pubblicato in Egitto La cacciata o la fuga ? Edward Atiyah, Segretario della Lega Araba, Ufficio di Londra, scrive nel suo libro “The Arabs”: "This wholesale exodus was due partly to the belief of the Arabs, encouraged by the boastings of an unrealistic Arabic press and the irresponsible utterances of some of the Arab leaders, that it could be only a matter of weeks before the Jews were defeated by the armies of the Arab States and the Palestinian Arabs enabled to re-enter and retake possession of their country." (L’esodo massiccio fu in parte dovuto alla convinzione degli Arabi, incoraggiato dalle fanfaronate irrealistiche della stampa araba e dalle frasi irresponsabili di alcuni leader arabi, che in qualche settimana gli Ebrei sarebbero stati sconfitti dagli eserciti arabi, e gli Arabi Palestinesi sarebbero potuti tornare e riprendere possesso delle loro proprietà). NON nasce lo Stato Palestinese. • Al termine della guerra, • l’Egitto occupa la striscia di Gaza, • la Giordania occupa la Cisgiordania e Gerusalemme Est. • Nessun Arabo chiede lo stato palestinese. 1950: Israele proclama Gerusalemme capitale e nel 1980 vi trasporta le istituzioni dello stato La Green Line (linea verde) È la linea dell’armistizio alla fine della guerra del 1949: la linea concordata per la tregua. Non è un confine concordato fra le parti, non è un confine riconosciuto dall’ONU. Dopo la guerra del 1948-1949 726.000 rifugiati Palestinesi rimangono senza cittadinanza in Cisgiordania e a Gaza, e affollano campi gestiti da una agenzia speciale dell’ONU (ancora oggi) Circa altrettanti Ebrei sono costretti a fuggire dagli Stati Arabi, perchè soggetti ad attacchi o perchè espulsi. Vengono assorbiti in Israele. Cacciata o fuga degli Ebrei dai paesi arabi. Che successe ai profughi dopo il 1949? Quelli accolti in Israele sono stati integrati. Quelli Palestinesi accolti in Giordania e nel West Bank sono in parte ancor oggi assistiti dalla comunità internazionale (UNWRA e donazioni dei paesi arabi ricchi). • Nata come organizzazione temporanea, l'UNRWA si è gradualmente trasformata in una attività al servizio dei rifugiati ed è ancora impegnata - da 62 anni ! nella fornitura di assistenza di base: beni di prima necessità, istruzione, servizi medici, servizi sociali nei ‘campi’, che nel frattempo sono diventate città in muratura. Impiega più di 120 000 persone, quasi tutti Palestinesi. Campi profughi UNWRA 2010. paese campi Abitanti effettivi nei“campi” Rifugiati registrati Giordania 10 341.494 1.983.733 Libano 12 226.533 425.640 Siria 9 127.831 472.109 West Bank 19 197.763 778.993 Striscia di Gaza Totali 8 502.747 1.106.195 58 1.396.368 4.766.670 1956 – 1967 : le guerre del Sinai • Israele collabora con Francia e Inghilterra a cercar di conquistare il Canale di Suez, quando l’Egitto decise di nazionalizzarlo. E’ l’unica guerra non difensiva nella storia di Israele. • GLI USA si oppongono e l’attacco rientra. • Nel 1967 l’Egitto di Nasser , in alleanza con la Lega Araba, minaccia guerra e blocca la navigazione dal porto israeliano di Eilat. • Israele decide di attaccare anziché attendere. La guerra dura 6 giorni. Israele e i suoi vicini dopo la Guerra dei 6 Giorni. 1 settembre 1967: il vertice della lega Araba a Khartoum pubblica la risoluzione dei tre No: No alla pace con Israele, No al riconoscimento di Israele, No a trattative con Israele. La Risoluzione 242 del Consiglio di Sicurezza ONU (22 novembre 1967) • ricorda che la guerra per l’ONU non può essere un mezzo per conquiste territoriali, • chiede la cessazione delle ostilità, • l’avvio di negoziati di pace, • il ritiro di Israele da ‘terre occupate’ durante la guerra. • Da allora ad oggi Israeliani e Palestinesi danno interpretazioni di questa Risoluzione che divergono su tre punti fondamentali: 1- Il principio che la guerra non è un mezzo di acquisizione di territorio. • Israele accetta il principio nei confronti dell’aggressore, ma non nei confronti di chi si difende, perché altrimenti gli aggressori avrebbero sempre convenienza a provare ad attaccare: tanto se perdono non ci rimettono. 2- Il ritiro da territori occupati. • Il testo inglese della Risoluzione , quello originale, dice ‘from territories’. Dopo lunghe discussioni il Consigli8o di Sicurezza aveva scelto questa formula proprio perché non impegnava ad un ritiro totale. Questo poteva diventare oggetto delle trattative di pace. • Nella traduzione francese (ufficiale anch’essa) la formula divenne ‘des territoires’, che significa dai territori, cioè da tutti i territori. 3- L’avvio di negoziati di pace dopo la restituzione dei territori. • Israele sostiene che dopo la restituzione dei territori non c’è più nulla su cui negoziaare, dunque non si arriverà alla pace. • Israele sostiene (e pratica) il principio ‘land for peace’: i territori occupati dal paese aggredito (se finisce col vincere) si restituiscono all’aggressore soltanto alla firma di un vero trattato di pace. 1973: la guerra di Yom Kippur è l ‘ultima guerra di Israele con altri stati. Il 6 ottobre 1973, durante la solenne festività israeliana di Yom Kippur in cui tutto il paese si ferma a piangere i suoi morti, Egitto e Siria attaccano con grandi forze raccolte anche da altri paesi della Lega Araba (nella foto Assad di Siria sul Golan). Gli Israeliani sono presi di sorpresa e cedono nei primi giorni. • Poi passano al contrattacco e ricacciano Siriani e Egiziani più o meno sui confini precedenti. • (nelle foto Israeliani prigionieri dei Siriani, e Israeliani feriti in attesa di evacuazione). La guerra del 1973 assume rilievo globale perché gli USA forniscono apertamente armi ad Israele, l’Unione Sovietica ai paesi Arabi. Il ricatto del petrolio. • Nel 1973 i paesi arabi esportatori di petrolio decisero di ‘castigare’ l’occidente per il sostegno ad Israele e ridussero le forniture. I prezzi aumentarono molto. Noi istituimmo le ‘domeniche a piedi’. 1964: L’Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Viene fondata a Gerusalemme Est (allora occupata dai Giordani) su iniziativa della Lega Araba. Nel 1969 ne diventa capo l’egiziano Yasser Arafat. La Lega Araba considera l’OLP e Arafat i rappresentanti del popolo palestinese. E’ la prima volta che si parla dei Palestinesi come di un popolo a sé , con identità specifica, benchè facente parte della ‘nazione araba’. L’OLP raccoglieva al suo interno vari gruppi armati pre-esistenti. • L’OLP viene armata dai paesi sostenitori e si addestra alla guerriglia e al terrorismo internazionale, ma ha anche un braccio politico, diplomatico. • I paesi arabi, sotto la guida dell’Egitto allora governato dal colonnello Nasser, preparano nuove guerre. Inizia con la creazione dell’OLP un gioco complicatissimo fra le parti, che impedisce ogni possibilità di pace. Israele decide e agisce in proprio, come stato organizzato, con un governo che lo rappresenta. Dall’altra parte ci sono: a - la Lega Araba nel suo complesso, che alimenta la propaganda contro Israele e fornisce denaro per disseminare (anche nelle scuole, oltre che alla TV e nei giornali) propaganda violentemente antisemita. b - decine di gruppi armati palestinesi protetti, istigati e finanziati singolarmente – attraverso gli anni - dai paesi che di volta in volta cercano di estendere la propria egemonia nella regione: l’Egitto, la Libia, l’Iraq di Saddam Hussein, l’Arabia Saudita, l’Iran. Ora inizia la Turchia… Tutti in contrasto fra di loro. Tutti dediti, poco o tanto, in passato o ancora oggi, al terrorismo. Tutti esperti soltanto di guerriglia, di armi e di propaganda - non di gestione delle istituzioni di uno stato. c - L’OLP come struttura politica, sostituita ora – teoricamente - dall’Autorità Palestinese, che ha un proprio corpo di polizia, (sopraffatto dai gruppi armati se non aiutato da Israele); d - i Palestinesi pacifici che lavorano nelle ONG e per l’UNWRA, che perderebbero il lavoro se dovesse esserci la pace. Un esempio di come funziona il gioco? Chi parla e decide per i Palestinesi, oggi e in passato? • In passato i paesi della Lega Araba. • Poi apparentemente l’OLP tramite Arafat. In realtà l’OLP era guidata dai paesi egemoni della lega Araba. Ora teoricamente Abu Mazen dell’Autorità Palestinese. Ma nessuno ha né La forza né la legittimità per parlare a nome dei Palestinesi. I Palestinesi non si sono mai dati un capo e un’organizzazione unitaria dal basso, d’iniziativa popolare. NON hanno mai proclamato il proprio stato. Perché? Perché non hanno mai avuto come scopo la creazione di un proprio stato autonomo, ma soltanto la distruzione di Israele. Nessun Palestinese ha mai firmato accordi di pace, riconosciuto o accettato frontiere: né quelle proposte dall’Onu nel ‘47, né quelle dell’armistizio del ‘49, nè quelle delle successive tregue. I Palestinesi chiedono sempre il ritorno alla linea dell’armistizio 1949 per INIZIARE i negoziati. Anche se nel frattempo ci sono state altre guerre scatenate da paesi arabi in cui Israele si è difeso vincendo. Egitto e Giordania hanno mosso guerra ad Israele per la Palestina nel 67 e nel 73, poi hanno fatto pace (Egitto nel 1979 , Giordania nel 1994), ma per se stessi, non per i Palestinesi. Nella bandiera di tutti i gruppi Palestinesi e nei libri di testo scolastici del mondo arabo la Palestina è TUTTA araba. E negli statuti dei movimenti palestinesi nessuno accetta la sovranità di Israele neppure su di un lembo di terra. L’OLP diventa rapidamente un groviglio di forze armate che mette a rischio la sicurezza dei paesi arabi confinanti, non soltanto quella di Israele. Per questo le grandi stragi di Palestinesi sono state compiute dai ‘fratelli’ arabi in Giordania e in Libano - ma nessuno ne parla. 1970 Settembre Nero in Giordania. L’OLP di Arafat in pochi anni era diventata una potenza armata dentro allo stato di Giordania, un pericolo serio per lo stato giordano. A settembre 1970 re Hussein di Giordania, dopo un paio di attentati (sventati) alla sua persona, manda l’esercito a disarmare i Palestinesi e a smantellare i loro campi. • Scontri sanguinosi (circa 20 000 morti) continuano fino all’estate 1971. 1971: l’OLP trasferisce i suoi campi armati in Libano. Crea un gruppo che, con il nome di ’Settembre Nero’, si dedica ad atti clamorosi di terrorismo internazionale – sia in proprio sia in appoggio a terroristi in altri paesi - anche in Italia. Il Libano è un paese con un fragile equilibrio fra Cristiani, Sunniti e Sciiti. La presenza dei gruppi armati palestinesi rompe l’ equilibrio. • Si scatena la guerra civile, finchè la Siria nel 1976 occupa militarmente il Libano, con l’autorizzazione della Lega Araba, per riportare l’ordine. 1978 - Israele entra in Libano. Dal Libano i miliziani dell’OLP lanciano costantemente bombe oltre il confine d’Israele. Israele fa un’incursione militare, caccia i miliziani palestinesi dalla zona oltre confine, fino al fiume Litani, crea una zona di sicurezza e la affida ad una milizia libanese cristiana, comandata da Saad Haddad, che si era ribellata al proprio governo e alla ‘protezione’ siriana. 1982: Israele invade il Libano fino a Beirut per annientare le milizie palestinesi che continuano gli attacchi dal Libano. Arafat e i suoi miliziani armati lasciano il Libano e si trasferiscono a Tunisi. Peacekeepers ONU arrivano a Beirut. 1982: l’Iran si intrufola in Libano. L’Iran organizza in Libano la ONG Hezbollah, per fornire assistenza alla popolazione sciita della valle della Bekaa e del Litani. In poco tempo diventerà una milizia armata, agli ordini dell’Iran, che oggi controlla il Libano, e manda razzi su Israele. Settembre 1982 - Sabra e Shatila • Le milizie cristiano-falangiste di Elie Hobeika entrano nei campi profughi di Sabra e Shatila, e fanno strage di alcune centinai di civili palestinesi. Gli Israeliani, loro alleati, glielo permettono. • Elie Hobeika era a sua volta un superstite del Massacro di Damur avvenuto nel 1976 per mano palestinese. Israele di ritirerà dal Libano nel 1985, eccetto per una fascia di sicurezza al confine, tenuta fino al 2000. • Subito dopo il ritiro Hezbollah inizia di nuovo il lancio di missili sul territorio israeliano. • Per contenere Hezbollah Israele bombarderà il Libano nel 2006. Il mondo arabo e islamico alimenta nei propri giovani l’antisemitismo e l’odio per gli Ebrei. • Negli anni ‘80 i Palestinesi associano negli attentati gli Ebrei d’Europa e gli Israeliani. • La vecchia propaganda antisemita europea viene utilizzata e diffusa in tutto il mondo arabo. L’odio per gli Ebrei è insegnato capillarmente nelle scuole del mondo arabo e in Iran. I bambini sono incitati alla guerra. • Si risveglia l’antisemitismo anche in Europa. I disegnatori, i fotografi, i siti di pubblicazione di propaganda antisemita sono in massima parte europei o sudamericani. Molti sono dichiaratamente filonazisti e antisemiti. Dal 2000 in poi tutta la propaganda filopalestinese usa immagini e temi della tradizione antigiudaica e antisemita europea. Immagini e simboli che risvegliano l’antisemitismo in Europa, che si pensava superato. Arabia.com, 7 aprile 2002 L’accusa di deicidio è il cuore della propaganda pro-Palestina di origine occidentale. Italia 2002 10 aprile 2002: i temi dell’antigiudaismo e antisemitismo europeo e l’inversione dell’accusa: Ebrei, sangue di bambini, nazismo. Attentati terroristici contro persone ed enti legati ad Israele erano la ‘norma’ dagli anni ‘70. • Gli episodi più famosi di questa fase sono Monaco (1972) e Entebbe (1976). 5 settembre 1972: terroristi OLP del gruppo ‘settembre nero’ assassinano 11 atleti della squadra olimpica israeliana. 1976 Entebbe • Terroristi tedeschi dirottano un aereo Air France sulla rotta Tel Aviv-Atene-Parigi, chiedendo le liberazione di terroristi dell’OLP. Con il favore del dittatore Amin atterrano a Entebbe (Uganda). Gli Ebrei vengono separati e trattenuti sotto la minaccia di morte. Israele con un’operazione a sorpresa – ormai leggendaria - li libera. Ma dai primi anni 80 in poi gli attentati terroristici sono frequenti anche in tutta Europa e in Sudamerica – contro gli Ebrei. Qualche episodio: Ottobre 1982 • Terroristi palestinesi sparano contro i fedeli che escono dalla Sinagoga di Roma, uccidendo un bambino di due anni e ferendo gravemente il fratellino. Altri lanciano una bomba in un ristorante accanto alla Sinagoga di Parigi, facendo strage. Ottobre 1985: 4 Palestinesi si impossessano della nave da crociera Achille Lauro in Egitto. Fra i passeggeri c’è un ebreo americano invalido, Leon Kinghoffer, 69 anni. Gli sparano e lo buttano in mare. Luglio 1994: Buenos Aires • Un attacco organizzato dall’Iran al centro culturale della comunità ebraica argentina uccide 85 persone e ne ferisce centinaia L’antisemitismo produce fenomeni criminali a largo raggio contro gli Ebrei, anche oggi: Daniel Pearl – giornalista ebreo americano, il 23 gennaio 2002, dopo aver realizzato un'intervista in un ristorante di Karachi venne rapito da un gruppo di fondamentalisti islamici perché EBREO. Nove giorni dopo venne decapitato Ilan Halimi , ebreo francese di 23 anni, venne rapito perché ebreo il 21 gennaio 2006 da una gang di islamisti della banlieue parigina chiamata “i Barbari“. Venne torturato per tre settimane, fino alla morte. Il rovesciamento dell’accusa Quando il mondo si indigna per le immagini dei jihadisti che tagliano la testa a Daniel Pearl e ad altri ostaggi, l’antidoto è pronto: si accusano gli Ebrei di essere i veri tagliagole Giordania, 13 giugno 2006. Le fazioni palestinesi si uccidono fra di loro a Gaza (dove comanda Hamas, armato dall’Iran) e nel West Bank (dove predomina Fatah), Li unisce soltanto l’odio per Israele, che per molti è odio per gli Ebrei, ovunque nel mondo. Yemen, 23 giugno 2003 • L’interminabile ‘processo di pace’ inizia nel 1974, ed è costellato di morti: • morti israeliani per attentati terroristici e bombardamenti da Gaza e dal Libano, • morti palestinesi per bombardamenti israeliani. 1974-1979: lunghi negoziati fra Israele ed Egitto, favoriti dall’ONU e da Kissinger, portano alla PACE fra i due paesi. Israele restituisce all’Egitto tutte le terre conquistate in Sadat e Begin annunciano di guerra. aver raggiunto l’accordo per la pace. Ma l’Egitto non si riprende la striscia di La Lega Araba espelle l’Egitto! Gaza. 1987 Prima Intifada • Da una sommossa spontanea dopo un incidente stradale a Gaza si sviluppa una rivolta generalizzata dei Palestinesi anche in Cisgiordania, che coinvolge giovanissimi, bambini. • La repressione israeliana è dura e le immagini dei carri armati accanto ai ragazzini che tirano pietre crea antipatia per Israele. • In Israele si crea un grande movimento di opinione per la pace, anche a caro prezzo. Durante le trattative fra Egitto e Israele a Camp David si pongono le premesse per il riconoscimento dell’indipendenza dei Palestinesi. • Ma Sadat verrà assassinato dai fondamentalisti islamici per aver fatto pace con Israele. 1993 - Dopo anni di trattative tramite gli USA e da alcuni paesi europei , l’OLP e Israele firmano l’accordo per il processo di pace, che prevede una serie di passi e di altre trattative per discutere i problemi irrisolti. L’importante è incominciare a costruire fiducia e collaborazione . 1994: l’anno della grande speranza • Le zone in verde forte sulla Giordania e Israele cartina passano sotto il firmano la pace controllo dell’ANP. Nelle altre rimangono le forze A Gaza e nel West Bank si israeliane, in collaborazione instaura l’Autorità con la costituenda polizia Nazionale Palestinese palestinese. Ma la propaganda d’odio si intensifica, e diventa odio religioso. Busseremo alle porte del cielo con i teschi degli Ebrei Saddam Hussein in Iraq promette 25 000 dollari di ‘premio’ alle famiglie dei terroristi suicidi. • Iran e Siria sostengono e armano Hezbollah, che dal Libano invia regolarmente missili e bombe sul nord di Israele. • L’Iran arma e finanzia Hamas , che fa una propaganda d’odio capillare e quotidiana, rivolta soprattutto ai bambini. Le televisioni arabe propagano calunnie e odio per gli Ebrei e invitano alla ‘guerra santa’. Anche i problemi di matematica sono usati per instillano odio: come facevano i nazisti. Ziyad Abu al-Haj predica alla Tv di Hamas Oggi sono gli Ebrei a guidare la guerra onnicomprensiva contro i Musulmani. Noi, i Musulmani, conosciamo bene la natura degli Ebrei, perché ce l’insegna il Sacro Corano. La Sunna spiega a fondo ai Musulmani la vera natura degli Ebrei. La guerra e l’odio per Maometto e per l’Islam risiede nelle loro anime, perchè vi sono predisposti per natura. Oggi Israele vive nel cuore del territorio arabo-mussulmano come un cancro che vuole dominare il mondo. Gli Ebrei discussero con Mosè, profeta di Allah, vollero uccidere Gesù, profeta di Allah, e volevano assassinare Maometto, profeta di Allah. Forse nel loro famoso libro, di cui negano l’autenticità, conosciuto come I Protocolli dei Savi di Sion, ma che noi chiamiamo “ I Protocolli degli Imbecilli di Sion”, in questo testo, fratelli miei, gli Ebrei tracciano il loro piano per assediare il mondo intero, da terra, dal cielo e dal mare, concettualmente, economicamente e attraverso le comunicazioni come sta succedendo oggi. Arriverà il momento, per volere di Allah, in cui i loro beni verranno distrutti, i loro figli sterminati, e nessun Ebreo o Sionista rimarrà sulla faccia della terra. (eco del millenarismo nazista e del suo programma di sterminio) Il susseguirsi dei fatti sul terreno è un triste elenco di violenze che hanno perno nell’anno 2000, quando si sarebbero dovuti firmare altri accordi fra Israeliani e ANP. Alla fine dell’anno Arafat deciderà di non firmare e di riprendere la guerriglia. 2000: il linciaggio di due Israeliani a Ramallah diventa un gesto d’eroismo da imitare. Da settembre 2000 si intensificano gli attacchi terroristici: è la cosiddetta seconda Intifada, che cesserà con la costruzione della barriera o muro di separazione (che è un muro soltanto fra case vicine, non in spazi aperti). Il ritiro di Israele dalla fascia di sicurezza del Libano viene visto come una vittoria del terrorismo, non come un gesto di pace. La barriera di separazione ha fermato il terrorismo in Israele 2004 muore Arafat, gli succede Abu Mazen. • 2005: Israele lascia Gaza e porta via tutti gli Ebrei che ci abitano. Gaza diventa territorio di Hamas, manovrato dall’Iran. Anche gli Egiziani costruiscono un muro al confine con Gaza per isolare Hamas. Gennaio 2009: • Israele risponde al continuo lancio di razzi da Gaza con un bombardamento. • I paesi della Lega Araba non reagiscono. • La Turchia, che sta perseguendo una nuova politica di leadership nel mondo islamico, prende le difese di Gaza e a marzo 2010 organizza la ‘flotilla’ pacifica - che si conclude con 9 morti (turchi). Ora sono in corso altri dialoghi di pace. Ma guardate come i Palestinesi parlano ai loro figli della Shoah…… 03/09/2010 : Palestina, tredici gruppi armati annunciano strategia comune contro Israele Abu Ubeyda, portavoce delle Brigate Ezzedin alQassam, braccio armato di Hamas, ha annunciato oggi che tredici gruppi palestinesi hanno deciso di unire le loro forze per riprendere gli attacchi contro Israele. L'annuncio dei gruppi giunge mentre negli Stati Uniti il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Mahmud Abbas e il premier israeliano Benjamin Netanyahu discutono di un accordo di pace…. …oltre ad Abu Ubeyda, hanno preso parte alla conferenza stampa altri uomini a volto coperto in rappresentanza dei vari gruppi armati tra cui le Falangi di al-Quds, braccio armato della Jihad islamica, le Brigate Abu Ali Mustafa, le Brigate Jihad Jibril, le Brigate al-Nasr, le Brigate Saif alIslam, le Brigate dei martiri di al-Aqsa - sezione Nabil Masoud e altre piccole formazioni ‘ . E questi sono soltanto i gruppi armati attivi a Gaza. In Cisgiordania ce ne sono altri. E c’è Hezbollah in Libano, che ha ammassato un vero e proprio esercito, che obbedisce all’Iran. Facciamo parlare i numeri: Israele, Gerusalemme e Golan: 21,900 Km2 6,650,000 ab. (20% arabi); 293 ab. x Km2 Increm demografico annuo 2,11 % Antorità Palestinese: 6002 Km2 – 3 300 000 ab.; 550 ab. per km2, increm. demografico annuo 3,9% Lombardia: 23 861 Km2, 9,032,000 abitanti, 378 abitanti per Km2 ( dati anno 2003)