L’OSSERVATORE
METEO
REGISTRARE LA TEMPERATURA
UMIDITA’ RELATIVA
TERMOIGROGRAFO
Escursione da 10 a 100%
REGISTRA CON CONTINUITA’ SU
CARTINA L’ANDAMENTO DELLA
TEMPERATURA E UMIDITA’ RELATIVA
Escursione di 60°C
TEMPERATURA
TERMOIGROGRAFO
ELEMENTO SENSIBILE ALL’UMIDITA’ RELATIVA
FASCIO DI CAPELLI
TUBO DI BOURDON
ELEMENTO SENSIBILE ALLA TEMPERATURA
IL TERMOIGROGRAFO
La cartina di registrazione è un foglio rettangolare che va avvolto
sul tamburo di registrazione. Suddiviso in due zone, parte superiore
destinata all’andamento dell’umidità relativa, la parte inferiore è
destinata all’andamento della temperatura
La cartina è impiegata per la registrazione settimanale e si sostituisce
ogni lunedì mattina alle ore 0900/Z
Dalle ore 0900/Z di lunedì alle ore 0900/Z del lunedì successivo
RILEVARE L’UMIDITA’RELATIVA
MINIMA E MASSIMA
Umidità Max 100%
Umidità min 50%
RILEVARE LA TEMPERATURA
MINIMA E MASSIMA
1200/Z
Temperatura max 00-24
18.0°C alle ore 1250/Z
0000/Z
+10°C
Temperatura min 00-24
9.0°C alle ore 2220/Z
L’UTILITA’ DEL
TERMOIGROGRAFO
1. RILEVA I VALORI ESTREMI DI
UMIDITA’ RELATIVA E DI
TEMPERATURA IN UN DETERMINATO
PERIODO,
QUINDI:
CI PERMETTE DI TRASCRIVERE SUL
MODELLO MET S 201.
CI PERMETTE DI TRASCRIVERE ED
TRASMETTERE CON IL MESSAGGIO
SYREP.
INFORMAZIONI UTILI DAL
TERMOIGROGRAFO
ALLE ORE 0600/Z SI DEVE
OSSERVARE LA TEMPERATURA
MAX NELLE ULTIME 24 ORE.
SI TRASCRIVE, MA NON
SI TRASMETTE, IN UN
RIQUADRO NELLA
COLONNA DI 0000/Z
SI TRASCRIVE, MA NON
SI TRASMETTE, IN UN
RIQUADRO NELLA
COLONNA DI 0000/Z
ALLE ORE 1800/Z SI DEVE
OSSERVARE LA TEMPERATURA
MIN NELLE ULTIME 24 ORE.
PICCOLE CORREZIONI ALLO
STRUMENTO PER LA TEMPERATURA:
IL CONFRONTO VIENE FATTO CON
LO STRUMENTO DI RIFERIMENTO
CIOE’ CON IL TERMOMETRO
ASCIUTTO DELLO PSICROMETRO.
AGENDO SUL POMELLO A TESTA
ZIGRINATA CHE E’ MONTATO
SULL’ESTREMO MOBILE DEL
TUBO DI BOURDON; IL POMELLO
E’ BLOCCATO, PER SICUREZZA
DA UNA VITE A TESTA QUADRA.
PICCOLE CORREZIONI ALLO
STRUMENTO PER L’UMIDITA’ RELATIVA:
IL CONFRONTO VIENE FATTO CON
LO STRUMENTO DI RIFERIMENTO
CIOE’ CON LO PSICROMETRO NEL
SUO COMPLESSO.
AGENDO SULLA VITE A TESTA
QUADRA CHE E’ MONTATA SU
UN ESTREMO FISSO DEL FASCIO
DI CAPELLI.
PRESSIONE ATMOSFERICA
L’INVOLUCRO
ATMOSFERICO
ESERCITA SULLA
SUPERFICIE
TERRESTRE E SUI
CORPI IMMERSI
NELL’INVOLURCO
STESSO UNA
PRESSIONE,
DEFINITA
PRESSIONE
ATMOSFERICA
GLI STRUMENTI
LA PRESSIONE ATMOSFERICA VIENE
MISURATA CON
BAROMETRI A MERCURIO
BAROMETRI ANEROIDI
POSIZIONE VERTICALE
BAROMETRO
A MERCURIO
CANNA DI VETRO ALTA 100 CM.
NONIO
TERMOMETRO ANNESSO
POZZETTO FISSO
RILEVAMENTO
DELLA PRESSIONE
1^ OPERAZIONE:
LETTURA DELLA
TEMPERATURA DEL
TERMOMETRO ANNESSO AL
BAROMETRO.
TALE OPERAZIONE EVITA
CHE IL CALORE IRRAGGIATO
DAL CORPO DELL’OSSERVATORE
POSSA ALTERARE L’INDICAZIONE
DEL TERMOMETRO.
Termometro annesso
RILEVAMENTO
DELLA PRESSIONE
2^ OPERAZIONE:
LEGGERI COLPI, CON UN DITO,
SULLA CANNA DI VETRO.
TALE OPERAZIONE SERVE
PER L’ASSESTAMENTO DEL
MERCURIO.
SCALA GRADUATA
IN hPa
RILEVAMENTO
DELLA PRESSIONE
3^ OPERAZIONE:
SI DEVE DISPORRE IN MODO TALE
DA GUARDARE PERPENDICOLARMENTE
LA SCALA
TALE OPERAZIONE SERVE AFFINCHÉ
IL RAGGIO VISUALE SIA TANGENTE
ALL’ESTREMITA’ SUPERIORE DEL
MENISCO.
SCALA GRADUATA
IN MILLIMETRI
TANGENTE ALL’ESTREMITA’
SUPERIORE DEL MENISCO
SI’
NO
NO
RILEVAMENTO
DELLA PRESSIONE
4^ OPERAZIONE:
PORTARE LA BASE INFERIORE DEL
NONIO A LAMBIRE L’ESTREMITA’
SUPERIORE DEL MENISCO.
QUINDI SI EFFETTUA LA LETTURA
DELLA COLONNA BAROMETRICA.
L’USO DEL NONIO
SE LO ZERO DEL NONIO COINCIDE
CON UNA DIVISIONE DELLA SCALA
IL VALORE DELLA LETTURA SI
DEDUCE SULLA SCALA IN
CORRISPONDENZA DELLO ZERO
DEL NONIO.
IL VALORE DELLA LETTURA SI
ESPRIME IN hPa O IN mm INTERI
LA LETTURA E’: 971.0 hPa
L’USO DEL NONIO
SE INVECE E’ UNA ALTRA DIVISIONE
DEL NONIO CHE COINCIDE CON UNA
DIVISIONE DELLA SCALA, IL VALORE
DELLA LETTURA E’ DATO, PER GLI
INTERI, DALLA DIVISIONE DELLA
SCALA POSTA IMMEDIATAMENTE
AL DI SOTTO DELLO ZERO DEL NONIO
E, PER I DECIMALI, DALLA DIVISIONE
DEL NONIO CHE COINCIDE CON UNA
QUALSIASI DELLA SCALA.
LA LETTURA E’: 728.4 mm
LE QUALITA’ DEL NONIO
1. COSTITUITO DA UNA FACCIA
ANTERIORE E DA UNA POSTERIORE
CONSENTE DI EVITARE L’ERRORE DI
PARALLASSE.
2. SERVE PER MEGLIO INDIVIDUARE LA
POSIZIONE DEL MENISCO DEL
MERCURIO NELLA CANNA;
3. SERVE PER VALUTARE LE FRAZIONI
DELLE UNITA’ INCISE SULLA SCALA
BAROMETRICA;
CORREZIONI BAROMETRICHE
SE SI CONSIDERA CHE:
• AL VARIARE DELLA TEMPERATURA VARIA LA
MASSA VOLUMICA DEL MERCURIO;
• IL VALORE DI g (accelerazione di gravita’)VARIA
CON ALTITUDINE E LATITUDINE;
PER OTTENERE DEI DATI DI
PRESSIONI CONFRONTABILI,
BISOGNA APPORTARE ALLE LETTURE
BAROMETRICHE LE DOVUTE
CORREZIONI.
LE CORREZIONI
ALLA LETTURA DELLA COLONNA
BAROMETRICA BISOGNA:
1. APPORTARE EVENTUALE CORREZIONE
STRUMENTALE DEL BAROMETRO;
2. APPORTARE LA CORREZIONE
GRAVIMETRICA
3. RIDURRE ALLA TEMPERATURA DI 0°C;
CORREZIONE FISSA TOTALE
PER CORREZIONE FISSA SI INTENTE LA SOMMA
ALGEBRICA DI:
1. CORREZIONE PER ERRORE STRUMENTALE;
2. CORREZIONE GRAVIMETRICA PER
I. LA LATITUDINE DEL LUOGO
II. L’ALTITUDINE DEL POZZETTO SUL LIVELLO DEL
MARE
CORREZIONE FISSA TOTALE
LA CORREZIONE FISSA TOTALE
VIENE RIPORTATA SUL MODELLO
DECADALE MET S 201,
E TRASCRITTA NEL RIGO
IDENTIFICATO
CON LA SIGLA “cf”
CORREZIONE STRUMENTALE
L’ERRORE STRUMENTALE E’ DOVUTA AD
IMPERFEZIONI DI COSTRUZIONE.
LA CORREZIONE DERIVANTE DA TALE
ERRORE PUO’ ESSERE POSITIVA O NEGATIVA
CORREZIONI GRAVIMETRICHE
LA CORREZIONE GRAVIMETRICA
COMPLESSIVA SARA’ LA SOMMA DI DUE
CORREZIONI:
1. ALTITUDINE DEL POZZETTO SUL LIVELLO DEL
MARE
2. LATITUDINE DEL LUOGO
CONTINUA
… PER ALTITUDINE
PER OGNI
ALTITUDINE
DIVERSA DA ZERO
METRI,
L’ACCELERAZIONE
DI GRAVITA’ E’
MINORE DI QUELLA
CHE SI AVREBBE AL
SOTTOSTANTE
LIVELLO DEL MARE.
g<gc
gc=980,665 cm/s2
… PER ALTITUDINE
ALLORA LA STESSA PRESSIONE ATMOSFERICA E’
EQUILIBRATA DA UNA COLONNA DI MERCURIO
PIU’ ALTA, IL MERCURIO PESA MENO, E
L’OPERAZIONE DI CORREZIONE COMPORTA UNA
RIDUZIONE DELL’ALTEZZA DELLA COLONNA,
QUINDI UN TERMINE CORRETTIVO NEGATIVO.
… PER LATITUDINE
I LUOGHI
SITUATI
TRA IL POLO Polo Nord
g>gc
NORD ED IL
PARALLELO
45°32’40’’
gc =980,665 cm/s2
IL VALORE
DELL’ACCELERAZIONE DI
GRAVITA’ E’
g<gc
SUPERIORE A
a
QUELLO DI
RIFERIMENTO,
equatore
a=45°32’40’’
PIU’ VICINO AL
CENRO DELLA
I LUOGHI SITUATI TRA L’EQUATORE
TERRA. QUINDI
E IL PARALLELO 45°32’40’’, IL VALORE
SI USERA’ IL
DELLA GRAVITA’ E’ MINORE DI QUELLO
TERMINE
CONVENUTO. QUINDI SI USERA’ IL
POSITIVO
TERMINE CORRETTIVO NEGATIVO
LE CORREZIONI GRAVIMETRICHE
APPORTATE PRESSO
L’AEROPORTO MILITARE DI GIOIA
DEL COLLE - LIBV
CORREZIONE TERMICA
DOPO LA CORREZIONE STRUMENTALE
DOPO LA CORREZIONE GRAVIMETRICA
OCCORRE APPORTARE LA CORREZIONE
TERMICA
SI DEVE DETERMINARE IL VALORE DELLA LETTURA
CHE SI AVREBBE SE LA TEMPERATURA FOSSE DI 0°C.
CORREZIONE TERMICA
TRAMITE IL MANUALE
TECNICO E’ POSSIBILE
APPORTARE LE CORREZIONI
TERMICHE ALLE LETTURE
BAROMETRICHE PER
RIDURLE ALLA
TEMPERATURA DI 0°C.
CORREZIONE TERMICA
-3,63
IN FUNZIONE DELLA
TEMPERATURA DEL
TERMOMETRO ANNESSO
AL BAROMETRO E
DELL’ALTEZZA
BAROMETRICA
SI RICAVA CON LE DOVUTE
INTERPOLAZIONI IL
VALORE
DELLA CORREZIONE DA
APPORTARE.
RIDUZIONE DELLA PRESSIONE AL
LIVELLO DEL MARE
E’ L’OPERAZIONE CHE CONSISTE
NEL PASSARE DALLA PRESSIONE
RILEVATA STRUMENTALMENTE IN
UN CERTO LUOGO A QUELLA CHE
NELLO STESSO ISTANTE SI
AVREBBE AL LIVELLO DEL MARE
SULLA STESSA VETICALE DEL
LUOGO.
RIDUZIONE DELLA PRESSIONE AL
LIVELLO DEL MARE
LA RIDUZIONE DELLA PRESSIONE
AL LIVELLO DEL MARE NON
RICHIEDE L’APPLICAZIONE DI
NESSUNA FORMULA, MA L’USO DI
TABELLE.
RIDUZIONE DELLA PRESSIONE
AL LIVELLO DEL MARE
BAROMETRO ANEROIDE
BAROMETRO
ANEROIDE
STRUMENTO CHE PERMETTE
UNA IMMEDIATA VERIFICA
DELLA CORRETTA
LETTURA BAROMETRICA
E REGISTRA
LA TENDENZA BAROMETRICA
DA TRASCRIVERE E
TRASMETTERE CON IL
GRUPPO IDENTIFICATO DALLA
CIFRA 5 DEL SYNOP.
BAROMETRO
ANEROIDE
TENDENZA BAROMETRICA
PERIODO DI 3 ORE
0300/Z
0600/Z
IL BAROGRAFO
La cartina di registrazione è un
foglio rettangolare che va avvolto
sul tamburo di registrazione.
La cartina è impiegata per la
registrazione settimanale e si
sostituisce ogni lunedì mattina alle
ore 0900/Z
Dalle ore 0900/Z di lunedì alle ore 0900/Z del lunedì successivo
LE NUBI
Tipi di nuvole
Sono più di 100 i tipi di nuvole che attraversano i nostri cieli ridistribuendo le riserve di
acqua tra le regioni del pianeta, sotto forma di vapore acqueo. I criteri che permettono
una prima classificazione si basano sulla forma e sull'altezza rispetto al suolo.
L’OSSERVAZIONE DELLE NUBI
Le nubi vengono generalmente classificate, a
seconda dell'ALTITUDINE, in quattro famiglie
principali: nubi alte, nubi medie, nubi basse
e nubi a sviluppo verticale. Le quattro
famiglie vengono ulteriormente suddivise, in
base alla forma delle nubi, in generi, specie e
varietà, a seconda dell'aspetto e del processo
che conduce alla loro formazione. Si possono
distinguere oltre cento tipi differenti di nubi.
Qui si descriveranno solo le quattro famiglie
primarie e i generi più importanti.
NUBI ALTE
Sono costituite da particelle di ghiaccio e
si trovano alla quota media di 6 km al di
sopra della superficie terrestre.
La famiglia comprende tre generi
principali:
cirri
cirrostrati
cirrocumuli.
CIRRI, CIRRO(STRATI/CUMULI)
I cirri sono isolati, con aspetto di piume o
merletti disposti in bande.
I cirrostrati appaiono come sottili veli
biancastri; talvolta presentano una
struttura fibrosa e, quando sono
interposti fra un osservatore e la Luna o il
Sole, causano il fenomeno degli aloni.
I cirrocumuli sono nubi in banchi sottili,
trasparenti e biancastri, con struttura
granulosa e disposti in gruppi o in file.
NUBI MEDIE
Sono costituite da acqua liquida e si
trovano ad altitudini comprese fra i 2 e i 6
km.
La famiglia comprende i due generi
principali:
altostrati
altocumuli
ALTOSTRATI e ALTOCUMULI
Gli altostrati appaiono come spessi strati
di colore grigio o bluastro, attraverso i
quali il Sole o la Luna possono essere visti
solo confusamente, come attraverso un
vetro coperto da brina.
Gli altocumuli hanno invece l'aspetto di
masse rotondeggianti, biancastre o grigie,
talvolta simili a batuffoli di cotone;
quando sono particolarmente fitte, danno
luogo al cosiddetto "cielo a pecorelle".
NUBI BASSE
Costituite da acqua liquida, si trovano di
norma ad altitudini inferiori ai 1500 m.
In questo gruppo sono comprese tre
forme principali:
stratocumuli
nembostrati
strati
STRATOCUMULI,
NEMBOSTRATI E STRATI
Gli stratocumuli consistono in grosse masse
arrotondate, di colore grigio e di aspetto
soffice, che spesso coprono tutto il cielo,
lasciando solo pochi squarci di azzurro.
I nembostrati sono spessi, scuri e privi di forma
ben definita: sono le tipiche nubi da
precipitazione, che danno quasi sempre origine
a pioggia o neve.
Gli strati sono distese grigie di spessore
variabile che possono dar luogo a pioggia
sottile o a nevischio.
Nubi a sviluppo verticale
Si sviluppano nello strato di atmosfera
compreso tra i 1500 m e i 12.000 m.
In questo gruppo sono comprese le due
forme principali:
cumuli
cumulonembi.
CUMULI E CUMULONEMBI.
I cumuli, a forma di cupola o torre, appaiono
per lo più nella seconda parte della giornata,
quando il riscaldamento del Sole produce forti
correnti ascensionali. Tali nubi hanno di solito
basi appiattite e sommità arrotondate, a
cavolfiore.
I cumulonembi sono scuri, dall'aspetto pesante,
e si ergono come montagne, spesso sormontate
da un falso cirro a forma di incudine, costituito
da cristalli di ghiaccio. Si tratta di nubi
temporalesche, che portano generalmente
intensi e improvvisi acquazzoni.
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