La verità non sembra mai
vera.(Georges Simenon)
Woman, I know you
understand the little child
inside a man. (John Lennon)
Lascio agli altri la
convinzione di essere i
migliori, per me tengo la
certezza che nella vita si può
sempre migliorare. (Marilyn
Monroe)
La strage delle donne in Italia dall’inizio
dell’anno ha già fatto 116 vittime. Ogni
anno nel mondo si registrano 3.500 morti
per violenza tra coniugi: il 77% sono
donne. Molte di loro sono state uccise da
mariti, compagni, ex spasimanti. Per
ricordare e sensibilizzare il governo e
l’opinione pubblica contro ogni tipo di
violenza sulle donne, il 25 novembre si
celebra la GIORNATA MONDIALE
CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE
SULLE DONNE. La data non è stata
scelta a caso, ma in ricordo del
devastante assassinio del 1960 delle tre
sorelle Mirabal.
Sono stati quindi scritti due tipi di convenzioni a favore
delle donne: la Convenzione “No more” nel 2010 e la
Convenzione di Istanbul nel 2011. Inoltre nel 2009 è
stato attivato il numero verde antiviolenza 1522.
Questa Convenzione è il
frutto del lavoro di
associazioni di donne e della
società civile, che
condividono l’impegno per
prevenire e sensibilizzare sul
tema della violenza contro le
donne. Inoltre propone un
percorso per richiamare le
istituzioni alla loro
responsabilità e agli atti
dovuti, per ricordare che la
protezione della vita e della
libertà delle donne non può
essere dimenticata.
La Convenzione si è resa
necessaria per l’elevato
livello di violenza su donne
e bambine di ogni
nazionalità, per l’inquietante
numero di femminicidi, per
le tendenze socio-culturali
che giustificano la violenza
domestica, per l’immagine
sessista nei media e
nell’industria pubblicitaria e
per l’assenza di risultati
riguardo il fenomeno.
La Convenzione sostiene che
la violenza maschile sulle
donne non sia una questione
privata, ma politica. Sostiene
inoltre che sia un fenomeno di
pericolosità sociale per donne
e uomini e denuncia il fatto
che la violenza non sia un
fenomeno occasionale ma
un’espressione del potere
diseguale tra donne e uomini,
infatti la sua conseguenza
immediata è il femminicidio.
Le cause di queste
violenze sono molteplici;
ma restano e si
conservano anche in
situazioni di
cambiamento culturale e
di mentalità e risentono
del mancato intervento da
parte delle istituzioni che
non devono lasciare le
persone da sole, ma
hanno il compito di
prevenire e dovrebbero
proteggere l’ intera
popolazione.
La Convenzione “NO MORE” è sostenuta anche da
importanti artiste: Dandini, Rocca e Archibugi.
Dandini afferma che: “I delitti sono solo la punta
dell’iceberg”. Rocca dichiara che: “Le nozze forzate
sono una piaga anche in Italia”.
Questa Convenzione tratta della lotta
sulla prevenzione e la lotta contro la
violenza nei confronti delle donne e
la violenza domestica. Il Senato ha
approvato all’unanimità l’invito al
governo a ratificare il testo. Era stata
il Ministro del lavoro nel 2012 ad
aver chiesto ai gruppi parlamentari di
impegnare il governo sulla questione
prima della fine della legislatura.
La Camera dei deputati il
28 maggio 2013 ha
approvato la ratifica della
Convenzione di Istanbul.
Adesso il provvedimento
spetta al Senato.
Si tratta di 81 articoli che
ad oggi sono stati
ratificati da quattro Stati:
Albania, Montenegro,
Turchia e Portogallo.
L'Italia è il quinto Stato.
Serve però la ratifica di
almeno 10 Stati perché la
Convenzione diventi
esecutiva.
La Convenzione chiede agli
agenti che intervengono sul
posto, in caso di immediato
pericolo per la vittima, di
togliere l’abusatore dalla
casa per un determinato
periodo, anche se costui ne
è il proprietario.
Nella Convenzione si
chiarisce che la causa
della violenza contro le
donne è l’immediata
conseguenza delle
ineguaglianze ed è
conservata e avallata
anche dal silenzio e della
negazione. Questa
Convenzione riconosce
inoltre l’esigenza di un
soccorso immediato alle
vittime, che spesso sono
succubi dell’abusatore.
Se ad essere violento è un
genitore, questo può
incontrare i figli solo dopo
una valutazione dei rischi
e in presenza di un
supervisore perché a volte
i figli rimangono l’unico
legame obbligato tra
l’abusatore e la vittima.
Infine sia la Convenzione
di Istanbul sia la
Convenzione “NO
MORE” chiedono ai
media di autoregolarsi per
promuovere il rispetto
delle donne.
Scarica

Diapositiva 1