La Riflessione e …
le Prospettive
nelle
Scuole
Progetto I CARE - Conegliano -TV
PARTECIPANTI PROGETTO “I CARE”
Dir. Did Conegliano 1°
VERBALE INCONTRO del 25/05/2009
PRESENTI:
la Dirigente Scolastica, Dott.ssa Salvador; la psicopedagogista, Dott.ssa Betto;
16 insegnanti; 7 genitori
MODALITA’ CON CUI SI E’ SVOLTO L’INCONTRO:
I presenti si sono disposti in modo circolare.
La Dirigente ha richiamato le finalità del progetto e il lavoro svolto.
Ai presenti sono stati consegnati foglietti di diverso colore per rispondere ad
alcune domande per la verifica del percorso.
Le coordinatrici del gruppo hanno poi invitato ciascuno a posizionare la
risposta data nello spazio che più sentiva consono. La riorganizzazione ha
dato luogo ad una riflessione condivisa.
Di seguito riportiamo le risposte così come sono state riorganizzate, e i
suggerimenti del gruppo per il proseguo dell’esperienza.
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COSA È RIMASTO DA QUESTI INCONTRI?
(contenuti emozioni, modalità di lavoro…)
CONFRONTO, CONDIVISIONE ARRICCHIMENTO
• Mi sono resa conto, durante questi incontri, che le mie esigenze, emozioni erano le stesse delle
altre mamme (genitori) e questo mi è servito per confrontarmi.
• A livello emozionale ho trovato positivo il poter confrontarsi con genitori e insegnanti al di fuori
del solito colloquio ristretto alla propria classe.
• Bello confrontarsi con genitori e insegnanti di altre realtà… Un metodo di condivisione
democratico
• Mi è piaciuto confrontarmi e lavorare con genitori, finalmente dalla stessa parte, per parlare
finalmente di bambini/e
• Finalmente un’esperienza positiva; ho potuto confrontarmi... Emozione di non trovarsi soli.
• La consapevolezza che al centro, da ambo le parti, c’è il bambino/a, l’alunno/a.
• Confronto con problemi vissuti da più parti.
• Arricchimento in termini di conoscenza sull’inclusione
• Capacità di mettersi in gioco tra genitori e docenti.
• La volontà di trovare strategie condivise.
• Ho apprezzato la possibilità di discutere liberamente nel gruppo.
• Ho trovato, tuttavia, una certa difficoltà ad esporre situazioni personali.
• Il grande coinvolgimento di tutti gli operatori scolastici, la loro passione, (nonostante tutto e
tutti) e i loro sacrifici.
• Da una parte l’utilizzo di belle parole ma che sul campo trovano poco (?) utilizzo. La prima
inclusione deve avvenire in famiglia tra padre, madre e bambino; solo dopo si può avere quella
a scuola e all’esterno.
• I problemi dei bambini/e vengono affrontati soprattutto dalle mamme, poco dai papà.
• Gli incontri sono stati interessati , soprattutto dal punto di vista della collaborazione e il
confronto diretto con i genitori. I quali si sono espressi con le loro paure ed emozioni.
• Il desiderio che ci sia una semplice concreta ricaduta nel quotidiano.
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RILEVAZIONI SUL METODO
• Partecipazione attiva nel gruppo. Genitori ed insegnanti hanno avuto modo di analizzare e affrontare
situazioni
• Si “spera” un modus di porsi cercando di coinvolgere le parti. Nella scuola dalla dirigente, ai genitori,
agli alunni agli insegnanti e ai collaboratori per il migliore fine comune e non nell’interesse del
singolo
• Lavorare con i genitori in fase di progettazione, anche se non per tutto il tempo, permette
un’integrazione del lavoro e la sottolineatura di aspetti non presi in considerazione.
• Ritengo importante avere dei momenti di confronto diretto con i genitori nei quali esprimere
liberamente pensieri, riflessioni, proposte, critiche costruttive. Il fine ultimo per insegnanti e genitori
è il benessere di ogni bambino. Ok quindi i laboratori.
• È stato molto bello e di arricchimento il confronto e lo scambio tra insegnanti e genitori: è stata
l’occasione per far emergere considerazioni e pensieri sulla scuola e le relazioni, molto spesso
condivise le considerazioni.
• Prendiamoci una tazza di tè. Inclusione come accettazione delle diversità individuali. Creazione di un
clima di benessere e serenità attraverso l’applicazione delle buone prassi. L’ascolto.
• La partecipazione numerosa dei genitori ha dimostrato da parte loro la voglia di confrontarsi con il
mondo della scuola e la necessità di questi incontri, proprio per poter parlare insieme un linguaggio
comune.
• Il momento “particolare” ha favorito la richiesta “sincera” di un genitore verso le aspettative delle
insegnanti
• Ho riscontrato grande difficoltà nel mio gruppo a “far parlare” i genitori con la presenza degli
insegnanti. È stato necessario un piccolo “rodaggio” per affrontare l’argomento scelto (ASCOLTO)
quindi i tre incontri sono stati pochi.
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CRITICITÀ
Contenuti importanti dati come flash e con poco tempo per essere
realmente sviscerati e con possibilità da applicarsi nel concreto.
ALTRI INTERROGATIVI…
• Dove sono gli altri genitori?
• Mantenere il coinvolgimento e l’approfondimento
• Diteci come coinvolgere chi svicola
• mi piacerebbe che ci fossero più incontri di questo tipo nel percorso
scolastico dei nostri figli
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IL PERCORSO HA CORRISPOSTO …
ALLE VOSTRE ASPETTATIVE?
SÌ
• La collaborazione negli interventi da parte dei genitori ha superato ogni mia
aspettativa. Se ci fosse stato più tempo da dedicare ai lavori di gruppo
sarebbero emerse più cose.
• Sì, il percorso ha corrisposto alle mie aspettative.
• Gli interventi dell’esperta sono stati molto chiari ed esaustivi, peccato… troppo
poco tempo dedicato a lei.
• Gli stimoli e gli spunti di riflessione dati dall’esperta sono stati molti, ma mi
aspettavo anche qualcosa di più concreto.
• Il percorso com’è stato impostato , sì, peccato il poco interessante di tanti
genitori.
• Il percorso è stato interessante, soprattutto per la collaborazione tra docenti e
genitori.
• Inizialmente sembrava un discorso lontano dalle mie aspettative, ma durante il
percorso sono venute fuori delle situazioni e dei confronti che mi hanno coinvolto
sempre di più, tanto che gli incontri sono finiti sul più bello.
• Sì, interessanti i gruppi misti fra persone che si conoscono e collaborano e altre
che non si conoscono, per scambio di pareri e “scuole di pensiero” sotto una
validissima supervisione.
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IN PARTE
• Il percorso ha in buona parte corrisposto alle mie aspettative.
• Dalle presenti sì, ma tanti genitori non era una cosa importante.
• Non del tutto; mi aspettavo un maggiore supporto teorico da parte degli
esperti con interventi più corposi alla fine del percorso.
• In parte sì perché c’è stata la voce dei genitori insieme a quella degli
insegnanti. In parte no perché pensavo si parlasse di più di inclusione.
• Ci voleva più tempo per continuare e coltivare il rapporto con i genitori. Ci
voleva più tempo per una formazione approfondita con l’esperta per tutti.
• Pensavo che i contenuti fossero più centrati all’inclusione, abbiamo più volte
discusso, invece, di principi educativi più generali, peraltro sempre
importanti da condividere.
• Forse è mancato a livello di lavoro di gruppo un coordinatore che guidasse
meglio le riflessioni emerse e dare un taglio più mirato al lavoro svolto
NO/POCO
• Poco tempo
• Forse è mancato un supporto da parte delle persone
esperte prima di passare ai laboratori.
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QUALI AZIONI POSSIAMO AVVIARE…
NEL NOSTRO CIRCOLO?
COINVOLGERE
• Allargare gli incontri di progetto a tutte le sezioni e coinvolgere tutti:
genitori e insegnanti. Applicare quanto appreso sotto la guida di un
supervisore che faccia da collegamento tra scuola e famiglia.
• Cercare maggiori rapporti interpersonali, ricordandosi dei ruoli, per
coinvolgere sempre di più i soliti assenti, magari anche grazie ai
bambini, sempre nell’interesse di questi.
• Non sempre i soliti genitori, ma tanti altri
• Pensare ad orari nel tardo pomeriggio evitando così incontri dopocena.
• Cercare di coinvolgere anche gli altri genitori per concretizzare
effettivamente il percorso fatto
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APPROFONDIRE
• Sostenere e favorire gli incontri informali, anche festisi, tra le famiglie che
frequentano la stessa scuola. Favorire la solidarietà e la condivisione.
• Continuare a parlare di queste problematiche all’interno delle proprie classi.
• Costruire un patto formativo con la partecipazione “autentica” di genitori e
insegnanti. Approfondire la tematica dell’inclusione.
• Dare la possibilità a tutti di conoscere il progetto per condividerlo e attuarlo
insieme.
• Mi farebbe conoscere esperienze concrete di inclusione
• Inserire un’ora durante la settimana una figura (psicologa) che segua i nostri
bambini nelle loro problematiche personali 87paure, difficoltà ad esprimersi…)
…TRE TAZZE DI TÈ
• ...continuare a preparare insieme qualche Buona tazza di té…
• Più momenti di incontro
• Organizzare, dove quando possibile, momenti di raccordo e di condivisione con i
genitori. In questo modo si possono affrontare le tante problematiche dovute
anche alle diversità degli alunni e, soprattutto, all’accettazione delle stesse.
• Continuare la formazione e costituire un gruppo che possa essere di esempio, cioè
suscitare l’interessare degli altri (genitori e insegnanti).
• Ritengo utile incontri periodici insegnanti/genitori, in veste di uditori, sulle
problematiche infantili.
• Progetto di formazione comune con colleghi (gruppo, scuola, rete…)
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PARTECIPANTI PROGETTO “I CARE”
Dir. Did Conegliano 3°
VERBALE INCONTRO del 9./06/2009
PRESENTI:
la Dirigente Scolastica, Dott.ssa Possamai; la psicopedagogista, Dott.ssa Parolo;
… insegnanti; …. genitori
MODALITA’ CON CUI SI E’ SVOLTO L’INCONTRO:
Il Dirigente Scolastico ricorda al gruppo che questo appuntamento ha lo scopo
di verifica della prima trance del progetto. Questo progetto di ricerca – azione
prevede un momento di ascolto, al quale segue un momento di attuazione di
ciò che si è appreso, quindi, siamo giunti a metà rispetto al cammino
intrapreso.
Viene fatta passare una traccia che servirà alla riflessione e al conseguente
scambio di opinioni.
Nella scheda consegnata risultano quattro domande, ognuno può riflettere
annotando le proprie considerazioni e, in un secondo momento, avverrà la
condivisione di gruppo. Il giorno 25 giugno il gruppo progetto si ritroverà per
mettere insieme i risultati dei diversi circoli ed inviarli alla Dott.ssa Montani.
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INTERVENTO DELLA DIRIGENTE
La sensazione che la dirigente ha avuto, dalla visione dei partecipanti alla
formazione e dalla formatrice stessa, è che , ora, siamo più liberi di parlare di
inclusione a scuola.
Il progetto sembra aver raggiunto il suo obiettivo anche dall’esame dei materiali
prodotti dai vari gruppi. La Dott.ssa Milani, ricercatrice che lavora con la Dott.ssa
Montani, afferma che gli interventi registrati nel materiale, sono “ parole molto
libere” .
Il materiale verrà consegnato nel mese di settembre.
LE DOMANDE
1 – su quali contenuti, argomenti siete stati più sollecitati. Quello che è
stato proposto come lavoro, che cosa vi ha lasciato?
2 – in generale esprimete i punti di forza e di debolezza
3 – quali azioni, che cosa vorreste proporre ad altri docenti, al proprio
Collegio Docenti, al proprio Consiglio,come portare avanti concretamente le
proposte …
4 – una domanda più personale …
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SU QUALI CONTENUTI E ARGOMENTI…
SIETE STATI PIÙ SOLLECITATI?
QUELLO CHE È STATO PROPOSTO COME LAVORO…
CHE COSA VI HA LASCIATO?
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certezza che ogni adulto educante ha bisogno di formazione per potersi
relazionare in modo positivo e costruttivo
volontà di stare “ meglio” insieme , dove meglio è qualcosa di più di star bene
miglioramento del benessere a livello relazionale e comunicativo tra docenti e
genitori e coloro che operano con i bambini
confrontarsi con altri e vedere il bambino nell’insieme a casa, a scuola e in
comunità
un progetto con un percorso rinnovabile, sempre aperto
positivo conoscere opinioni dei genitori, condivisibili anche da altri
piacere di lavorare con genitori che hanno dimostrato entusiasmo nella
costruzione di un percorso da fare insieme , hanno partecipato contribuendo
è stato un arricchimento personale e professionale
richiesta di un maggiore scambio tra genitori e docenti da parte dei genitori
percepito un tutt’uno, inclusione anche tra di noi per il benessere non solo del
bambino, ma anche dell’adulto
possibile perché c’è stato un mettersi sullo stesso livello, non conoscendosi
momento di approfondimento e possibilità di avere importanti riferimenti con
esperienze di casi riportati
tutti, nella loro specificità, hanno bisogno di inclusione
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IN GENERALE ESPRIMETE…
I PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA
PUNTI DI DEBOLEZZA:
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orario serale non completamente approvato, nel caso dovessimo ripetere incontri, quale orario
possiamo proporre? , chiede il Dirigente, anche se, per esperienza, considera essere impossibile
trovare un orario ideale. Anticipare almeno alle ore 20.00.
nei gruppi è capitato di avere insieme genitori della stessa classe
gruppi troppo numerosi, difficoltà di passaggio tra tutti
introdurre un moderatore competente
equilibrare il numero docenti e genitori
la proporzione dei genitori di alunni disabili se è equa diventa punto di forza
consegne importanti ma tempo limitato
Il Dirigente ritiene che fosse necessario calibrare di più il tempo della relatrice e preparare il
materiale fotocopiato precedentemente.
la disposizione dei luoghi adibiti al lavoro di gruppo poco adatta
PUNTI DI FORZA:
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sicuramente, ed in comune accordo tra tutti, la relatrice, con il suo carisma coinvolgente e la sua
preparazione
condivisione del lavoro
da parte dei genitori di bambini normodotati desiderio di “capire”ed “ascoltare” i problemi dei
bambini disabili e dei loro genitori
possibilità di formazione personale
valorizzazione delle ricchezze che ogni persona porta con sé, valorizzazione dell’individuo senza
distinzione di ruolo
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QUALI AZIONI… PROPOSTE A…
COLLEGIO DOCENTI, PROPRIO CONSIGLIO…
COME PORTARE AVANTI CONCRETAMENTE LE PROPOSTE?
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creare momenti da condividere con i genitori, impegnativi e meno formali
alla ripresa del progetto, a settembre, organizzare un momento di convivialità,
anche con i bambini, fuori dalla scuola
non trattenersi dal dire cose anche spiacevoli che possano equilibrare una situazione
fare tutto insieme
partecipare alla vita della scuola
“raccontare la scuola”
ricaduta con tutti i docenti, viene proposto un Collegio tematico con la presenza
della relatrice
Il Dirigente chiede: “ Come attuare il coinvolgimento da parte degli altri genitori?”
Potrebbe essere in intersezione/ interclasse, traendo dal materiale,
indipendentemente dalla presenza o meno di casi speciali.
L’insegnante Menegon chiede perché non sia stato aperto il progetto a tutto il plesso, la
Dirigente risponde che non era possibile per il numero, vista la presenza di più
circoli alla rete.
Verranno valutati anche il peso e le modalità della documentazione.
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UNA DOMANDA PIÙ PERSONALE …
L’insegnante Costella esprime la sua incomprensione iniziale sulle modalità di
sviluppo del progetto, ma il percorso si è chiarito e costruito via via in modo
positivo. E’ stato un qualcosa vissuto in itinere con la curiosità, di volta in
volta, che veniva, successivamente soddisfatta.
Ha superato le aspettative del primo incontro
• adesioni notevoli dei genitori e stupore della loro partecipazione attiva
• la relatrice è stata stimolante
Il Dirigente ha molto apprezzato il confronto tra scuole diverse , gli incontri e le
dinamiche createsi tra le persone
pochi incontri e lavoro interessante
• molti genitori hanno portato avanti problematiche di bambini normodotati
• non si riusciva ad individuare i genitori di bambini con difficoltà dagli altri.
L’obiettivo del Progetto I CARE è proprio questo: che si parli il più possibile di
inclusione non facendo trasparire le differenze, ma un’effettiva integrazione,
nell’unicità di ciascun bambino e bambina.
Per noi della scuola, dice il Dirigente, sentire la necessità da parte delle famiglie di
creare momenti di scambio, di conoscenza, di fare domande, di rendersi conto
delle fatiche di ognuno è confortante e buon presupposto di inclusione.
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PARTECIPANTI PROGETTO “I CARE”
IST. COMPRENSIVO DI S. LUCIA DI PIAVE
VERBALE INCONTRO del 28/05/2009
PRESENTI:
il Dirigente Scolastico, Dott.ssa De Toni; la psicopedagogista, Dott.ssa Rosada; 14
insegnanti; 13 genitori
MODALITA’ CON CUI SI E’ SVOLTO L’INCONTRO:
I presenti si sono disposti in modo circolare e il Dirigente, dopo aver
esposto una sintesi sull’organizzazione e le finalità del progetto, ha
chiesto a genitori e insegnanti di esprimersi liberamente sugli aspetti
positivi e negativi rilevati all’interno del lavoro di gruppo e di individuare
possibili proposte di lavoro per il prossimo anno per avere una ricaduta
pratica all’interno dell’Istituto.
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ASPETTI POSITIVI:
ASPETTI NEGATIVI:
Apprezzamento per la docente
e per la ricchezza degli stimoli
offerti
La tipologia dell’attività diversa
dal contesto scolastico: non c’è
stato un coinvolgimento
emotivo e questo ha permesso
di parlare di bambini in modo
più oggettivo
La relazione
insegnanti/genitori è stata
favorita dalla discussione,
avvenuta sullo stesso piano, in
un contesto di parità
La fascia oraria in cui si sono tenuti gli incontri,
anche se tutti hanno poi convenuto sul fatto che
qualsiasi orario avrebbe creato difficoltà
Qualche gruppo risultava sbilanciato per la
presenza di un numero maggiore di insegnanti
Il tempo a disposizione è risultato insufficiente per
completare le attività richieste e gli spazi non
hanno favorito un clima sereno per il lavoro di
gruppo
La carenza di copie di materiale non ha permesso
una lettura e una riflessione maggiormente
condivisa
Necessità della presenza di un coordinatore per
ogni gruppo per avere una conclusione condivisa e
meno soggettiva e interpretabile
PROPOSTE:
Partecipare ad alcuni incontri tra genitori e insegnanti in cui vengono
proposti degli esercizi che aiutino ad aumentare il grado di fiducia
all’interno del gruppo
Sensibilizzare tutti i genitori sul fatto che il tema dell’inclusione non
riguarda solo le famiglie con disabilità
Lavorare sulla comunicazione per migliorare le modalità di relazione
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In prospettiva …
Sono già in calendario…
•
luglio 2009 - invio DOCUMENTAZIONE alla dott.ssa
Milani, dell’Università di Padova
•
settembre 2009 - incontro GENITORI E INSEGNANTI
con la dott. Milani quale avvio al lavoro di
generalizzazione di quanto emerso nel percorso, sia
come metodo di lavoro (formazione a partire dall’ascolto,
dal confronto, dal lavorare insieme) sia come
condivisione e riflessioni.
•
A.S. 2009/10 - COLLEGI DOCENTI unificati per la
presentazione del percorso effettuato dai gruppi da parte
della dott. Montani
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Diapositiva 1 - Istituto Comprensivo 3 "Brustolon" Conegliano TV