Significare il lavoro: due esperienze di ricerca in ambito imprenditoriale e nel recupero del disagio mentale. Barbara Barbieri, Clara Amato Roma, 17 ottobre 2013 Scenario Oggi il lavoro è diventato il nucleo, quasi privo di alternative, dei valori e dell’integrazione delle e nelle società “post moderne”. Tutte le dimensioni dell’esistenza umana sono profondamente intrecciate con il lavoro e con i significati che esso assume tanto da influenzare l’uomo e lo sviluppo della sua personalità. Roma, 17 ottobre 2013 Centralità dell’attività lavorativa e rilevanza nelle biografie individuali; Il significato del lavoro deriva dalla relazione dell’individuo rispetto ad altri universi di significato, anche esterni alla sfera professionale, che si struttura durante tutta la fase della socializzazione secondaria; L’esperienza lavorativa ha un’estrema valenza identitaria (funzione sociale e psicologica del lavoro oltre che economica, Granovetter, 1985); L’urgenza di fornire soluzioni adeguate ai problemi occupazionali ha spostato in secondo piano l’attenzione a cogliere i significati che muovono gli individui verso l’attività produttiva. Roma, 17 ottobre 2013 Regulatory modes and Entrepreneurship: The Mediational Role of Alertness in Small Business Success. (Amato C., Baron, R., Bélanger, J., Barbieri B., Pierro A., 2013) When the work generates well-being: relation between Occupational Engagement and recovery of dimensions in Quality of life in people with severe mental illness. Roma, 17 ottobre 2013 Roma, 17 ottobre 2013 Antecedenti di personalità • Creatività (Schumpeter, 1935) • Risk taking (Knight, 1921; Mill, 1954) • Bisogno di successo (Collins et al., 2004; McClelland, 1961) • Essere innovativi (Bausch e Rosenbusch, 2005) • Personalità proattiva (Rauch e Frese, 2007) • Autoefficacia (Utsch, Rauch, Rothfuss e Frese, 1999) • Tolleranza dello stress (Rauch e Frese, 2007) • Bisogno di autonomia (Rauch e Frese, 2007) • Locus of control interno (Stewart e Roth, 2004) • Coscienziosità (Ciavarella et al., 2004) • Core Self Evaluation • Perfezionismo • Curiosità • Autonomia Alertness come processo cognitivo IMPRENDITORI Partecipanti = 120 80 M 30 F Qualsiasi imprenditore ha successo? Perché alcuni imprenditori hanno più successo di altri? 1.Personalità C’è una relazione tra personalità e successo imprenditoriale? Quali tratti sono più predittivi di altri? 2. Cognizione Gli imprenditori di successo pensano differentemente dalle altre persone? Roma, 17 ottobre 2013 Lettura dell’ambiente e ricerca delle informazioni (azione) Associazione e collegamenti tra informazioni. Gli imprenditori cambiano i loro schemi e accomodano le nuove informazioni in maniera tale che si adattino alle loro conoscenze pregresse (Gaglio e Katz, 2001). Valutazione delle opportunità di business: sono opportunità fruttuose? Hanno un potenziale di profitto? Locomotion e Assessment La locomotion costituisce “l’aspetto della regolazione di sé riguardante il movimento da uno stato all’altro nonché l’attivazione e il mantenimento delle necessarie risorse psicologiche volte al conseguimento, senza distrazioni o ritardi, degli obiettivi” (Kruglanski et al., 2000, p. 794). L’assessment costituisce “l’aspetto comparativo della regolazione di sé riguardante la valutazione critica di entità o stati, come scopi o mezzi, in relazione alle alternative e al fine di giudicarne la relativa qualità” (Kruglanski et al., 2000, p. 794). Modello di mediazione .54*** Locomotion .23*** .27*** Ricerca info. .23*** Associazione .30*** Assessment Roma, 17 ottobre 2013 .26*** Valutazione .26*** Successo Conclusioni Il presente studio arricchisce il quadro teorico sulle variabili individuali che contribuiscono a spiegare il successo imprenditoriale (Rauch e Frese, 2000; Rauch e Frese, 2007). Gli imprenditori con elevati punteggi sia nell’orientamento alla locomotion che nell’orientamento all’assessment sono più vigili e hanno più probabilità di successo e nel processo di riconoscimento delle opportunità e, di conseguenza, nella loro attività di business. I risultati confermano la complementarità dei due modi regolatori per il funzionamento ottimale degli individui. Roma, 17 ottobre 2013 Presupposti PAZIENTI PSICHIATRICI Partecipanti = 62 Il lavoro è solo uno degli strumenti essenziali nel lungo processo di recovery e di inclusione, il nostro intento è quello di esplorare se, come e quanto il lavoro effettivamente contribuisca a ri-definire obiettivi di crescita personale e a ri-pensarsi dentro una progettualità esistenziale. La letteratura internazionale a riguardo mette in luce quanto il lavoro risulti essere un efficace strumento di inclusione sociale, fornendo alle persone con disabilità psichica l’opportunità di partecipare alla società come cittadini attivi. Roma, 17 ottobre 2013 Qualsiasi persona con disagio mentale grave è inabile al lavoro? disabilità è uno status conferito, non parte integrante della malattia Stigma Tempo passato Valore terapeutico del lavoro Dall’ergoterapia alla work therapy (Simon, 1929; Basaglia, 1963) Tempo presente Valore riabilitativo del lavoro Lavoro come strumento di recovery Strumento utilizzato dal DSM di Cagliari = AFL - Assegno di Formazione al Lavoro È una sorta di borsa lavoro di durata variabile in relazione al progetto. Simile al Supported employment Criticità di entrambe: una parte consistente dei pazienti non guadagna abbastanza per assicurarsi l’indipendenza economica e non può rinunciare all’aiuto della famiglia o ai sussidi pubblici e spesso hanno una estensione limitata nel tempo Sono stati attivati dal 2007 ad oggi 300 AFL 21 sono in corso 35 sono stati assunti dopo AFL (13%) 244 conclusi senza successiva assunzione Roma, 17 ottobre 2013 Domande che ci hanno posto: Come migliorare lo strumento di inserimento? Cosa può favorire il passaggio da un inserimento lavorativo ad una assunzione vera è propria? Roma, 17 ottobre 2013 Obiettivo Il progetto di ricerca intende esplorare quanto il lavoro effettivamente, attraverso lo sviluppo di un ipotetico processo di work engagement, riesca a: • “riagganciare” i pazienti; • controbilanciare il peso della malattia con nuovi elementi di ruolo nella società; • esplorare quanto il lavoro permetta ai pazienti di essere e sentirsi qualcos’altro, qualcun altro e non solo “malato”; Roma, 17 ottobre 2013 Partecipanti Pazienti che iniziano un percorso di inserimento lavorativo tramite AFL; Pazienti che a seguito di vari percorsi di inserimento lavorativo sono stati assunti con regolare contratto; Pazienti che, pur non avendo usufruito di percorsi riabilitativi in contesto lavorativo, lavorano. (Diagnosi prevalente: schizofrenia, disturbo bipolare, disturbo di personalità, disturbo dell’umore) Roma, 17 ottobre 2013 Prima indagine esplorativa: alcuni dati Come i pazienti esprimono la propria motivazione al percorso di inserimento lavorativo (10 interviste a pazienti candidati ad entrare in AFL) “voglio essere come gli altri” “ho bisogno di soldi” “non sopporto di stare a casa senza far nulla” Motivazione “io sono stato un gran lavoratore … poi 10 anni di psichiatria mi hanno spezzato le gambe … si vorrei lavorare ma i farmaci mi abbattono … si ci vorrei riprovare” “non sopporto più i miei familiari, voglio un motivo per stargli lontano qualche ora tutti i giorni” “mi spetta un lavoro … sono nelle categorie protette … me lo devono dare” Roma, 17 ottobre 2013 Le scale di misura scelte sono state: Questionario costruito ad hoc (a seguito di intervista a professionisti psicologi e psichiatri che si occupano di inserimento lavorativo di pazienti psichiatrici) 39 item 8 dimensioni indagate (identità, prospettiva temporale, vissuto della malattia; motivazione; autonomia; socialità; relazione; compliance) General Health Questionnaire; Utrecht Work Engagement scale (UWE) ridotto a 9 item; Rosenberg’ Self-Esteem scale (RSE); Perceived Autonomy Support: The Climate Questionnaires. The Work Climate. -Questionnaire (WCQ) di Decy e Ryan (ridotto a 6 item ); The General Causality Orientations Scale (GCOS) di Decy e Ryan (item ridotti). Roma, 17 ottobre 2013 Lavori in corso Cosa stiamo indagando? se il miglioramento di alcune dimensioni esistenziali sia determinato dal lavoro in termini di: work engagement, relazione con il supervisore (a lavoro), motivazione lavorativa. Roma, 17 ottobre 2013 GRAZIE PER L’ATTENZIONE! Roma, 17 ottobre 2013