LA MEMORIZZAZIONE
Didattica Mentalista
Corso di
autoformazione
RIUSCIRE AD
APPRENDERE.
APPRENDERE PER
RIUSICRE
2012/2013
«Sicome il mangiare
sanza voglia fia dannoso
alla salute, così lo studio
sanza desiderio guasta la
memoria, e no’ ritiene
cosa ch’ella pigli.»
Leonardo da Vinci
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Che cos’è la memoria?
La capacità di conservare nel
tempo le informazioni apprese e
di recuperarle quando servono,
in modo permanente.
(sistemi di memoria- Cornoldi)
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Quali sono i modelli di
funzionamento della memoria?
La memoria è fortemente legata
all’apprendimento: non c’è memoria
senza apprendimento.
La memoria è un processo dinamico
e attivo: un sistema in continuo
divenire…..
(sistemi di memoria- Cornoldi)
L’APPRENDIMENTO
IN CHIAVE FENOMENOLOGICA
MEMORIA
• MEMORIA A BREVE
TERMINE
DIMENSIONE COGNITIVA
• MEMORIA DI LAVORO
COSA
• MEMORIA A LUNGO
È…? TERMINE
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• MEMORIA EPISODICA
• MEMORIA SEMANTICA
•MEMORIA OLFATTIVA,
VISIVA, UDITIVA,
GUSTATIVA ETC.
• MEMORIA DI
RICHIAMO
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.passato…..
Memoria retrospettiva
COME SI PUÒ FARE…?
TRASPONENDO MENTALMENTE LE EVOCAZIONI VISIVE E/O AUDITIVE
DEL CONTENUTO DA MEMORIZZARE IN UN TEMPO E IN UNO SPAZIO DI
FUTURA UTILIZZAZIONE
Presente
Presente.
….. futuro
IL GESTO DELLA MEMORIZZAZIONE
p = percezione (auditiva e/o visiva)
e = evocazione mentale auditiva e/o visiva
r = restituzione dell’evocazione
Il gesto della memorizzazione consiste nel partire da un oggetto di percezione (p) per realizzarne una
codificazione mentale (e) e collocare questo evocato in una situazione ipotetica di riutilizzazione (r).
La memoria non è semplicemente come un granaio dove si possono accumulare i “sacchi di farina” cioè i
ricordi. Per rendere più funzionale la memoria, il progetto di conservazione delle immagini mentali deve
essere associato ad un progetto di riutilizzazione futura dei dati conservati.
“La memoria è una funzione di relazione con l’avvenire” dice A. de La Garanderie ed egli sottolinea che il
progetto per ritrovare le evocazioni consiste “nel lanciare nell’immaginario dell’avvenire ciò che vi si vuole
ritrovare.” La memoria pertanto non si alimenta paradossalmente nel “passato” ma nel “futuro”.
Quindi per MEMORIZZARE occorre:
METTERSI NELLA DISPOSIZIONE MENTALE (PROGETTO DI SENSO A DIMENSIONE VISIVA
E/O AUDITIVA) DI RIUTILIZZAZIONE DELL’EVOCAZIONE
«….denunciato l’errore in cui è caduto il pensiero
pedagogico, allorché ha affermato che per memorizzare
basta ed è sufficiente ripetere, riprodurre quel che si vuole
ricordare perché ne consegua la memoria. Se questo
procedimento fallisce, è la natura che non è stata
generosa nella ripartizione che ne ha fatto…Inutile
cercare altrove una diversa spiegazione! Per conto mio
considero una tale prospettiva del tutto infondata, perché
ripetizione e riproduzione non implicano in alcun modo la
memorizzazione. La terra replica continuamente il
proprio moto da migliaia di anni, eppure non si può certo
affermare che possieda una memoria! L’albero, quando
giunge la stagione primaverile, non va a ricordarsi che è
arrivato il momento di far spuntare le foglie, ecc…! La
ragione pedagogica cerca di essere una ragione
pedagogica della memorizzazione: ma qual è il senso che
occorre attribuire ad un progetto di atto perché esso
risulti capace di memorizzare?...»
A. de La Garanderie, Critique de la raison pédagogique
B. pag: 91.
LA MEMORIZZAZIONE
Didattica Mentalista
L’attore di teatro che prova il suo
spettacolo anticipa il momento in cui sarà
sul palcoscenico.
LA MEMORIZZAZIONE
Didattica Mentalista
Progetto di
senso
Un semplice esempio: l’alunno impara una lezione e
la colloca mentalmente nel futuro immaginando di
ripeterla due giorni dopo in un certo contesto...
Le immagini auditive e visive diventano efficaci quando il
soggetto le utilizza con uno scopo di progettualità, cioè con
la finalità di rivedere sotto forma di evocazione auditiva e/o
visiva predisponendosi mentalmente alla percezione in una
situazione di attesa cognitiva. Questo progetto è una
condicio sine qua non affinchè le evocazioni possono essere
utilizzate in modo adeguato e funzionale. La
rappresentazione travalica la semplice percezione
dell’oggetto ponendosi come rielaborazione mentale
dell’impressione sensoriale. Se non esistesse il progetto di
scopo la rappresentazione non avrebbe le caratteristiche
dell’evocazione mentale.
«Il metodo metacognitivo della gestione mentale. Il pensiero di Antoinde de
La Garanderie» di P. Sacchelli pag.103.
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Attenzione +
=
Immaginario
Memorizzazione del
futuro
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COME POSSO STUDIARE A MEMORIA UNA
POESIA,
UNA FILASTROCCA O UNA CANZONCINA?
L’insegnante chiede agli alunni di leggere (o scrivere)
una poesia (corredata da immagini che rappresentano le
varie sequenze in classe prima o seconda primaria) e
spiega ai suoi alunni in che modo possono
memorizzarla.
Grazie al dialogo pedagogico l’ alunno perviene
alla consapevolezza della propria madrelingua
naturale.
In questo modo ciascun bambino può utilizzare
il discorso interiore o le immagini mentali per
imparare la poesia o memorizzare qualsiasi altro
contenuto disciplinare………
MEMORIZZAZIONE
DIDATTICA MENTALISTA
Attenzione +
=
Immaginari
Memorizzazione del
futuro
PASSATO
PRESENTE
FUTURO
VISIVO
Rilegge la poesia con
l’intenzione di rivedere
mentalmente le parole sotto
forma di immagini.
ATTENZIONE
MEMORIZZAZIONE
DARE IL TEMPO PER
FAVORIRE
L’EVOCAZIONE
AUDIVO
Rilegge la poesia con
l’intenzione di
ripetere le parole nella mente
VISIVO
Ripete la poesia con
l’intenzione di rivedere
le immagini delle parole.
RIFLESSIONE
AUDITIVO
Ripete la poesia
con l’intenzione
di rievocare le
parole nella mente.
IL FUNGO
Dentro al grande bosco c’è un fungo modello
quando piove funziona da ombrello
quando c’è il sole che brucia le piante
dà un frescolino così riposante
Dicono i grilli e le formiche tra loro:
“Compare fungo sei proprio un tesoro!”
E lui risponde modesto: ”MA no, no,
ognuno a questo mondo fa quello che può!”
C.Kubler “Giorni d’autunno”, Bergamo, Atlas
Grazie dell ’attenzione ……
Arrivederci…
...a presto.
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memorizzare - Davide Grassi