Parametri di valutazione dei sistemi di trascrizione (OrlettiTesta) -comprensività vs specializzazione -attendibilità vs soggettività del ricercatore -leggibilità -consistenza vs ambiguità -flessibilità -trasversalità -riproducibilità COMUNICAZIONE schema di Berlo (1960) COMUNICAZIONE Modello di Slama Cazacu (1973) Wilbur Schram scambio-; feedback Campo esp. fonte Campo esp. Destinat. COMUNICAZIONE Modello di Dance (1967) ABILITA’ COMUNICATIVE DI BASE Orale Orale Scritto Scritto Ricezione Ricezione Ascolto Ascolto Leggere Leggere Produzione Produzione Parlato Parlato Scrivere Scrivere Priorità parlato sullo scritto Aspetti di vario tipo • filogenesi • ontogenesi • prassi • Sociali e culturali Parlando faccia a faccia: I suoni svaniscono I suoni non si possono correggere Per i suoni basta l’aria Sono modulati con varie intonazioni I suoni sono completati da altri codici Emittente e ricevente sono noti Emittente e ricevente condividono il contesto Produzione o ricezione sono contemporanee La velocità è determinata da chi parla Il parlato è meno pianificato Il parlato ha varie forme di feed-back Tratti situazionali del parlato • Mezzo fonico-acustico > minima possibilità pianificazione; impossibilità cancellazione; evanescenza; incidenza tratti prosodici • Contesto extraling. comune> uso mezzi non linguistici (CNV); uso deittici e altri riferimenti al contesto; • Compresenza E/R>funzione fatica; feedback; condivisione enciclopedia Mezzo fonico-acustico > minima possibilità pianificazione ed evanescenza > tratti linguistici: • • • • • • Frammentarietà sintassi Bassa coesione testuale e diversa strutturazione Paratassi Stile nominale Dislocazioni Ellissi, false partenze, strutture brachilogiche e anacoluti • Lessico basico • Ripetizioni • Segnali discorsivi Mezzo fonico-acustico > impossibilità cancellazione> tratti linguistici: • Parafrasi • Autocorrezioni • Meccanismi di modulazione Contesto di enunciazione condiviso >CNV e riferimenti contestuali> tratti linguistici: • Deitticità alta Compresenza E/R>funzione fatica > tratti linguistici : • Fatismi e meccanismi di modulazione >feedback> tratti linguistici: • Interruzioni > condivisione enciclopedia: • Ellissi • 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. attanti: Signor Veneranda e cassiere; location: biblietteria V buon giorno. C buon giorno. V lei fuma, eh? C sì (.) la pipa. V complimenti. C grazie. V prego (.) io vorrei un biglietto di entrata (.) e uno di uscita. C= >comecome? < V dico che vorrei un biglietto di entrata (.) e uno di uscita dalla fiera. Forse non mi sono spiegato bene? C oh lei si è spiegato benissimo! V ah. C ma noi abbiamo biglietti d’entrata e basta V bravo . A(h)llora io secondo lei dovrei rimanere chiuso dentro C oh >non no no < lei può uscire quando vuole (.) senza biglietto. V allora mi spieghi come faccio ad uscire se adesso sono fuori C beh(.) naturalmente prima di uscire lei deve entrare V ah::: allora posso entrare senza biglietto? C >no no no<lei deve entrare col biglietto (0,3) può uscire quando vuole V ah::: dunque vede che per uscire ci vuole un biglietto?eh eh eh ……… C SENTA LEI! V. NO SENTA LEI. C NO SENTA LEI V MA (.) io a lei l’ho già sentita . Che razza di gente che si trova (0,4) . (Rivolto ai telespettatori) Meno male che io faccio presto a consolarmi(.) mi bevo un bicchierino di brandy sock e tutto il mondo mi diventa amico(.) fate anche voi come me Attanti: Bonolis e Laurenti e San Pietro Loc.: paradiso B maestro (.) pesa un quintale (.) prenda ‘sta mela. L ma::: è l’urtima. B APPUNTO (.) se sbrighi. L i::o c::c’ho un brutto presentimento pa’- co’ sta mela(.) c::’è pure u::n serpente (.) qua. 5. B ma quale serpente (.) quello è il bruco. 6. L de TRE METRI? 7. B E::::E’ UN BRUCO GROSSO(.) E’ UN BRUCONE (.) eh se po’ fa- a macedonia(.) su 8. L [°scusi eh°] (Laurenti prende la mela e finiscono sotto processo da San Pietro) 9. S.P. eppure la sapevate la storia della mela! 10. B difatti(.) la colpa è di Laurenti “Voio a macedonia (.) che ce frega de Pietro. 11. L [m(h)a a me eh eh manco me piace a macedonia 12. B posso posso spiegà- tutto(.) posso avere un caffè? 13. S.P. ma le pare il momento? 14. B se è crema e gusto (.) ogni momento è quello giusto 1. 2. 3. 4. • Attanti:2 ragazzi e 3 ragazze Loc: pista da sci (le ragazze si avvicinano solo ad uno dei due) 1 R ehi:: che successo! (0.4)ma non hai anche tu la (.) (indica la neve) 2 R1 FORFORA?(.) io uso regolarmente EFFETTO FORMULA 3 Ra Eh (.) questi bei capelli 4 R Agisce sulla cute. Capelli intatti. 5 R1maniere forti? 6 R1 ma solo contro la forfora TESTI Tipologia strutturale narrativo B A descrittivo A prescrittivo A B B ottativo argomentativo A A vs B BREVILOQUENZA Lo slogan LO SLOGAN DEVE: 1. essere una formula breve come il proverbio o il motto, 2. avere contenuto e forma inseparabili 3. comportare una o più figure retoriche; 4. non ammettere repliche; 5. essere anonimo; 6. essere ripetibile; 7. essere polemico; 8. contenere una verità sommaria. Superamento dualismo scritto/parlato • De Mauro 1971 Tra Thamus e Theuth • Leo Spitzer 1976 Lettere di prigionieri di guerra italiani (1915-18) • Nencioni 1976 Parlato-parlato, ecc.in “Strumenti critici” • Sornicola 1980 e Voghera 1992 • Biber 1988 • LIP 1993 Analisi della conversazione 1.Analisi delle varianti del parlato spontaneo, controllato, in situazione formale, ecc. come marcatori sociali (cfr. studio variabili nelle slide precedenti) 2.Analisi e critica del discorso sociale come pratica discriminatoria o di manipolazione 3.Analisi del discorso come insieme di atti comunicativi etnografia pragmatica LINGUAGGIO COME AZIONE 3. Etnografia <èthnos ‘razza’ e graphìa ‘scrittura’ Etnolinguistica Metodo di descrizione documentaria di costumi, atteggiamenti, strumenti materiali, e culturali prodotti, attività simboliche e di rappresentazione di una comunità attraverso la partecipazione alla vita sociale della stessa. Tecniche proprie del metodo etnografico sono l’osservazione partecipante, marginale, l’intervista in profondità e la raccolta di dati della vita quotidiana (Bronislaw Malinoswski 18841942;) -Il contesto Il modello SPEAKING (Hymes, 1980) S(ituation)il contesto ambientale (definizione spazio-temporale della situazione),la scena (sua definizione culturale) P(articipants)il parlante,il mittente (fonte del messaggio),l'ascoltatore (eventualmente, il ricevente o l’uditorio),il destinatario E(nds)gli scopi-risultati (della comunità),gli scopi-fini (strategie dei partecipanti) A(ct sequences)la forma del messaggio,il contenuto del messaggio K(ey)la chiave (tono, modo, o spirito, con cui un atto viene compiuto) I(nstrumentalities)i canali di comunicazione,le forme di parlata N(orms)le norme di interazione,le norme di interpretazione G(enres)i generi (cioè, i tipi di testo messi in opera) Alcuni studi sulle lettere Dei Prigionieri • Leo Spitzer Lettere dei prigionieri di guerra italiani (1921) • Fabio Foresti et alii, Era come a mietere… (1982) Di alcuni gruppi sociali • Annabella Rossi Lettere da una tarantata (1970) • Nicola De Blasi I briganti della Basilicata (1990) • Massimo Palermo Interferenza linguistica nelle lettere di un’emigrante italo-argentina (1990) Di famiglie vs professionali (con fini pratici) • Alfredo Stussi Sette lettere mercantili fabrianesi del 1400 (1982) • Sandro Bianconi Femminile e maschile nelle lettere settecentesche della famiglia Oldelli di Meride (1987)