2 7 g e n n a i o 2 0 1 4 La Congregazione Suore Pie Operaie di San Giuseppe ogni anno vive il Giorno della Memoria con grande trepidazione e con un'intensa partecipazione spirituale ed emotiva. La ragione di tale speciale condivisione risiede nella circostanza che la Fondatrice Madre Maria Agnese Tribbioli - è stata riconosciuta post mortem «Giusta tra le Nazioni» (2010). La religiosa, infatti, ha avuto il grande merito di aver salvato la vita a molti bambini ebrei offrendo loro un sicuro riparo dalla scempio nazista nel seminterrato della Casa Generalizia, sita in Firenze alla via de' Serragli 113. http://www.congregazionepieoperaiesangiuseppe.it/Fondatrice.html Sul sito della Congregazione le consorelle dedicano a Lei un'intera pagina, che tutti possono visitare, dove viene illustrata l'alta figura morale e spirituale di questa piccola grande donna, capace di rispondere a fronte alta all'ufficiale nazista che Le chiedeva se ci fossero lì degli ebrei: «Qui ci sono solo figli di Dio!». Perciò, in occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, le suore Pie Operaie di San Giuseppe si uniscono a tutti i Comuni di tutte le città che in diversi modi e con creatività celebreranno questo gran giorno, così come abbiamo appreso dagli annunci. Molti professori di vita come Virgilio Rovai, Carlo Belli e tanti altri stanno passando questo messaggio ai giovani e agli adolescenti. Virgilio Rovai Carlo Belli A partire dalla loro vita ed esperienza danno testimonianza affinché questa Memoria ci aiuti a non dimenticare il passato e, in futuro, ognuno possa scegliere e vivere di accordo con i valori che contano nella vita: il rispetto, l’uguaglianza il diritto e la libertà di tutti di nascere e crescere nell’Amore essendo creati a immagine e somiglianza di Dio. Madre Marta Lombardi, Superiora Generale della Congregazione Per questa occasione e in ricordo dell’amicizia che è stata costruita in tutti questi anni, il signor Cesare Sacerdoti, uno dei salvati, ha mandato una bellissima lettera alla Congregazione, nella persona della Superiora Generale, madre Marta Lombardi. Il 19/01/2014 14:07, Cesare Sacerdoti ha scritto: Cara Madre Marta, è con grande gioia che desideriamo condividere con te e le care Sorelle nella perenne memoria di Madre Maria Agnese la nascita di due nuovi nipoti: a Daniel e Rachael l'otto dicembre una bellissima bambina, Rebecca Rose e il diciassette gennaio a Simon e Clare un meraviglioso bambino (ancora non hanno deciso il nome). Questi lieti eventi e tutte queste vite non esisterebbero senza l'amore incondizionato della Santa Fondatrice della vostra comunità, noi non lo dimenticheremo mai e lo passeremo di generazione in generazione per la Sua eterna memoria. Non è solo vitale per noi come famiglia ma è una continua affermazione del bene sopra al male e deve essere di esempio al mondo intero. Le vite salvate incluse quelle che sono venute in esistenza fino ad oggi sono venti, come è scritto nel Talmud "Chi salva una vita salva un universo intero" questo da' una misura del significato del Suo esempio, una vita dedicata alla vita e all'amore del prossimo come voi sue Sorelle continuate sulla strada da Lei tracciata. Con affetto a voi tutte, in particolare a te cara Madre Marta, Cesare e tutta la mia famiglia Madre Madre Marta Marta Lombardi Lombardi ee Cesare Cesare Sacerdoti, Sacerdoti, nel nel marzo marzo del del 2010, 2010, Salone Salone dei dei 500 500 aa Firenze, Firenze, in in occasione occasione del del riconoscimento riconoscimento della della Fondatrice Fondatrice quale quale «Giusta «Giusta tra tra le le Nazioni Nazioni Per non dimenticare…. 27 gennaio 1945 Giorno della memoria Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita con la Legge 20 luglio 2000 n. 211, dal Parlamento Italiano che ha aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come una giornata per commemorare le vittime del nazismo e dell'Olocausto. Serve a ricordare anche tutti coloro che, a rischio della propria, hanno salvato altre vite. La scelta della data è dovuta al fatto che il 27 gennaio del 1945 le truppe dell'Armata Rossa durante la loro avanzata verso Berlino - arrivarono nella cittadina polacca di Auschwitz e si trovarono di fronte al suo tristemente famoso campo di sterminio, liberando i pochi superstiti e rivelando al mondo l'orrore nazista. Un po’ di storia Un comandante della Gestapo. In Germania i nazisti, il 30 gennaio 1933, crearono una nuova polizia politica, la Gestapo, che rinchiuse oppositori politici, comunisti, socialisti, testimoni di Geova, protestanti ed ebrei. Inoltre, la polizia criminale, arrestò persone con precedenti penali, zingari, disabili e tutti coloro che giudicava nemici dello Stato. Nel 1939 gli internati erano 25.000. Durante la seconda guerra mondiale vennero costruiti molti campi di concentramento, alcuni dei quali anche in Polonia e in Serbia dove finirono ebrei, prigionieri di guerra sovietici e partigiani italiano. A partire dal 1942 furono costruiti anche campi di sterminio, nei quali venivano rinchiusi ebrei vittime della "la soluzione finale", che aveva come scopo la distruzione delle razze considerate inferiori. Gli internati erano costretti ai lavori forzati e coloro che non resistevano venivano uccisi. Morirono con i gas oppure per fame e malattie circa 11 milioni di persone, di cui più di 6 milioni di ebrei. Lo sterminio degli ebrei Quando, il 27 gennaio 1945, l’Armata Rossa fece il suo ingresso nel campo di concentramento di Auschwitz, i soldati rimasero terrorizzati da ciò che videro e fotografarono. Le immagini furono poi mostrate al processo di Norimberga, come prova contro i crimini nazisti e sconvolsero il mondo intero. Così tutti i popoli della terra conobbero l’agghiacciante stermino di ben 6 milioni di ebrei, che Hitler e i suoi seguaci avevano messo in pratica, dopo la conquista del potere. La stella di Davide è il simbolo della civiltà e della religione ebraica La svastica fu usata dai nazisti di Hitler in Germania come loro simbolo. Nei Paesi orientali è simboli di pace e prosperità. La shoah La shoah Con il termine Shoah venne ufficialmente indicato lo sterminio degli ebrei operato dai nazisti. Questo vocabolo venne usato per la prima volta nel 1938 in Palestina. La parola Shoah è una parola riportata dalla Bibbia e significa “catastrofe, disastro”. La Shoah è un genocidio, cioè un’azione criminale che tende alla distruzione di un gruppo etnico, nazionale, razziale o religioso. Shoah o olocausto? SHOA Genocidio, Azione criminale finalizzata Alla distruzione di un Gruppo etnico, nazionale, razziale o religioso Catastrofe, disastro OLOCAUSTO Sacrificio, espiazione Le cause della shoah Il nazismo si scagliò contro gli Ebrei con ogni mezzo di propaganda, e con una fitta campagna di leggi Per convincere la pubblica opinione di questa lotta, utilizzarono accuse di inquinamento della razza ariana, di arricchimento mediante lo sfruttamento del lavoro e di disgrazie economiche altrui. Dall’ entrata in guerra, più si proseguiva alla sconfitta del Terzo Reich, più si faceva intensa la guerra nazisti – ebrei. Il progetto di HITLER era di rendere tutto il MONDO JUDENFREI, cioè libero dagli Ebrei. Le leggi di Norimberga Gli ebrei erano costretti a vivere come degli emarginati: • Erano privati di ogni diritto civile e politico • Costretti a portare una stella gialla sul petto • Interdetti dagli uffici, dalle libere professioni, dalle scuole ariane, dalle banche • Rinchiusi in appositi quartieri recintati detti “ghetti” La notte dei cristalli Per il momento il nazismo operava solo discriminazione nei confronti degli ebrei... Nel novembre 1938, a Parigi venne ucciso un diplomatico tedesco ad opera di un giovane ebreo Le SS(unità di protezione) si scatenarono e nella notte del l’ 8 novembre furono incendiate sinagoghe, distrutti negozi ebrei e massacrate centinaia di persone la soluzione finale 20 gennaio 1942_ a Wansee viene approvato ciò che aprirà le porte al più grande orrore che la storia ricordi Centinaia di migliaia di persone deportate verso i lager,ammassate sui treni della morte, e all’arrivo selezionate. • Vecchi, donne e bambini sterminati nelle camere a gas con il formidabile topicida ziklon B, o con il monossido di carbonio; • Uomini, marchiati, e costretti a lavorare come larve per più di 12 ore al giorno; • Alla fine, i corpi venivano bruciati nei forni crematori migliaia al giorno. Le 5 fasi della shoa QUESTIONE EBRAICA _1933 -1940 STERMINIO EBREI _ 1941 -1945 • Privazione dei diritti civili dei cittadini ebrei; • Espulsione degli ebrei dai territori della Germania; • Creazione di ghetti circondati da filo spinato, muri e guardie armate che costringono gli ebrei a vivere separati dalla società in precarie condizioni sanitarie ed economiche; • Massacri delle Einsatzgruppen durante azioni di rastrellamento; • Deportazioni nei campi di sterminio in Polonia Le altre vittime della furia tedesca • • • • • • • • Tedeschi dissidenti ( 1933, campo di Dachau) Zingari ( perseguitati dal 1935, deportati dal 39) Testimoni di Geova ( internati nel 1935) Prigionieri di guerra ( dal 1939) Partigiani ( ogni volta che il reich si espandeva) Omosessuali (condannati nel 1934) Portatori di handicap (dal 1933, dal 1939 i primi ad essere gassati in “case di cura”) Parte del clero ( dal 1937, quando il Papa Pio XII si oppone alla Germania di Hitler con l’ emanazione di un’ Enciclica) Più di 6 milioni di vittime I Campi di concentramento: Auschwitz lI - Birkenau - A circa 3 Km. di distanza dal campo di Auschwitz I, si trova Auschwitz II, chiamato anche Birkenau. In questo campo, con una superficie di circa 175 ettari, furono costruite più di 300 baracche; non tutte sono sopravvissute fino ad oggi. Ne sono state conservate quasi per intero 45 in muratura e 22 in legno. Al posto delle baracche bruciate e distrutte, sono rimasti oggi solo i camini ed i contorni dei luoghi dove sorgevano, dai quali si vede la grandezza ed il numero. Il numero dei detenuti nell'agosto del 1944 raggiunse nel complesso centomila unità. Le piaghe del campo erano: la mancanza d'acqua, le disastrose condizioni igieniche e l'enorme quantità di topi. I nazisti costruirono la maggior parte degli impianti di sterminio proprio a Birkenau: quattro forni crematori, con camere a gas, fosse e roghi. Le baracche in muratura furono costruite senza fondamenta, su un terreno pantanoso. La maggioranza dei casotti non aveva il pavimento, ma solo terra battuta che spesso si trasformava in fanghiglia; nei capanni in muratura alloggiavano le detenute, che dormivano in cuccette a tre piani su paglia marcia e rancida. Su un piano dormivano circa otto persone; altre le baracche erano stalle da campo che potevano contenere circa cinquanta cavalli: dopo aver apportato qualche piccola modifica, si giunse ad alloggiare fino ad un migliaio di detenuti. Al centro delle baracche furono costruiti dei camini che dovevano riscaldare l'interno. I Campi di concentramento: Terezìn Terezìn fu il maggiore campo di concentramento nazista sul territorio della Cecoslovacchia. Costruito come transito per gli ebrei che venivano deportati verso i campi di sterminio, dalla sua nascita vi furono deportati 150.000 persone, fra le quali 15.000 bambini. La maggior parte trovò la morte nel ghetto stesso o negli altri campi nazisti. Non ci sono immagini forti, non ci sono cumuli di scheletri. Ma i quattromila disegni, come le sessantasei poesie di quelle giovani anime strappate alla vita, hanno senza dubbio lo stesso effetto. Il campo di Terezìn proprio perché di transito, è stato uno dei pochi che prevedeva uno spazio per i bambini. Stesse condizioni igieniche, stessa fame, stesse malattie. Proprio come gli adulti. Stessa Identica sofferenza Erano in 15.000: non ne sono sopravvissuti nemmeno 100. Avevano tutti un’età compresa tra i 12 ed i 16 anni. Ecco alcuni versi di una poesia e dei disegni fatti dai bambini nel campo di concentramento di Terezìn O mia piccola casa, mia casetta, perchè m’hanno strappato da te, perchè m’hanno portato nella desolazione, nell’abisso di un nulla senza ritorno? Per le strade girano i reclusi e in ogni volto che incontri tu vedi che cos’è questo ghetto, la paura e la miseria. Squallore e fame, questa è la vita che noi viviamo quaggiù, ma nessuno si deve arrendere: la terra gira e i tempi cambieranno Lettera scritta in yiddish da un ragazzo di 14 anni nel campo di concentramento di Pustkow. Miei cari genitori, se il cielo fosse carta e tutti i mari del mondo inchiostro, non potrei descrivervi le mie sofferenze e tutto ciò che vedo intorno a me. Il campo si trova in una radura. Sin dal mattino ci cacciano al lavoro nella foresta. I miei piedi sanguinano perché ci hanno portato via le scarpe… Tutto il giorno lavoriamo quasi senza mangiare e la notte dormiamo sulla terra (ci hanno portato via anche i nostri mantelli). Ogni notte soldati ubriachi vengono a picchiarci con bastoni di legno e il mio corpo è pieno di lividi come un pezzo di legno bruciacchiato. Alle volte ci gettano qualche carota cruda, una barbabietola, ed è una vergogna: ci si batte per averne un pezzetto e persino qualche foglia. L’altro giorno due ragazzi sono scappati, allora ci hanno messo in fila e ogni quinto della fila veniva fucilato… Io non ero il quinto, ma so che non uscirò vivo di qui. Dico addio a tutti, cara mamma, caro papà, mie sorelle e miei fratelli, e piango… Alcuni Sopravvissuti alla Shoah IL 27 GENNAIO DEL 1945 SONO STATI APERTI I CANCELLI DEI CAMPI DI STERMINIO. NOI ANCORA OGGI LO RICORDIAMO.