2010 - XXV Rapporto sull’occupazione in provincia di Trento
Le dinamiche professionali
Aviana Bulgarelli
Direttore Generale ISFOL
Trento – Sala Don Guetti 24 gennaio 2011
Le
previsioni
sui
fabbisogni
occupazionali
e
professionali nel prossimo decennio in Europa e in
Italia evidenziano la crescita dei lavori ad alta intensità
di conoscenza e competenza
La domanda di lavoro si rivolgerà alle persone con
livelli di istruzione alti (terziario) e intermedi (in
particolare di tipo tecnico/professionale) a scapito dei
soggetti a bassa qualificazione
La crescita del capitale umano e delle competenze
chiave e specialistiche giocherà un ruolo determinante
per la competitività italiana ed europea. L’Europa
crescerà sulla base della qualità dei beni e dei servizi
che sarà in grado di produrre. Ciò richiede una forza
lavoro altamente qualificata
Passato e futuro del mondo del lavoro italiano: variazione nella composizione
% delle principali categorie professionali 2000-2020
Dirigenti, imprenditori e legislatori
30%
Altre
25%
Prof. intellettuali e scient.
20%
15%
Manovali e occup. elementari
10%
Professioni tecniche
5%
0%
Cond. impianti e operai semispec.
Impiegati e escutivi non manuali
Artigiani e operai specializzati
Qualificate nel comm. e servizi
Qualificate agricoltura e pesca
Fonte: Cedefop
Aviana Bulgarelli - Direttore Generale ISFOL
2000
2020
Knowledge – and skills – intensive jobs on the rise
Le previsioni nazionali di breve e medio periodo (Excelsior
e Isfol) confermano le tendenze pan-europee di lungo
periodo ad eccezione dell’occupazione prevista per
imprenditori, gestori e responsabili delle piccole imprese la
cui riduzione riflette gli effetti negativi dell’attuale crisi
economica sulle piccole imprese
La domanda di lavoro italiana risulta tuttavia più
polarizzata di quella europea, sia sul versante delle
professioni tecniche e specialistiche (servizi alle imprese,
alle famiglie e professioni sanitarie) che, soprattutto verso
le occupazioni elementari a bassa qualificazione, bacino di
forza lavoro immigrata scarsamente qualificata
• La crescita strutturale delle occupazioni elementari riflette
l’invecchiamento della popolazione (colf, badanti) ma
anche la scarsa innovazione settoriale e produttiva italiana
• Nonostante la forte crescita di domanda per laureati e
diplomati, nel breve periodo è ancora alta quella per livelli
di qualificazione e di istruzione medio-bassa, anche nel
settore artigiano e delle PI. Rischio di una carenza di
visione anticipatrice sulla competitività
• Al contrario, nella media Europea e nelle previsioni di
lungo periodo nazionali, cresce il bisogno di qualificazioni
intermedie e alte : dal 21 al 35% in 20 anni per gli alti livelli,
dal 48 al 50% per quelli intermedi e dal 31 al 15% per i non
qualificati . Tendenza che interessa anche le occupazioni
elementari
Popolazione attiva per livello di qualificazione (ISCED)
Anno 2008 e scenari al 2020
100%
16.4 %
17.5 %
45.4 %
46.8 %
38.2 %
35.7 %
23.5
%
51.5 %
25.0 %
0%
2008
Fonte: Cedefop
2010
Bassa qualificazione
Aviana Bulgarelli - Direttore Generale ISFOL
2012
2014
Media qualificazione
2016
2018
Alta qualificazione
2020
Le tendenze strutturali in atto dovrebbero però favorire una
ricomposizione della popolazione attiva a favore di una
maggiore qualificazione, in parte proprio a causa dei bassi
livelli di partenza.
Anche se si prevede una crescita limitata dell’occupazione
complessiva, nel corso del decennio 2010-2020 le imprese
e le istituzioni italiane avranno comunque necessità di
acquisire un elevato numero di nuovi lavoratori
(sostituzione). Si tratta di circa 8 milioni di nuove posizioni,
concentrate sopratutto nei servizi privati, alle imprese e
alla persona, nelle professioni tecniche, intellettuali e
specialistiche e orientate verso forza lavoro dotata di
maggiori livelli di qualificazione (Cedefop).
Tendenze
spontanee alle crescita di una maggiore
qualificazione dell’occupazione possono essere stimolate
al fine di evitare la trappola della bassa produttività dovuta
a “low skilled equilibrium”
↓
Promuovere l’ambizione delle imprese a sviluppare e
utilizzare al meglio le competenze delle persone. Migliore
organizzazione e gestione del lavoro e delle competenze
significa mobilitazione del potenziale di innovazione
↓
La performance di un’impresa migliora al migliorare delle
pratiche di management: Investire nelle competenze di
managers e piccoli imprenditori è cruciale
Previsioni occupazionali per professione e livelli di
istruzione sono solo una proxi dei fabbisogni di
competenze
Nella filosofia di Europa 2020, adottata da tutti i paesi
europei, si mira al giusto equilibrio tra competenze chiave
e competenze specialistiche (soft e hard skills) e al
cercare di individuare e anticipare il tipo di competenze
richieste dalle imprese e dall’innovazione. I sistemi di
istruzione/formazione devono essere reattivi ai fabbisogni
Le competenze di base e quelle trasversali costituiscono
le fondamenta per l’apprendimento continuo e il
passaporto per cambiamenti e transizioni nel lavoro e nelle
professioni. Le specialistiche , la garanzia di occupabilità e
buona occupazione
In Italia, Isfol e Excelsior cercano di individuare le
competenze nelle professioni, ed emerge che:
↓
– Risoluzione di problemi complessi e competenze cognitive
(apprendimento attivo) e alfanumeriche sono considerate le skills
chiave più importanti dai lavoratori nell’esercizio della propria
professione. Ciò non solo per dirigenti, grandi e piccoli imprenditori ,
ma anche nelle professioni specialistiche , tecniche in quelle artigiane
(problem solving) –Isfol
– Lavorare in gruppo ma con autonomia, gestire rapporti con la
clientela e risolvere problemi sono le competenze chiave richieste
dalle imprese –Excelsior
– Le attività determinanti per raggiungere il livello di competenze
richiesto dalla professione sono identificate nell’esperienza (71%
contro 22% dei corsi di formazione -Isfol). La quota di assunzioni per
le quali le imprese ritengono indispensabile il possesso di una
specifica esperienza sfiora il 60 -Excelsior.
Difficoltà nel trovare lavoro, risposte multiple ,% risposte affermative
18-24
25-29
Total 18-29
The available jobs require fewer training
24,4
27,0
25,4
The available jobs require further training
48,0
44,1
46,5
The distance from the work places
38,3
31,5
35,6
Lack of previous work experience
56,8
46,8
52,9
Age discrimination
17,3
15,5
16,6
Sex discrimination
8,2
11,8
9,6
Unsatisfactory jobs
52,1
52,5
52,3
Data source Isfol PLUS 2008
data source Isfol PLUS 2008
La crescita delle competenze deve diventare il caso di
policy e di azione
quindi
I mondi della formazione e del lavoro devono lavorare
insieme per
– Identificare e sviluppare le competenze necessarie a far
ripartire la crescita
– Fornire percorsi integrati di apprendimento e/o assistere le
imprese allo sviluppo dell’apprendimento in impresa
– Rendere le istituzioni formative reattive e flessibili al
dinamismo delle professioni
– Innovare le metodologie di apprendimento per renderle
congruenti ai fabbisogni di competenze chiave (problem
solving…)
– Certificare le competenze acquisite
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Per saperne di più
http:professionioccupazione.isfol.it
Aviana Bulgarelli - Direttore Generale ISFOL
Variazioni previste dell'occupazione per categoria
professionale nel decennio 2010-2020 (mgl. unità)
144
1170
Dirigenti, imprenditori e legislatori
1 314
217
1103
Prof. intellettuali e scient.
1 320
1 029
1492
2 521
Professioni tecniche
-350
513
Impiegati e escutivi non manuali
511
596
Qualificate nel comm. e servizi
163
85
-176
Qualificate agricoltura e pesca
165
-11
-539
1607
Artigiani e operai specializzati
1 068
-183
517
Cond. impianti e operai semispec.
334
301
682
983
14
2
16
Fonte: Cedefop
Domanda netta Domanda sostitutiva Totale domanda
Aviana Bulgarelli - Direttore Generale ISFOL
Manovali e occupazioni elementari
Altre
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