G.F. La Gioconda • Scopo del corso • Avvertenze Scopo del corso: • dare le basi di conoscenza necessarie a capire la fotografia e il suo sviluppo digitale: saper leggere il libretto di istruzioni e comprendere articoli, notizie, cataloghi • mettere in grado di scegliere ed utilizzare apparecchi digitali sapendo ciò che si fa • mettere in grado di scattare in vista del risultato desiderato • mettere in grado di trattare le foto ottenute • mettere in grado di apportare correzioni • mettere in grado di stampare IN DEFINITIVA • mettere in grado di ottenere foto decenti Scopo del corso: • Per produrre una bella fotografia non basta quasi mai limitarsi a portare la fotocamera all’occhio e scattare un’istantanea • Gli automatismi a disposizione non devono evitare al fotografo la necessaria conoscenza della tecnica e della fotocamera ma, al contrario, fornirgli maggiori potenzialità di sfruttamento Avvertenze: • Tempi ridotti: – – – – quattro serate dedicate alla tecnica una serata dedicata alla composizione della foto quattro serate per Photoshop due serate per Lightroom • Il digitale va da fotografia a informatica a elettronica – Necessità di essere sintetici – Necessità di semplificazioni – Necessità di scelta argomenti + almeno un’uscita • Possibilità di sviluppo futuro – Eventuali corsi più approfonditi su tematiche specifiche – Frequentare gruppo – Leggere libri e riviste + almeno una serata di presentazione – Ma soprattutto…. e discussione delle AUTOCRITICA – FARE FOTO foto dei partecipanti – FARE FOTO CONFRONTO – FARE FOTO – FARE FOTO – FARE FOTO Avvertenze: 1. Gestione domande – Interrompere se non si ha capito – – – – Ripeto e spiego meglio Rimando ad approfondimento successivo Si capirà meglio in seguito Non pertinente al corso (= non lo so…) – – – – Ripeto e spiego meglio Rimando ad approfondimento successivo Si capirà meglio in seguito Non pertinente al corso (= non lo so…) – Chiedo se tutto chiaro – Domande servono a tutti: non farle privatamente al proprio vicino – Si disturba – Non si aiuta chi non ha il coraggio di farle – Chi parla è convinto di essere stato chiaro anche se non si è spiegato a sufficienza – Spazio di approfondimento a fine serata Avvertenze: 2. Alla fine del corso verrà consegnato un CD contenente le presentazioni utilizzate per le lezioni. 3. Dopo ogni serata sarà possibile scaricare la presentazione appena vista dal sito del Gruppo: www.gflagioconda.it 4. Allo stesso indirizzo è reperibile il programma del corso dettagliato per ogni serata. G.F. La Gioconda • • • • • Perché digitale? Le fotocamere Le pellicole ed il sensore I pixel e la risoluzione I files Perché digitale? VANTAGGI • IMMEDIATEZZA: le immagini possono essere visionate sul monitor in miniatura incorporato nella macchina immediatamente dopo averle scattate. Se la foto non è riuscita bene, la si può semplicemente cancellare. Se è sovresposta, troppo scura, sfocata o mossa si ha la possibilità di rifarla. Una volta a casa (ma anche, con un portatile o un tablet, durante le riprese) le immagini si possono vedere subito sullo schermo del computer (o del televisore) ed eventualmente stampare. • AUTONOMIA: fino a migliaia di foto senza “cambiare rullino”; unico limite pratico la durata della batteria. Le schede di memoria possono contenere un numero enorme di foto e possono essere riutilizzate per un numero (quasi) illimitato di volte. • FLESSIBILITÀ: non si è legati al tipo di pellicola: è possibile variare sensibilità, colore/BN, bilanciamento del bianco, contrasto ecc. foto per foto e anche dopo che si è scattato. • ECONOMICITÀ: una volta affrontato la spesa iniziale per l’attrezzatura uno scatto in sé stesso non costa praticamente nulla: possibilità quindi di scattare a ripetizione senza preoccuparsi del costo. Se poi si decide di stampare, non sarà necessario fare sviluppare “l’intero rullino”, sarà invece possibile scegliere e stampare solo le foto migliori ed è abbastanza agevole farlo da soli. Perché digitale? VANTAGGI (segue) • CONDIVISIBILITÀ: le immagini sono immediatamente disponibili per essere mostrate, distribuite su svariati supporti, inviate via e-mail, pubblicate sulla rete, ecc. • MANEGGEVOLEZZA: si possono ritoccare con semplicità le foto al computer correggendo eventuali difetti, errori o distorsioni. È’ relativamente semplice montare proiezioni e audiovisivi. (Attenzione ai programmi usati!) • RIPRODUCIBILITÀ: i files immagine possono essere duplicati infinite volte senza perdita di qualità. • CONSERVABILITÀ: Si possonofaccio archiviare con senza semplicità ed acura, costi infimi 1. NON APPROFITTARNE: la foto troppa innumerevoli foto sul proprio disco fisso, sul web e suda supporti di tanto poi la correggo: c’è sempre un costo pagare!!! memorizzazione trasportabili (floppy, CD, DVD, BD, HD, schede, chiavi) e distribuirle a chi possano interessare con un ingombro di spazio pressoché nullo. NON ESAGERARE: la correzione di cui non I2. files immagine sono inalterabili e, se simigliore adottanoèlequella opportune precauzioni , hanno una grande affidabilità di durata nel tempo ci si accorge • ATTENZIONE! Oltre a scattare fotografie, la macchine digitali offrono una quantità di funzioni extra, come la registrazione di suoni, la creazione di filmati, la funzione web cam, la registrazione della posizione tramite GPS…. Perché digitale? SVANTAGGI • Qualità, intesa in termini di quantità di informazioni registrate, non all’altezza della foto su pellicola. ? Perché digitale? Pellicola VELVIA 100 F Sensore 6 megapixel Tratto da Nikon eXperience (http://www.nital.it/experience/index.php) Sensore 10 megapixel Perché digitale? Pellicola VELVIA 100 F Tratto da Nikon eXperience (http://www.nital.it/experience/index.php) Sensore 10 megapixel Perché digitale? SVANTAGGI • Qualità, intesa in termini di quantità di informazioni registrate, non all’altezza della foto su pellicola. • In proiezione il rapporto qualità/costo è ancora molto insoddisfacente. ormai quasi soddisfacente. • Alto costo iniziale dell’attrezzatura e necessità di rinnovarla quasi totalmente. • Quasi necessità, per sfruttarne appieno le potenzialità, di trattare i files ottenuti. • Necessità di costante manutenzione per assicurare la conservazione dei files. • Timore reverenziale ed ingiustificato dei termini digitale, file, computer, informatica… • Conservatorismo puro e semplice. Cosa usiamo per vedere? OCCHIO • • • • • Strumento Non perfetto Selettivo Automatico Guidato CERVELLO • • • • • È lui che “vede” Abitudinario Influenzabile Sceglie Autonomo Cosa usiamo per vedere? OCCHIO • • • • • Strumento Non perfetto Selettivo Automatico Guidato CERVELLO • • • • • È lui che “vede” Abitudinario Influenzabile Sceglie Autonomo MACCHINA FOTOGRAFICA = OCCHIO SENZA CERVELLO LE FOTOCAMERE Piccole compatte Reflex PROSUMER Mirrorless Classiche non reflex • • • • • • Scattare in fretta e senza • problemi Piccole, maneggevoli e leggere: da portare sempre con noi Completamente automatiche, offrono comunque alcune possibilità di regolazione Talvolta forme di fantasia CONSUMER Dimensioni maggiori: obbiettivi più luminosi, sensori più grandi Possibilità di scelta tra vari tipi di automatismi, impostazioni e regolazioni manuali Disponibilità di accessori • • • • • Visione nel mirino attraverso l’obbiettivo Obbiettivi completamente intercambiabili Sensori grandi Vasta scelta tra vari tipi di automatismi, impostazioni e regolazioni manuali Ampia disponibilità di accessori PROFESSIONAL LA DIFFERENZA Davanti non cambia niente (o quasi) La diversità è dietro SENSORE PELLICOLA • • • LE PELLICOLE VARI TIPI Bianco e nero Negativi a colori Diapositive • Luce naturale • Luce artificiale VARIA CAPACITÀ VARIE SENSIBILITÀ • • • Da 25 A 6400 ASA E oltre • • • 12 pose 24 pose 36 pose SENSIBILITÀ = quantità di luce necessaria alla pellicola per ottenere un’immagine correttamente esposta. Viene espressa abitualmente in ASA. Raddoppia al raddoppiare del numero di ASA IL SENSORE Sistemi di colore •Il colore, in fotografia, è un’opinione •In natura gli oggetti ci appaiono variamente colorati perché assorbono solo alcune lunghezze d’onda della luce che li colpisce e rimandano le altre. Gli oggetti neri assorbono tutta la luce, gli oggetti bianchi la rimandano tutta. •Non esiste un modo fotograficamente pratico di rilevare le lunghezze d’onda rimandate da ogni singolo punto del mio soggetto: viene registrata solo la loro maggiore o minore luminosità. •Le foto che facciamo quindi sono solo in BN. •Il colore viene aggiunto con degli artifici. Sistemi di colore RedGreenBlue CyanMagentaYellowBlacK Usato quando il colore è prodotto da raggi luminosi (schermi, sensori). Usato quando il colore è stampato. In questo sistema i tre colori primari della luce sono il rosso, il verde e il blu; tutti gli altri colori possono essere ottenuti sommando i colori primari in proporzioni e intensità diverse. Il bianco e il grigio vengono prodotti quando rosso, verde e blu sono aggiunti in proporzioni simili, mentre la loro completa assenza produce il nero. I filtri o pigmenti di stampa cyan, magenta e giallo sottraggono dalla luce bianca varie quantità di rosso, verde e blu producendo in questo modo i vari colori dello spettro. Si forma il nero quando i filtri CMY sono combinati nella massima quantità, e ci si avvicina al bianco quando la loro concentrazione diminuisce. IL SENSORE IL SENSORE I PIXEL “picture element” • Unità di informazione: colore e luminosità I PIXEL “picture element” • Unità di informazione: colore e luminosità • Rappresentabili come quadretti I PIXEL “picture element” • Unità di informazione: colore e luminosità • Rappresentabili come quadretti MA ATTENZIONE: SONO NUMERI I PIXEL “picture element” Il loro numero determina la RISOLUZIONE: possibilità di riprodurre accuratamente piccoli dettagli e particolari 14 megapixel 2 megapixel (4600 x 3100) (1824 x 1216) Un po’ di terminologia 1.000 pixel = 1.000 Kilopixel = 1.000 Megapixel = 1.000 Gigapixel = 1 Kilopixel (mille pixel) 1 Megapixel (un milione di pixel) 1 Gigapixel (un miliardo di pixel) 1 Terapixel (mille miliardi di pixel) Circa la stessa relazione esiste tra Byte, Megabyte, Gigabyte, Terabyte, (anche se non bisogna moltiplicare per 1.000 ma per 1.024). Un Byte è formato da 8 bit. Un bit può assumere un valore tra 0 e 1, quindi il valore di un Byte è compreso tra 0 e 256. Anche un pixel è di solito descritto da un gruppo di 8 bit (anche se possono essere 10, 12, 16, …), quindi può assumere 256 valori (livelli di nero). Ma i colori del pixel sono tre, quindi può assumere 256 x 256 x 256 = 16.777.216 valori (livelli di colore) PPI (pixels per inch, pixel per pollice) o DPI (drops per inch, gocce per pollice) danno il valore della risoluzione) RISOLUZIONE 5 megapixel 0,5 megapixel (2560 x 1920) (800 x 600) RISOLUZIONE 5 megapixel 0,5 megapixel (2560 x 1920) (800 x 600) QUANTA RISOLUZIONE? Quella necessaria QUANTI MILIONI DI PIXEL CI SERVONO DIPENDE DA COME INTENDIAMO UTILIZZARE I FILES IMMAGINE PRODOTTI DALLA FOTOCAMERA 4 inch QUANTA RISOLUZIONE? 1 inch 1 inch Quella necessaria 72 pixel 3 inch RISOLUZIONE PER LO SCHERMO 72 pixel 72 ppi Anche 96 ppi per l’alta risoluzione: tenere comunque presente che in questo modo icone, scritte, immagini ecc. vengono rimpicciolite e di solito bisogna ingrandirle 4 x 72 x 3 x 72 = 62.208 QUANTA RISOLUZIONE? Quella necessaria RISOLUZIONE PER LO SCHERMO 72 ppi Determinata dalle dimensioni dello schermo Schermo Megapixel Dimensione file (in Mb) 15" 800x600 (SVGA ) 0,5 1,373 17" 19“ 1024x768 (XGA) 0,8 2,250 1280x1024 (SXGA) 1,3 3,750 Se i pixel sono di più vengono eliminati (scheda video) Se sono meno l’immagine è più piccola dello schermo QUANTA RISOLUZIONE? Quella necessaria RISOLUZIONE PER LE STAMPE 300 ppi QUANTA RISOLUZIONE? 1 inch 1 inch 1 inch 300 pixel 300 pixel QUANTA RISOLUZIONE? Quella necessaria RISOLUZIONE PER LE STAMPE 300 ppi Determinata dalle dimensioni della stampa Dimensione file Stampa Megapixel 10x15 cm - 4x6 in 2,2 6 13x18 3,1 9 8,7 25 cm - 5x7 in 21 x 29,7 - A4 4 x 300 = 1200 (in Mb) 6 x 300 = 1800 1200 x 1800 = 2.160.000 QUANTA RISOLUZIONE? Quella necessaria RISOLUZIONE PER LE STAMPE 300 ppi Da una fotocamera di 5 Megapixel (file di 2560x1920 pixel) se dobbiamo stampare a 300 pixel/pollice avremmo una dimensione di stampa di: 2560:300=8,53 pollici (1 pollice = 2,54 cm.) = 21,66 cm 1920:300=6,40 pollici (1 pollice = 2,54 cm.) = 16,26 cm In realtà nella pratica si stampa a 240 ppi (e anche meno). Si può poi intervenire interpolando pixel, e occorre inoltre tener conto della distanza di osservazione: con un file 2560x1920 pixel sarà possibile stampare, con i giusti interventi, anche un 70x100 cm QUANTA RISOLUZIONE? Quella necessaria RISOLUZIONE PER LE STAMPE 300 ppi 240 Dimensioni di stampa desiderata Risoluzione Megapixel 17 xx13 13,5 10cm cm 1600 x1200 2 22 17 x 16 12 cm 2016 x 1512 3 27 21 x 20 16 cm 2560 x 1920 5 32 26 x 21 17 cm 3000 x 2000 6 41 33 x 28 22 cm 3872 x 2592 10 50 40 x 33 27 cm 4672 x 3104 14 (teorica) QUANTA RISOLUZIONE? Quella necessaria TRANQUILLIZZATEVI: • Tutti questi calcoli, che sembrano complessi, in realtà sono molto semplici quando si capiscono nella loro logica. • I calcoli si possono fare (e di solito, quando dovessero servire, si fanno) in automatico, aprendo un qualsiasi programma di elaborazione di immagini: inserendo i parametri che ci interessano o che ci sono noti (dimensione in pixel, dimensione di stampa, dimensione in Mb, risoluzione…) si potranno visualizzare gli altri. TORNEREMO SUL PROBLEMA PARLANDO DELLA STAMPA QUANTA RISOLUZIONE? Quella necessaria • La fotocamera ci offre la scelta tra varie risoluzioni • Come regola generale è di norma preferibile scattare alla massima risoluzione disponibile: sarà sempre possibile ridurla in seguito con un software per la gestione delle immagini… • Ricordate però che grandi numeri necessitano di strumenti appropriati per: registrazione del file (schede di memoria capienti) spazio su disco per l'archiviazione tanta memoria RAM sul computer per la loro manipolazione scheda video adeguata QUANTA RISOLUZIONE? NON SOLO PIXEL ATTENZIONE: MAGGIOR RISOLUZIONE Alla qualità dell'immagine non concorrono solo quanti significa necessariamente milioni di Pixel cinon vengono restituiti dalla fotocamera, ma anche e soprattutto: • il tipo di sensore e la sua dimensione fisica • la qualità dell'ottica nè • la bontà dell'elaborazione effettuata dal software interno della fotocamera nel trasformare la carica elettrica raccolta dall'elemento del sensore in datostampe digitale significa semplicemente la possibilità di ottenere più grandi • il grado di compressione scelto per il formato del nostro NELLA SCELTA DELLA FOTOCAMERA file • il software NON e l’hardware usatiESSERE per visualizzare DEVE LAil risultato MAGGIOR DEFINIZIONE MAGGIOR NITIDEZZA • LA TECNICA FOTOGRAFICA: una corretta CARATTERISTICA DETERMINANTE esposizione e il contrasto generale del soggetto. DIMENSIONI DEL SENSORE 36 x 24 mm = 864 mm2 28,7 x 19,1 mm = 548 mm2 - rapp. 3 a 2 - rapp. 3 a 2 23,7 x 15,6 mm = 370 mm2 (DX) - rapp. 3 a 2 17 x 13 mm = 221 mm2 - rapp. 4 a 3 8,8 x 6,6 mm = 58,08 mm2 - rapp. 4 a 3 - Formato 2/3” 7,2 x 5,3 mm = 38,16 mm2 - rapp. 4 a 3 - Formato 1/1,8” 5,8 x 4,3 mm = 24,94 mm2 - rapp. 4 a 3 - Formato 1/2,5” I FILES .BMP – Il tipo più semplice memorizza l’immagine pixel per pixel .TIF – Leggermente compresso memorizza l’immagine pixel per pixel compressione non distruttiva .JPG – Fortemente compresso memorizza l’immagine per gruppi di pixel simili si può scegliere il grado di compressione compressione distruttiva .RAW – Formato nativo della fotocamera leggermente compresso compressione non distruttiva si possono apportare facilmente correzioni proprietario: è necessario un apposito “traduttore” .DNG – Formato RAW universale non vincolato alla fotocamera LE MEMORIE • Il rullino delle macchine fotografiche convenzionali, nelle digitali è sostituito dalla scheda di memoria. • esistono modelli di fotocamere con memoria fissa, installata in modo permanente • la scheda di memoria rimovibile è, evidentemente, più pratica: un adeguato numero di schede garantisce un divertimento praticamente illimitato • consiste in elementi capaci di conservare le informazioni anche quando il sistema è spento • la si inserisce nella macchina fotografica invece del vecchi rullino e la si utilizza per salvare le immagini • può essere cancellata e riutilizzata • la capacità di memorizzazione è variabile, da pochi Mb (ormai obsolete) a parecchi Gb • variabile è anche la velocità di scrittura e lettura • purtroppo non c’e standard e ne esistono vari tipi LE MEMORIE LE PIU’ USATE COMPACT FLASH • E’ il formato più “ingombrante” tra quelli esistenti, • utilizzata in moltissimi dispositivi • miglior rapporto costo/memoria • dello stesso formato è il microdrive, un piccolo disco fisso che si presenta come una scheda Compact Flash. Per funzionare, occorre che la macchina sia adatta. SECURE DIGITAL • molto compatta, delle dimensioni di un francobollo e dello spessore di poco più di un millimetro • consente di impedire la registrazione agendo sull’apposito cursore • standard nell’ambito dei computer palmari e nelle fotocamere • prezzi al megabyte molto convenienti. • una derivazione sono la MINI SD e la MICRO SD, ancor più compatte: molto usate, p. es., nei cellulari LE MEMORIE ALTRI TIPI MULTIMEDIA CARD • • molto simile alle schede Secure Digital in quanto a forma e ingombro compatto, grande non più di un francobollo MEMORY STICK • • delle dimensioni di un chewing-gum, proposto dalla Sony sono stati introdotti altri formati, non sempre compatibili con i prodotti che gestiscono Memory Stick •Memory Stick Pro porta la memory card di Sony oltre il gigabyte •Memory Stick Duo è una versione miniaturizzata •Memory Stick Micro è ancor più piccola XD PICTURE CARD • Le xD Picture Card sono un formato abbasanza recente (2002). Promosso da Fujifilm e Olympus. Il formato xD è estremamente compatto, il più piccolo tra quelli disponibili solitamente utilizzato con fotocamere tascabili di minuscole dimensioni. LE PILE VARI TIPI ALCALINE • • • Facilmente reperibili Relativamente poco costose Buona durata della carica LITIO • • • Più difficilmente reperibili Costose Grande durata della carica RICARICABILI: al nichel cadmio o altra composizione (es. ioni litio) • • • • Abbastanza reperibili Le più costose Buona durata della carica La carica può essere ripristinata per un buon numero di volte LE PILE VARI FORMATI COMMERCIALE A STILO • • • • Facilmente reperibili Relativamente poco costose Buona durata della carica Sia usa e getta che ricaricabile COMMERCIALE PARTICOLARE • • • • • Più difficilmente reperibili Possibilità di cessazione della produzione Più costose Grande durata della carica Sia usa e getta che ricaricabile DEDICATO ALLA FOTOCAMERA • • • • • Più difficilmente reperibile Probabilità di cessazione della produzione Le più costose Grandissima durata della carica Generalmente solo ricaricabile SCARICARE LE FOTO • un rullino lo si porta a sviluppare • le schede di memoria sono piuttosto costose, per cui, una volta riempite di immagini, si "svuotano" sull'hard disk del computer in modo da poterle riutilizzare • è anche possibile, per i più pigri, portarle direttamente al laboratorio per la stampa • lo stesso laboratorio le può scaricare e registrare su un CD, se non si sa farlo da soli SCARICARE LE FOTO Via cavo: • • • • • tutte le macchine digitali vengono fornite dotate di un cavo che consente di scaricare le foto dalla scheda di memoria (inserita nella macchina fotografica) sul computer la macchina viene riconosciuta dal computer come una sorta di unità disco normalmente il cavo è per la porta "USB" alcune sono dotate di interfaccia Firewire ad alta velocità alcuni modelli possiedono una base (anche detta cradle o docking station). Dopo averla connessa con il computer tramite un cavo, basta inserirvi la macchina fotografica per attivare il trasferimento dei dati e altre funzioni (come il caricamento delle batterie). SCARICARE LE FOTO Lettore • • • • • • • Si può usare anche uno speciale drive per la scheda o un lettore una volta connesso, è sufficiente inserirvi la scheda di memoria della macchina per avere accesso diretto ai dati (proprio come si accede ai dati di un CD), scaricarli e salvarli sul disco fisso normalmente la velocità è maggiore che attraverso il cavo della fotocamera è però possibile che vadano perse alcune informazioni (dati Exif) i drive di questo tipo esistono sia come accessori incorporati, sia in versione esterna molti sono dotati di alloggiamenti per diversi tipi di schede memoria il prezzo è decisamente ragionevole ORGANIZZARE LE FOTO TRATTARLE COME QUALSIASI ALTRO FILE Utilizzare •Programma fornito con fotocamera •Esplora risorse •Programmi appositi Archiviare: Le nostre foto sono preziose •Prima salvare file originale: masterizzare su CD, DVD, BD, o fare backup su altro disco •Poi sbizzarirsi a modificare, raddrizzare, correggere…., ma solo sulla copia ORGANIZZARE LE FOTO TRATTARLE COME QUALSIASI ALTRO FILE Utilizzare • Programma fornito con fotocamera • Esplora risorse • Programmi appositi Archiviare: Le nostre foto sono preziose •Prima salvare file originale: masterizzare su CD, DVD, BD, o fare backup su altro disco •Poi sbizzarirsi a modificare, raddrizzare, correggere…., ma solo sulla copia G.F. La Gioconda • • • • • con L’obiettivo La messa a fuoco La lunghezza focale La luminosità L’otturatore